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Autore: Ally Hemmings 1D    16/11/2014    3 recensioni
"Della paura non si può avere paura, perché la paura in sé già spaventa"
14 settembre 2011
Sono Alessia, ho 14 anni, amo ballare ma mi viene impedito, ho paura della mia stessa ombra.
Sono vittima di bullismo da quando ho 8 anni. L'ho nascosto a tutti fino a quando mia madre non l'ha scoperto.
Devo iniziare una nuova vita, voglio lasciare casa mia, devo imparare a vincere la paura.
14 settembre 2014
Sono Alessia, ho 17 anni, ormai il ballo è più di una passione, la paura non so più nemmeno cosa sia.
Vivo con le mie amiche Martina e Letizia.
Ho avuto il coraggio di mettermi contro chi mi derideva, mi picchiava, quasi abusava di me.
Ora sono una ragazza nuova.
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E se le certezze di Alessia venissero spazzate via da un incontro?
La storia di una ragazza pronta a tutto pur di inseguire il suo sogno, il quale non prevedeva l'innamorarsi di un ragazzo con gli occhi color dell'oceano...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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14 settembre 2011

Io odio la mia vita.
Sono Alessia, ho 14 anni, amo ballare ma mi viene impedito, ho paura della mia stessa ombra.
Sono vittima di bullismo da quando ho 8 anni. L'ho nascosto a tutti fino a quando mia madre non l'ha scoperto.
Ora che mia madre ha telefonato alla scuola, mi prenderò sicuramente delle grandi batoste.
Ah, dimenticavo, vivo in Italia, a Torino, è il mio primo anno al liceo linguistico.
Dopo la scuola, dopo essermi accertata che il compagno di mia madre non sia in casa, prendo la borsa di danza e vado a fare ciò che amo, la mia più grande passione. Danzo da quando ho 8 anni, per dimenticare tutto ciò che succede in giornata. 
Fino ai 12 anni ho ballato tranquillamente, ma da due anni a questa parte i miei genitori hanno divorziato e ora mia madre si è fidanzata con un emerito stronzo che vuole la mia concentrazione solamente sulla vita scolastica.

Sebbene controvoglia, mi alzo dal letto trascinando i piedi e vado fino al bagno, mi butto sotto l'acqua bollente e mi sembra di ripulirmi da ogni cosa, da ogni bugia. Però la mia mano passa sul taglio all'altezza della spalla destra e già sento il sapore delle botte che riceverò oggi.

Mia madre ha telefonato al liceo dicendo tutto, i 3 ragazzi che erano insieme a me alle medie, sono stati convocati dal preside. Ho paura.
Poi c'é un ragazzo, è di due anni più grande, mi ha tormentata in prima media e in seconda perché, con mia grande sfortuna, era stato bocciato; ora però è qui nella mia scuola e ho paura di cosa può farmi.

Esco dalla doccia e prendo i vestiti che avevo già preparato ieri sera: leggins neri, maxi maglia grigia e le mie amate All Star nere.
Prendo la borsa, esco di casa e raggiungo la fermata del tram che mi porterà a scuola.
Una volta salita faccio partire la musica dal mio telefono ma, come al solito, parte la canzone sbagliata, questa volta Shelter di Birdy

«Vaffanculo stupido telefono!» impreco a bassa voce 
«Che ha combinato ancora quel telefono?» chiede Martina
«Oh, ciao Martina! No, sai... Come al solito il mio telefono ha fatto partire la canzone sbagliata!» dico ancora scocciata
«Povera piccoletta!» dice Martina ridendo

Martina è più grande di me di 2 anni, le nostre madri si conoscono da tutta la vita e noi anche.
Siamo sempre andate d'accordo e abbiamo sempre frequentato le stesse scuole.
Lei sa ogni cosa di me, io so ogni cosa di lei.
Lei sta uscendo matta per gli One Direction e io per i 5 Seconds Of Summer. Ok non sono ancora molto conosciuti, ma fanno delle cover incredibili su Youtube! Sono sicurissima che sfonderanno nel panorama della musica mondiale, me lo sento.
Ma tornando a noi, Martina mi aiuta a frequentare le lezioni di danza e mi para sempre il culo quando arrivo in ritardo a casa.

«Ho abbastanza paura» dico quasi tremando
«Latino? Inglese? Francese? Cosa non hai studiato?» chiede solare e allegra
«Le hai sbagliate tutte: matematica, ma a parte quello...» non finisco di parlare
«Michele, Samuele e Christian sono il problema» afferma
«Non saranno soli oggi, verrà anche Marco» dico spaventata 
«Tesoro, tranquilla, non ti farà nulla» dice Martina abbracciandomi

Intanto dobbiamo scendere dal tram, saluto Martina velocemente e vado velocemente nella mia classe.
Fortunatamente nessuno mi ferma per i corridoi e arrivo prima della campanella.
Mi siedo vicino a Letizia e inizia la lezione di matematica; siccome non me ne frega altamente una mazza di algebra e nemmeno a Letizia, iniziamo a parlare e le due ore finiscono prima del solito, poi abbiamo l'ora di tedesco e passa anche facilmente per l'interrogazione di Federica.
Ora però abbiamo l'intervallo, lo passo tranquilla con Letizia e Martina, ma quando suona la campanella mi sento tirare per un braccio e noto che Christian mi sta trascinando nei bagni maschili dove ci sono anche Michele, Samuele e Marco...

«Ma ciao, Alessia!» dice con un ghigno stampato sulla faccia, Marco
«Che diavolo vuoi da me?» dico spaventata 
«Hai cantato un po' troppo e hai messo nei casini i miei amici, penso che tu sappia cosa ti aspetta...» dice Marco piantandomi un calcio in pancia e tirandomi uno schiaffo in pieno volto
«Ti prego, non picchiarmi...» dico già con le lacrime agli occhi, mentre sono piegata dal dolore
«Oh la piccoletta piange! Ahahahahaahah» inizia a ridere Samuele
«Non privarmi del piacere di vederti soffrire» dice Marco tirandomi un altro schiaffo e un pugno in pancia
«Ti prego...» dico ormai piangendo
«Aspetta... Questa volta l'hai fatta grossa, Alessia, meriti qualcosa di più grave delle botte» dice Marco spingendomi contro il muro e ficcandomi la lingua in bocca

Mentre ispeziona il mio corpo, mi toglie la maglia e inizio a singhiozzare più forte; lo graffio ma lui mi taglia ancora una volta, questa volta sulla clavicola sinistra.
Urlo di dolore quando Marco si stacca dalle mie labbra e mi tira ancora uno schiaffo, ma poi sento la voce del preside e delle mie due migliori amiche

«Ale! Che ti hanno fatto?!» mi chiede preoccupata Letizia
«Mi... Mi... Mi hanno q-q-quasi stuprata...» dico balbettando
«Merda, l'hanno tagliata e sta perdendo sangue! Alessia ti portiamo in infermeria» dice Martina prendendomi in spalla
«Tranquilla Ale, non accadrà mai più» mi dice Letizia

So che loro resteranno sempre con me, so che non mi abbandoneranno mai.
Devo iniziare una nuova vita, voglio lasciare casa mia, devo imparare a vincere la paura.

SPAZIO AUTRICE

Allora, questa storia per me è importantissima perché il bullismo, l'argomento principale della storia, è un problema che mi sta molto a cuore e che mi tocca molto; sono stata vittima di bullismo anch'io e credetemi se vi dico che non è affatto una bella esperienza.
Per me è un problema che va affrontato a testa alta, dovete dire tutto al più presto a qualcuno di cui vi fidate e farvi sentire.
Io sostengo molto la lotta contro questo fenomeno e vi sto chiedendo di esprimervi, di uscire dal vostro guscio se ne siete vittime.

Ora, la storia sarà completamente diversa da quelle che ho sempre scritto e spero che venga seguita.
I ragazzi entreranno in scena dal prossimo capitolo che posterò già domani, se riesco; in teoria doveva essere insieme a questo, ma voglio fare bene la distinzione tra la vita di Alessia prima e dopo.
Non sarà rose e fiori, affatto! Non vi anticipo nulla, però! 
Detto ciò vi lascio e vi aspetto

Alessia
  
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