Lei, una ragazza dolce, romantica.. e loro due, uno freddo e impassibile, l' alto timido e impacciato..
E un quarto personaggio che sconvogerà la loro vita.
-Commentante =P-
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Ricordo
bene, fin troppo i miei 17 anni. Non credo li
scorderò, come potrei? Quell anno la
mia vita ha iniziato a cambiare, radicalmente, senza che
io potessi impedirlo. Tutto si
distrusse, tutto si formò. Fu un anno strano,
segnato da avvenimenti incidenti, che segnarono la mia vita,
notevolmente. Ricordo quell
estate, in colonia, con gli stessi amici conosciuti
quattro anni prima, con cui ormai era diventata abitudine vedersi una
sola volta all anno. Era stato un
anno fantastico. Avevo concluso il penultimo anno con
ottimi voti, avevo un ragazzo, Daniele. Daniele,
dannazione, lui era un neo in un quadro idilliaco. Lui era
menefreghista, freddo, cinico... eppure mi piaceva dannatamente. Aveva capelli
castani, lunghi, legati in un codino, ribelli. Occhi
azzurro ghiaccio. Sorriso un pò storto. Era il bello della
scuola e
incredibilmente si era rivolto a me. E io, stupida ragazzina mi ero
lasciata coinvolgere. Anche se aveva la fama di donnaiolo, se in giro
si diceva che aveva combinato una miriade di casini, messo incinte
ragazze varie... ma io mi ero innamorata, e mi ero fidanzata con lui...
avevo passato tre mesi con lui, mesi segnati da pianti isterici per la
tensione che faceva salire con il suo dannato carattere. Eppure non lo
lasciavo, non ci riuscivo. Ma molte volte andavo a rifugiarmi da
qualcuno, qualche amico... E
così era successo in vacanza. Quattro anni prima, la
tredicenne che c' era in me si era innamorata di Simone, uno dei
quattro amici della colonia.. era stato un amore che era ricomparso in
modo sempre più forte ogni anno, ma che io avevo sempre
nascosto. Eppure quell anno, forse perchè l' ultimo della
colonia, mi ero dichiarata. Anche se stavo con Daniele, lo avevo fatto
lo stesso. Tra di noi c'
era stato amore puro, amore dolce, come avevo da sempre
sognato. Baci, carezze, abbracci.. e con lui avevo perso la mia
verginità, perchè non avevo voluto riservare il
momento a Daniele, anche se mio ragazzo. Il fatto era che per Daniele
sarei stata una delle tante, per Simone invece la prima.. era stato
bellissimo, una notte indimenticabile. Peccato che il giorno dopo si
era tornato alla realtà. Avevo nascosto
della mia relazione a Daniele, naturalmente... avevamo
ricominciato ad uscire, e finalmente mi ero concessa a lui. Anche con
lui era fantastico, ma distaccato e freddo... mi sentivo male, ricordo,
ma non potevo farci nulla. I miei guai
iniziarono a Settembre, un mese dopo la vacanza.. ricordo
fin troppo bene.
La mattina si
preannunciava calda, come ogni giorno di Settembre. Mi
ero alzata e come ogni volta mi ero trascinata in cucina, a mangiare.
Come sempre la tazza di latte l' avevo riempita di cereali. Adoravo
quei cereali, piccoli fiocchi ricoperti di cacao, che coloravano il
latto bianco perlaceo. La cucina era immersa nel buio, mia madre odiava
la luce forte alla mattina, e così non apriva mai le
finestre prima di andare al lavoro. Finii la mia colazione e abbandonai
la tazza nel lavello, senza preoccuparmi di sciacquarla.. ammetto di
essere un pò viziata, ma la colpa è di chi mi ha
educato.. Andai in camera,
e accesi il portatile. Erano già le 11... e
quelli erano gli ultimi giorni di vacanza.. sbuffai. Odiavo la scuola,
come qualunque diciassettenne. E quell anno dovevo iniziare l' ultimo
anno.. scentifico.. e ancora mi chiedevo come mai l' avevo scelto... La
porta della camera si spalancò ed entrò
Francesco. Aveva 8 anni, 11 in meno di me, eppure il nostro legame era
forte.. ma turbolento. Non facevo altro che sbuffare seccata davanti ad
ogni sua richiesta. "Lellaaaaaaaaaaaaa!!!!!"
il mio caro fratellino entrò
urlando come un pazzo. Non lo calcolai, continuai a guardare il pc,
mentre mi connettevo su messenger. Era basso e magrolino, capelli a
spazzola biondi, come tutti i bimbi minchia di questo pianeta. Occhi
azzurrissimi. La carnagione era chiara, e aveva le guance paffute.
Ancora ora le ha, pensandoci. Si avvicinò alla mia sedia e
strinse la manica del mio pigiama con la mano. "Lella!!" Mi voltai di
scatto. "Cosa vuoi??" dissi seccata.. mai gli davo
buongiorno, mai... che grande unione! "c'è
un robo nella stanza!!" piagnucolò lui, con
lacrime immaginarie. Lo guardai con gli occhi ridotti a fessura. "Fallo mangiare
a Zotti" Zotti era il nostro gatto. Il nome l' avevo
trovato io, ma ero così piccola da poter sparare nomi tanto
assurdi. Era grasso e pigro, il suo miagolio era acuto, il pelo morbito
a righe. Zotti.. che nome ridicolo, povero buon vecchio Zotti. "Ma dorme!!
Uccidilo dai!!" lo guardai. Odiavo quando faceva gli
occhioni da cucciolotto indifeso. Non che mi intenerisse, ma odiavo
quello sguardo. "Che palle!
Avanti... che robo è?" non so perchè
mi accodavo a lui nel chiamare ''robo'' gli insetti.. era un vizio che
aveva da due anni. "Ha una forbice alla fine del corpo!!" Rimasi
impietrita. "Un... taglia forbice??? Schifo!!!!" dissi,
schizzinosa... eh già, ero davvero viziata.. più
di mio fratello. "Daiii uccidilo!" "Mandaci Zotti!
Io non lo tocco quello schifo!!" sbuffai, e mi rivolsi
di nuovo al pc. 13 contatti in linea. Cercai tra quei 13... era
connesso. Spalancai gli occhi. Il nome ''Mone''
risaltava ai miei occhi, fresco e candido.
"Mone..."
L' avevamo
inventato in colonia, io e Alessia, una mia amica... era
stato molto divertente chiamarlo così, ed era piacevole
vedere che l' aveva lasciato lì, sostituito al vecchio
''Simo'', soprannome patetico. Guardai il suo contatto in linea, con l'
omino di messenger verde, e cliccai. Aveva come immagine un tramonto...
era stupendo e romantico. Rimasi ad osservarlo, interrotta
sfortunatamente da Francesco. "Lella!!" gridò. "Ahh Checco
zitto un attimo!!" lo zittii. Aprii una conversazione con
lui e scrissi un patetico
''ciao''.
Con lui era sempre più difficile
parlare. Mi alzai,
stiracchiandomi, passando una mano tra i capelli. Speravo
rispondesse al più presto. "Avanti, andiamo a vedere questo
robo''. Dissi seccata. Mio fratello mi portò nella sua
cameretta, con le pareti indaco. E lì per terra innoquo ma
non troppo il taglia forbice stava tranquillo. "Ugh che
schifo!!" dissi, esprimendomi insieme ad una smorfia di
disgusto. Ordinai al mio fratellino di correre e prendere dei
fazzoletti. Se io dovevo fare il lavoro sporco, allora lui doveva
aiutarmi!! Presa la carta
mi avvicinai schizzinosa.. certe cose una diciassettenne
se le poteva permettere. Lanciai i fazzoletti sul robo e ci saltai
sopra, sentendo distintamente il ''crak'' dell insetto schiacciato. Sollevai il
piede e raccolsi i fazzoletti, strofinando per terra per
togliere eventuali rimasugli. Fortunatamente non rimase nessun segno
macabro sulle fredde piastrelle della pavimentazione. Lasciai cadere i
fazzoletti accartocciati e andai al pc. Una conversazione lampeggiava.
Mi avvicinai felice che Simone mi avesse risposto... e invece a parlare
era D@nY3L3... odio ancora ammetterlo ma ne fui delusa. Accanto alla
discussione lampeggiante, quella con Simone era spenta.. eppure era in
linea... Cliccai sulla
discussione di Daniele. Un misero D@nY3L3
scrive: ''Esci
gg?'' ...riempiva un
rigo. Abbassai lo sguardo amareggiata. Mai un buon
giorno, mai una dolce frase.. io per lui ero solo un oggetto. Un
dannato oggetto. "Se vuoi uscire
puoi anche chiederlo." scrissi inviperita, ma
cancellai. Io non ero così, non ero scontrosa, o cinica ed
indifferente.. proprio non ci riuscivo. +*Lella*+
scrive: "Ehm...
possiamo uscire
se vuoi.." perchè
con lui mi mostravo così timida non lo
sapevo.. ma non riuscivo a rapportarmi, divenivo un altra persona, come
un uccello chiuso in una gabbia soffocante. D@nY3L3
scrive: "ok,
tanto casa mia
è libera" Sapevo cosa
significava quella frase. Uscita veloce, poi sesso sfrenato
a casa sua e tutti nella propria casa a rilassarsi.. cosa che odiavo,
ma alla quale non potevo rinunciare.. mi facevo schifo da sola, in un
amore che non era amore, ma solo puro e violento desiderio. Daniele si
sconnesse, e rimasi a guardare come una sciocca il suo omino ormai
grigio. Ma quella tristezza durò poco, infatti la finestra
di Simone lampeggiava, allegramente. Ci cliccai sopra, felice. ..:Mone:..
scrive: "Hey ciao!" ..:Mone:..
scrive: "Come va?" Sorrisi. Amavo
quel ragazzo, e questo lo avevo capito durante la nostra
notte insieme... ma mi sentivo una sporca traditrice nei confronti di
Daniele. Ma non potevo farci nulla, al cuore non si comanda. Rimasi a
leggere quel come va... adoravo ogni cosa di lui. La sua voce, quando
lo chiamavo, così calma, i suoi occhi che ormai vedevo solo
nelle foto, scuri e misteriosi, i suoi capelli neri come la pece, il
suo sorriso, dai denti perfetti. Il suo carattere, riservato ma davvero
simpatico. Non mi innamoravo molto facilmente. Non avevo mai avuto
ragazzi prima di Daniele... +*Lella*+
scrive: Bene
^^ a te come va? Rimasi a
guardare la schermata del pc con il mento sul palmo, quando la
comodino il telefonino vibrò. Ero molto tecnologica, anche
se avrei preferito una società fatta di lettere, fax,
biciclette e cose così. "pronto?" "Lellaaaa, ciao
sono Faby". Faby era la mia migliore amica..Fabrizia,
detta Faby.. ci conoscevamo da una vita e non ci eravamo dette mai
nemmeno un ''tvb'' nei messaggi. Eravamo però come sorelle,
tra noi c' era un legame che non si sarebbe mai spezzato.. Sorrisi, e
iniziammo a parlare, mentre il mio sguardo cadeva sullo specchio a
figura intera dell armadio. I capelli ramati scendevano a boccoli,
sfiorando un seno non troppo abbondante. Il volto era minuto, dalle
guance paffute come quelle di mio fratello. il naso piccolo e le labbra
sottili vermiglie, gli occhi grandi verdi, con sfumature azzurre. Era
l' unica cosa di cui andavo fiera, i miei occhi. Il fisico non era
proprio il massimo, ma non mi lamentavo.. ormai ero abituata. "Oggi usciamo?"
rivolsi la mia attenzione a queste parole, abbassando
lo sguardo. "Esco con Dani.." "Esci? Vuol dire
birretta e casa sua no?" disse, il tono rammaricato..
a lungo andare quella relazione avrebbe potuto distruggere la mia
amicizia con Faby. Era da un mese che non uscivamo, dato che Daniele
ogni santa sera voleva stare con me. Era odioso.. dovevo trovare una
soluzione. "Si..
vabbè, scusami ora devo andare.. ci vediamo..." "Già,
ci vediamo." disse solo. Riattaccò. Rimasi
a guardare il display, con il cronometro. Le chiamate tra di noi erano
sempre più brevi. Abbassai lo sguardo, lasciandomi cadere
sul letto. Le volevo bene, ma non me la sentivo di rinunciare a
Daniele. Ero solo una stupida ipocrita, ma non ce la facevo proprio.
Spero che non vi abbia schifato =D
Commentate, anche con commenti negativi se proprio non ne potete fare a
meno XD
Grazie in anticipo ^^