Come
i
grandi ~
Austin
proprio non la capiva, quella
bambina.
La sua amichetta se ne stava sdraiata sul
tappeto di fili verdi. “Divorava” un libro dalla
rigida copertina marrone e
sembrava che trovasse veramente qualcosa di interessante tra quelle
righe.
Ma
come
fa a leggere un libro senza nessuna immagine?
Questo si chiedeva il biondino; era seduto
con la schiena poggiata alla rude corteccia di un albero e, di tanto in
tanto, tirava
qualche sassolino nel lago che aveva di fronte.
Dedicò un’occhiata alla mora - che, quando
stava zitta, era veramente carina: sembrava sul serio assorta, tanto da
non
calcolarselo minimamente.
Certo, le voleva un mondo di bene, ma a
volte la trovava maledettamente noiosa. Avevano pur sempre otto anni,
insomma!
A otto anni si pensa a giocare, a svagarsi.
Si fa qualche piccola marachella o un dispettuccio al compagno di
banco.
Sorrisi e divertimento, questa è l’infanzia!
Allyson Dawson era totalmente diversa:
perfettina, boriosa, logorroica, maniaca dell’ordine e un
poco rompiscatole. Una
tipetta con pochi amici, che a ricreazione preferiva starsene in
disparte a
scrivere qualche frase sul suo diario, mentre tutti gli altri uscivano
fuori in
cortile. La si poteva trovare sempre nella biblioteca della scuola,
seduta ad
un tavolino con a fianco un plico infinito di libri.
Ma Austin le voleva pur sempre un mondo di
bene.
«Sai Ally,» disse, più che altro per
rompere la quiete che si era creata - lui odiava il silenzio! -,
«ieri sera mia
mamma stava guardando la televisione. I soliti film romantici, le
solite smancerie
ridicole.»
Era bastato l’aggettivo “romantico” per
farla rizzare, sospendere la lettura e coricarsi vicino
all’amico. Senza alcun
dubbio, lei adorava le cose dolci.
«Ad un certo punto i due tipi si baciano - bleah!»
continuò, lanciando un altro
sasso e beccandosi uno sguardo fulmineo per il verso di disgusto.
«Ma il punto
non è questo.»
Sospirò, riprendendo fiato. Diresse il suo
sguardo verso una strana nuvola in cielo - somigliava ad un
coniglietto, ma era
un dettaglio irrilevante.
«Continua.» lo incalzò.
«Il loro amore era fintissimo, e questo mi
fa ancora più schifo.»
Scosse la testa: «È un film, Austin. È
ovvio che stavano recitando.» lo canzonò con
quell’aria da saputella.
Soltanto allora si accorse quanto fosse
adorabile quando pronunciava la “s”. Somigliava ad
un sibilo, per colpa della
finestrella che aveva al posto degli incisivi superiori, quelli
più grandi. Era
un fattore irrilevante, come quella nuvoletta, ma estremamente
importante.
«Lo so.» disse con una smorfia. «Ma, se
ci
pensi, l’amore dei grandi è tutto una menzogna:
fingono soltanto di provare
qualcosa, ma a loro piace soltanto vedere soffrire il prossimo. Gli
adulti sono
cattivi e insensibili!»
La piccola Ally restò sorpresa, forse per
la prima volta nella sua breve vita. Quel bimbo iniziava ad intrigarla.
Sebbene fossero migliori amici, aveva
sempre considerato Austin irritante, infantile e frivolo, non di certo
capace
di sviluppare un pensiero tanto poetico.
E invece eccolo lì, a formulare una tale
teoria riguardo un sentimento così perfetto e duraturo, ma
al contempo imperfetto e fragile
come una teca di cristallo.
Non se lo aspettava, davvero!
Calò di nuovo un velo di silenzio tra i
due. E sembrava che pure la natura si fosse fermata: gli uccellini non
cinguettavano più, non si percepiva più il
gracchiare delle ranocchie e persino
il coniglio lassù si era fermato ad osservarli.
«Ti voglio bene, Ally.» Fu il bambino,
mormorando impacciato, che finalmente proferì parola.
«Come i grandi?» chiese lei, forse un po’
intimorita.
Lui strappò una margherita dal manto verde
sotto di loro e la incastrò perfettamente nella chioma color
cioccolato della
piccola.
«No, io per davvero.»
{601
words}
Solluxy’s
wall
Ehi
gente!
Ebbene
sì, ho deciso di approdare, dopo averci meditato a lungo,
pure in questo
fandom. Dopotutto, adoro Austin &
Ally e non ho potuto fare a meno di scrivere su loro due.
Allora,
cos’abbiamo qui? I nostri cuccioletti da bambini!
Non so
a voi, ma a me stava venendo il diabete mentre scrivevo. Sono o non
sono l’amore?
Too
sweetie
to me.
Questo
era un esperimento - scritto di getto -, un giorno scriverò
qualcosa di più
impegnativo, ma anche no.
Nel
frattempo godetevi questa breve one shot e fatemi sapere il vostro
parere in
recensione.
Spero
di risentirvi presto.
With
love,
Solluxy
♥