Anime & Manga > Vocaloid
Ricorda la storia  |      
Autore: Hitsuki    18/11/2014    1 recensioni
{ raccolta di undici flashfiction di varia lunghezza | varie au! | introspettivo; dall'angst al fluff, di tutto e di più }
~ #O8 ; La tenerezza si può descrivere con un battito di mani
— Piko era di un anno più grande, ma nei suoi movimenti goffi che spesso lo facevano inciampare sembrava più piccino di Miku; era lei che lo aiutava a rialzarsi, e quando anch'ella cadeva Piko non sapeva come comportarsi e questo faceva subito ritornare il sorriso all'amica - segretamente ringraziava, talvolta, il suo essere incapace. ×
[ • #11 prompts ]
[ • various /crack/ pairings | het; shonen-ai; shoujo-ai ]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Gakupo/Kaito
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
prefazione del presente ;

leftEhmmmm ehyyyylà! È da un po' che non scrivo sul fandom e non ne ho proprio la /voglia/, comunque è la terza volta che cambio nickname ma adesso posso dire di essere soddisfatta al cento per cento di Silently - anche se io sarò sempre e comunque Hitsu(ki), ricordatevelo.
È da un po' che apprezzavo l'idea di una challenge ee eee ho trovato questa challenge molto carina!!

Le regole sono:
#O1 ➪ Stila una lista di dieci personaggi;
#O2 ➪ Scrivi una fanfiction di quindici parole o meno per ogni prompt usando i personaggi determinati dai numeri. Non leggere i prompt prima di aver completato il passo uno!

Ma visto che io volevo scrivere delle flash (… wait, ora che ci penso non so quante parole contengano, ma presumo siano flash?), ho scritto delle flash. Such trasgry. No, davvero,, volevo fare qualcosa per svago, le parola che mi uscivano mi uscivano, perché se mai farò altre prompt challenge è probabile che le scriverò per il semplice piacere di farlo e non perché devo farlo. Come questa raccolta.

Questi sono i Vocaloid che ho utilizzato per la challenge:
#O1 ➪ GUMI
#O2 ➪ IA — Aria on the Planetes
#O3 ➪ Len Kagamine
#O4 ➪ Kamui Gakupo (Camui Gackpo / Gackpoid)
#O5 ➪ Hatsune Miku
#O6 ➪ KAITO
#O7 ➪ Rin Kagamine
#O8 ➪ SF-A2 Miki
#O9 ➪ Utatane Piko
#1O ➪ MAYU
Purtroppo l'ho racimolata su internet, ma sarei ben lieta di creditare chiunque l'abbia inventata! Se sapete chi è stato - o siete stati voi, boh - mi farebbe piacere se mi linkaste la sua pagina, cosicché io possa inserirla qui.

Ora vorrei aprire qualche parentesi sulle varie flashfiction:
➠ #O1 (First Time); "First Time" l'ho inteso come "primo incontro".
➠ #O2 (Angst); nulla da precisare, immagino si possa comprendere.
➠ #O3 (AU); una London!AU con GUMI Londinese e Miki di origini Orientali. Davvero, ve le immaginate? ♡
➠ #O4 (Threesome); nulla di esplicito, tbh. KAITO shotacon, ma nulla di più.
➠ #O5 (Hurt/Comfort); spero di non essere andata fuori tema, comunque anche questa non ha bisogno di spiegazioni.
➠ #O6 (Crack); "Crack" come le persone che frantumano i bei momenti, ma principalmente perché GUMI /ovviamente/ non è una fotografa ee quindi viva il crack!~ È ispirata a questa dolcissima canzone di IA, ho pensato subito a essa leggendo il prompt e il Vocaloid (c'è, GUMI è l'a m o r e).
➠ #O7 (Horror); ho puntato sul lato yandere (anche se in questo caso, più che altro, è yangire) di MAYU. Non credo sia oltre il rating verde, al massimo giallognolo. Ahhh, la mia dolce MAYU.~
➠ #O8 (Baby!fic); robette stupide su uno shotino da bambino e una bimba poco più piccola di lui, tanto love.
➠ #O9 (Dark); mh, anche qui ho paura di essere andata fuori tema, ma la trovo una cosa dai toni un po' dark. Ah, sì, è ispirata ad un'idea sui Vocaloid (ed in cui ci saranno anche le protagoniste di questa flash) che mi gira in testa da un beeel po'.
➠ #1O (Romance); un samurai che sta per andare in guerra e una geisha, naturalmente.
➠ #11 (Death!fic); la morte del mio shotino, sic. Quanto ai libri dell'Antico Egitto e la storia sulla piuma: ecco qui, perché son pigra.
Proprio un vago accenno, ma mi stuzzicava l'idea!
Grazie per l'attenzione! Spero che le flash vi piacciano, perciò - come sempre - vi auguro una buona lettura.

Attimi leggiadri s'affacciano sul passato ~

                                

#O1
4/6 ; first timeKamui Gakupo/KAITO

Sussurriamo con malizia un cantico dedicato al nostro patto col Diavolo

Fra le labbra di Kaito s'insediava repentina una sconfinata malizia, mentre la sua mano intinta di ipocrisia avanzava verso il braccio di Gakupo; egli sapeva bene che sarebbe bastato un attimo, un solo movimento che avrebbe reso la sua vita una catena fra gli abiti sfarzosi di Kaito, ma i suoi occhi cobalto e la pelle che ricordava un muro dalle varie crepe non faceva altro che alimentare il fuoco fatuo del pericolo.
 Fece un microscopico cenno col capo, firmando la sua condanna con una penna dall'inchiostro pregno di oscurità.
 «Sai, potremmo diventare amici» gli disse l'altro, senza abbassare la mano fasciata da un guanto bianco come la piuma di una colomba.
 Ora il cenno si fece convinto, amplificò la sua dolce agonia, mentre la parola "amici" diventava un'eco protagonista nella sua mente - e Gakupo mai aveva fatto caso alle eco, semplici ramificazioni dei sentimenti, irrazionali e pericolose come il fuoco fatuo stesso. «Sì, è un'idea». Strinse la mano di Kaito ed entrambi sorrisero con una velata ironia, mentre tra la seta compariva una fittizia condanna oltremare.

#O2
7 ; angstRin Kagamine

Non c'è bisogno di crederci ancora, se la verità si tramuta irrimediabilmente in cruda realtà

La sua voce, negli ultimi tempi della primavera dei ciliegi e i petali d'ortensie, s'incrinava così tanto da non provocare nulla se non ulteriori gocce sul volto pallido di Rin. Non riusciva a cantare, non quando da quel giorno con un fruscio la sicurezza si nascose dietro ai cespugli di mirtillo e lei non la ritrovò, e dal giocare a nascondino tale decisione scomparì completamente dalle dita della fanciulla.
   C'era qualcosa da fare, ma con un singulto la risposta ai suoi problemi svaniva e la voce perdeva il timbro dolce che la caratterizzava; vedeva tanti talenti fra lei che accoltellavano il suo antico ricordo di bravura, e il virtuosismo diventava mera ironia che cospargeva trasparente i capelli biondo slavato di Rin.
   Era colpa sua, lo sapeva, ma questo suo peccato non faceva altro che creare altri danni; un ciclo di disperazione, in cui non puoi sfuggire alla morsa della delusione - composta da granelli di passato così lontani agli occhi della ragazza da apparire semplicemente come oscurità ancora più buia. No, non c'era più nulla da fare.

#O3
1/8 ; AUGUMI/SF-A2 Miki

La cannella fusa al te' porta deliziose meraviglie

L'odore di cannella stuzzicava con fastidio le narici di Gumi, troppo abituate ad assaporare solo il profumo del te' inglese; quella beltà dell'Est era fin troppo irritante, a sua detta. La sua voce era impastata di fantasie e melodie acute - tanto dolci, le suggeriva l'udito -, le mani chiare, lisce e piccole, di porcellana - tanto dolci, le suggeriva il tatto -, il suo corpo plasmato da cuori esageratamente impavidi e superbi - tanto dolce, le suggeriva la vista.
   E quell'odore dolce di cannella, troppo dolce, dannatamente dolce, le faceva ingurgitare senza volerlo l'attrazione che provava per Miki; ma era troppo bella per lei, si diceva, troppo perfetta, una déa d'Oriente che è eresia anche solo sfiorare. Il perché di tanto interesse non se lo sapeva spiegare, ma Miki bruciava con le sue sfumature crepuscolari ogni singolo respiro, battito, tutto di lei, come un foglia catturata dalla ragnatela di un Paradiso infernale.
   Avrebbe contemplato quella dolce divinità ancora un poco - si diceva questo ogni giorno, negando i suoi sentimenti nei confronti di quella meraviglia tanto lontana quanto vicina.

#O4
3/6/9 ; threesomeLen Kagamine/KAITO/Piko Utatane

Mai strappare i sorrisi, se si può riceverne di migliori attraverso la pazienza

Era un'Utopia, per Kaito, essere adirato nei confronti di due piccole perle di tenerezza fra il cielo invernale. Faceva freddo, e comprendeva che i chicchi immacolati che s'incastonavano fra i capelli infastidivano non poco il piccolo Sole e la piccola Luna.
   Sorridevano, ma mai con gli occhi. Mai un'emozione si scrostava dalle pareti invalicabili dei loro esili corpicini, e Kaito riteneva quella un'astuta sfida da parte dei cieli.
    Tuttavia aveva notato delle piccole imprecisioni, sempre più amplificate negli anni, nella loro anima; qualche sussulto di fronte alla sua gentilezza, delle goti lievemente arrossate, un grazie accentuato da maggiore sincerità e non rigorosa diplomazia.
   Kaito ridacchiò, sicuro che un giorno li avrebbe fatti sorridere anche con gli occhi.

#O5
5/10 ; hurt/comfortHatsune Miku/MAYU

Le lacrime sono irrefrenabili, anche quando il dolore è minimo rispetto a quello che deve ancora arrivare

Mayu era solita piangere, attorniata dai dolci pupazzi ocra e le bamboline di legno dagli abiti pastello, ma mai aveva versato una lacrima per Miku; Miku era l'amica sempre accanto, Miku era colei che mai abbandonava, Miku era la salvezza e ancora lei non comprendeva la sua totale dipendenza da lei e dal suo sguardo apprensivo. Non aveva mai pianto per la giovane, perché sapeva che mai le avrebbe portato volontariamente sofferenza.
   Ne era incosciente ma Miku asciugava le guance umide di Mayu, sì, però inoltre ne assorbiva il dolore trasmettendolo a lei stessa. Miku piangeva, non avendo accanto nessuno, neppure la bambole che spesso la inquietavano pensando la volessero allontanare da Mayu.
   Negli ultimi tempi Miku non aveva la forza di stringere dita mai appartenute a lei, di consolare cuori mai appartenuti a lei, di non poter amare qualcosa bendato da sentimenti offuscati; lentamente il loro rapporto si sradicò, provocando una letale scissione fra due anime imperfette.
   Quel giorno Mayu pianse vere lacrime amare, ma proprio nel momento più tragico, neppure gli orsacchiotti e le bambole - ormai smembrate - la consolarono.

#O6
1 ; crackGUMI

Gli attimi fuggenti s'affacciano anche sul presente, ma tutti gli ignorano perché essi sono troppo meravigliosi nella loro semplicità

Avrebbe registrato, giorno per giorno, gli attimi di sospiri nel mondo. La vita era così armoniosa! Ma tutti ignoravano i secondi di gioia. Riteneva lavoro del fotografo raggruppare ogni singolo secondo, bizzarro e curioso, ma tremendamente umano; l'uomo, nella sua goffaggine, non smetteva mai di elargire chicche di divertimento senza saperlo.
   La spensieratezza che emanava era dolce e sottile, la si può afferrare nei giorni d'autunno ma il cielo dev'essere privo di nuvole - altrimenti quella spensieratezza vola per raggiungere proprio le nuvole, e il cacciatore di sentimenti non può più toccarla. Bisogna respirare lentamente, essere sorridenti, e fare un'azione di gioia in un secondo. Incuriosita, la spensieratezza arriverà.
   Questa era la ricetta di Gumi, ma tutti la ignoravano, troppo presi dal giustificarsi accusando la negatività.

#O7
1O ; horrorMAYU

Le scie di terrore permeano anche gli occhi di plastica

Adornò l'ascia ancora chiazzata con un fiocco di velluto violaceo come un livido, sorridendo innocentemente. La brama genuina di morte aveva trafitto l'ennesima vittima animando la felicità di Mayu, ancora in bilico fra emozioni contrastanti in una sensazione di piacevole squilibrio.
   Accarezzò con i polpastrelli la superficie gelida, analizzando il suo volto riflesso in essa e soffermandosi sulla chiazza vermiglia che timbrava la sua guancia sinistra. Sfiorò poi il manico dell'arma letale, ammirando il fiocco viola svettante e le altre dolci decorazioni, assaporando ogni singolo dettaglio di ciò che riteneva tanto adorabile quanto pericoloso.
   Le precedenti vittime, degli orsetti privi ormai di viscere di gommapiuma e occhi di plastica neri e vitrei, erano ancora più inanimati - ma mai quanto i cadaveri che adornavano il pavimento di marmo.
   Passò la lingua sul labbro superiore, poggiando un dito sulla guancia, sentendo il sangue ancora fresco. Amava il gusto della morte.

#O8
5/9 ; baby!ficHatsune Miku/Piko Utatane

La tenerezza si può descrivere con un battito di mani

Miku batté concitata le manine, stringendole poco dopo sulle guance paffutelle dell'amico, poi vedendo l'aria contrariata di quest'ultimo scoppiò a ridere. Inizialmente Piko fu perplesso, poi ridacchiò a sua volta, poggiando le mani accanto ai giocattoli che li contemplavano divertiti. Non era particolarmente abituato a forme così grandi d'affetto, spontanee e delicate, che sapevano di bei momenti fra spruzzi verde acqua. Miku si fece curiosa, poi notando l'aria assorta del piccolo complice ricominciò a impregnare l'atmosfera di risate cristalline.
   Piko era di un anno più grande, ma nei suoi movimenti goffi che spesso lo facevano inciampare sembrava più piccino di Miku; era lei che lo aiutava a rialzarsi, e quando anch'ella cadeva Piko non sapeva come comportarsi e questo faceva subito ritornare il sorriso all'amica - segretamente ringraziava, talvolta, il suo essere incapace.
   Dapprima timidamente ed in seguito più sicuro, anche lui portò le dita fredde sulle guance calde di Miku; ed ella fece l'identica reazione di Piko qualche minuto fa, e di nuovo entrambi risero.

#O9
2/8 ; darkIA (Aria on the Planetes)/SF-A2 Miki

L'assenza di ossigeno non è una rovina, se si conta la scomparsa delle stelle

Quell'enorme Cosmo sprizzante reazioni senza buon fine, quel cielo artificiale che, al posto di proteggerli, li distruggeva dall'interno, era una piaga - un virus - sempre più ampio nel cuore di Miki. Voleva afferrare un asteroide e fuggire tramite esso dalla Terra senza stelle - si chiedeva spesso come la Terra potesse vivere senza i suoi punti di riferimento, senza la luce migliore di quella abbagliante del Sole e quella troppo tenue della Luna -, ma IA allora sarebbe scomparsa fra le viscere meccaniche di quel Fato esageratamente crudo e reale anche solo per essere vero.
   Sorrideva amaramente, esigeva IA, bramava IA; ella era un goccia cristallizzata persa in un tempo non suo, trasparente tanto da riflettere dolori che non sarebbero dovuti esistere.
   Respirò, mentre l'angoscia privava di luce l'ultima stella fra i suoi pensieri; e nella sua mente rimase solo un invisibile ma densissimo buco nero di tristezza.

#1O
4/7 ; romanceKamui Gakupo/Rin Kagamine

C'è un solo ideale nel cuore di un innamorato, perfino se quel tale è un rigoroso samurai

Ne ammirava spesso i movimenti aggraziati e il corpo ricoperto da vesti di seta scarlatta, mentre negli occhi brillava l'ombra perduta della gioventù - seppur la conformazione gracile che ancora era parte di lei. Era ciò che di più bello poteva essere; ella, fendendo l'aria con le dita e tagliandola con crudele delicatezza, creava attimi di atmosfera rarefatta che lo facevano annaspare. Strinse una mano sulla katana cinta sul suo bacino, percependo un triste contatto freddo e meccanico.
   Ricominciò ad ammirare la fanciulla che silenziosamente fingeva d'ignorarlo, ma Gakupo sapeva che i movimenti di lei erano dedicati solo a lui, lui e solo lui, un fiacco samurai senza ideali "ortodossi".
   Non aveva bisogno di ideali simili all'onore, ad essere onesti. Gli bastava ammirare da lontano la cornice dorata dello splendore, ove s'insediava un volto fiabesco dalle guance rosee e le labbra scarlatte; gli bastava sapere che lo sguardo di Rin, ardente sotto quel ghiaccio perenne, voleva bruciare i suoi occhi - i suoi, solo i suoi. Presto si sarebbero dovuti lasciare, ma tutti erano inconsci che non bastava portare in guerra un uomo - un samurai - in fiamme davanti al suo unico ideale per separarlo da tale ideale.

#11
2/3 ; death!ficIA (Aria on the Planetes)/Len Kagamine

Non sempre i bei momenti sono tempi preziosi

Era un peccato vedere la tomba di una persona amata sepolta sotto cumuli di memorie dimenticate. Davvero un peccato, si diceva IA. Rimembrava di giorno in giorno i fili d'oro di un telaio roseo con gli occhi celesti, ormai solcati da nuvole di morte. Appena pensava alle labbra intoccabili di quel fragile Re si rabbuiava, rendendosi conto di quanta crudeltà permei la vita.  Era un peccato. Era un peccato sapere che il loro amore, non ancora consumato, era stata tempo perso. Era triste, molto triste, così triste da rapinare un intero scrigno di emozioni dall'anima di qualcuno.
   La morte non va e viene, va e porta via: porta via cose così preziose da non avere valore se non quello spirituale, un valore che varia da persona e persona. Non si può pesare l'Amore, si diceva IA leggendo pagine di libri riguardanti l'Antico Egitto. Sospirò. Almeno, il cuore di Len era più leggero di una piuma dorata - un cuore leggero, sì, ma mai quanto il suo sorriso.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vocaloid / Vai alla pagina dell'autore: Hitsuki