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Autore: SayakaLatia    16/11/2014    2 recensioni
[Fire Emblem Awakening] [Nah x Yarne]
-Uaaaaaaah!! Nah non spuntare dal nulla come mia madre!!- esclamò Yarne balzando all'indietro. La bianca ridacchiò. -S-senti... per prima in infermeria... ecco.. io credo che con i furfanti... ho agito come ho agito perchè... beh... ti stavano facendo del male e... tu sei molto preziosa per me, ma forse... argh, accidenti, ecco... quindi...- il continuo balbettio di Yarne fu interrotto da Nah, che lo baciò delicatamente sulla guancia. Il taguel restò completamente immobile a fissare la ragazza.
-Io credo di amarti, Yarne- disse la manakete.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti, Yarne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Real Strength


 

Avete presente quei giorni che sembrano proprio “perfetti”? Dove il sole splende, il cielo è terzo, gli uccellini cantano, tira una leggera e fresca brezzina...
Yarne, durante uno di questi “giorni perfetti”, era sdraiato sotto un'enorme quercia, rimuginando. Dietro a lui scorreva tranquillo un ruscello, dove pesci e altri animaletti nuotavano tranquilli nell'acqua fresca. La chioma della quercia frusciava per la brezza, che passava anche in mezzo al morbido, anzi morbidissimo, pelo di Yarne, scompigliandolo un poco. Uccellini di ogni tipo e colore si posavano sui rami dell'albero, per poi planare o esibirsi in altre acrobazie, e accompagnavano il fruscio delle foglie con il loro dolce cinguettio. Il sole splendeva in tutta la sua bellezza, venendo leggermente bloccato dalla quercia, che offriva al taguel una piacevole e fresca ombra. Inoltre, l'esercito non aveva nessun incarico particolare quel giorno, quindi tutti potevano prendersi una pausa dalle continue ed estenuanti marce e combattimenti.
Yarne, in forma umana, era semi-sdraiato sul morbido prato, con la schiena appoggiata al tronco dell'albero e le mani incrociate dietro la testa. La pelliccia, presente anche nella forma umana, scaldava il ragazzo-taguel, facendogli godere il venticello fresco che tirava. Il ciuffo biondo sulla testa, che risaltava in mezzo a tutto quel pelo marrone, gli ricadeva leggermente sugli occhi chiusi, coprendo alcune delle righe caratteristiche dei taguel presenti sulla sua faccia. Ma in mezzo a tutta quella perfezione paradisiaca, la mente di Yarne era una continua tempesta, come sempre del resto. Le sopracciglia corrucciate lo confermavano. Assillato come sempre dal pensiero oppressivo della sua responsabilità verso la specie, dato che lui era l'unica possibilità di sopravvivenza dei taguel e la sua morte avrebbe sancito la fine di quella magnifica specie di guerrieri mutaforme, ripensava alla discussione avuta il giorno prima con la sua cara amica Nah. La ragazza era come lui una mutaforme, ma diversa. Difatti, mentre lui era un taguel, e quindi si trasformava in un “coniglio da guerra”, Nah era una manakete, cioè si trasformava in un maestoso drago rosso dalle sfumature verdi, capace di sputare fuoco azzurro e incenerire tutti i suoi nemici. Ormai erano giorni che la ragazza cercava di consolare il taguel, che come sempre era abbattuto e giù di morale, ma Yarne, invece di ascoltare l'amica, era solo riuscito a farle capire che nessuno sarebbe mai riuscito ad aiutarlo, urlandole contro. Le parole di Nah continuavano a girare vorticosamente nella mente del taguel. “Sei un taguel! Siete sempre stati guerrieri nati” “Se riuscirai a sentire quell'istinto taguel in te, diventerai una macchina da guerra” “Se non sei sicuro in nessun caso, smettila di aver paura e lotta come un taguel!”. Ma da lì in poi la tranquilla discussione era diventata un quasi-litigio, dato che Yarne aveva cominciato a rispondergli male, dicendole che non sarebbe mai stata capace di capirlo e che doveva smetterla di dargli consigli che non poteva dare. Nah lo aveva guardato storto, e Yarne se n'era andato, lasciando la conversazione sospesa. Ripensandoci, al taguel dispiacque molto di averla trattata male. Dopotutto lei cercava solo di risollevargli il morale e di incoraggiarlo, ed era una sua cara amica. Le tre frasi di Nah ricominciarono a girare nella mente di Yarne, insistenti. Ma soprattutto alcune parole sembravano voler inchiodarsi a vita nella sua povera testolina, come macchina da guerra, guerrieri nati, e ancora paura e taguel. Quando la specie dei taguel era numerosa e fiorente, loro sì che erano guerrieri. Enormi conigli capaci di distruggere chiunque e qualunque cosa, ma comunque una popolazione pacifica. O almeno così gli aveva sempre raccontato sua madre Palne. Fino al terribile giorno in cui un'enorme esercito di umani era arrivato nella loro terra, chiamandoli mostri, bestie e orrori della natura, procedendo poi allo sterminio della sua specie. Ogni volta che sua madre glielo raccontava i suoi occhi si ricoprivano di un velo di lacrime, celato poi fra le braccia di suo padre, dove la taguel era solita rifugiarsi quando raccontava del suo triste passato. Yarne restava sempre basito e addolorato a questi racconti, ma gli davano sempre di più la certezza di voler salvare la sua specie. Che da un lato poteva essere positivo, molto positivo, ma dall'altro lo faceva essere un codardo in battaglia. Veniva criticato in continuazione da chiunque. A volte sembrava che anche il suo riflesso lo volesse criticare. Molte volte Yarne si era chiesto perchè proprio a lui era arrivato tutto quell'enorme peso sulle spalle. Dopotutto, lui era solo un tipo a cui era capitato di nascere, come diceva sempre,ma a cui era stato affidato un incarico gravoso, forse troppo. Ma il taguel era certo di voler salvare la sua specie, e l'unico modo per farlo era non morire, o almeno così lui credeva. Prima che il ragazzo si abbandonasse nuovamente alla sua tristezza, le parole di Nah ricominciarono a martellargli la testa, con il suo pentimento e rimorso per l'aver aggredito Nah.
-Argh, adesso basta!!- gridò alzandosi in piedi. Il suo animo sembrò acquietarsi un poco. Il relax non era molto familiare per il taguel. Effettivamente, era mai riuscito almeno una volta a rilassarsi senza quei pensieri oppressivi? Beh... no. Così decise di andare nella tenda di Nah a scusarsi. Inoltre sentiva dentro di sé una sottospecie di istinto che lo spingeva insistentemente verso la tenda della manakete.
-Nah, ci sei?- chiese Yarne quando arrivò davanti ai due lembi di tessuto che erano l'entrata della tenda della manakete. Nessuna risposta, ma anzi qualche rumore sospetto, come frasi bisbigliate da voci sconosciute e un continuo mugolio, che si faceva sempre più forte e disperato. Yarne si insospettì e aprì la tenda, per ritrovarsi davanti la sua amica, imbavagliata e legata, in mezzo a due omaccioni vestiti di rosso, che cercavano di prenderla e portarla via, ma molto difficilmente visto che Nah si dimenava e cercava di scappare in tutti i modi. Nah incrociò gli occhi di Yarne, rimasto immobile sulla soglia a fissare la scena, e lo guardò con uno sguardo disperato, nella speranza che l'amico la salvasse.
-Ci ha scoperti, uccidiamolo!- esclamò uno dei due uomini girandosi a guardare il taguel.
-Voi... non provate a toccare Nah!!- esclamò Yarne. Qualcosa di nuovo ma nello stesso tempo antico circolò nelle vene del taguel. Qualcosa che gli dava forza, coraggio e soprattutto la voglia di vedere morti i due uomini davanti a lui. Il pelo diventò ritto, i muscoli vibrarono, dalla sua gola uscì un ringhio soffocato dai denti contratti e i suoi occhi rossi puntarono i nemici con fare minaccioso. In un attimo il taguel prese la sua pietra e in un bagliore di luce accecante prese la sua forma taguel, mentre i due uomini imbracciavano le armi e si preparavano ad attaccarlo. Yarne si mise sugli attenti, mentre dalla gola risuonava una specie di ringhio, che faceva vibrare il suo corpo intero e usciva a malapena dalla dentatura, serrata, da cui emergevano i canini appuntiti. I muscoli tesi, attenti ad ogni movimento degli uomini, che ebbero un attimo di terrore nel guardare gli occhi vermigli del taguel, puntati su di loro, che sembravano contenere una fiamma prorompente tanto che erano minacciosi e pronti a ridurre ambedue a un mucchio di carne a brandelli. Il primo, armato di lancia, tentò un affondo mirato alla pancia del mega-coniglio, che Yarne schivò facilmente. Con un morso il taguel ruppe la lancia del primo in uno schiocco secco e gli saltò addosso, dilaniandolo con artigli e denti. Il secondo lo colpì con la spada, ferendolo a malapena alla spalla data la rapida scartata del ragazzo verso destra. Dalla gola di Yarne risuonò nuovamente quel ringhio, ancora più minaccioso, trasformandosi subito dopo in un poderoso colpo con le zampe posteriori, che lanciò l'uomo fuori dalla tenda di Nah. Il nemico si alzò svelto, indietreggiando terrorizzato, mentre Yarne si avvicinava lentamente, passo per passo, con quel suo ringhio fatale. Dopo un urlo dell'uomo, Yarne gli saltò addosso e mise fine alla sua vita con un morso ben mirato al collo, che si spezzò con la facilità di un ramoscello fra le fauci del taguel. Nah, ancora legata e imbavagliata, restò a guardare scioccata l'amico, mentre restava fermo davanti al cadavere dell'uomo, ansimando pesantemente. Yarne ebbe un sussulto e balzò nella tenda della manakete. I suoi occhi rossi da taguel la scrutarono premurosi, mentre lei lo guardava ancora scioccata. Dal petto del taguel risuonarono mugolii rivolti alla ragazza, ma Nah era troppo sconvolta per riuscire a rispondere. Era come se le parole e qualunque specie di verso venissero bloccati da una morsa attanagliata alla sua gola. Delicatamente, Yarne tolse il bavaglio a Nah con i denti sporchi di sangue e se la caricò sul dorso. Con attenzione la portò sotto la sua quercia, dove la depositò. Con un bagliore di luce, Yarne tornò alla forma umana, la bocca e il pelo sul petto impregnati di sangue denso.
-Nah stai bene??- chiese cadendo in ginocchio davanti all'amica e tenendole le spalle con le mani, gli occhi rossi che la scrutavano cercando qualche ferita o livido. Nah lo guardò con gli occhi spalancati, un po' per il sangue, un po' perchè non riusciva ancora a parlare ma soprattutto per l'impeto con cui Yarne aveva ucciso i due uomini. -Vieni che ti slego- le disse Yarne facendola girare. Mani e piedi erano legati saldamente con una cordaccia, che scavava nella pelle candida della ragazza. -Quei farabutti! Ti hanno legata veramente stretta!- disse Yarne fra i denti mentre armeggiava con i nodi. Dopo sbuffi e grugniti riuscì a slegarla completamente. I polsi erano totalmente rossi dove la corda aveva corroso la pelle, ma grazie alle sue calzature le caviglie di Nah erano a posto, solo un po' intorpidite. Yarne fissò i segni rossi sui polsi, con la rabbia negli occhi. -Ti fa male?- chiese. Nah annuì leggermente fissandolo. Il taguel la prese in braccio e la depositò delicatamente vicino al ruscello, da cui prese acqua fresca con le due mani e la versò sui polsi della manakete. Mentre con una mano le teneva le due manine, con l'altra continuava a bagnarle i polsi, che sembravano migliorare di poco. -Volevano rapirti, vero?- domandò il taguel, alla cui domanda Nah rispose nuovamente annuendo appena. -Hanno pagato con la morte, se lo sono meritati. Nessuno deve provare a toccare la mia amica- concluse Yarne con un sorriso. Nah restò ferma al “mia amica”. Poi i suoi occhi si riempirono di lacrime, le labbra si incrinarono e irrimediabilmente il suo corpo venne scosso dai singhiozzi. Nah si nascose nel petto di Yarne, mentre lui la abbracciava e cullava, consolandola.
-Oh Naga, ma cosa è successo?- chiesero delle voci dietro ai due. Yarne si voltò per ritrovarsi l'intero plotone dei figli più i suoi genitori, Palne e Vaike, e quelli di Nah, Nowi e Libra,che li guardavano basiti.
-Abbiamo sentito delle urla e dei ringhi. Poi abbiamo visto un uomo sgozzato nella tenda di Nah e uno morto davanti, e le scie di sangue portano a qui... cosa è successo??- chiese Palne avvicinandosi al figlio. Nah continuava a singhiozzare stringendo Yarne, così il taguel decise di spiegare la situazione al posto suo.
-Dei banditi volevano rapire Nah, così sono intervenuto e li ho uccisi. Per fortuna stiamo tutti e due bene- disse Yarne mentre la ragazza si calmava un poco.
-Fermi fermi fermi, Nah, lui ti ha salvato? Lui? Yarne?- chiese Cynthia avvicinandosi all'amica, che tirò su il viso rigato di lacrime e annuì. Tutti guardarono increduli Yarne, mentre il ragazzo arrossiva e si grattava la testa, gesto ereditato palesemente dal padre.
-Effettivamente sei tutto sporco di sangue...- osservò Nowi.
-Yarne hai un taglio sul braccio! Dai vieni- disse Palne premurosa. Senza fretta, Yarne si alzò, non riuscendosi a scollare Nah che continuava a stringerlo. Le amiche della manakete le piombarono addosso.
-Santo cielo Nah, stai bene?-
-Tutto a posto?-
-Sei ferita?-
-Hai i polsi tutti rossi!-
-Tsk, se ci fossi stata io!-
-Veramente Yarne ti ha salvato?-
E così via insomma, ma Nah non riusciva proprio a parlare, la morsa alla gola era sempre più forte.
-Ragazze, è scioccata, lasciatela un po' in pace- intervenne Lucina, a cui Nah inviò uno sguardo di ringraziamento. Yarne la prese nuovamente in braccio e la portò in infermeria, incurante del sangue appiccicato ovunque o della ferita al braccio. Solo dopo che la sdraiò sul lettino venne anche lui assaltato.
-Oh tesoro dimmi che stai bene? Ti fa male il braccio?- chiese Palne sedendosi accanto a lui e abbracciandolo.
-Sto bene mamma, non ti preoccupare- rispose mentre Brady gli puliva la ferita e gli fasciava il braccio.
-E bravo mio figlio! Così si agisce!- disse Vaike assestandogli una poderosa pacca a cui Yarne sussultò, accompagnato da una risatella di sua madre.
-Questo è agire da eroi, prode compagno!- disse Owain.
-Sei stato coraggioso Yarne!- seguì Linfan.
-Hai fatto bene a salvare una bella fanciulla come Nah!- esclamò I
ñigo
-Che idiota che sei I
ñigo- disse scontroso Gerome, facendo ridere l'altro.
-La fortuna sta nel non aver riportato ferite gravi. In particolare trovo anche molto particolare la tua tattica nel...- stava cominciando Laurent.
-Ma zitti voi!- rispose Brady da dietro il taguel interrompendo il compagno. Dopo che il suo braccio fu pronto e lui si fu ripulito dal sangue ormai secco, Yarne tornò da Nah, che era seduta sulla brandina dell'infermeria accanto alla sua, con i suoi genitori e le sue compagne intorno, mentre suo padre la curava a dovere.
-Grazie agli dèi stai bene, e i polsi sono guariti. Yarne ti ha salvato la vita, figlia mia- diceva Libra mentre deponeva il bastone di Cura che aveva usato per riparare i polsi della figlia. Nowi le stava appiccicata, piangendo come una fontana e bagnandole i capelli color panna, mentre le amiche la osservavano. La loro attenzione però si spostò su Yarne, che si stava avvicinando. Il taguel fu letteralmente assaltato da Cynthia, Severa e Kjelle.
-Waaaaaa Yarne sei stato proprio un eroe!!- gridò Cynthia saltando addosso al povero ragazzo.
-Che dimostrazione di forza! Applicala anche in battaglia, diamine!- lo riprendeva Kjelle.
-Sei stato proprio grintoso, solo per Nah poi!- disse maliziosa Severa. Yarne arrossì dalla testa ai piedi, mentre alle sue spalle I
ñigo si lamentava con Gerome.
-Perchè lui attira le ragazze e io noooooo??- diceva lagnoso mentre Gerome cercava di scollarselo di dosso.

-D-dai per favore lasciatemi passare ragazze!- balbettò Yarne ancora rosso per l'affermazione di Severa. Con due falcate raggiunse Nah, che lo fissò in un misto di emozioni.
-Grazie Yarne...- balbettò con gli occhi che si velavano nuovamente di lacrime.
-E di che? Non potevo lasciarti sola in balia di quei farabutti! Piuttosto stai bene?- le rispose il taguel. La manakete non riuscì nuovamente a rispondere e scoppiò in lacrime, stringendo di nuovo il ragazzo-taguel.
-Direi di lasciarla un po' stare. Yarne, ci pensi te a lei?- chiese premuroso Libra, mentre la moglie lo stringeva.
-Si, non si preoccupi- rispose Yarne.
-Prenditene cura!- disse Nowi, tornata in un lampo allegra, mentre il marito la portava via. Dopo poco l'infermeria si svuotò e rimasero solo Yarne e Nah, lei ancora abbracciata a lui.
-Uhm... va... meglio?- chiese Yarne guardandola negli occhi fucsia.
-S-si...- balbettò Nah.
-Senti... mi spiace di averti risposto male ieri. Solo ora ho capito che tu cercavi solo di consolarmi e tirarmi su. Grazie Nah- disse Yarne.
-Ehi, non devi scusarti! Non avevo ragione di rimproverarti, hai un peso enorme sulle spalle che io non posso capire- rispose Nah sollevandosi dritta e sorridendogli. Yarne le asciugò le lacrime con un dito, tenendo la mano sulla sua guancia. Nah posò una delle sue mani su quella del taguel, godendosi il calore sulla sua guancia. Tutti e due arrossirono, perdendosi negli occhi l'una dell'altro. Yarne si avvicinò esitando al visino della bianca, che restò immobile. Ormai erano vicinissimi, il respiro ritmico del taguel che scaldava la faccina di Nah. Il suo profumo totalmente nelle narici di lei, un misto di fiori e alberi. Le loro fronti completamente unite, la pelliccia scura di Yarne fra i capelli bianchi di lei, mentre il ciuffo biondo di lui risaltava in mezzo. Una mano incrociata a quella della ragazza, l'altra totalmente nei suoi capelli tenuti insieme dalle due treccine. Nah chiuse gli occhi rosa, aspettandosi la bocca di Yarne sulla sua. Ormai si stavano sfiorando quando qualcuno fece irruzione in infermeria.
-Hey Nah! Come stai?- irruppe la piccola stratega dai capelli bianchi, mentre i due si allontanarono di scatto, forse troppo perchè Yarne franò a terra.
-Ah c-ciao Latia... si sto bene, grazie- rispose balbettando Nah, rossa dalla testa ai piedi. Notò anche sua madre incollata alla stratega e Linfan vicino a Latia.
-Menomale che stai bene Nah- disse il figlio della stratega.
-La mia bambina!! Se tu fossi morta io.. io...- balbettò Nowi ricominciando di nuovo a piangere e buttandosi dalla figlia.
-Su mamma, sto bene- la rincuorò Nah.
-Strano che le sentinelle non abbiamo visto i due ceffi- osservò Chrom, che era entrato in infermeria con Lucina e Cynthia.
-Andrò a chiedere spiegazioni, padre- disse Lucina.
-Comunque fra un po' sarà pronta la cena Nah!- disse Cynthia.
-D'accordo- rispose Nah.
-Bene, noi andiamo. Ciao Nah- salutò Chrom, seguito dalle figlie e dalla stratega con suo figlio. Yarne era sparito già da prima. Nell'enorme tenda che era l'infermeria rimase solo Nowi con Nah.
-Senti mamma... specie diverse possono avere rapporti? Intendo, non manakete e umani, o taguel e umani, ma tipo taguel e manakete... due esemplari di queste specie potrebbero stare insieme?- chiese Nah guardandosi le mani.
-Mmh... beh non ci sono mai stati esempi prima d'ora... ma io credo che come manakete e umani possono stare insieme anche taguel e manakete possono. Perchè me lo chiedi?- rispose Nowi guardandola interrogativa.
-Niente... pura curiosità...- disse Nah, che venne abbracciata dalla madre in un abbraccio un po' particolare.
-Nah, sappi che chiunque tu deciderai di amare, io sarò sempre dalla tua parte- le disse Nowi, guancia contro guancia. Nah sorrise e ricambiò quel dolce abbraccio con la madre.
-Scusa ma volevo andare un attimo a sgranchirmi le gambe... - disse Nah balzando giù dalla brandina, con in testa le parole della madre e il suo amato taguel.
-Vuoi che ti accompagna?- chiese Nowi, che intanto era stata raggiunta da Libra.
-Uhm no grazie, andrò da sola. Ci vediamo a cena. Ciao mamma, ciao papà- disse evasiva la manakete uscendo dalla tenda, mentre la madre le urlava dietro di non allontanarsi. Sapendo perfettamente dove trovare il ragazzo-taguel, si avviò verso la sua amata quercia. Il taguel camminava nervosamente su e giù, ripetendo parole e frasi apparentemente senza senso.
-Eccoti!- esclamò Nah.
-Uaaaaaaah!! Nah non spuntare dal nulla come mia madre!!- esclamò Yarne balzando all'indietro. La bianca ridacchiò. -S-senti... per prima in infermeria... ecco.. io credo che con i furfanti... ho agito come ho agito perchè... beh... ti stavano facendo del male e... tu sei molto preziosa per me, ma forse... argh, accidenti, ecco... quindi...- il continuo balbettio di Yarne fu interrotto da Nah, che lo baciò delicatamente sulla guancia. Il taguel restò completamente immobile a fissare la ragazza.
-Io credo di amarti, Yarne- disse quella. Il cuore del taguel cominciò a battere così forte che pure Nah riuscì ad udirlo. La sua bocca si aprì in un ampio sorriso e, ridendo con Nah, Yarne la prese in braccio e la fece girare come una bambina, per poi stringerla in un morbido abbraccio. Quando la lasciò, i loro occhi si incrociarono nuovamente e come di tacito accordo e senza esitazioni, Yarne eliminò la distanza fra le loro bocche. Dapprima fu delicato e calmo, ma quando Nah cominciò ad essere più impetuosa Yarne la prese nuovamente in braccio, confondendo le sue mani nei candidi capelli della manakete.
-Ah-ah, lo sapevo!!- esclamò una vocina femminile dalla quercia. I due si staccarono bruscamente e finirono a terra, mentre comparve Cynthia a testa in giù da un ramo della quercia e tutti i loro amici intorno all'albero.
-C-che ci fate qui??- chiese Yarne rosso come un pomodoro con sopra Nah, altrettanto scioccata e rossa.
-Pfiu, e lo chiedi pure?? Volevamo vedere il momento in cui vi sareste messi insieme!- rispose serissima Cynthia con le braccia incrociate, sempre a testa in giù.
-Ma non potevate lasciarci soli?!- chiese stizzita Nah, che si stava alzando aiutata da Yarne.
-Io non volevo venire... mi hanno costretto...- grugnì Gerome a cui Cynthia fece l'occhiolino.
-Allora, glielo vuoi chiedere o no Yarne??- disse Severa con le mani sui fianchi.
-C-chiedere cosa??- rispose imbarazzatissimo Yarne.
-Ovvio, se vi mettete insieme no?- completò la figlia di Cordelia, con il consenso di tutti. Yarne, un po' tremante, si mise in ginocchio davanti a Nah. Dall'armatura tirò fuori un anello particolare, con una pietra viola al centro. Nah restò a guardarlo stupefatta.
-Questo... è un anello che mi ha dato mia madre, unico suo ricordo dei suoi genitori... ecco... vuoi sposarmi Nah?- disse infine Yarne mettendo l'anello al dito della manakete, mentre i loro amici li guardavano stupefatti.
-Yarne... si!- esclamò Nah balzando al collo del taguel. Dai loro amici si alzò un boato di grida felici, e tutti corsero ad abbracciare i due, ridendo in quel periodo di disperazione e dolore. Quando un odorino delizioso si diffuse per tutto l'accampamento, il gruppo di ragazzi decise di andare a cenare. Appena arrivarono nel gazebo dove l'esercito era solito riunirsi per cenare, l'intero gruppo di soldati restò un po' a fissarli.
-Ehi, come mai siete tutti intorno a mia figlia e Yarne? E perchè Nah ha un anello al dito?- chiese innocentemente Nowi.
-Ovvio, perchè hanno deciso di sposarsi!- disse con tranquillità Cynthia, mentre Yarne e Nah diventavano rossi come i capelli di Sully e l'intero esercito si girava a guardarli.
-Yarne?- disse interrogativa Palne, mentre il povero taguel veniva squadrato sia dai suoi genitori sia da quelli di Nah, oltre che ovviamente dall'esercito. La piccola manakete si fece scudo col braccio del ragazzo.
-Ecco... non mi importa se manakete e taguel sono specie diverse... io amo Nah!- concluse il taguel. I genitori dei due si avvicinarono.
-Nah tesoro, intendevi questo con le domande in infermeria?- chiese premurosa Nowi, che ottenne un accenno del capo da sua figlia, sempre nascosta dal braccio di Yarne. Nowi l'abbracciò con le lacrime agli occhi.
-Yarne, sarei più che felice di vedere te e mia figlia uniti dal sacro vincolo del matrimonio. Con la mia benedizione, vi auguro che la vostra vita sia serena e che voi siate sempre assistiti dagli dèi- disse Libra accarezzando la testa di Yarne e baciando la fronte della figlia.
-Come ti ho detto Nah, io ti appoggerò sempre qualunque scelta tu faccia- disse Nowi guardando i due con gioia, per poi abbracciarli.
-Yarne, tu sei artefice della tua vita, e devi fare ciò che ritieni più giusto. Voglio solo il meglio per te figlio. So che Nah è una ragazza giudiziosa e intelligente, sono sicura che sarà un'ottima compagna- disse Palne abbracciando i due, mentre pure Vaike si univa all'abbraccio. L'esercito si mise ad applaudire, mentre Nah e Yarne si tenevano la mano, imbarazzati ma anche felici.
-Waaaaaa Palne ci pensi? Diventeremo nuore!!- disse entusiasta Nowi alla taguel, che le riservò uno sguardo fra il divertito e l'esasperato. I mariti delle due scoppiarono a ridere, come tutto l'esercito.
La serata trascorse tranquilla e gioiosa, con Nah e Yarne seduti vicini mentre si sorbivano felicitazioni e molto altro. Dopo varie battute, risate, Iñigo che cercava di rapire Nah e un'ottima cena, fu il tempo di andare a riposare. I genitori dei due promessi li salutarono di nuovo, e finalmente anche il taguel e la manakete riuscirono ad andare a dormire. Nah si stava dirigendo nella sua tenda con al fianco Yarne, ma il ragazzo la fermò.
-Alt, non voglio che altri banditi ti facciano del male e non voglio che tu dorma col terrore. Stasera vieni da me- le disse premuroso Yarne. Nah, dopo avergli dato un bacio sulla guancia, lo seguì nella sua tenda. Si accoccolò stretta al compagno, che le accarezzava i capelli. -Hai paura?- le chiese.
-Con te accanto non ho mai paura- rispose Nah. I due si scambiarono un dolce bacio, poi Nah scivolò nel sollo cullata dal respiro del compagno, dal suo profumo, dalla sua pelliccia morbida. Sapeva che nessun bandito sarebbe più riuscito a ferirla, perchè Yarne l'avrebbe sempre protetta.


Angoletto dell'autrice:

Waaaaaaaaaaa sono riuscita a scrivere una fic su di loro finalmente!!! *A*
O dovrei dire sono finalmente riuscita a scrivere una fic in generale -.-
La scuola mi sta uccidendo gente T^T
Maaaaaaaaaa non siamo qui per parlare della malefica scuola che tortura noi poveri alunni... Lon'zuuuuuuuuu devi uccidere la scuola u3u
Lon'zu: e come diavolo faccio a uccidere un edificio??
Non lo so, ma fallo uwu
Cooooooooooooomunque, uhm, commenti sulla coppia. Perchè, ce ne devono essere?? Suvvia, chi non shippa la Yarne x Nah? Un taguel e una manakete, coppia F-A-V-O-L-O-S-A!
Forse quanto la Lucina x Linfan uwu o la Owain x Noire... waaaaaaaaaaa devo fare una fic anche su di loro!! Devo fare troppe fic T^T
Comunque dato che il sacro raggio dell'ispirazione mi aveva colpito per quanto riguarda questa coppia dopo averli messi insieme per l'ennesima volta, ho deciso di farci una fic :3
Nowi: che?
Mi erano venute idee per fare la fic e l'ho fatta -.-”
Nowi: ahn uwu
… quantoseispupazzosaNowi *spupazza Nowi*
E' per questo che amo tua figlia uwu e anche Yarne è spupazzoso uwu Yarne sei un trudi!! *3*
Yarne: Cos'è un trudi?
Lascia perdere -.- sappi solo che sei un trudi uwu
Uuhm... altro da dire? Spero che la fic vi sia piaciuta genteH! :3
Ora ho una formica da spupazzare uwu
Lon'zu: formica?
Sai da cosa viene la parola mirmidone?
Lon'zu: oh-oh... FERM... *attaccato con Spupazzamento da Latia. E' superefficace!*
Ci zampettiamo in giro! :3
SayakaLatia

  
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