16/11/2014
1 recensioniNight Changes
Lo sentivo dentro. Sapevo che quella serata sarebbe stata diversa.Non m’importava di ciò che avrebbero pensato gli altri vedendomi sotto una luce differente che mi avrebbe ritratta più dura e trasgressiva del normale.
Tutto quel che volevo era, per una volta, non avere rimpianti. E poi, ci sarebbe stato Zayn alla festa.
Misi un abito nero, corto e stretto, senza spalline, con sotto delle calze trasparenti e delle scarpe scure con dei tacchi decisamente vistosi. Mi truccai diversamente dal classico mascara e cipria che era tipico della mia routine: volevo sembrare una ragazza, anzi una donna, forte e sicura in tutto e per tutto.
“Dove pensi di andare vestita così, Camille?” mi sgridò mia madre.
Era sempre stato così. Mi ero abituata a ignorare le critiche quando erano infondate.
“Mamma, sto solo crescendo. Ho diciannove anni” replicai senza troppi giri di parole. “Ti chiamo quando parto per tornare a casa” sbuffai sbattendomi la porta alle spalle per poi salire in macchina.
Quando arrivai al piazzale della discoteca constatai che c’era moltissima gente: gruppi di persone che parlavano tra loro, chi fumava, chi beveva ancora prima di entrare. Vidi i miei amici venirmi incontro, qualcuno, come Niall e Louis, con un’espressione di incredulità in volto.
“Che ne hai fatto della nostra Camille?” scherzò Liam dandomi un bacio sulla guancia. Stavo salutando le mie amiche quando lo vidi: giacca di pelle nera, jeans scuri, Vans e maglietta verde militare che si intonava perfettamente con il nero intenso dei suoi capelli e con il color ambra dei suoi occhi.
Era solo, certamente non perché non avesse ragazze che gli giravano intorno: era sempre stato un tipo solitario. Per questo, in parte, non era mai andato d’accordo con la mia compagnia di amici. Questo, ovviamente, non mi aveva impedito di instaurarci un rapporto di…come definire ciò che c’era tra noi? Di certo non semplice amicizia. Ma niente di più.
Notai che stava fumando una sigaretta. Mi feci coraggio. “Scusate, ragazzi, vado a salutare Zayn e arrivo” dissi ai miei amici mentre mi incamminavo verso di lui.
Sentii i capelli lisci solleticarmi la schiena nuda nel fare gli ultimi passi che ci separavano.
“Ciao, Camille” iniziò facendo uscire un anello di fumo dalla bocca. Era maledettamente bello e incuteva timore allo stesso tempo.
“Zayn” risposi al saluto con disinvoltura, accennando un sorriso.
Mi offrì una sigaretta, che acessi subito: non era certo la prima volta che fumavo.
“Stai bene” disse dopo alcuni istanti di silenzio.
“Mia madre non approvava” risi leggermente. Si voltò a guardarmi mentre gli angoli della bocca gli si incurvavano.
“Troppa pelle scoperta?” domandò.
“Lo pensi anche tu?”
“No” replicò, finendo la sigaretta e calpestando il mozzicone senza distogliere lo sguardo da me. “Sei bella”.
In quel momento la discoteca aprì. Mi voltai alla ricerca dei miei amici, che non si erano mossi da quando li avevo lasciati.
“Vai” sentii Zayn dire. “Ci vediamo, Camille”.
“A dopo” gli sorrisi, dirigendomi verso il mio gruppo e continuando a guardare quel ragazzo da lontano.
Una ragazza gli stava parlando, probabilmente cercando di attaccare bottone, ma lui sembrò non curarsene.
Mostrai il lasciapassare al buttafuori, gettando a terra il filtro della sigaretta che avevo già finito da diversi minuti.
L’interno del locale era decisamente moderno, ben arredato; il soffitto aperto lasciava filtrare la luce della luna. Prendemmo da bere e andammo alla pista da ballo.
ZAYN’S POV (circa un’ora dopo)
Mi allontanai dalle ragazze che tentavano invano di abbindolarmi, cercando Camille con lo sguardo.
Mi aveva ipnotizzato durante quei pochi minuti di conversazione: i suoi capelli che scendevano sulle spalle, i suoi occhi color cioccolato e quel fisico perfetto. Il suo sorriso era, però, la cosa più bella.
Il filo dei miei pensieri si interruppe bruscamente quando la vidi: eclissava tutte le altre ragazze con quel drink in mano, le labbra rosse incurvate e la pelle illuminata dal chiarore della luna.
Ballava benissimo, in modo provocante ma non volgare: mi aveva stregato.
Decisi di avvicinarmi a lei.
CAMILLE’S POV
Stavo ballando con le mie amiche al mio fianco, lasciandomi andare al frastuono e all’euforia generale.
Non avevo più visto Zayn da quando ero entrata: speravo che succedesse, ma pensai che fosse stato decisamente più possibile che si fosse appartato con qualche bella ragazza.
Ma la chimica tra noi era innegabile, quasi tangibile.
Ecco che, finalmente, lo scorsi tra la folla di gente accalcata che ballava. Stava camminando sicuro nella mia direzione, facendosi spazio tra tutte quelle ragazze che mettevano in mostra la merce e, con mia grande sorpresa, non rivolgendo loro nemmeno uno sguardo: i nostri occhi erano inchiodati gli uni negli altri.
Si avvicinò pericolosamente a me, cingendomi la vita con delicatezza e sorridendo.
Circondai il suo collo con le braccia; sentivo la nostra pelle a contatto, il mio corpo era teso ed elettrizzato allo stesso tempo.
Ballammo così, lui senza essere volgare, io senza essere provocante, per alcuni minuti, dopodichè portò le labbra al mio orecchio per chiedermi di uscire. Avrei voluto che quella sensazione di euforia nel sentire il suo respiro così vicino a me durasse di più.
“Dove andiamo?” domandai una volta che fummo fuori. Sentire il vento fresco dopo tutto il caldo del locale fu bellissimo.
“Sorpresa” replicò enigmatico. Poi mi prese la mano e mi condusse alla sua macchina.
Le nostre dita erano davvero state incrociate, anche se per un tempo così breve?
In fondo non sapevo nemmeno se avesse bevuto o se fosse stato sicuro andare in giro con lui alla guida.
Ma mi fidai, non seppi mai perché, quando misi piede nella sua decappottabile, mi fidai quando mi sorrise per poi accelerare senza preavviso su quel rettilineo che, quella notte, sembrava fatto solo per noi.
Accese la radio. “Scegli una canzone” disse sovrastando il rombo del motore.
Misi “Laura Palmer” di Bastille, e risi quando il vento mi scompigliò i capelli, quando la nostre risate si maescolarono e fui più felice che mai quando le nostre mani si toccarono di nuovo.
Non sapevo cosa ci fosse tra noi. Tutto ciò di cui ero consapevole era che sarebbe stato qualcosa che non avrei dimenticato.
Tempo dopo spense la macchina e mi aprì la portiera. Nell’istante in cui scesi capii dove mi aveva portato: era il lago, che rifletteva la luce delle stelle.
Il mio cuore batteva forte, fortissimo, ma non volevo che smettesse. Zayn mi faceva stare bene in un modo difficile da spiegare.
“Ti piace?” chiese. Per la prima volta colsi una lieve nota di insicurezza nella sua voce.
“Come potrebbe non piacermi?” risposi guardandolo.
Ecco che si avvicinò a me, mi scostò i capelli dal viso e mi sfiorò la guancia in una piccola carezza. In quel momento mi resi conto che non sarei mai stata in grado di resistergli. Ne fui ancor più consapevole quando le nostre labbra si toccarono.
Era così che doveva essere: le mani di Zayn a cingermi la schiena come se avessi potuto cadere tra le sue braccia da un momento all’altro; le mie dita che, lentamente, percorrevano i lineamenti perfetti della sua mascella; il nostro bacio che divenne gradualmente sempre più appassionato; il gioco delle nostre lingue.
Nessuno dei due distolse lo sguardo quando ci separammo di pochi centimetri.
Zayn mi diede un altro bacio, questa volta più breve.
“Non ti fa impazzire come cambia in fretta la notte?” sussurrai.
“Non aver paura. Non cambierà me e te” sorrise sulle mie labbra.
BUONASERA A TUTTI, BELLI E BRUTTI.
ovviamente scerzo, siete tuti belli eheheheh
Bene, non ho molto da dire: questa one shot è basata sulla mia interpretazione della nuova canzone dei ragazzi, Night Changes.
L'ho scritta veramente in poco tempo, quindi chiedo scusa per eventuai errori di battitura.
Grazie a chiunque legga e commenti♥♥
un bacio,
Marti