── Per
il bene della Scienza ──
“Un male necessario”
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“L'uomo ha scoperto la bomba atomica,
però nessun topo al mondo
costruirebbe una trappola per topi.”
Albert Einstein
PREMESSA:
“una luce fioca”
Cédric continuava a fissarlo, incredulo.
«Mi stai dicendo che le anime sono entità
distinte e separate dal nostro corpo?»
«Esattamente» rispose l’uomo in bianco.
«Ciò che guardi la mattina allo specchio non è che un involucro, un semplice
contenitore.»
Il ragazzo trovava un che di disgustoso nel
modo in cui Weiß semplificava la vita umana.
«Un involucro. Capito.» L’albino punto gli
occhi chiari in quelli azzurri, intensi, di Cédric.
Quel giovane era talmente problematico... «Tu come fai a sapere tutte queste
cose?»
Weiß si concesse un sorriso, una curva
leggera delle labbra pallide che esprimeva un misterioso ed indecifrabile
sentimento di tenerezza misto a divertimento. Qualunque cosa fosse Cédric non l’aveva apprezzato.
«”Onnisciente non sono, ma di cose ne so”»
recitò con tono cantilenante.
Cédric attese una
spiegazione.
«Lo dice spesso quel lurido essere di mio
fratello» chiarì, sospirando nel costatare ancora una volta quanta ignoranza
incombeva in quella giovane mente.
«E quando il mio corpo…»
«Il tuo involucro» sottolineò Weiß.
«E quando il mio involucro morirà… cosa ne sarà di me? Della mia anima, intendo.»
«Quella continuerà a vivere. È per questo che sto cercando di
dissuaderti dalla decisione che hai preso.»
«Quindi è immortale?» Cédric
ne sembrava entusiasta, la prospettiva di vivere per sempre lo allettava
parecchio. Come un dio.
«No» sentenziò l’albino con tono severo,
distruggendo le fantasie del più giovane. «Anche l’anima è destinata a morire,
a spegnersi come una luce fioca che esaurisce la propria fonte di energia. Si
potrebbe paragonare ad una stella, se lo desideri. In ogni caso vive molto più
a lungo di un viscido contenitore di carne.»
«Anche tu hai un viscido contenitore di
carne.»
Weiß sorrise, un sorriso diverso dal
precedente: questo era malizioso, allegro, il sorriso di qualcuno che conosce
un segreto delizioso.
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”Onnisciente non sono, ma di cose ne so”: citazione del Faust, detta
da Mephistopheles.
Weiß è ciò che noi chiamiamo “dio” e si
appella a “Mephisto” come
suo fratello (nda).
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Avevo già pubblicato questa storia tempo fa,
ma ho deciso di
riscriverla da capo e perfezionarla, dunque eccomi
qui!
Spero sia di vostro gradimento, perché tengo
moltissimo a questo
racconto e vorrei con tutto il cuore riuscire
a far un buon lavoro.
Ammetto di aver quasi paura nel pubblicarla e
non sono molto
convinto che la mia sia stata una buona idea:
non ho ancora
concluso questa storia, è in fase di
lavorazione, motivo per cui volevo
tenerla “segreta” finché non fosse stata
ultimata e io fossi stato
soddisfatto del risultato, tuttavia speravo
che - ricevendo qualche
recensione - fossi più motivato a continuarla
e magari qualcuno di
voi potrebbe perfino darmi degli spunti
interessanti o delle critiche
per render migliore il mio lavoro.
Christopher