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Autore: Brave_    25/11/2014    3 recensioni
Cos'è successo in quel lasso di tempo in cui Virginia è sparita, "rapita" dal fantasma?
Credo che se lo sia chiesto almeno una volta chiunque abbia letto "Il fantasma di Canterville".
Bene, io ho provato a "ricostruire" la vicenda, a immaginarmi cosa possa essere successo; come ha fatto Sir Simon a mostrare a Virginia "cosa significhino la Vita e la Morte, e come l'Amore possa essere più potente di entrambi"?
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COSA SUCCESSE VERAMENTE IN QUELLE ORE MISTERIOSE
 
 


“Presto, presto” gridò il fantasma “altrimenti sarà troppo tardi!”. E in un attimo il pannello di legno si richiuse alle loro spalle e la sala degli arazzi rimase deserta.
 

Si trovarono in un piccolo salottino, in disuso da secoli, ma che doveva essere stato accogliente e caloroso.
Sopra un antico camino vi erano due ritratti: un uomo nobile era raffigurato sul primo, mentre il secondo rappresentava una giovane e graziosa ragazza.
 

“Quello siete voi? E quella era vostra moglie?” chiese Virginia
“Quello sono io, lei invece si chiamava Constance, ma non era propriamente mia moglie; avrei voluto, però, che lo fosse” rispose sconfortato il fantasma.
 

Virginia lo guardò confusa “Non capisco” disse “ma voi non eravate sposato? Non era vostra moglie quella che avete ucciso in libreria?”
“Sì, certo” confermò Sir Simon “ma quello era un matrimonio combinato e di certo non desiderato da me”
 

“Spiegatevi meglio, potete dirmi chi è la donna del dipinto?” supplicò la ragazza.


Al che il fantasma, visibilmente commosso, iniziò a raccontare:

“Fin da piccolo ero innamorato di Constance, la figlia del fabbro del villaggio; sognavo di essere il suo cavaliere e di poterla rapire e sposare nonostante la differenza di classe sociale tra di noi.
 Da ragazzo mi accorsi che lei ricambiava i miei sentimenti e ci illudevamo, poveri ingenui, di poter avere un futuro insieme.
All’età di vent’anni mio padre mi costrinse a sposare Eleanore, una ricca aristocratica, perché la sua dote poteva salvare il casato dalla rovina e a nulla valsero le preghiere di lasciarmi vivere il mio amore con Constance”.
 
“E voi vi piegaste a quest’ordine?” chiese Virginia angosciata.
“Io e Constance provammo a scappare, ma mio padre ci ritrovò e minacciò di uccidere tutta  famiglia di Constance se avessimo proseguito nella nostra follia”.
 
“Ma questo è un vile ricatto” singhiozzò Virginia.
 
“Credete che non lo sappia?” ribatté il fantasma “ comunque fui costretto a sposare Eleanore ma continuai a vedere Constance. Mia moglie lo scoprì e approfittando di un mio viaggio all’estero, la accusò e la fece condannare al rogo per stregoneria.
Una volta ritornato e scoperto quello che aveva fatto, al colmo dell’ira la uccisi. Poi piansi tutte le mie lacrime per Constance. 
Non potevo urlare al mondo la verità e mi chiusi in un mondo si dolore. Fu per me un sollievo, quando i fratelli di Eleanore mi uccisero”.
 
Virginia aveva gli occhi colmi di lacrime e chiese con voce tremante: “Ma non avevate detto che l’avevate uccisa perché non sapeva cucinare?”
“Sciocchezze” rispose Sir Simon “ non cucinava neppure lei, avevamo molte cuoche al nostro servizio. E poi, sinceramente, mi importava così poco di Eleanore che il fatto che sapesse o meno cucinare era irrilevante per me”.
 
Virginia cominciò a singhiozzare, commossa  dal dolore che sentiva nelle parole del fantasma. L’americana non aveva mai sentito una storia così tragica (negli Stati Uniti infatti non andavano di moda) e incominciò a piangere coprendosi il volto con le mani:
“io … signor fantasma … io.. mi … mi dispiace tanto... Vi prometto che pregherò molto per la pace della  vostra anima...”
 
“Sì, ti prego fa in modo che, come ero legato a Constance in vita,  possa esserlo anche nella morte, sebbene lei sia certamente in Paradiso e io non sia sicuro di andarci”.
 
“ Ma voi ci andrete sicuramente, signor fantasma, perché io pregherò Dio per voi e Lui vi perdonerà” assicurò la giovane Otis.
 
La fanciulla, giungendo le mani, cominciò a pregare con ancora le lacrime di commozione che le scorrevano sul viso.
 
Il fantasma iniziò a dissolversi in una luce bianca e, appena prima di sparire, si rivolse alla ragazza dicendo “Grazie, Virginia, per quello che avete fatto per me e vi prego di prendere quello scrigno sul caminetto, come pegno della mia riconoscenza”.
 
 
Poco dopo Virginia ricomparve di fronte alla sua famiglia, e li condusse dove sapeva esserci i resti di Sir Simon.
Qualche giorno dopo fu organizzato un bel funerale, e le ossa furono seppellite nel giardino della chiesa.
 
 
Virginia non rivelò mai a nessuno cosa fosse successo nel lasso di tempo nel quale era sparita; si ostinava, però, a ripetere come quel vecchio fantasma le avesse mostrato il significato della Vita e della Morte ma, soprattutto,  come l’Amore fosse infinitamente più potente di entrambi.
 
 
 

 
 
Brave’s corner


Oooooook gente, guardate che fa Brave-chan invece di studiare… ^^”

Ehm, mi chiedo se qualcuno mai leggerà questa… cosa ^^” Spero di sì..

E niente… Quest’estate “Il fantasma di Canterville” mi ha perseguitata, perché dovevo leggerlo sia in Italiano che in Inglese…
 
Sono sempre stata curiosa su cosa sia successo mentre Virginia era stata “rapita” dal fantasma…Visto a che pazzia mi ha condotta alla fine? XD

BACI <3 A CHIUNQUE L’ABBIA ANCHE SOLO LETTA, SPERO VI SIA PIACIUTA!!! <3
 
   
 
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