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Autore: martozza    29/10/2008    0 recensioni
Lei, una ragazza dolce, romantica.. e loro due, uno freddo e impassibile, l' alto timido e impacciato.. E un quarto personaggio che sconvogerà la loro vita. -Commentante =P-
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo bene, fin troppo i miei 17 anni. Non credo li scorderò, come potrei?
Quell anno la mia vita ha iniziato a cambiare, radicalmente, senza che io potessi impedirlo.
Tutto si distrusse, tutto si formò. Fu un anno strano, segnato da avvenimenti incidenti, che segnarono la mia vita, notevolmente.
Ricordo quell estate, in colonia, con gli stessi amici conosciuti quattro anni prima, con cui ormai era diventata abitudine vedersi una sola volta all anno.
Era stato un anno fantastico. Avevo concluso il penultimo anno con ottimi voti, avevo un ragazzo, Daniele.
Daniele, dannazione, lui era un neo in un quadro idilliaco. Lui era menefreghista, freddo, cinico... eppure mi piaceva dannatamente.
Aveva capelli castani, lunghi, legati in un codino, ribelli. Occhi azzurro ghiaccio. Sorriso un pò storto. Era il bello della scuola e incredibilmente si era rivolto a me. E io, stupida ragazzina mi ero lasciata coinvolgere. Anche se aveva la fama di donnaiolo, se in giro si diceva che aveva combinato una miriade di casini, messo incinte ragazze varie... ma io mi ero innamorata, e mi ero fidanzata con lui... avevo passato tre mesi con lui, mesi segnati da pianti isterici per la tensione che faceva salire con il suo dannato carattere. Eppure non lo lasciavo, non ci riuscivo. Ma molte volte andavo a rifugiarmi da qualcuno, qualche amico...
E così era successo in vacanza. Quattro anni prima, la tredicenne che c' era in me si era innamorata di Simone, uno dei quattro amici della colonia.. era stato un amore che era ricomparso in modo sempre più forte ogni anno, ma che io avevo sempre nascosto. Eppure quell anno, forse perchè l' ultimo della colonia, mi ero dichiarata. Anche se stavo con Daniele, lo avevo fatto lo stesso.
Tra di noi c' era stato amore puro, amore dolce, come avevo da sempre sognato. Baci, carezze, abbracci.. e con lui avevo perso la mia verginità, perchè non avevo voluto riservare il momento a Daniele, anche se mio ragazzo. Il fatto era che per Daniele sarei stata una delle tante, per Simone invece la prima.. era stato bellissimo, una notte indimenticabile. Peccato che il giorno dopo si era tornato alla realtà.
Avevo nascosto della mia relazione a Daniele, naturalmente... avevamo ricominciato ad uscire, e finalmente mi ero concessa a lui. Anche con lui era fantastico, ma distaccato e freddo... mi sentivo male, ricordo, ma non potevo farci nulla.
I miei guai iniziarono a Settembre, un mese dopo la vacanza.. ricordo fin troppo bene.

La mattina si preannunciava calda, come ogni giorno di Settembre. Mi ero alzata e come ogni volta mi ero trascinata in cucina, a mangiare. Come sempre la tazza di latte l' avevo riempita di cereali. Adoravo quei cereali, piccoli fiocchi ricoperti di cacao, che coloravano il latto bianco perlaceo. La cucina era immersa nel buio, mia madre odiava la luce forte alla mattina, e così non apriva mai le finestre prima di andare al lavoro. Finii la mia colazione e abbandonai la tazza nel lavello, senza preoccuparmi di sciacquarla.. ammetto di essere un pò viziata, ma la colpa è di chi mi ha educato..
Andai in camera, e accesi il portatile. Erano già le 11... e quelli erano gli ultimi giorni di vacanza.. sbuffai. Odiavo la scuola, come qualunque diciassettenne. E quell anno dovevo iniziare l' ultimo anno.. scentifico.. e ancora mi chiedevo come mai l' avevo scelto... La porta della camera si spalancò ed entrò Francesco. Aveva 8 anni, 11 in meno di me, eppure il nostro legame era forte.. ma turbolento. Non facevo altro che sbuffare seccata davanti ad ogni sua richiesta.
"Lellaaaaaaaaaaaaa!!!!!" il mio caro fratellino entrò urlando come un pazzo. Non lo calcolai, continuai a guardare il pc, mentre mi connettevo su messenger. Era basso e magrolino, capelli a spazzola biondi, come tutti i bimbi minchia di questo pianeta. Occhi azzurrissimi. La carnagione era chiara, e aveva le guance paffute. Ancora ora le ha, pensandoci. Si avvicinò alla mia sedia e strinse la manica del mio pigiama con la mano. "Lella!!"
Mi voltai di scatto. "Cosa vuoi??" dissi seccata.. mai gli davo buongiorno, mai... che grande unione!
"c'è un robo nella stanza!!" piagnucolò lui, con lacrime immaginarie. Lo guardai con gli occhi ridotti a fessura.
"Fallo mangiare a Zotti" Zotti era il nostro gatto. Il nome l' avevo trovato io, ma ero così piccola da poter sparare nomi tanto assurdi. Era grasso e pigro, il suo miagolio era acuto, il pelo morbito a righe. Zotti.. che nome ridicolo, povero buon vecchio Zotti.
"Ma dorme!! Uccidilo dai!!" lo guardai. Odiavo quando faceva gli occhioni da cucciolotto indifeso. Non che mi intenerisse, ma odiavo quello sguardo.
"Che palle! Avanti... che robo è?" non so perchè mi accodavo a lui nel chiamare ''robo'' gli insetti.. era un vizio che aveva da due anni. "Ha una forbice alla fine del corpo!!"
Rimasi impietrita. "Un... taglia forbice??? Schifo!!!!" dissi, schizzinosa... eh già, ero davvero viziata.. più di mio fratello.
"Daiii uccidilo!"
"Mandaci Zotti! Io non lo tocco quello schifo!!" sbuffai, e mi rivolsi di nuovo al pc. 13 contatti in linea. Cercai tra quei 13... era connesso. Spalancai gli occhi.
Il nome ''Mone'' risaltava ai miei occhi, fresco e candido.

"Mone..."

L' avevamo inventato in colonia, io e Alessia, una mia amica... era stato molto divertente chiamarlo così, ed era piacevole vedere che l' aveva lasciato lì, sostituito al vecchio ''Simo'', soprannome patetico. Guardai il suo contatto in linea, con l' omino di messenger verde, e cliccai. Aveva come immagine un tramonto... era stupendo e romantico. Rimasi ad osservarlo, interrotta sfortunatamente da Francesco. "Lella!!" gridò.
"Ahh Checco zitto un attimo!!" lo zittii. Aprii una conversazione con lui e scrissi un patetico ''ciao''. Con lui era sempre più difficile parlare.
Mi alzai, stiracchiandomi, passando una mano tra i capelli. Speravo rispondesse al più presto. "Avanti, andiamo a vedere questo robo''. Dissi seccata. Mio fratello mi portò nella sua cameretta, con le pareti indaco. E lì per terra innoquo ma non troppo il taglia forbice stava tranquillo.
"Ugh che schifo!!" dissi, esprimendomi insieme ad una smorfia di disgusto. Ordinai al mio fratellino di correre e prendere dei fazzoletti. Se io dovevo fare il lavoro sporco, allora lui doveva aiutarmi!!
Presa la carta mi avvicinai schizzinosa.. certe cose una diciassettenne se le poteva permettere. Lanciai i fazzoletti sul robo e ci saltai sopra, sentendo distintamente il ''crak'' dell insetto schiacciato.
Sollevai il piede e raccolsi i fazzoletti, strofinando per terra per togliere eventuali rimasugli. Fortunatamente non rimase nessun segno macabro sulle fredde piastrelle della pavimentazione. Lasciai cadere i fazzoletti accartocciati e andai al pc. Una conversazione lampeggiava. Mi avvicinai felice che Simone mi avesse risposto... e invece a parlare era D@nY3L3... odio ancora ammetterlo ma ne fui delusa. Accanto alla discussione lampeggiante, quella con Simone era spenta.. eppure era in linea...
Cliccai sulla discussione di Daniele.
Un misero
D@nY3L3 scrive:
''Esci gg?''
...riempiva un rigo. Abbassai lo sguardo amareggiata. Mai un buon giorno, mai una dolce frase.. io per lui ero solo un oggetto. Un dannato oggetto.
"Se vuoi uscire puoi anche chiederlo." scrissi inviperita, ma cancellai. Io non ero così, non ero scontrosa, o cinica ed indifferente.. proprio non ci riuscivo.
+*Lella*+ scrive:
"Ehm... possiamo uscire se vuoi.."
perchè con lui mi mostravo così timida non lo sapevo.. ma non riuscivo a rapportarmi, divenivo un altra persona, come un uccello chiuso in una gabbia soffocante.
D@nY3L3 scrive:
"ok, tanto casa mia è libera"
Sapevo cosa significava quella frase. Uscita veloce, poi sesso sfrenato a casa sua e tutti nella propria casa a rilassarsi.. cosa che odiavo, ma alla quale non potevo rinunciare.. mi facevo schifo da sola, in un amore che non era amore, ma solo puro e violento desiderio. Daniele si sconnesse, e rimasi a guardare come una sciocca il suo omino ormai grigio. Ma quella tristezza durò poco, infatti la finestra di Simone lampeggiava, allegramente. Ci cliccai sopra, felice.
..:Mone:.. scrive:
"Hey ciao!"
..:Mone:.. scrive:
"Come va?"
Sorrisi. Amavo quel ragazzo, e questo lo avevo capito durante la nostra notte insieme... ma mi sentivo una sporca traditrice nei confronti di Daniele. Ma non potevo farci nulla, al cuore non si comanda. Rimasi a leggere quel come va... adoravo ogni cosa di lui. La sua voce, quando lo chiamavo, così calma, i suoi occhi che ormai vedevo solo nelle foto, scuri e misteriosi, i suoi capelli neri come la pece, il suo sorriso, dai denti perfetti. Il suo carattere, riservato ma davvero simpatico. Non mi innamoravo molto facilmente. Non avevo mai avuto ragazzi prima di Daniele...
+*Lella*+ scrive:
Bene ^^ a te come va?
Rimasi a guardare la schermata del pc con il mento sul palmo, quando la comodino il telefonino vibrò. Ero molto tecnologica, anche se avrei preferito una società fatta di lettere, fax, biciclette e cose così. "pronto?"
"Lellaaaa, ciao sono Faby". Faby era la mia migliore amica..Fabrizia, detta Faby.. ci conoscevamo da una vita e non ci eravamo dette mai nemmeno un ''tvb'' nei messaggi. Eravamo però come sorelle, tra noi c' era un legame che non si sarebbe mai spezzato.. Sorrisi, e iniziammo a parlare, mentre il mio sguardo cadeva sullo specchio a figura intera dell armadio. I capelli ramati scendevano a boccoli, sfiorando un seno non troppo abbondante. Il volto era minuto, dalle guance paffute come quelle di mio fratello. il naso piccolo e le labbra sottili vermiglie, gli occhi grandi verdi, con sfumature azzurre. Era l' unica cosa di cui andavo fiera, i miei occhi. Il fisico non era proprio il massimo, ma non mi lamentavo.. ormai ero abituata.
"Oggi usciamo?" rivolsi la mia attenzione a queste parole, abbassando lo sguardo.
"Esco con Dani.."
"Esci? Vuol dire birretta e casa sua no?" disse, il tono rammaricato.. a lungo andare quella relazione avrebbe potuto distruggere la mia amicizia con Faby. Era da un mese che non uscivamo, dato che Daniele ogni santa sera voleva stare con me. Era odioso.. dovevo trovare una soluzione.
"Si.. vabbè, scusami ora devo andare.. ci vediamo..."
"Già, ci vediamo." disse solo. Riattaccò. Rimasi a guardare il display, con il cronometro. Le chiamate tra di noi erano sempre più brevi. Abbassai lo sguardo, lasciandomi cadere sul letto. Le volevo bene, ma non me la sentivo di rinunciare a Daniele. Ero solo una stupida ipocrita, ma non ce la facevo proprio.




Spero che non vi abbia schifato =D
Commentate, anche con commenti negativi se proprio non ne potete fare a meno XD
Grazie in anticipo ^^

  
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