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Autore: kb47    25/11/2014    2 recensioni
Ripropongo questa storia, un po' modificata che ho finalmente intenzione di finire!
Una bizzarra cena tra coppie. Cosa succederebbe se il nostro caro scrittore e la sua bella detective venissero invitati a cena dalla più bella coppia della TV, Nathan Fillion e Stana Katic??
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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An Upsetting Dinner


CASA NATHAN

“Mi spieghi perché stiamo andando a cena con degli sconosciuti il giorno del nostro anniversario?” Domandò l'attrice togliendosi i vecchi pantaloni della tuta.

“Per... Perché? Stana, sono Richard Castle e la sua musa! Come avrei potuto non invitare il nostro scrittore preferito? L’uomo grazie al quale ora stiamo insieme? Dovremmo pur ringraziarlo in qualche modo no?”

“Beh sì... ma credevo avremmo festeggiato in un altro modo... ”rispose con voce maliziosa “e poi neanche lo conosciamo! Non puoi invitare una persona a cena solo perché sei famoso!”

“Oh sì che posso! L'ho appena fatto!” rispose fiero avvicinandosi alla sua partner.

“E dovevi invitare anche la moglie sexy?” replicò voltandosi di scatto e guardandolo nei profondi occhi blu.

“Che c'è? Sei gelosa?” Chiese Nathan divertito. È da quando ha organizzato la cena che si diverte a stuzzicare la sua donna per farla ingelosire.

“Cos... Io? Gelosa?! No no no!!” rispose abbassando gli occhi e indietreggiando sotto lo sguardo ancora più divertito dell'attore.

“Strano... mi sembrava...” replicò con un sorriso furbo.

“Ti sbagli!” esclamò per poi voltarsi e chiudersi in bagno per prepararsi per la serata.

Qualche minuto dopo Stana uscì dal bagno, accompagnata da una nuvola di vapore che si era formata durante la doccia.
Nathan si girò per vederla e rimase incantato.

Era lì con indosso un accappatoio bianco aperto, che mostrava l'intero corpo coperto solo da un reggiseno push-up di pizzo blu che le alzava il seno rendendola ancora più sexy e delle mutandine di pizzo che le incorniciavano le lunghe cosce magre e muscolose.

“Molto poco formale!! “ Disse Nathan con voce molto seria come se volesse rimproverarla, ricevendo in cambio un'occhiataccia da parte della sua partner.

“Per la cena ovviamente” aggiunse, avvicinandosi a lei. Erano abbastanza vicini da riuscire a sentire i loro respiri diventare affannosi.

Nathan eliminò quella poca distanza rimasta e la baciò, attirandola a sé.
Le sue mani fredde sulla pelle calda di Stana le procurarono un brivido che le attraversò la schiena.
Continuava a baciarla con passione, divorandole le labbra da irmai cinque minuti, quando Nathan si staccò da Stana che, con ancora il fiatone, disturbata da quella interruzione, riaprì gli occhi.

“Che ne dici se ci prendiamo venti minuti per noi” sussurò l'attore.
Stana iniziò a baciargli il collo, provocandolo e sussurandogli all'orecchio “ma sì... prendiamoci venti minuti solo per noi... ”

E aggiunse alzando il tono della voce “Così arriviamo in ritardo a cena perché dovevamo farci una sveltina!”

“Ottimo” rispose Nathan già pronto a riprendere da dove si era fermato quando la donna lo spinse indietro bloccandolo.

“No! Nathan abbiamo un impegno e io non intendo arrivare in ritardo!”

“Okay...” rispose Nate un po' abbattuto...

“Ma..” continuò l'attrice. Lo sguardo dell'uomo si illuminò!

“Ma? “chiese spronandola a continuare.

“Ma intendo proseguire più tardi” finì la frase ammiccando e proseguì con voce sensuale “Finita la cena potrai farmi tutto quello che vorrai”

“Non vedo l'ora” Rispose un Nathan entusiasta e malizioso.

“E ora meglio che ti vesti altrimenti non riuscirò ad arrivare al dopo cena “ aggiunse sorridendo e stampando un bacio sulla guancia rossa della donna.

“E tu mettiti una camicia!” Ripose Stana divertita.



CASA CASTLE

“TI RENDI CONTO?! Incontrerò Nathan Fillion! E Stana Katic! Oh mio Dio! Non è possibile! Non ci posso credere! Nathan Fillion CI ha invitato a CENA questa SERA!”

“Castle! Calmati! Sembri una fangirl isterica!”

“AAAAAAH! COME FACCIO A CALMARMI?! TUUUUU! COME FAI AD ESSERE COSÌ CALMA?! E... ODDIO!! QUALE CRAVATTA METTO??? ROSSA O AZZURA?” NO, FORSE È MEGLIO QUELLA NERA... PIÙ FORMALE... O FORSE NON È UNA CENA FORMALE? E SE.. “

Non fece in tempo a finire la frase che la detective esasperata lo zittì
“ CAAAAAAASTLEEEEEE!!! SEI PEGGIO DI UNA DONNA! CRISTO SANTO! “ lo scrittore si stupì della reazione e si calmò, se così si può dire...

“E metti la cravatta azzurra, risalta i tuoi occhi” Rispose più calma la detective, stampandogli un piccolo bacio sulle labbra “E rilassati, è solo una cena...”

“Sso...Solo una cena?! STANA KATIC cenerà con noi! Ma l'hai vista quella donna?? Oddio! Potrei morire!”

“Sì potresti, se solo provi a nominarla un'altra volta.”

“Noto un pizzico di gelosia detective?”

“Ricordati che porto una pistola Castle!”

“Uuuuh! Adoro quando mi minacci! “ rispose malizioso iniziando a lasciare dolci baci lungo il collo.

“Guarda che non bastano dei baci sul collo per farti perdonare!”

“Oh lo so benissimo!” esclamò tirando fuori dalla tasca un mazzo di chiavi. Non un mazzo qualsiasi. Quel mazzo di chiavi.

“La-” Kate non riusciva a dire una parola. Erano ormai mesi che non vedeva quella meraviglia, mesi che non sentiva quell’ondata di adrenalina scorrergli nelle vene quando sfrecciava tra le altre macchine, mesi che non udiva quel delizioso rombo che solo una macchina come quella poteva produrre.

“I- Po-Posso guidarla?” chiese in un sussurro con gli occhi che brillavano.

“Ok” rispose Richard, la detective già pronta ad esultare.

“Ma”

“Ma?”

“Ma non devi superi il limite di velocità” impose.

“Che senso ha possedere una Ferrari se non si può superare il limite?” controbatté la dura detective indignata.

“Beckett sei un poliziotto!”

“Non nel tempo libero!” “Per favore?” aggiunse con sguardo supplichevole.

“D’accordo” si arrese Castle.

“SI! SIIIII!!!” gridò la detective, come se fosse allo stadio e gli Yankees avessero appena vinto contro i Red Sox.

“Richard Castle io ti amo!” disse stampandogli un bacio sulle labbra e prendendo le chiavi, pronta ad avviarsi verso l’uscita, o meglio, verso la sua amata Ferrari rosso scintillante.

“Quattro anni passati a cercare di farla capitolare ai miei piedi, quando bastava una semplice Ferrari!” commentò lo scrittore divertito, seguendo la donna.




Angolo dell'autrice

Sono passati secoli ormai!! Avevo scritto questa storia parecchio tempo fa con un'altra ragazza, pubblicata e mai finita!
Ora la ripropongo, un po' modificata, perché ho intenzione di completarla!
Fatemi sapere che cosa ne pensate xD

  
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