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Autore: PeNnImaN_Mercury92    24/11/2014    3 recensioni
In fondo è difficile non pensarci.
Ti sento tanto vicino quanto lontano.
Sono piena di desideri incontrollabili.
Eppure per me rimani ancora e rimarrai per sempre "Il Principe dell' Universo" per eccellenza.
Lasciaci desiderare ancora altro, Freddie.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Freddie Mercury
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' da circa un minuto che fisso il mio orologio da polso blu. Dodici e cinquantanove. Perché quando ascolto "Bohemian Rhapsody" cinque minuti passano in un batter d'occhio e ora devo per forza ascoltarmi il discorso della professoressa di chimica?

 

 

Più avanti nell'anno ti capiterà di peggio.

 Sii paziente, cara. Manca solo un fottuto minuto.

La fai facile, tu. Non stai seduto su una scomodissima sedia di legno da ormai sei ore.
Fisso la professoressa in modo assente.
Non ce l'ho con lei, è che negli ultimi minuti del giorno non riesco proprio a non pensare alla mia fottuta libertà.

Non costringermi a canticchiare I want to Break Free.
Questa è solo una povera donna che sta
parlando da sei ore. Ed è meglio
 che presti attenzione per un attimo,
voglio vederti soffrire il giorno in cui verrai interrogata.

Driin! Troppo tardi, Freddie. Ormai è finalmente suonata.
Mi precipito fuori dall'aula senza nemmeno salutare i miei compagni e sfreccio come un razzo fuori dall'edificio.
Cerco di tirare fuori dalla tasca piccola dello zaino le cuffie e il telefono, dopodiché accendo quest'ultimo. Visto? Mi sono ricordata di spegnerlo! Sei sempre lì a rimproverarmi.

Ti immagini se all'improvviso partisse "It's a hard life"
 nel bel mezzo di un compito? Che figura faresti?
 

Ahahahaha. Sarebbe qualcosa di sensazionale. Sì, amo i Pagliacci (in inglese, però). Come ti viene in mente una cosa del genere? Non a caso, con la tua mente stramba, hai scritto canzoni stratosferiche. Ah!
Sai che cosa c'è di fantastico? Domani devo fare solo inglese e spagnolo, VIVA LA LIBERTA'!

I don't want my freedom!

Io sì, invece. Chi è il cretino che direbbe una cosa del genere? Smettila di scherzare. Sai che ti dico, mi hai fatto venir voglia di ascoltarla, "It's a hard life".
Apro l'app della musica e seleziono il brano, dopodiché comincio a camminare per la strada che mi porterà a casa.
Amo questo momento della giornata, quando finalmente torno a casa dopo una stressante giornata scolastica. Ognuno dovrebbe camminare con un paio di cuffiette nelle orecchie.

Sai quanto guadagnerebbero gli otorini?

Già! In più ci sarebbe un'etnia musicale infinita! Gente che ascolta il rock, quella che ascolta il pop, il jazz, la musica classica…
Dopo aver dato il tempo al telefono di riprodurre anche "One Vision", "Death on two legs" e "I want it all" arrivo finalmente a casa.

La vuoi smettere di mimare il testo delle canzoni 
con la bocca mentre cammini? Prima durante
 Death on two legs ti fissavano tutti.

Oh, che devo farci se hai scritto un capolavoro. Quella canzone è così stuzzicante. E me lo dici tu che mi fissavano tutti? Chi è quello che si vestì come un gambero per un cazzo di video?

Io almeno ero fantastico!

Devo ammetterlo, con quella parrucca non eri niente male.
Poggio le chiavi di casa sul tavolo del bancone della cucina e vado in camera mia.
Accendo la tv per pura compagnia (metto muto) e il computer. Metto "Live at the Wembley" su quest'ultimo e vado a prepararmi in cucina un tramezzino mentre in tutta la casa si diffondono le urla dei tuoi fan e il riff iniziale di chitarra di "One Vision".
In cucina incontro la mia gatta Matilde, intenta a sonnecchiare su una sedia.
Si è a malapena accorta di me.

Dio quanto è tenera! Secondo me non gli
dimostri abbastanza affetto
.

Ma se mi fa sempre le fusa! E poi sono l'unica che gli dedica un po' di attenzione in famiglia, chi le cambia la lettiera? Chi gli dà da mangiare? Tu sei proprio fissato con lei, perché non te la prendi?

In fondo hai ragione. La piccoletta ti segue
sempre come un cagnolino ovunque vai.

Comincio a sospettare che non fosse un cane.
Porto il mio piccolo pranzo in camera mia e me lo gusto ascoltando la tua voce.
Tu che, dopo tre minuti di sudore eri già tutto sudato, gasavi il pubblico con le tue carismatiche acrobazie. Brian che, con una freschezza  irrefrenabile, colorava le note della canzone con la sua "Red Special". John che coi suoi saltelli buffi attirava l'attenzione delle telecamere addette a filmare uno dei momenti più magici della vostra carriera, e sempre mi faceva ridacchiare. E Roger che, possente come una roccia, picchiava la batteria come non ci fosse stato un domani e intanto riusciva anche a cantare.

Smettila di sbavare davanti il mio biondo.

Io ho un debole per tutti voi. Che ci devo fare se eravate tutti uno spettacolo della natura? E si dà il caso che tutte sbavavano davanti il "tuo biondo" , persino tu.
Non bisogna mai vedere "Tie your mother down" al Wembley mentre mangi, se non vuoi affogarti.
Devo per forza interrompere il pasto finché non termina la canzone.
Comunque non capirò mai cosa centra quell'intermezzo di "Liar" tra "Seven Seas of Rhye" e "Tear it Up".

Una piccola trovata di Brian.

Strana, ma allo stesso tempo geniale.
Dopo è il turno di "A Kind of Magic", che riesce sempre a scuotermi nelle esibizioni live, della tua divertentissima improvvisazione vocale con il pubblico, di "Under Pressure" e dell'aggressiva "Another One bites the Dust", che pur essendo più lunga della versione in studio, era molto più movimentata.
Uno dei momenti più toccanti di tutto il concerto è senz'altro "Who wants to live forever".
Eri splendido mentre la cantavi e mettevi in risalto tutte le tue abilità vocali. All'inizio, solo tu e Brian al sintetizzatore, poi, pian piano la misura cresceva.
Una volta ho pianto quando l'ho sentita in quell'occasione.
La tua voce era pazzesca.
Non pensi mai  al fatto di poterla ricantare?

Io continuo a farlo sempre
 nel cuore di tutti voi.

E per questo non smetterò mai di ringraziarti.

Ora è il momento di fare i compiti.

Ma se non sono passati nemmeno venti minuti! Almeno ad "I want to break free" devo arrivarci.
Quella volta non ti eri vestito da casalinga baffuta? Sarebbe stata una cosa troppo mozzafiato.

Purtroppo non avrei avuto il
tempo di cambiarmi.

Che peccato, non credi? Quel video non smetterò mai di guardarlo.
Spengo il computer, grande fonte di distrazione, e mi metto a studiare prima inglese, poi spagnolo.
Gli esercizi di inglese sono un po' difficili, per questo dedico alla materia una mezz'oretta.
Spagnolo è assolutamente semplice, per questo la finisco in un quarto d'ora.

Non ti conviene ripetere un po'?

Chi è quello che aveva una pronuncia spagnola penosa in "Las Palabras de Amor"?
A volte non lo so se lo fai per divertirti a fare la mammina. Avevi ragione quando dicevi che se i Queen fossero stati un matrimonio musicale tu avresti coperto il ruolo di "Prima donna". E gli altri?

Ah, boh. Credo che Brian
sarebbe stato contento di fare il padre
 di famiglia, John avrebbe fatto il
classico figlio moderno,mentre Roger
 si sarebbe divertito a fare la peste della casa.

Che bella famiglia! Solo a te vengono in mente queste cose!
Ehi, ho finito i compiti. Voglio mettere su qualcosa, tu che mi consigli?

Uhm, che ne dici di Innuendo?

Ottima scelta. Lo metto sul giradischi.
Accendo l'oggetto che più amo al mondo, a.k.a. il giradischi, e prendo il vinile, poi lo poggio sul piatto e poso la puntina.
Parte subito la titletrack.

Tu potresti andare al guiness dei primati.

L'unica ragazza di diciassette anni

che preferisce il giradischi all'Ipod.

No, in tutto il mondo non sarò l'unica, ma il giradischi è senz'altro meglio dello stereo.
E basti pensare che negli anni ottanta non c'erano gli Mp3.
Quanto avrei voluto vivere in quel periodo! La musica era decisamente meglio di oggi, i tempi e i modi di vivere erano diversi e poi, beh, c'eri tu.
Sospiro e mi sdraio sul letto.

Ehi, tesoro. Ricordati che io ci
sarò sempre.

Lo so, Freddie, lo so. È solo che è brutto sapere che non potrò mai venire ad un tuo concerto, è avvilente.

Saresti mai andata ad un concerto di un
vecchio di settant'anni?

Alcune mie amiche vanno ad un concerto di Zucchero, che dovrebbero dire loro. Ma cosa centrava lui al tuo concerto?

Dai,non esageriamo. È uno
 dei cantanti italiani  più brillanti.

Io credo che tu e gli altri odiate l'Italia più di qualunque altro Paese dopo quell'esibizione a Sanremo.

Oh, beh. Ci siamo divertiti a
cantare in playback.

Eravate troppo buffi, secondo me!
Rimango ad ascoltare le canzoni che seguono in silenzio: "I'm going slightly mad", "Headlong", "I can't live without you", "Don't try so hard". Poi soffermo la mia mente su "Ride the wild wind", una di quelle che sempre mi fa venire nostalgia.
Oggi è un giorno un po' triste, è il ventiquattro novembre.

Una data che non deve importar nulla.

Che cosa dici? Come fa a non essere importante?
Sai, a volte comincio a buttarmi giù se penso che ventitre anni fa ci hai lasciato, ma poi sei sempre tu a farmi andare avanti, ricordandoti con la tua musica. È logico che tutti soffriamo per questo, ma è bello sapere che rimarrai per sempre nella memoria di tutti noi.

Cara, ricordati una cosa. Io ho vissuto la mia
vita e non rimpiango nulla,
nemmeno la mia morte.
Sai, una volta ho detto in un'intervista che
la felicità è la cosa più importante, e ancora
credo che la vita sia fatta solo di belle cose.

Faccio spuntare una lacrima da un occhio.
Vorrei abbracciarti, ma non posso. Eppure so che ti sento vicino.
Vorrei poterti dire realmente che tutto quello che hai detto è fottutamente vero.
Tu ora non ci sei più, ma nei nostri cuori sarai sempre presente.
Fred, grazie per ricordarci che tu sarai sempre con noi. Rimani vicino anche a Rog, Bri e Deaks.
Tu dicevi che il pubblico dovevi assordarlo, accecarlo e facendoli lasciare gli stadi e i teatri con la voglia di ritornare.
Beh, tu ci hai lasciato così: ci hai assordati, ci hai accecati e ci hai fatto venir la voglia di ascoltare ancora le tue canzoni dopo parecchi anni.
Le memorie di te giaceranno sempre in noi.
Perché tu ci hai insegnato che non è importante quanto la vita è lunga, ma quanto meravigliosa è stata.
Grazie, Freddie.





Spazio Autore: sì, lo so. Ho scritto veramente una cazzata.
Una cosa poco originale, scritta male e con un pizzico di bimbominkiosità che fa venir da vomitare.
È solo che oggi poteva essere un giorno come gli altri, purtroppo non lo è.
Ma io voglio ricordare così Fred: con quella simpatica unica che tanto aveva, un vero e proprio amante della vita.
Dedico questa OS anche a due mie amiche che, dopo un brutto periodo che ho passato, insieme a Freddie, mi hanno aiutato a sorridere.
Grazie doppia V.
P.S. mi scuso ancora per aver rubato il tempo ai lettori che hanno deciso di aprire questo scempio e anche per la qualità mediocre dell'html.
 

  
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