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Autore: Cordelia_Sakamaki    25/11/2014    2 recensioni
Sono trascorsi 5 lunghi anni dalla sconfitta di Cordelia ( o meglio dire, del suo spirito), e a villa Sakamaki sembra essere tornata la quiete. Yui, ormai vampira a tutti gli effetti, è stata lasciata libera di condurre la propria vita come meglio crede. Ma una nuova " sposa sacrificale " sta per entrare nella vita dei Sakamaki: Pauline Harada arriva al castello in ua notte di pioggia, ma non sa che la sua vita sta per cambiare per sempre. Chi saranno mai i suoi veri genitori? Come mai lei fu abbandonata in un orfanotrofio ed i suoi non la tennerò con sè? Come si relazionerà la giovane con ognuno dei sei vampiri? Ma soprattutto, chi è la donna che continua a sognare e della quale sente la voce anche da sveglia? Il ritorno di Karl Heinz,padre dei fratelli Sakamaki, sconvolgerà totalmente la vita della giovane, e forse, finalmente, le sue vere origini saranno rivelate! Una sorella Sakamaki sta per fare la sua comparsa! Spero che vi piacerà questa storia, è la mia primissima fan fiction. Spero che recensiate in molti :) Baci Baci
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christa, Cordelia, Nuovo personaggio, Tougo Sakamaki/Karl Heinz, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
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Sono trascorsi 5 lunghi anni dalla sconfitta di Cordelia ( o meglio dire, del suo spirito), e a villa Sakamaki sembra essere tornata la quiete. Yui, ormai vampira a tutti gli effetti, è stata lasciata libera di condurre la propria vita come meglio crede. Questa è una giornata lugubre e piovosa. I lampi illuminano il cielo, i tuoni squarciano il silenzio. Una giovane ragazza sta camminando sotto la pioggia. Essendo stata colta di sorpresa da questo brutto temporale, però, non è riuscita a trovare un riparo prima di inzupparsi completamente abiti e capelli. Mentre cerca un riparo, l’attenzione della ragazza viene attirata da un castello. Rimane a dire poco esterrefatta: ma come ci è arrivata? E come mai non ha mai notato l’esistenza di un castello simile? Sarà disabitato o ci vivrà qualcuno. Un altro lampo, poi un tuono. La giovane dai boccoli mori appoggia una mano sulla maniglia della porta, spaventata per il violento rumore. Le pare quasi di avere una visione: una donna che osserva fuori da una finestra. Riapre gli occhi di scatto, ma cos’era quella visione? Probabilmente è uno scherzo della sua mente, dovuto solamente alla stanchezza. Ma certo, deve essere senza dubbio così. La mora guarda la porta, e solo ora nota che si è aperta, quasi senza che lei se ne accorga. Sorpresa, decide di entrare. Se ci fosse qualcuno – cosa che lei ritiene improbabile – si scuserà, e chiederà ospitalità almeno finchè non passerà il temporale. Poi, l’indomani, deciderà che cosa fare. Infatti è da poco scappata dall’orfanotrofio in cui ha vissuto sin dalla nascita, quando per qualche oscura ragione, i suoi genitori la abbandonarono sulla porta della chiesa. Lei non ha mai trovato altre ragioni, se non che la odiassero e per questo si fossero liberati di lei. Mentre è totalmente immersa nei suoi pensieri, la ragazza cammina per il corridoio, buio. Arriva fino all’immenso salone, e rimane sorpresa: è davvero bellissimo!

“ Chi sei? Nessuno ti ha detto che non si entra nelle case altrui senza permesso? “
Le domanda una voce alle sue spalle. La luce si accende all’improvviso, probabilmente l’interruttore è stato premuto dal proprietario della voce. La mora si gira all’improvviso, trovando di fronte a sé un ragazzo dai capelli castani e dagli occhi rossi. Indossa un paio di occhiali, che sistema con un gesto della mano. La ragazza arrossisce in imbarazzo: deve essere il proprietario del castello, ma allora non è disabitato! Abbozza una sorta d’inchino e tenta di scusarsi.

“ Mi scusi, non credevo che questo posto fosse abitato. Ma fuori piove, e io sono stata presa alla sprovvista… questo è l’unico posto dove ho trovato riparo “. I suoi occhi, versi come lo smeraldo, incontrano nuovamente quelli del suo interlocutore, che la scruta da capo a piedi. Poi riprende parola.

“ Non hai risposto alla mia domanda: chi sei? “ Le chiede nuovamente, e lei annuisce e decide di rispondere.

“ Il mio nome è Pauline Harada, e vengo da un orfanotrofio. Sono cresciuta li. Me ne sono andata solo oggi “. Spiega brevemente. Il ragazzo annuisce perplesso, poi risponde alla ragazza .

“ Il mio nome è Reiji Sakamaki. Io ed i miei fratelli viviamo in questo castello “. La ragazza annuisce.

“ Domani toglierò il disturbo, però potrei restare almeno per stanotte? Piove e non so dove altro andare… “ ma viene interrotta dal castano.

“ Resterai qui per il tempo necessario. Lo dirò io ai miei fratelli. Li conoscerai molto presto “. Osserva attentamente la ragazza, con il suo solito fare indagatore. Appena ha incontrato quella ragazza, ha subito visto in li qualcosa di strano, anomalo. La stessa cosa che vide in Yui anni prima, ora la rivede in quella Pauline. Eppure non è solo questo, c’è dell’altro al di la del fatto che lei possa diventare la “ sposa sacrificale “ perfetta. Ma cosa sia, non gli è ancora dato saperlo. È per questo che decide di farla rimanere li insieme a loro. Dovrà indagare meglio su questa storia. E per fare ciò, sarà necessario averla sott’occhio costantemente.

“ Ma non posso restare, non voglio recare disturbo “ fa lei. Quale educazione per una ragazza cresciuta praticamente sola. Lui però, la gela con lo sguardo.

“ Ti ho detto che resterai qui per il tempo che sarà necessario, fine del discorso “. Lei non dice altro ed annuisce. Il giovane osserva gli abiti della ragazza di fronte a lui, sono zuppi. Se resta in quello stato finirà con l’ammalarsi. “ ti serve un bagno e degli abiti asciutti, altrimenti prenderai una polmonite. Seguimi “. Dice in tono freddo. Lei, incerta ed in soggezione di fronte al ragazzo appena conosciuto, lo segue. Salgono le grandi scale, coperte da un tappeto rosso, ed arrivano fino ad un bagno, arredato nello stesso stile del salone. Una volta rimasta sola, Pauline apre l’acqua calda e, una volta che tutto è pronto, toglie gli abiti bagnati mettendoli ad asciugare ed entra in acqua. Pensa e ripensa, e non può fare a meno di pensare a sua madre. Come mai l’ha abbandonata? Come può una madre lasciare sola una creatura che per nove mesi è cresciuta nel suo grembo? E suo padre? Magari non è nemmeno al corrente della sua esistenza, chi può dirlo? La ragazza è immersa nei suoi pensieri, quando una voce la fa improvvisamente sobbalzare.

Pauline… Pauline… ” la sta chiamando. Ma chi è? Pare una voce femminile, ma lei non la conosce. Poi una visione inquietante: una donna che lei non conosce, sporca di sangue. La tiene in braccio, sembra preoccupata, come se qualcuno la seguisse. La visione si interrompe di colpo, e lei apre gli occhi di scatto, accorgendosi però di non essere più sola.

Salve a tutti! Allora allora.. questa è la mia prima fan fiction, ed ho deciso di far comparire finalmente la mia OC Pauline. So che questo primo capitolo fa schifo >.< ma era per introdurre il personaggio e farla arrivare al castello. Cercherò di migliorare nel prossimo capitolo. Allora? che ve nen pare? Vi piace Pauline? Chi sarà mai la donna che continua a sognare? E chi sono i suoi genitori? Chi sarà mai entrato in bagno mentre lei è ancora in vasca? Sarà pericoloso? Se volete saperlo continuate a seguirmi :) aspetto con ansia le vostre recensioni e ringrazio i anticipo tutti coloro che leggeranno e/o metteranno la storia nei preferiti e/o nei ricordati. Baci Baci

Cordelia
   
 
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