Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: Naki94    26/11/2014    1 recensioni
A quell'età si è avvezzi a inventare storie e v'è sempre qualche bambino più fantasioso di altri che s'impegna a raccontarne una dell'orrore.
Genere: Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Giorni fa si parlava al pub di Jimmy Boyle di quello che accadde tantissimi anni prima, quando ancora frequentavamo le scuole elementari Saint Mary in Rover Street nel 1993. A quell'epoca abitavo in campagna con i miei genitori ed ero avvezzo ad andare a scuola su di una bicicletta sgangherata attraverso la via di campagna che portava al paese di Mason Creek. Ricordo ancora tutta quella strada ghiaiata che dovevo percorrere da solo ogni mattina e il cane dei signori Hoover che alle volte, quando mi sentiva arrivare, mi inseguiva ringhiando e abbaiando furiosamente fino alla fine della strada. La scuola era un vecchio edifico molto imponente intorno al quale si stringeva un grosso muro alto circa un metro sul quale spuntavano, dal cemento verso l'alto, le arrugginite lance nere del cancello e del recinto.

A quell'età si è avvezzi a inventare storie e v'è sempre qualche bambino più fantasioso di altri che s'impegna a raccontarne una dell'orrore. Giacché sotto i due piani della pesante struttura si stendeva sottile una linea di grate verticali che facevano intravedere il buio ed l'inutilizzato sotterraneo della scuola, non passò molto tempo prima che qualcuno utilizzasse una simile ambientazione per terrorizzare i propri compagni di classe.

Quel qualcuno fu un certo Harry Milton, più grande di me di un anno che se andava, durante l'ora di ricreazione, a raccontare, a chiunque incontrasse nell'ampio giardino, di ciò che aveva visto in quel sotterraneo un mattina. Harry Milton aveva una ristretta cerchia di amici per via del suo carattere solitario ed introverso. Egli se ne stava gran parte del tempo a scrutare quei sotterranei abbandonati e qualcuno giurava di averlo visto parlare da solo. Finì più di una volta dal preside quell'anno e vennero ripetutamente richiamati dagli insegnati i suoi genitori che non potevano far altro che ripetere che Harry era un bambino molto creativo. Giuravano ogni volta di non essere loro ad incitare Harry ai racconti dell'orrore e di non aver mai fatto guardare nessun film non adatto alla sua giovane età. Nessuna sapeva dove Harry recuperava quelle drammatiche e sconvolgenti storie, nessuno immaginava che potevano trattarsi di realtà.

In quegli anni inoltre non era educato parlare di certi argomenti poiché furono gli anni neri macchiati dall'avvento di tutte quelle sparizioni di ragazzi e ragazze. Il tema dunque era ancora censurato per non urtare i poveri genitori che avevano perduto i loro ragazzi e di tutte quei vuoti feretri disposti l'uno dietro all'altro al cimitero di Rockmoore.

Ebbene Harry Milton, all'età di soli nove anni, affermava di aver visto qualcosa muoversi nel sotterraneo e di averlo seguito fino all'ala ovest della scuola dove credeva di aver udito un agghiacciate sibilo simile a un pianto bambino. Ricordo che dopo avermelo raccontato aiutai Harry nelle sue ricerche per un breve periodo finché non provai un'improvvisa sensazione di alienazione dai miei compagni e amici che, nonostante condividessero l'interesse sul quel mistero, non approvavano il fatto che mi fossi avvicinato a Harry Milton.

Dunque lasciai perdere la leggenda che nel frattempo era nata sulle labbra di tutti ovvero che il fantasma di una ragazza, a cui era stato dato il nome Jennifer, dimorasse in quelle cantine vagando sola ancora in cerca di fuga dal terribile incendio del 1889. Finché un giorno di novembre non accadde che, nel mezzo della ricreazione, non scoppiò un violento temporale che ci costrinse tutti a rientrare in aula. Mentre correvo verso la porta di ingresso ricordai di aver lasciato in mio cappotto di lana nel giardino affianco all'altalena, dunque corsi nella direzione opposta ai miei compagni, seppur la maestra continuasse a gridare a tutti di fare in fretta a rientrare all'asciutto e al caldo per evitare un tremendo raffreddore. Giunto all'altalena agguantai il giubbotto e in quell'attimo il mio sguardo cadde su una delle grate dalle quali si poteva intravedere lo scantinato della scuola. Nello stesso attimo in cui un violentissimo fulmine comparì nel cielo, diramandosi bluastro tra le nubi, riconobbi la forma di due occhi feroci ed illuminati da una strana e bizzarra luce scarlatta.

Rimasi muto e zitto con tutti per un po' di tempo finché non mi passò il terrore. Non dissi nulla nemmeno ad Harry Milton che poveretto, a pensarci bene ora, a tanti anni di distanza, mi fa una certa pena al ricordo che ancora tutti hanno di lui. 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Naki94