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Autore: Naky94    15/11/2014    2 recensioni
"Guy avevi promesso che mi avresti chiamato se si fosse presentata una occasione del genere!” dico tutto d’un fiato.
La mia arrabbiatura palese nel tono usato.
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I Cavalieri della Tavola Rotonda

 
Rientro a casa dopo una giornata di pesanti allenamenti.
Il silenzio che mi accoglie è segno che i bambini stanno facendo il riposino pomeridiano e Susan, probabilmente, sarà da qualche parte e non mi avrà sentito rientrare.
Prima di concedermi una bella doccia calda, unica cosa che al momento potrebbe darmi sollievo, mi siedo cinque minuti sul divano del salotto, per riposare i muscoli.
Chiudo gli occhi e mi rilasso. Il mio allenatore oggi mi ha caricato di lavoro più del solito, ma come dice lui stesso “Se vuoi mantenere quel bel fisico da Tony Stark devi lavorare sodo. Ogni giorno.”.
Il rumore dei passi di Susan mi riscuote dal mio torpore ed apro gli occhi per vederla avvicinarsi a me.
“Ciao Amore” dice, sorridendo, per poi abbassarsi sul divano e lasciarmi un dolce bacio sulle labbra.
“Guarda cosa ho visto oggi quando sono andata dal pediatra con Avri” e detto questo mi lancia una rivista.
La prendo svogliatamente e inizio a fissarla. E’ una rivista di gossip. Una di quelle che le donne amano tanto perché dentro di essa possono trovarvi notizie succose sui vip.
Guardo la rivista e poi rivolgo il mio sguardo confuso a Susan.
“Leggi l’articolo a pagina tre” mi consiglia.
Sfoglio noiosamente le pagine e quando arrivo a quella da lei indicata, il titolo dell’articolo, che campeggia proprio al centro della pagina, mi colpisce all’istante.

“Jude Law ritrova il suo amico Guy Ritchie nel nuovo film a sfondo storico del regista di Sherlock Holmes”.

Leggo l’articolo con improvvisa attenzione e curiosità. Ma più leggo, più la domanda che mi si forma bene in testa è: “Perché Guy non mi ha detto niente?”.
Da quello che scrive l’articolo la trama del film sembra interessante. Ho sempre detto a Guy che avrei avuto enorme piacere, nonché voglia, nel poter girare un altro film con lui.
E poi… Bhe, non c’è bisogno di specificare l’E POI!
Lascio cadere, di scatto, il giornale accanto a me e prendo il telefono che avevo poggiato nel tavolino davanti il divano.
Compongo il numero di fretta; non ho bisogno di cercarlo in rubrica, tanto l’ho imparato a memoria molto tempo fa.
La comunicazione fa un paio di squilli, poi Guy risponde.
“Hei Rob, qual buon vento?” chiede allegro.
“Perché non me lo hai detto, Guy?” chiedo, senza neanche curarmi di rispondere alla sua domanda.
Ci sono rimasto male? Sì, ci sono rimasto male! Molto male.
“Ehm, amico, dovrei sapere a cosa ti riferisci?” chiede confuso.
“Il film, Guy, il film! Perché non mi hai chiamato per dirmelo?” spiego, per poi alzarmi in piedi e percorrere a grandi passi il perimetro della stanza.
Ho bisogno di sbollire la delusione; lo ammetto.
“Non credevo ti sarebbe interessato, a dir la verità”. Se pensa di rabbonirmi con questa semplice spiegazione ha davvero fatto male i suoi conti.
“Certo che mi sarebbe interessato. Guy avevi promesso che mi avresti chiamato se si fosse presentata una occasione del genere!” dico tutto d’un fiato.
La mia arrabbiatura palese nel tono usato.
“Rob non ho mai promesso una cosa del genere. Me lo sarei ricordato. E poi, scusa ma quale occasione? Ho fatto film prima di questi e non hai fatto problemi, e ora?” la scia in sospeso la domanda, ma quando fatico a dargli una risposta riprende a parlare.
“O forse il motivo è un altro? Forse non sono io il problema, ma bensì gli attori scritturati. Anzi, oserei dire UN attore in particolare…?”.
La sua domanda presuppone una risposta. Risposta che io fatico a dargli.
Colto alla sprovvista, mi guardo intorno per cercare supporto in qualcosa. O meglio, in qualcuno. Ma quando i miei occhi si posano su Susan la vedo a braccia conserte che mi rivolge un sorriso furbesco.
Perfetto, mi sono fatto incastrare da mia moglie come se fossi un fesso.
“Si, hai ragione tu” ammetto, bisbigliando nella cornetta.
“Oh Robert, ma non puoi comportarti da bambino ogni volta che c’è lui di mezzo” dice il mio amico con rassegnazione. Come se questo fosse l’ennesimo mio capriccio.
Ed in effetti…
“Oltretutto, Rob, non te l’ho detto perché con tutti i film per la Marvel che devi girare, mi spieghi quando avresti trovato il tempo per girare i miei film? Hai capito che si tratta di un progetto lungo…”.
Non avevo pensato a questo, devo dire la verità. Però, mi piacerebbe veramente, veramente tanto lavorarci.
“Non avevo riflettuto su questo” ammetto, tristemente.
Dall’altra parte della cornetta, sento Guy emettere l’ennesimo respiro sconsolato.
“Da quant’è che non vi vedete?” chiede con tenerezza.
“Bhe, ci siamo sentiti quando è nata Avri, ma… ma…” balbetto, per poi far cadere la risposta nel nulla.
“Ho capito. Vi siete sentiti, ma non è bastato.”
“Già” sospiro, affranto.
“Senti, posso provare a riservarti dei biglietti per la prima di Londra, ma non posso prometterti nient’altro. Va bene Robert?”
“Sarebbe perfetto amico!” gli urlo eccitato.
“Non vedo l’ora. Vedrai, sarà un film magnifico e tu avrai tanto successo!”. Guy è un grande, sapevo che avrebbe trovato il modo per accontentarmi.
Vorrei saltellare per la stanza, ma le mie gambe doloranti mi ricordano che non è proprio il caso.
“Si, già. Grazie!” risponde imbarazzato. Poi aggiunge. “Ora parlane con Susan e poi chiama Jude. Sono certo che gli farà piacere sentirti.”
“Lo farò subito” sorrido “Grazie ancora Guy. Ciao!” e chiudo la chiamata.
Poso il cordless sul tavolino e mi giro verso Susan. E’ ancora tutta sorridente, così come l’avevo lasciata.
“Allora, che ha detto?” chiede curiosa.
“Che non mi ha detto niente perché sono troppo impegnato con la Marvel”. La vedo alzare gli occhi al cielo con fare rassegnato, mentre emette un sospiro.
“Ti avevo detto la stessa cosa io. Ma tu non hai voluto sentire ragioni. E ora guarda!” fa un gesto vago con la mano, come per indicare la situazione di “trappola” in cui mi sono andato a ficcare da solo.
Impossibilitato a rescindere il contratto con la Marvel e obbligato a subordinare i miei piani ai loro voleri.
“Si, hai ragione. Come sempre d’altronde” ammetto sconfortato.
“E poi che ha detto?” torna a chiedere.
“Oh, ha detto che mi farà avere i biglietti per la prima di Londra” dico con un leggero sorriso felice.
Ho già detto che non vedo l’ora?
Vedo Susan ritornare a sorridere, questa volta, in modo malizioso.
“Quindi quante settimane di soggiorno a Londra vuoi che ti prenoti?”.

 

 
Fine

 

 

 
Note:

Chi non muore si rivede, penserete voi. Ebbene, dopo essermi trasferita in una città alla punta opposta d’Italia rispetto a quella dove ho sempre vissuto; dopo aver cominciato, ormai da più di 2 mesi l’esperienza universitaria; dopo un periodo di penuria d’ispirazione nonostante la voglia, oggi è avvenuto il miracolo!
Anche grazie alla notizia che muove questa storia. Ovviamente Jude è veramente stato scritturato nel film di Guy (da cui è tratto il nome della fic).
Così, dopo vari scleri con la sempre disponibile LadyElric92 siamo arrivati alla “nascita” di questa piccola cosina.
Quindi spero che vi piaccia, che vogliate lasciare un commento e…
Alla prossima!!!!

 
Ps. Vi lascio il link della notizia : I Cavalieri della Tavola Rotonda

   
 
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