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Autore: Saratrix    24/11/2014    3 recensioni
Piccola One-Shot sulla Snily.
I questo contesto Voldemort non è mai esistito, così come i Pregiudizi sul sangue, e Severus una mattina si ritrovare a osservare delle foto che ritraggono lui e la sua Lily in vari momenti della loro vita. Da quando erano bambini e giocavano insieme prima di andare ad Hogwarts fin all'anno dei loro M.A.G.O.
Con la mente ripercorre le varie tappe della loro amicizia fin ad arrivare alla notte in cui si sono messi insieme.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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PICCOLA PREMESSA PRIMA DI INIZIARE:
Avevo scritto questa fanfiction tempo fa per una sfida della Severus House Cup indetta dal Calderone di Severus, ma non ero riuscita a consegnarla in tempo per alcuni problemi tecnici. Comunque questa storia è presente anche nella sezione dedicata alle fanfiction del forum, chiamata Magie Sinister.
Detto questo vi lascio alla storia!

 

 

NONOSTANTE TUTTO

Severus aprì lentamente gli occhi e, sbadigliando, si girò dall’altra parte del letto, già pregustando il sapore delle dolci labbra di sua moglie. Quando vide che il posto vicino al suo era vuoto, allungò una mano per sentire se le lenzuola erano ancora calde e, quando sentì un lieve torpore sul palmo, sprofondò il viso nel cuscino di Lily, inalando a pieni polmoni il profumo di giglio e pesca.
Aveva amato fin da subito quell’odore. Quando aveva visto per la prima volta sua moglie e sua sorella dondolarsi sulle altalene di quel parchetto, una folata di vento gli aveva fatto sentire la fragranza che gli era entrata dentro, scalandogli il cuore e facendolo sorridere. Dopo quel giorno era andato spesso a cercare dei gigli e delle pesce per assaporarne nuovamente il profumo, ma si era accorto, ben presto, che non era la stessa cosa. Il profumo di Lily aveva un qualcosa di diverso, di unico. E ci mise poco per capire che il problema era che quell’odore fantastico non proveniva dai comunissimi fiori e frutti, ma da lei. E per la prima volta si rese conto di quanto fosse importante Lily Evans per lui. A tal punto di fargli amare un odore solo se proveniva da lei.
Dandosi la spinta con le braccia, si mise seduto a gambe incrociate sul letto per stiracchiarsi un’ultima volta: guardò l’ora sulla sveglia che teneva sul comodino. Erano le dieci e mezza, minuto più, minuto meno.
Aveva dormito tantissimo quel giorno e non se ne capacitava: probabilmente dormire per la prima volta da mesi a casa sua, il dolce profumo di Lily e le ore di sonno da recuperare, avevano convinto Morfeo a tenerlo tra le sue braccia per più tempo del previsto.
Scese dal letto mentre l’odore del caffè caldo entrava nella stanza dalla porta lasciata socchiusa, quindi si mise la sua vestaglia nera per ripararsi dall’innaturale freddo che faceva quell’anno ad aprile. Aveva deciso, come tutti gli anni, di tornare a casa da Hogwarts per le vacanze di Pasqua e passarle con Lily e, di conseguenza, con i genitori di lei.
Prese la bacchetta da sopra il comò e la mise nella tasca della vestaglia.
Rimase a fissare le foto magiche incorniciate e appese con cura al muro candido della camera.

Severus sorrise piano guardando i volti di una Lily bambina e di un piccolo se stesso sorridenti mentre erano coricati sull’erba, circondati dalle foglie colorate dall’autunno mentre parlavano. Quando erano ancora bambini, Severus aveva l’impressione di essere quasi un maestro per lei che gli faceva conoscere tutto su Hogwarts e sul mondo magico. Appena suo padre usciva la mattina per andare a lavorare, lui sgattaiolava subito via per andare al parchetto dove era sicuro di incontrare Lily e di passare un’altra splendida giornata con lei. Sentiva fin da allora il bisogno di vederla ogni giorno. Quando suo padre, Tobias, stava a casa dal lavoro, lui usciva di nascoso mentre la madre lo copriva e, alcune volte, qualcosa andava storto e suo padre se ne accorgeva – non c’è nemmeno bisogno di dire che la punizione, per Severus e sua madre, consisteva nel venire picchiati.
Nonostante tutto non gli importava. Qualsiasi punizione pur di passare del tempo con Lily. Per Severus passare del tempo con lei era l’unico modo per sopravvivere psicologicamente a tutto quello che succedeva in casa sua, a Spinner’s End. Lily era la sua personale ancora di salvezza in mezzo al mare in tempesta.

Nella seconda foto si vedevano Lily e Severus, quando avevano undici anni, all’ombra di un salice piangente sulla riva del Lago Nero mentre studiavano. Lui era dietro di lei con una mano sulla sua bacchetta mentre la guidava eseguendo un semplice incantesimo di levitazione. Ovviamente Severus aveva al collo la cravatta verde-argento e un serpente appuntato sul gilet nero e Lily aveva appeso ad un ramo dell’albero la cravatta rosso-oro e un grifone sgargiante faceva bella mostra di sé sul suo golfino ugualmente nero. Arrivati ad Hogwarts, erano stati smistati nella Casa che rispecchiava di più loro stessi. Lily era stata assegnata a Grifondoro e Severus a Serpeverde. Le due acerrime nemiche.
Ma nonostante tutto a nessuno dei due era importato minimamente. Non bastavano delle stupide idee da ragazzini per rompere la loro amicizia. E questo valeva specialmente per Severus che non voleva perdere la sua unica amica, l’unica che riusciva a capirlo: non voleva perdere quella persona che due anni prima, in un’uggiosa giornata di Novembre, aveva scoperto essere l’unica di cui gli importasse veramente qualcosa.

Nella foto successiva avevano all’incirca tredici anni, era una mattina d’Inverno e loro erano per le strade di Hogsmead tutti coperti, con le sciarpe strette al collo e le cuffie sulle teste per ripararli dalla neve che scendeva lentamente dal cielo bianco. Avevano tra le braccia sacchetti di dolciumi di Mielandia e di scherzetti di Zonco. In lontananza, nell’angolo in alto a destra, si vedevano i Malandrini. Severus non poté evitare di fare una smorfia. Quei quattro lo avevano tormentato per anni con stupidi e infantili scherzi, soprattutto a partire dal terzo anno, ovvero da quando quel tonto di Potter aveva capito che gli piaceva la sua – perché già da allora la considerava tale – Lily. Ogni giorno che passava gli scherzi diventano sempre più pesanti e Severus non riusciva mai a reagire, dopotutto erano quattro contro uno – molto coraggioso da parte loro. Lily lo difendeva ogni volta, perché lui era il suo migliore amico. Invece lei per Severus era già da molto tempo qualcosa di più.
Nonostante tutto Severus li ignorava e subiva i loro scherzi. Degli stupidi scherzi non erano abbastanza per fargli decidere di allontanarsi da Lily. E soprattutto non avrebbe mai permesso a Potter di vincere quella battaglia che avevano iniziato con un solo sguardo, la prima volta che si sono incontrati sull’Espresso per Hogwarts, per l’amicizia – e l’amore – di Lily Evans.

Nella quarta foto erano seduti sul parapetto della torre d’Astronomia con le gambe a penzoloni nel vuoto, avevano circa quindici o sedici anni, ed erano impegnati a contemplare il paesaggio. Non andava bene tra loro due in quel periodo: gli scherzi dei Malandrini stavano diventando molto pesanti e le umiliazioni che Severus subiva lo stavano facendo diventare famoso in tutta la scuola, rendendolo lo zimbello di Hogwarts. Inoltre, Lily continuava a condannare la sua amicizia con Avery, Mulciber e i suoi altri compagni Serpeverde e, in più, si doveva sommare l’enorme stress per i G.U.F.O. che gli stavano portando via moltissimo tempo. Finiti gli esami, Severus aveva invitato Lily ai Tre Manici di Scopa per parlare e chiarirsi. Alla fine, davanti a due Burrobirre, lui le aveva promesso di smettere di frequentare i suoi compagni di Casa al minimo segnale negativo, mentre lei aveva accettato di stargli vicino sempre. Mentre ritornavano al castello Lily gli sorrise dolcemente e lo prese sottobraccio, ignorando e scambiando il rossore che colorò il viso di Severus per un effetto negativo del caldo afoso di quel pomeriggio di fine Giugno.
Nonostante tutto Severus riuscì a far pace con Lily: dello stress e delle amicizie sbagliate non lo avrebbero fatto litigare con lei. A lui importava solo della sua compagna d’avventura da quando erano entrambi bambini e avrebbe rinunciato a qualsiasi altro amico per poter stare con lei. E, in fondo, per quanto riguarda i voti scolastici, era riuscito a prendere Eccezionale in tutti i G.U.F.O. – lo stesso voto che ha sempre preso in quasi tutte le verifiche, sia pratiche che teoriche. Era un piccolo genio e Lily diceva che era il suo piccolo genio.

Severus guardò la quinta e ultima foto con un enorme sorriso stampato in volto. Avevano diciott’anni e avevano concluso i M.A.G.O. da poco. Per festeggiare la fine degli esami, i professori avevano autorizzato gli alunni del settimo anno a passare tutta la notte a Hogsmead. In quel periodo, le cose tra Lily e Severus non erano mai andate meglio e si stavano apprestando a tornare ai cancelli di Hogwarts verso le quattro del mattino, dopo aver passato tutta la nottata a gironzolare tra Mielandia, i Tre Manici di Scopa, Zonco e Madame Piediburro – anche se Severus non era molto felice di quest’ultima tappa, ma Lily desiderava talmente tanto provare il tè e i biscotti di quel locale che, alla fine, accettò. Cosa spinse il ragazzo a baciare Lily, appena prima di varcare i confini della scuola e sotto il cielo illuminato da milioni di stelle, è ancora ignoto a Severus – anche se la risposta più probabile proviene dall’enorme dose di alcool in eccesso che aveva nelle vene quella mattina – mentre invece sa che quello rimarrà per sempre il suo più bel ricordo. Quando si staccarono si preparò immediatamente a ricevere un forte e pesante schiaffo sulla guancia ma, al contrario, sentì solo un paio di minute braccia allacciarsi intorno al suo collo e le piccole e dolci labbra che aveva assaporato poco prima riposarsi sulle sue. Severus aveva visto arrivare dalla Stamberga Strillante i Malandrini, con Potter e Black in testa, e dirigersi verso di loro, così aveva deciso di riprendersi in fretta dalla dolce risposta di Lily, allacciando le sue braccia intorno alla piccola vita di lei e ricambiando sempre di più il bacio. E guardando per un attimo – con un certo divertimento e assoluta vittoria dipinti sul viso – Potter, che per lo shock e la sorpresa, aveva fatto cadere a terra il sacchetto di caccabombe che aveva comprato a Zonco, sporcando sé e i suoi compari, Lily e Severus scoppiarono a ridere.
Severus si ricordava ancora, a distanza di anni, quello che successe la mattina dopo.

Era stato appena svegliato da un dolce e caldo bacio e quando aprì gli occhi vide due piccoli smeraldi sorridenti fissarlo. Severus si stropicciò gli occhi che chiedevano prepotentemente altre ore di sonno e cercò di ignorare i due martelli invisibili che gli colpivano con sempre più forza le tempie.
«Salazar, se questo è un sogno, iniettami quanta più Pozione Soporifera puoi nelle vene.»
E, con la risata cristallina che seguì le sue parole, ignorò i pesanti effetti del post-sbornia e si sciolse in un caldo e vero sorriso.


Andò in bagno e si sistemò davanti al lavandino, si arrotolò fino ai gomiti le maniche della vestaglia, scoprendo la pallida pelle dei suoi avambracci, senza alcuna traccia di tatuaggi, serpenti con teschi e Marchi Neri. Si sciacquò il viso con l’acqua gelata – per svegliarsi finalmente del tutto – e scese velocemente le scale: trovò sua moglie seduta sul divano nero – Severus aveva preteso di scegliere almeno il colore del divano e della poltrona – del loro soggiorno con una tazza di caffè fumante in mano e la copia della Gazzetta del Profeta del giorno sulle gambe. Si sedette al suo fianco e la baciò dolcemente, svegliandosi del tutto sentendo il sapore delle labbra di Lily al caffè.
«Avresti potuto svegliarmi.»
«Mi sembrava scortese. Eri così rilassato.»
«Mmm… Sai che rimarrei sveglio per giorni se posso stare con te.»
«Lo so e mi piace sentirmelo dire: mi fa sentire speciale.»
«Lo sei.»
«Smettila di adularmi. Comunque hanno chiamato i miei genitori poco fa e ci hanno invitati a cena da loro questa sera. Ho accettato.»
«Hanno invitato tutti e tre?»
«Tutti e tre.»

 


NOTE FINALI DI UNA SCRITTRICE CON SERI PROBLEMI MENTALI:
Allora rieccomi qua!
Come avete potuto notare voi stessi, non è molto bella questa storia, ma mi piaeva l'idea e in un puro momento di follia ho deciso di scriverla.

Alla fine è sottinteso che Lily è incinta. Per quanto mi riguarda sta aspettando un maschietto e lo chiameranno Alexander Salazar Piton, avrà gli occhi di Lily - e ovviamente il suo naso u.u - e i capelli neri di Severus. Comunque vorrei sapere anche la vostra idea riguardo a questo punticino: voi vorreste un maschietto o una femminuccia per questi due? E come si chiamerebbe?
Spero che recensirete in tanti e ringrazio già in anticipo chiunqe recensisca, inserisca la storia tra le ricordate/preferite e anche tutti i lettori anonimi.
Un bacio e alla prossima

Sara
   
 
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