Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: ANormalGirl    15/11/2014    4 recensioni
Lei è una ragazza comune, introversa e chiusa in se stessa. Preferisce un paio di Converse ad un paio di tacchi. L'amore per lei non ha forma, non ha colore; lei l'amore non lo ha mai provato sulla sua pelle e crede che mai lo proverà ma lei non sa. Lei non sa che nella sua vita sta per arrivare un ragazzo che scioglierà il ghiaccio su quel cuore, che le farà scoprire chi è veramente e che la farà innamorare, ma per davvero.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*DUE ANNI DOPO*

La sedia scomoda mi irrita e Bower, che cammina su e giù per il corridoio affollato, di certo non mi aiuta.
<< Ti vuoi calmare? >> grido esasperata senza ottenere una risposta.
<< Signorina Skye, è il suo turno >> esclama la signora avvicinandosi a me. Jamie improvvisamente si blocca e nervosamente si mangia le unghie.
L'infermiera ride ed io scuoto il capo.
<< Lo scusi è agitato >> intervengo.
<< Lo sono tutti >> mi sorride dolcemente lei. 
<< Da questa parte >> continua indicandomi una stanza. Jamie mi afferra il braccio aiutandomi ad alzarmi. Con l'altra mano regge il borsone colmo di vestiti. 
<< Andrà tutto bene. Vedrai >> mi dice lui.
<< Lo so >> annuisco divertita notando la sua espressione terrorizzata. Sta cercando di mostrarsi calmo e rilassato ma quello che si vede è tutt'altro che un ritratto di tranquillità
<< Gli altri dove sono? >> chiedo mentre la donna mi fa sdraiare sul lettino all'interno della stanza.
<< I tuoi stanno venendo qui e sono in auto con i miei genitori. Jey e Jessica hanno appena parcheggiato qua sotto e sono con Paris ed Eric >> mi dice senza prendere fiato. I capelli biondi li coprono gli occhi ed ha un'aria così sbattuta che mi fa quasi tenerezza.
<< Okay. Siamo pronti >> mi dice l'infermiera.
Il dolore che provo è ineguagliabile ma cerco di non darlo a vedere oppure Jamie sverrà ed è l'ultima cosa che vorrei in questo momento.
Il medico e l'ostetrica entrano nella stanza e ci sorridono.
<< Lei vuole restare? >> gli domanda il primario a Bower.
<< Come? >> domanda Jamie in uno stato di shock.
Mi porto una mano sul viso e caccio un urlo. Bower si volta disperato verso di me. Lo vedo sbiancare.
<< No, credo che andrò a prendermi un caffè oppure un tranquillizzante >> annuisce uscendo dalla stanza con passo svelto.
<< Sei un cazzone! >> grido, un po' anche per via del dolore.
L'ostetrica scoppia a ridere.
<< Sono uomini >> commenta lei rivolgendosi al primario che la fulmina con lo sguardo.
<< Tipico degli uomini, quando è il momento di combattere questi spariscono >> commento stringendo i pugni.
Sentivo il sudore colare lungo le tempie ed inumidirmi i capelli. 
<< Okay. Iniziamo. Allora Skye fai quello che ti dico. Respira profondamente >> comincia a dirmi la donna dolcemente. Il dolore è straziante ma cerco di far finta di niente e alleviarlo pensando a quante cose belle avrò.
<< Ci siamo quasi. Un ultima spinta Skye >> mi incoraggiava l'ostetrica. Vedo la sua cuffietta azzurra assieme a quella del medico, faccio quello che mi dice e poi la stanza viene avvolta dal silenzio. Pochi secondi dopo il pianto di un bambino riecheggia nell'aria. La porta accanto a me si spalanca e Jamie campare. Ha il fiato corto ma un fantastico sorriso sul viso.
Mi guarda senza dire una parola. Noto i suo occhi brillare.
Tra le braccia ho la prova del nostro amore, del nostro vero amore. Ho solo vent'anni, ma l'amore, quello vero, lo si riconosce anche se ci devi sbattere contro un paio di volte.
<< Posso? >> mi sussurra Jamie. Io gli sorrido dolcemente e gli porgo il nostro amore tra le braccia.
<< Ehi, ciao piccolo >> esclama Jamie con la voce spezzata per la commozione. Lungo la mia guancia cade una lacrima.
Vedere quel fottuto stronzo con in braccio nostro figlio è una delle sensazioni più belle di tutta la mia vita.
Jamie sposta lo sguardo su di me. Si avvicina e dolcemente mi da un bacio sulla testa.
<< Siamo una famiglia Skye >> mi dice dolcemente prendendo posto sullo sgabello accanto al mio letto.
<< Si Jamie >> annuisco.
<< Harry, guarda mamma >> ride Jamie sollevando delicatamente la piccola manina di nostro figlio.
<< Mamma >> ripeto fiera.
<< Si e ben presto sarai anche mia moglie >> mi sorride malizioso dandomi un lungo bacio sulla bocca.
Poi si blocca osservandomi con guardo sognante.
<< Che hai? >> domando priva di forze.
<< Sono passato da coglione ad amico, a fidanzato, a papà e ben presto sarò anche marito >> mi risponde con gli occhi che luccicano.
<< Hai dimenticato vita, si perchè tu sei la mia vita >> gli sorrido dolcemente.
<< Ora la nostra vita è tutta in lui >> continua Bower dando un bacio al bambino che regge tra le braccia come se lo stesse proteggendo da tutto il resto del mondo.
<< Speriamo solo che non abbia il tuo carattere >> rido.
<< E nemmeno il tuo >> mi segue ridendo Jamie.

Alla fine ero andata a vivere da Bower un mese dopo la sua proposta. La stanza di Jeremy era inizialmente una piccola palestra mentre adesso è la camera di nostro figlio Harry. Tra meno di tre mese ci sposeremo ed io ancora non ho realizzo quello che mi sta accanendo. Sono successe così tante cose dal giorno in qui Jamie mi ha rovesciato la spremuta d'arancia sulle gambe che non sono ancora riuscita ad elaborare il tutto.
Jeremy e Jess vivono insieme e anche loro stanno prendendo in considerazione l'idea di avere un bambino. 
Paris, invece, si è trasferita a Milano con suo marito Eric. Il suo matrimonio è stata la cosa più scioccante degli ultimi tre anni. Abita in una delle città più alla moda di tutto il mondo in Italia perchè finalmente è riuscita ad entrare nel vero mondo della moda. Ed io sono felice per lei perchè ha capito cos'è il vero amore.
Io, in tanto, lavoro per un'agenzia di design a Londra e mi pagano anche abbastanza bene. Jamie ha smesso con gli incontri clandestini in luridi scantinati ma continua a praticare la box insegnandola alla palestra vicino a casa. Ha formato anche un gruppo con alcuni suoi amici e si fanno chiamare 'The darlign buds'.
I miei genitori sono orgogliosi,dopo diverse perplessità, hanno accettato Jamie e i suoi strani tatuaggi. Mio padre, inizialmente, era un po' contrario al fatto di avere un figlio, di andare a vivere insieme e di sposarci ma poi ha scoperto che persona fantastica è, e si è dovuto arrendere al fascino di Bower.
La notte, quando mi accuccio accanto a lui e sprofondo il mio viso tra i suoi capelli biondi non faccio altro che pensare alle parole che dovrò utilizzare per raccontare a nostra figlio, quando sarà più grande, come ci siamo conosciuti. Magari tralascerò alcuni dettagli come il fatto che sono finita a letto con suo padre ubriaca perchè non sarebbe un buon esempio. 
Insomma, la storia si concluderà però con il fatto che lui vide nella mia bellezza l'oscurità ed io vidi nella sua oscurità la bellezza.
Ma sono più che sicura che questa non è la fine della nostra storia, ma semplicemente l'inizio.


*Spazio autrice*
Buona sera!
Ecco qui, siamo giunti alla fine. Skye e Jamie mi mancheranno un sacco. Mi sono affezionata a loro, forse perchè all'interno di questa FF ho messo molto di me stessa. Rispecchiandomi, per certi aspetti, nel carattere e nelle situazioni di Skye.
Volevo quindi ringraziare tutti coloro che hanno letto e seguito la mia storia. Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto sorridere.
Come ultima cosa volevo dirvi che a breve pubblicherò un altra FF con Jamie. Avevo detto che l'avrei scritta con Alex Pettyfer ma ho cambiato idea in quanto mi trovo molto più a mio agio.
GRAZIE MILLE A TUTTI! (GRAZIE ANCHE PER LE 2000 VISUALIZZAZIONI CHE HA RICEVUTO IL PRIMO CAPITOLO)
El.
  
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