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Autore: SiriusBlack91    23/11/2014    1 recensioni
Una nuova isola. . .nuovi segreti. . .nuovi orrori!
La trama tratta di una spedizione della Ingen su una terza isola dove effettuano esperimenti sui dinosauri; cronologicamente mi baso sulla storia dei libri di Chricton, quindi avviene dopo l'incidente al Jurassic Park del primo libro e prima dell'avventura di Malcolm e gli altri su Isla Sorna del secondo libro. Spero vi piacerà la storia, la quale premetto che sarà piena di sorprese, intrighi e ovviamente dinosauri! Buona lettura a tutti :)
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Episodio 14 – Fottuto
Gabriel era furioso. Voleva prendere a calci in culo quel vecchio pazzo del Dr. Cole, fargli sputare sangue e magari qualche costola incrinata non avrebbe guastato la scena. Ma a che prezzo? Alla meglio avrebbe ricevuto le informazioni che voleva con il contro di doversi trascinare un vecchio scienziato malconcio fino al loro punto di estrazione, circa 4 km di distanza da dove si trovavano adesso. Alla peggio, un vecchio scienziato morto per i colpi ricevuti e zero informazioni.
“Merda!” borbottò e il suono fece eco nel buio tunnel.
Odiava situazioni di merda come quella. Odiava gli imprevisti. Odiava i doppiogiochisti. Odiava ancor più essere preso per il culo. Erano in ritardo sulla tabella di marcia e sistemare quella situazione avrebbe richiesto tempo prezioso, tempo che doveva togliere alla missione. Stava per arrivare verso l’appartamento del Dr. Cole quando vide due figure umane davanti la porta e si fermò al buio per ascoltare.
Sanders e Johnson erano in piedi e discutevano sottovoce.
“Siamo d’accordo allora? Appena usciamo di qui, molliamo tutti e ce ne andiamo?” disse Sanders fissando l’altro negli occhi.
Johnson era visibilmente preoccupato, a stento guardava in faccia Sanders e si strofinava il collo come una specie di tic nervoso. Alla fine disse con voce incerta “Sì. . . .va bene, va bene!”
Krauser aveva ascoltato abbastanza. Si fece avanti uscendo dal buio e subito i due soldati si voltarono verso di lui di scatto.
Sanders prese parola “Signore, niente di utile nel magazzino dove siamo stati. C’erano solo scorte alimentari e materiali per gli appartamenti.” La sua voce tremò leggermente.
Johnson rimase muto e rigido. Le gocce di sudore che gli solcavano la fronte erano più che chiari indizi del suo nervosismo. Era teso e quasi pallido in volto. Krauser aveva ascoltato la loro conversazione? – pensò il medico – No, impossibile! Era appena arrivato quando lui e Sanders avevano finito di parlare.
Posso stare tranquillo!
“Bene, controllate il resto delle porte che riuscite ad aprire e fate rapporto ad ogni ispezione via radio. Andate ora, sono occupato!” disse Krauser velocemente per toglierseli di torno, dirigendosi verso la stanza del Dr.Cole.
Mentre i due soldati si avviarono, Sanders  si avvicinò al suo capitano e gli sussurrò nell’orecchio “È fatta!”. Si scrutarono negli occhi per alcuni istanti, poi Krauser disse anche lui sottovoce “Sai cosa devi fare. Non accetto un fallimento!”
Johnson era già diversi metri in avanti quando Sanders lo raggiunse, quindi non vide la fugace conversazione tra i due. Entrambi sparirono nell’oscurità del tunnel e poco dopo erano solo visibili le luci delle loro torce.
Krauser sorrise soddisfatto come al solito. Stava andando tutto come previsto. Ora mancava solo fare una chiacchierata col Dr. Cole per completare il puzzle.
Aprì la porta e disse “Dottore! Credo che io e lei dobbiamo fare una lunga chiacchierata!”
Nel tunnel echeggiò il rumore della porta che venne sbattuta, un fracasso di oggetti che cadevano a terra e il chiaro suono di un pugno.
 
Alcuni minuti prima.
Johnson si stava massaggiando il fianco mentre Sanders lo squadrava seduto su una cassa di cibo in scatola. Stava maneggiando una lattina di carne e fagioli, riuscendo ad aprirla con un colpo secco del suo coltello. Ingoiò il contenuto come se stesse bevendo, poi passò la lattina a Johnson. Questi dapprima lo guardò male poi prese la lattina e la svuotò in bocca.
“Raccontami tutto, Johnson.” iniziò a parlare Sanders dopo un lungo silenzio da quando avevano smesso di lottare.
Il medico sospirò e, rassegnato, spiegò al compagno tutta la questione del Governo del Venezuela che lo aveva ingaggiato per rubare le ricerche ai suoi compagni a fine missione, dell’incontro con quel funzionario del Governo in un paese sul mare alcuni giorni prima della partenza e del telefono satellitare che avrebbe dovuto usare per farsi venire a prendere da un loro elicottero. Badò attentamente a mentire sull’esatta somma che gli avevano promesso, gli disse 500 mila dollari invece che 1 milione. Almeno avrebbe guadagnato molto di più da questa storia. Soprattutto, non disse nulla sul fatto che aveva già un accordo con quel tizio della Biosyn, Hicks,  anche se ormai non importava più nulla dato che era scomparso dalla notte scorsa.
“Io ti aiuto ad uscire vivo di qui e tu mi dai metà del pagamento che ti hanno promesso. Devi ammettere che è uno scambio equo, soprattutto perché non puoi sperare di scappare da solo. Dovrai affrontare anche il capitano Krauser nel momento in cui scoprirà che lo hai fregato e sai bene che è meglio per te avere un bel po’ di distanza da lui.” disse Sanders tendendo la mano al medico.
Johnson ci pensò su alcuni istanti. Ormai la frittata era fatta e doveva ammettere, suo malgrado, che Sanders poteva essergli davvero utile per la fuga. Magari gli avrebbe sparato prima di salire sull’elicottero.
“Affare fatto!” gli strinse la mano annuendo con la testa.
Uscirono dalla stanza e si diressero verso l’appartamento del Dr. Cole per aspettare che arrivasse Krauser e chiedere altri ordini.
 
Frank e Daniel stavano ispezionando una stanza a poca distanza dall’appartamento del Dr. Cole. Sembrava anche questo l’appartamento di qualche scienziato, dato che le pareti erano tappezzate di fogli, grafici, appunti vari e anche alcune radiografie di animali. Su una parete Frank stava guardando una targhetta con su scritto “Dr. Matsuda Kanaru – Genetista”. Sotto, una vecchia foto in bianco e nero raffigurava un gruppo di 5 scienziati con camice da laboratorio in posa davanti una struttura. Era chiaramente il laboratorio da cui erano entrati diversi metri sopra dove erano adesso. Gli sembrò di riconoscere un volto familiare. Forse era il Dr. Cole?
“Daniel. . . .non credi che adesso sia un ottimo momento per parlare dell’altra notte?”
Il ragazzo si bloccò mentre stava sfogliando una montagna di scartoffie su un tavolo. Voltandosi indietro vide il capitano Miller che continuava ad ispezionare la stanza.
“Cosa c’è ancora da dire, signore? Ho fatto un errore e ho pagato le conseguenze” disse il ragazzo in un mormorio.
“Potevi morire. Poteva morire l’intera squadra.”
“Oh, andiamo signore. Erano solo dei compsognatus. Dei dannati polli!”
Frank si girò di scatto e guardò dritto in faccia il giovane soldato “Potevano essere raptor! O peggio ancora. Adesso capisci la gravità della tua distrazione?”. Parlava sempre con un tono pacato, anche se era visibilmente arrabbiato con il ragazzo sapeva che urlare non serviva a niente.
Daniel avvertì uno strano calore pervadere il suo corpo. L’imbarazzo lo colpì in pieno e si sedette su una poltrona.
“Mi dispiace, signore. Davvero non era mia intenzione far rischiare a tutti di morire. Io pensavo. . . .Mi sono distratto pensando a. . . .” mormorò con un tono molto basso e tremolante.
“La tua famiglia! Daniel, tu fai questo lavoro proprio per loro, per dargli la possibilità di andare avanti e avere una vita felice. Hai mollato una carriera militare per seguire me in questo lavoro da pazzi. Lo apprezzo davvero, sai benissimo quanto ho apprezzato la tua scelta per quanto ne fossi contrario. Ma se tu muori, tutto questo finirà e nessun altro si prenderà cura di loro. Nemmeno io posso farlo. Chiaro?”
Il ragazzo annuì e si rialzò per cercare altre cose utili. Si strofinò gli occhi per nascondere alcune lacrime. Ammirava il capitano Frank Miller da quando lo aveva conosciuto. Lo riconosceva quasi come un padre adottivo per tutto ciò che aveva fatto per lui e la sua famiglia. Per questo doveva dimostrarsi all’altezza delle sue aspettative e dare il meglio di se, come sempre aveva fatto.
Mentre stava per spostarsi in un’altra zona della stanza, un portadocumenti giallo attirò la sua attenzione in mezzo alle carte sul tavolo e all’interno vi trovò un fascicolo di ricerche.
Lesse ad alta voce “Progetto Charcadon – Tytan 001”
Frank subito gli si avvicinò illuminando il fascicolo con la torcia. Fece spazio sul tavolo gettando gli altri fogli a terra e iniziarono a leggere.
“10 – Agosto – 1989 Inizia il progetto Charcadon, il primo della serie Tytan nella produzione InGen. (Per ulteriori informazioni riguardo il progetto Tytan, visionare il corrispettivo file nell’archivio. Viene richiesto un pass di livello A per accedere a tali file) Dopo mesi di intense ricerche e prove su prove finalmente il team di ricerca 4 ha dato inizio alla sperimentazione del gene Xitriogenolo7 (XG7) sul soggetto della specie Charcarodontosaurus, uno dei più grossi teropodi riportati in vita dalla InGen fino a questo momento (Per ulteriori informazioni riguardo il gene XG7, visionare i file relativi alle ricerche top secret su Isla Muerte. Viene richiesto un pass di livello A per accedere a tali file). Il Dr. Matsuda Kanaru sarà il responsabile totale delle ricerche e degli esperimenti su Charcadon, essendo esperto in genetica ed avendo partecipato sin dal principio insieme al Dr. Henry Wu alla creazione dei dinosauri su Isla Sorna. Supervisionerà in seguito anche il progetto Mega Raptor insieme al Dr. Samuel Cole.”
Frank e Daniel si scambiarono uno sguardo. Frank andò a prendere la foto che aveva trovato in precedenza sulla parete e la illuminanò con la torcia. “Diavolo di uno scienziato, eccolo qua nella foto. Il Dr. Cole è proprio vicino a questo Dr. Kanaru.” disse indicando i due uomini. Poi riprese a leggere.
“Al soggetto verrà somministrata mensilmente una dose sempre maggiore del gene XG7 per incrementare la sua massa muscolare oltre che alle sue capacità motorie, intellettive e, quindi, predatorie. Le misure di sicurezza prese per l’esperimento sono le migliori all’avanguardia nella tecnologia usata dalla InGen sia rispetto a Isla Sorna che a Isla Nublar. L’animale verrà tenuto sotto strettissima sorveglianza 24/7 e monitorato nel laboratorio sotterraneo del Dr. Matsuda Kanaru fino al secondo anno di età, dopodiché l’esperimento prevede la sua liberazione nell’area appositamente creata per lui qui su Isla Muerte in modo da fargli sviluppare appieno le sue capacità e farlo adattare all’ambiente esterno. A compimento dell’esperimento verrà spostato verso Isla Nublar come attrazione del Jurassic Park. (Per ulteriori dettagli riguardo le future attrazioni del parco fare ricerca nell’archivio centrale, sezione Jurassic Park, sottosezione Attrazioni. Viene richiesto un pass di livello B per accedere a tali file)”
Il resto dei fogli illustrava le varie fasi di crescita dell’animale, i problemi riscontrati nel tempo, documentazioni fotografiche e grafici vari.
“Mio Dio! Questo. . . .questo va decisamente oltre quello che ci aveva raccontato Ludlow. Non è possibile che lui non sappia nulla di tutte queste ricerche!” disse Frank continuando a sfogliare il fascicolo con sguardo incredulo.
“Crede che dovremo avvertire il capitano Krauser riguardo al coinvolgimento del Dr. Cole?” chiese Daniel tendendo la radio al suo capitano.
“Assolutamente” disse prendendo la radio e premendo il pulsante per avviare la comunicazione “Gabriel! Rispondi, è urgente! Devi assolutamente interrogare lo scienziato, sa più di quanto vuole farci credere!”
Nessuna risposta.
All’improvviso la radio fece un rumore di scariche e la voce di Gabriel Krauser parlò “Sentito, dottore? A quanto pare non sono l’unico ad aver scoperto che lei è un bugiardo!” poi si rivolse a Frank “Qualunque cosa avete trovato prendetela. Sbrigatevi a finire le ispezioni, tra 10 minuti vi voglio riuniti qui.” Fece un’altra pausa poi urlò “Dmitri! Piantala di trastullarti! Hai trovato o no i pezzi che ti servono per riparare l’ascensore?”
Dopo un silenzio di pochi secondi si sentì la voce del giovane tecnico radio “Sì, signore. C’è anche più di quello che mi serve qui. Prendo qualche pezzo in più per riparare anche l’altro ascensore e vado subito.”
Gabriel rispose “Ottimo lavoro. Manderò Jetkins a dare una mano a te e Ramirez, in caso si rifacesse vivo quel topo di fogna di Hicks. Non voglio dargli l’opportunità di cogliervi di sorpresa.”
Frank e Daniel cercarono altri documenti relativi alle ricerche ed uscirono verso un'altra stanza da ispezionare. Sanders e Johnson  stavano già tornando indietro non avendo trovato nulla di utile oltre a un magazzino di prodotti da laboratorio.
Dmitri, Ramirez e Jetkins si incontrarono a metà strada nel tunnel che portava al laboratorio dei Mega Raptor e si avviarono insieme agli ascensori.
Gabriel stava di fronte al Dr. Cole il quale si stava mettendo del ghiaccio in un fazzoletto sulla guancia per non farla gonfiare dopo il pugno subito dal soldato appena era entrato nella stanza.
“I suoi metodi non sono di certo peggiori rispetto a quelli della InGen. Di certo non mi hanno mai preso a pugni, ma l’insistenza e l’arroganza con la quale pretendevano da me dei risultati è la stessa che lei sta dimostrando adesso nel volermi estorcere le informazioni che le servono. O meglio, che lei crede che io posseggo.” disse lo scienziato con un tono di voce pieno di collera.
Gabriel sorrise. “No no, mi ha frainteso. Quel pugno gliel’ho dato per una mia soddisfazione personale. Sa, quando ho scoperto che lei aveva salvato il nastro della registrazione nel suo laboratorio di 4 giorni fa, mi è salita una tale rabbia. Credo che l’avrei uccisa in quel momento.” disse continuando a sorridere.
“Non mi sarei aspettato niente di meglio da uno come lei.” lo rispose sdegnato il scienziato.
“Oh, così mi offende Dottore. Però non capisco una cosa, come mai mi disprezza così tanto come soldato/mercenario e poi lei stesso collabora con dei sicari della Biosyn? Non è un po’ ipocrita da parte sua?”
Lo scienziato lo guardò con gli occhi quasi sporgenti, un’espressione di sorpresa che tradì il suo atteggiamento distaccato.
“Ah-ha! Allora ho centrato il punto! Vero dottore? Ma vede, ancora non capisco un’altra cosa. Mi sembra tanto assurdo che la InGen l’abbia davvero abbandonata qui per due anni e poi, magicamente, arriva una squadra di un’azienda rivale con una squadra di mercenari e per puro caso si imbattono in questo laboratorio segreto sotterraneo, incontrando lei, svegliando una creatura tenuta in vita per tutto questo tempo in un tubo criogenico ma uccidendo l’altra creatura vicina. Poi la squadra scappa, due sopravvivono, arriviamo noi e la incontriamo qui. Prego, mi corregga dove sbaglio!”
Gabriel si poggiò sulla cucina accendendosi una sigaretta, braccia incrociate con sempre l’orologio a vista e sguardo fisso sul professor Cole.
“Lo ammetta professore, si è fottuto da solo!”
   
 
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