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Autore: Ice Star    20/11/2014    4 recensioni
A chi non piace perdere lo sguardo nel paesaggio della propria città, magari camminando senza meta in uno dei tanti e monotoni pomeriggi che costellano la nostra vita?
E se, in un giorno nuvoloso e senza calore, qualcuno avesse un incidente? E se due paia dì occhi, incrociandosi, perdessero la bussola all'interno dell'altra?
A cosa può portare un semplice e casuale incontro?
*Fan Fiction partecipante al LawxMargaret day*
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Margaret, Trafalgar Law
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Contro ogni legge, contro ogni regola,
per quegli di ghiaccio capaci di incendiarle il cuore

















 

 
 

AMORE, PIOGGIA E DOLORE

 

 

Alcuni dicono che la pioggia è brutta,
ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto di lacrime
~ Jim Morrison

 

C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo
~Fabrizio de André



 

 

 

 

Law ha amato sin da piccolo passeggiare per i parchi di Milano.
Ama perdere gli occhi tra le fronde dei maestosi alberi ed osservare il cielo azzurro o grigio che sia. Questa è un'altra sua caratteristica: Law ama il freddo.
Ama passeggiare per le strade innevate e l'aria di ghiaccio perché lui si sente a casa.
Da sempre il suo cuore è chiuso alle emozioni e lui non vuole che e nessuno vi entri. Odia il mondo ed odia le persone, perché non sanno far altro che fare del male al prossimo. La solitudine è la sua più cara amica e la rabbia che lo ossessiona gli ha donato quelle profonde cicatrici sulle mani.
Spesso ha dei violenti scatti d'ira ma, sin da adolescente, il moro ha imparato a conviverci. Nessuno potrà mai fermare quella sua anima piena di odio e rancore per i propri simili.

 


Anche in questo momento Law sta passeggiando lungo le stradine di un parco.
È autunno e, nonostante il clima ancora caldo, gli alberi hanno già cominciato a perdere le loro foglie color rubino. È davvero un bellissimo spettacolo.
-ATTENTO!!!- una voce cristallina lo ridesta dai suoi pensieri e, appena voltata la testa, Law si ritrova con la schiena contro la terra.
Alza il capo e, oltre la bicicletta volata a pochi centimetri dalla sua nuca, una ragazza della sua età giace immobile stesa su un fianco.
Si alza di scatto, inginocchiandosi accanto alla giovane e toccandole il collo alla ricerca della vena.
È un medico, Law, e capire che quella biondina sta bene non è difficile.
Ha dei lineamenti delicati, la ragazza svenuta tra le sue braccia. I lisci capelli biondi tagliati a caschetto le ricadono disordinati sulla fronte e sulle guance e la candida pelle del viso è arrossata dalla corsa in bicicletta.
-Cosa...succede?- porta un'esile mano alla fronte, scostando alcune ciocche di capelli finite sui suoi occhi e si blocca, nell'incontrare le iridi grigie e fredde del giovane medico.
-Chi sei tu?!- con un balzo si tira in piedi, scostando malamente il moro.
-Questo dovrei chiedertelo io, dato che mi sei venuta addosso con la bici!!!- non riesce a controllare nemmeno la più piccola irritazione ed eccola che spunta fuori, quella parte che vuole nascondere.
-Allora scusami tanto! Volevo solo sapere perché mi tenevi stretta!!!- porta entrambe le braccia a lisciarsi il vestito bianco che indossa.
Nemmeno l'aveva notato quel tessuto bianco che, con una fine gonna a campana, le fascia tutto il corpo. È davvero una bella ragazza, ma sembra una bambina con quelle guance gonfie.
-Sono un medico! Ti ho solo aiutata, credevo stessi male!!! A quanto pare mi sono sbagliato!- agita i pugni lungo i fianchi e nota le iridi caramello della bionda fermarsi proprio lì, sulle sue nocche martoriate.
-Cos'hai sulle dita?- chiede in un misto di curiosità e preoccupazione.
-Dimmi come ti chiami, prima di far domande, razza di maleducata!!!- dice, non riesce a controllare il proprio cervello, ormai annebbiato.
-Cos'hai detto?!? Io non sono una maleducata! Mi chiamo Margaret, se ti interessa!!!- stringe anche lei i pugni lungo i fianchi, urlando a gran voce.
Molte persone si fermano ad osservarli mentre altre li superano velocemente per non rischiare di finire in mezzo ad una rissa o a qualcosa di simile.
-Bene, Margaret! Ora prendi la tua bici e vattene!!!- si volta lentamente, deciso ad andare a scaricare la propria frustrazione in casa.
-NO! ORA DIMMI TU IL TUO NOME!- la ragazza, con sole due falcate, lo raggiunge e, afferrandogli un polso lo costringe a voltarsi verso di lei.
-LAW! ORA LASCIAMI, STUPIDA CHE NON SEI ALTRO!- non vuole farle del male.
Non capisce più nulla, quando qualcuno osa toccarlo. Sin da ragazzo non è mai riuscito a capire perché questa rabbia fuoriuscisse così forte e così all'improvviso. Quegli occhi cioccolato così spaventati, però, riescono a calmarlo.
-Io non...non volevo...Sei solo uno stupido!- si volta, prende la bicicletta e, montandovi in sella in fretta e furia va via.
Law resta lì, immobile ad osservare quella gonnellina bianca fluttuare al vento, la rabbia misteriosamente scomparsa.
Si tocca il polso che ha afferrato Margaret e sente la pelle bollire, contrariamente al suo corpo gelido.
Come può una ragazza fargli quest'effetto? Niente aveva mai placato la sua ira ma quella giovane, solo con uno sguardo, lo aveva reso innocuo.
L'avrebbe incontrata di nuovo?
Di certo non voleva che qualcuno entrasse in quella corazza così duramente costruita! No,non l'avrebbe più rivista e, se mai l'avrebbe incrociata ancora, avrebbe cambiato strada!
Non avrebbe permesso a nessuno di risvegliare il suo cuore, è questo che si promette Law tornando a casa dopo un pomeriggio diverso dalla monotonia.

 

 

 

 

Sono passate due settimane ed ha piovuto molto in questa città.
Le strade sono affollate e l'odore di pioggia impregna l'aria e la terra e la temperatura è scesa drasticamente.
Law passeggia di nuovo per uno dei soliti parchi pubblici e, con nuove cicatrici sulle mani, vaga senza meta e senza pensiero.
Un pensiero, a dire la verità, affolla la sua mente da giorni: Margaret.
Gli è capitato di sognare i suoi occhi nocciola che lo fissavano ed i suoi capelli d'oro che fluttuavano al vento.
Ma, come sempre, aveva cercato di eliminarla dalla propria testa. Non poteva che fargli male quella ragazzina, con la sua aria sbarazzina e priva di problemi.
Eppure Law non capisce, che lei sarebbe la soluzione ai suoi problemi e che la pioggia porta sempre un regalo...

 

 

 

[Come la pioggia che si sposa al vento- Bungaro]

 

Ora sei davanti ai miei passi 
cammini tra linee delle mie mani
 hai già scoperto tutti i miei sogni ma so come stupirti 


Ancora quella sagoma e quello stupido vestitino tutto fronzoli, maledizione!
Davanti ai miei occhi c'è ancora quella ragazzina! Cos'è? Una maledizione?
Alza il busto e mi osserva con quel cioccolato fuso nelle iridi.

 

È bello fare tardi a Milano e insieme respirare il futuro 
raccogliere quegli attimi cercati dolcemente 

 

Io amo passeggiare ma, se devo vederla tutti i giorni qui, al diavolo le passeggiate!
Mi volte ed anche lei, dopo aver fatto una smorfia se ne va nella direzione opposta alla mia.
Sembriamo davvero due bambini.

 

Cancellerò tutte le nuvole e fermerò quel cielo in lacrime 
perché ti sento come l'unico destino 
sei quel coraggio che non era di nessuno 

 

Lancio in aria una sedia e getto a terra un vaso.
Cosa mi prende?! Questo non sono io, merda!
Mi avvicino alla grande vetrata in soggiorno ed osservo il cielo: anche oggi piove ed i miei attacchi d' ira aumentano e non faccio che pensarla...

 

 

Mi piace ritrovarti nell'aria ed intuire sempre il tuo arrivo 
lasciare nuovi piccoli spazi che tu saprai riempire 

 

Corro verso casa, ancora impaurita dai suoi occhi.
Oggi c'è il sole, ma ogni volta che torno in quel parco ho in mente la sua voce che urla.
Perché è così rabbioso quel ragazzo?! Io non gli ho fatto nulla ma non posso fare a meno di piangere!

 

 

L'amore che ci illumina ci arrende dolcemente 

 

Quando penso ai suoi occhi grigi provo freddo e paura ma mi piace questa sensazione.
Sento che potrei anche perdermi nelle sue iridi di ghiaccio e mi sentirei al sicuro.
Che questo sia...

 

Cancellerò tutte le nuvole e fermerò quel cielo in lacrime 
perché ti sento come l'unico destino 
sei quel coraggio che non era di nessuno 

 

No! Non può essere! No!

Che sia amore quello che provo per quella ragazzina?! No, no, no!
Io non posso amare! Lo sento, è questo il mio destino: spaccarmi le mani contro uno specchio e soffrire!
Io non posso amare!

 

Ritornerò bambino quasi fragile 
a colorare il bianco delle pagine 

 

Corro a più non posso sotto la pioggia.
Devo trovarla! So che è lì, lo sento!

 

e crederò nella purezza di un momento 
ci perderemo in un abbraccio così intenso 

 

Devo vederlo! I suoi occhi e la sua voce sono tutto ciò che ricordo!

Si può amare qualcuno senza conoscerlo?

Si può amare qualcuno dai suoi occhi?

Sì, forse sì...

 

 

 Tra lo scorrere del tempo nessuna traccia di rimpianto 
come la pioggia che si sposa al vento 
la pioggia che si sposa al vento 

 

Ti vedo, in quello stupido vestitino bianco e sei bellissima.
I capelli biondi appiccicati alla pelle, gli occhi luminosi e quel sorriso!
Ah, quel sorriso...

 

Non ci credo! Sei qui anche tu!
Ti ho trovato!
Hai i vestiti zuppi e gli occhi freddi ma quel ghigno!
Ah, quel bellissimo ghigno...

 

Il tempo sembra essersi fermato ed io sento qualcosa scaldarsi osservando i suoi occhi.
Ha qualcosa di strano, qualcosa di luminoso nelle pupille.
È qualcosa che ho anche io? Perché sento caldo se siamo sotto la pioggia?
È stupenda...

 

Il suo ghigno diventa un dolce sorriso ed il mio cuore si ferma.
Che anche lui provi i miei sentimenti?! Io amo uno sconosciuto ma i suoi occhi sono così lontani!
Sembra una richiesta d'aiuto. Vuole essere salvato da se stesso ed io lo aiuterò...

 

 

 

Cancellerò tutte le nuvole e fermerò quel cielo in lacrime 
perché ti sento come l'unico destino 
come la pioggia che si sposa al vento 

 

Corro verso di lei e la prendo tra le braccia.

 

Le sue forti mani sono fredde sulla mia pelle.


Sentire il suo corpo contro il mio è bellissimo, mi sento così in pace.

 

Sono felice come non mai! Non ci credo!


Le accarezzo la schiena appoggiando la fronte sulla sua spalla.

 

Le mie dita si perdono tra i suoi capelli corvini ed aspiro il suo odore.

 

 

 

E' bello fare tardi a Milano e insieme respirare il futuro


-Aiutami...-
Sono stato io a dirlo?!
Non mi sono mai aperto con nessuno ed ora questa ragazzina mi ispira tanta fiducia...
Spero di non morire tra le sue braccia

 

Mi ha chiesto aiuto!
Ha bisogno di aiuto e lo ha chiesto a me!!! Perché?!
Lui mi ha colpita ed i suoi occhi mi hanno marchiato il cuore.
-Certo...ti aiuterò io!-

 

 


 

 

La pioggia cade lenta e, tra le persone che corrono verso casa coperti da giacche, borse ed ombrelli, solo due ragazzi restano in piedi nel freddo del pomeriggio di novembre.
Lei, con un leggero abito di cotone bianco, non trema, tra le braccia forti di quel ragazzo dal cuore gelido. È al sicuro, anche se sa poco di lui.
-Ciao...- le sussurra staccandosi leggermente da lei.
-Ciao!- sorride allegra la bionda allentando la presa sul suo collo.
Non parlano di altro, nessuna parola esce dalle loro labbra.
L'acqua si insinua tra la loro pelle e la stoffa dei vestiti, raggelando loro le carni. Eppure sembrano non accorgersene, con gli occhi persi nelle iridi
dell'altro, nella contemplazione di qualcosa invisibile e muto.
-Cosa fate, signori?! Piove!!! Correte via!!!- una bimba dai lunghi crini cioccolato legati in due codine e dai languidi occhi azzurri, sorride ai due, correndo al loro fianco.
Voltano appena la testa osservando la borsa nera per i libri scolastici e la gonnella rossa della ragazzina sparire dietro un albero. Ancora avvinghiati e, come se si fossero appena svegliati da un sogno, si prendono per mano e corrono via dalla pioggia, rabbrividendo per il freddo.
Per la prima volta dopo tanto tempo, Law sta sorridendo.
Sorride perché sa di aver trovato qualcuno più di un'amica, che lo capirà e saprà curare le sue ferite.
Sa che quei cocci di vetro che giacciono sul pavimento della sua casa saranno gli ultimi.
Per Margaret sarà difficile entrare in quel freddo cuore gelato dal tempo ma, con l'aiuto della sua anima dolce e solare, il ghiaccio diventerà acqua e la pioggia si sposerà al vento che li porterà al futuro.

 

 

 

 

 

 La pioggia cade lenta, su una città di grigio dipinta.
La pioggia pulisce il sangue che macchia il dolore.
La pioggia rende candido e profumato tutto ciò che tocca e lava.
La pioggia si sposa al vento e danza al ritmo del futuro di due giovani senza difetti o pregi...

 



 

 

  
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