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Autore: Deuterio    15/11/2014    1 recensioni
Nikolaj Romanenko, un ex soldato delle forze speciali Ucraine, deve scappare da un paese che ormai non rappresenta più nulla per lui. Sceglie di scappare negli States dove potrebbe iniziare una nuova vita... ma le cose non sempre vanno come si vorrebbe.
Tuttavia gli viene offerta la possibilità di fare qualcosa per la sua patria lontana, forse c'è una possibilità per riscattare quello in cui credeva. Ma tutto ha un prezzo.
In un mondo devastato da guerre e altre catastrofi ambientali passate, in un futuro non molto lontano dove i computer si fondono con l'uomo e influssi sovrannaturali mutano l'ecosistema, un lupo solitario deve trovare il modo di tornare alla sua tana.
Genere: Azione, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anno 2085 d.C., Detroid U.S.A.

 

La sveglia suonò le 23:15 : era l'ora. Fuori dalla finestra una pioggerellina leggera batteva sul vetro.
All'interno della camera, un braccio si levò nel buio e spense la sveglia. Una figura si mise seduta sul letto, si alzò e si diresse al bagno. Alla luce del neon il corpo poteva distinguersi meglio: un corpo decisamente più robusto e alto di quello di un uomo comune, tuttavia anche discretamente atletico; sulla spalla sinistra era visibile una cicatrice lasciata da un'operazione chirurgica, un ricordo dei tempi sotto le armi. Sul braccio destro vi era un tatuaggio rappresentante il volto di un soldato completo di basco e tel'nik, fuso con quello di un lupo e poco sotto vi erano scritti dei caratteri in cirillico: вовк, ossia “lupo”; perché questo era Nikolaj: un lupo solitario.
Nikolaj non era un essere umano comune: a circa otto anni aveva cominciato a sviluppare dei tratti fisionomici particolari. I medici diagnosticarono una particolare mutazione dovuta agli effetti di forze sovrannaturali risvegliate quasi un secolo prima. Nel primo decennio degli anni duemila infatti, si susseguirono degli avvenimenti talmente catastrofici, tra cui guerre, catastrofi naturali e disastri ecologici, che scatenarono terribili conseguenze su tutto il pianeta e ne cambiarono l'aspetto in varie aree.
Gli esseri viventi dapprima non risentirono di queste conseguenze, almeno apparentemente; ma qualcosa era cambiato radicalmente. Con il passare degli anni infatti cominciarono a verificarsi delle singolarità, che interessarono tutto l'ecosistema, ma maggiormente constatabili negli esseri viventi. Gli scienziati tentarono di dare una spiegazione a questi fenomeni, che presto identificarono nel modo più ovvio possibile: mutazioni. Ma presto si resero conto che il motivo di tali mutazioni non era la semplice radioattività, ma qualcosa di superiore che sfuggiva alla scienza; a causa di di quelle catastrofi erano state risvegliate forze sovrannaturali più simili alla magia.
Naturalmente anche l'essere umano era soggetto all'attività di questi influssi, e Nikolaj ne era un esempio; la diagnosi dei medici fu appunto la manifestazione della mutazione in Homo Sapiens RobustusOltre ad un fisico possente Nikolaj sviluppò altri tratti decisamente alieni per un essere umano comune: come uno sviluppo sensibile dei canini inferiori più simili a zanne, oppure la capacità di poter vedere nitidamente anche in completa assenza di luce.
Ma questi tratti alieni ormai erano comuni, quindi non comportarono problemi di carattere sociale per gli individui che gli sviluppavano.
Nikolaj nacque in Ucraina per la precisione nella città di Mykolaïv, una delle poche città ancora abitabili dopo i vari avvenimenti passati. Raggiunta la maggiore età intraprese la carriera militare al servizio del suo paese. Dopo un paio di anni di brillante carriera entrò nelle forze speciali Spetsnaz. Nikolaj era un ottimo soldato, valoroso, efficiente e fiero, un vero modello da seguire.
Ma un giorno, mentre fu assegnato a prestare servizio di guardia presso il palazzo del governo di Kiev, accadde qualcosa di inaspettato; scoppiò una rivolta armata, capeggiata dai sostenitori dell'opposizione al governo: un colpo di stato.
Durante gli scontri Nikolaj rimase vittima di un'esplosione che gli costò il braccio sinistro e l'occhio destro; grazie alle conoscenze avanzate in campo tecnologico e medico del tempo, l'arto e l'organo mancante furono sostituiti da parti sintetiche perfettamente funzionali, nell'ospedale militare di Kiev; la ciccatrice sulla spalla sinistra era l'unica traccia della giunzione tra corpo e arto sintetico. Dopo un paio di settimane di degenza e altrettante passate ad abituarsi ad utilizzare i nuovi innesti, Nikolaj apprese che tutto ciò a cui teneva e in cui credeva, era stato di strutto: la sua famiglia, i suoi compagni d'armi... il suo paese. Non poteva partire in difesa di ciò che gli aveva portato via tutto. Ma ai soldati della vecchia milizia non veniva lasciata molta scelta: o con il nuovo ordine o esecuzione pubblica; non era neanche facile abbandonare il paese però: controlli a tappeto lungo le frontiere, aeroporti e stazioni ferroviarie. Quindi tanto valeva tentare la fuga, ma dove andare... Serviva un luogo abbastanza lontano dagli scrupolosi servizi segreti del nuovo ordine e da eventuali alleati. Gli Stati Uniti erano perfetti: si sarebbe integrato facilmente e non avrebbe dato nell'occhio. Avrebbe anche potuto farsi una nuova vita completamente diversa...

Questo pensò Nikolaj mentre si radeva davanti allo specchio. Ma purtroppo le cose non andarono come avrebbe voluto.
Ormai erano passati tre anni dal suo arrivo in America, e un tipo come lui poteva trovare lavoro solo come buttafuori o come guardia di sicurezza per personaggi di un certo livello o luoghi importanti.
Probabilmente tramite questi lavori entrò in contatto con informazioni troppo importanti, o forse qualcuno lo aveva scoperto, fatto sta che una sera Nikolaj venne contattato tramite mail da un informatore sconosciuto, il quale si firmò come Diamante Nero e gli propose informazioni sul nuovo regime nella sua vecchia patria, informazioni decisamente scomode se cadute nelle mani sbagliate. Tutto questo a patto che Nikolaj eseguisse certi lavori di “recupero e pulizia”: ogni incarico era un bersaglio, per lo più uomini d'affari; altrimenti erano informazioni da recuperare. Nikolaj ignorava completamente chi e cosa fossero, a lui interessavano solamente quelle informazioni... o forse voleva solo scoprire chi potesse conoscere la sua storia.Così uno dopo l'altro portò a termine i suoi compiti, come avrebbe portato a termine anche quello di quella sera.Si rivestì in tutta calma, valutando che abiti indossare e che equipaggiamento portare; la tuta militare da incursione notturna era perfetta: leggera, impermeabile e non intralciava i movimenti. Gilet militare per avere qualche tasca in più. Scarponi militari. Kit di arnesi da scasso, compreso il decodificatore per disattivare le serrature elettroniche ed eventuali telecamere e sistemi di sicurezza integrati. Fune e ganci di sicurezza. Prese il suo fidato fucile da tiratore, un HK PSG Enforcer, denunciato come arma sportiva.
Infine prese la mail con le indicazioni e la foto del suo prossimo bersaglio e uscì dalla camera.

   
 
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