Chiuse gli occhi, sapeva cosa sarebbe successo, dove sarebbe finita, ma si addormentò lo stesso.
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Si  alzò dal tappeto , iniziò a camminare a piedi scalzi in quella stanza buia e al contempo illuminata dalla fioca luce che penetrava dalla finestra. Le pareti verdastre sembravano il risultato di anni e anni di trascuratezza, e forse lo erano davvero, ma lei c’era abituata. Aprì la porta rovinata ed entrò nella stanza, con l’orlo della camicia da notte che a malapena le sfiorava le ginocchia, i capelli biondi che le scendevano sulla piccola schiena. Aveva solo cinque anni.
Fece per aprire la porta successiva, quando sentì delle note stonate provenire dal fondo della casa, accompagnate da un canto troppo distante per essere sentito.
-Victor?- chiese incerta
-Victor sei tu?Perchè suoni? Tu non puoi farlo, non hai le mani, te le hanno rubate, ricordi? Victor! Victor? Vuoi giocare? Dove sei? Victor?- Lo chiamò spaventata.
Ma la musica continuava, semplici note suonate da un pianoforte ma che anziché emettere il tipico suono melodioso sembravano essere le stonate note di un carillon, era una melodia strana, ipnotica.
Tornò indietro, quasi ipnotizzata percorse al contrario le stanze fino ad arrivare all’ultima porta.
Aprì piano la porta e sbarrò gli occhi. Davanti al pianoforte era seduta una bambina, aveva all’incirca la sua età. I lineamenti di ceramica bianca la rendevano bella davvero bella.  La bocca dipinta di rosso si muoveva piano mentre cantava sulle note ipnotiche di quella canzone.
-Every one thinks that we are perfect, please don’t let them look throught the courtains-
Suonava bene, ma teneva gli occhi chiusi. La piccola bionda si avvicinò piano.
-Sei una bambola?- chiese piano,
Ma lei continuava a suonare e a cantare:
-I see things that nobody else sees –
-Cosa vuoi dire?- nessuna risposta. Poi la bambina aprì gli occhi, ma al posto delle iridi colorate,  vi era solo nero.
-C..osa ti è successo? Perché non hai gli occhi?-
La bambola continuava a suonare, ma smise di cantare e le rispose: - Victor, me li ha rubati, ed io, sono rimasta qui, da sola, senza poter vedere.   –
-mi..  mi dispiace -  disse spaventata la bambina.
-no, non dispiacerti, resta un po’ con me. Canta con me. Fammi compagnia, infondo sono solo una bambola- parlò piano, lentamente.
-d’accordo- acconsentì la bambina.
-perfetto- sussurrò l’altra troppo piano per poter essere sentita.
La bambola ricominciò a suonare, e questa volta cantò insieme alla bambina.
Ad un tratto si fermò, emettendo un’agghiacciante risata.
La bella biondina sentì un dolore lancinante agli occhi, e cadde a terra.
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Si svegliò nel suo letto.
Ci vedeva, ma si sentiva strana.
Corse nel bagno, accese la luce e si guardò allo specchio.
Emise un urlo e cadde a terra sbattendo la testa.
Nello specchio era rimasta impressa la sua immagine, come una foto.
La pelle bianca, la bocca dipinta e i capelli biondi legati in due codini alti ornati da fiocchi rosa contornavano quelle orbite vuote, una volta piene di vita, ora solo insanguinate.
Risuonò in tutta la casa la risata della bambola:
-Ora resterai con me per sempre Annie, per sempre.-
 
Angolo di Wolf_Blood_001
Ciauuuzzz!!!
ringrazio in particolare nightmare girl, vita, pasticcino, ombra, bon bon e mio fratello
Spero che la storia vi piaccia. baciottoli