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Autore: eugeal    31/10/2008    12 recensioni
Trama: Hermione è stufa di essere chiamata secchiona e per dimostrare che non lo è decide di baciare il primo che capita !challenge: halloween fest. Questa fanfic partecipa al concorso "Come as you're not" che consiste nel postare fanfic "in costume", completamente diverse da quelle che si scrivono di solito. Questa FF è in costume perchè: 1. Harry Potter NON è il mio fandom 2. Raramente scrivo ff solo per far sbaciucchiare/mettere insieme due personaggi
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hermione Granger alzò meccanicamente gli occhi dal volume che stava leggendo nel sentire il sospiro sconfortato di Ron.
L'amico continuava a consultare il libro di Pozioni e a correggere una pergamena ormai piuttosto malridotta.
- E' inutile, non riuscirò mai a trovare gli ingredienti giusti per ottenere la pozione che Piton ci ha assegnato per domani... - Sospirò Ron guardandola con uno sguardo implorante.
Harry, seduto accanto all'amico, si unì alla sua muta supplica mostrandole sconsolatamente anche il suo compito, non molto migliore di quello di Ron.
- Se vi foste degnati di aprire i libri invece di passare tutti i pomeriggi sul campo di Quidditch, vi sareste accorti di aver sbagliato completamente la dose dell'ingrediente principale.- Li rimproverò Hermione dopo aver dato una rapida occhiata ai loro compiti, poi chiuse il libro che stava leggendo e si diresse all'uscita della sala comune di Grifondoro.
- Dove vai? - Le chiese Ron, perplesso.
- A cercare un libro in biblioteca. -
- Ma non hai già finito i compiti? - Harry guardò stupito la pila di libri e pergamene che la ragazza aveva lasciato sul tavolo.
Hermione aprì la bocca per rispondere a Harry, ma Ron la precedette scoppiando a ridere.
- Non dovresti stupirti, lo sai anche tu che i compiti normali non le bastano, non mi stupisce che ne faccia di supplementari. E' tipico di Hermione. -
- Io almeno non rischierò la bocciatura per aver perso tempo prezioso invece di studiare. - Ribatté Hermione, stizzita e uscì dalla stanza, furiosa.
- Ma che le prende? - Chiese Harry. - Perché se l'è presa tanto? -
Ron alzò le spalle, scartò una cioccorana e se la infilò in bocca.
- Studia troppo. E poi è una ragazza. -

Hermione si allontanò di corsa dalla sala comune di Grifondoro e corse per i corridoi di Hogwarts, diretta verso la biblioteca. Le parole di Ron le avevano fatto perdere le staffe.
E' tipico di Hermione.
Perché tutti continuavano ad aspettarsi un determinato comportamento da lei? Perché lei doveva essere solo la studentessa perfetta che pensava solo a studiare?
Era vero, lei era una allieva coscienziosa, ma non era solo quello. A quanto pare Ron e Harry non erano in grado di vedere oltre quella prima apparenza.
Con un moto interiore di ribellione, cambiò strada e, invece di dirigersi in biblioteca, uscì in giardino.
- Io non penso solo allo studio - brontolò fra sé - e glielo dimostrerò! Oggi penserò solo a divertirmi e non toccherò un libro nemmeno per sbaglio! -
Una vocina interiore le suggerì che quello non era una grande atto di ribellione visto che i compiti per il giorno dopo li aveva già fatti in anticipo, ma la ignorò, decisa a far vedere a Ron e Harry che lei non era solo un topo di biblioteca.
Avrebbe fatto qualcosa di completamente insolito per Hermione Granger, ma cosa?
Il suo entusiasmo si spense un po' nel rendersi conto di non essere molto ferrata sui divertimenti più in voga a Hogwarts. Avrebbe potuto giocare a Quidditch, si disse, ma ci ripensò dopo aver ricordato che volare con una scopa non era il suo punto di forza.
Un gruppo di ragazze le passò accanto ridacchiando e Hermione le guardò, chiedendosi cosa le entusiasmasse così tanto. Si avvicinò facendo finta di niente e le ascoltò spettegolare fra loro.
- Non ci credo! Non lo hai fatto! - Trillò una ragazzina bionda, saltellando sul posto per l'eccitazione e la brunetta a cui si era rivolta annuì con un sorriso malizioso.
- E invece sì, l'ho baciato. -
- Raccontaci tutto! -
- Gli ho detto che mi serviva aiuto per fare un compito e mentre eravamo seduti vicini in biblioteca, l'ho baciato. -
- E ora state insieme? -
Hermione scosse la testa tra sé Quelle ragazze pensavano solo ai ragazzi, che sciocchezze superficiali. Fece per allontanarsi, ma la frase successiva catturò la sua attenzione.
- Macché, l'ho fatto solo per divertirmi, non è nulla di serio. -
Il gruppo di ragazzine si allontanò continuando a ridacchiare, ma Hermione restò immobile, come folgorata da quell'idea.
Era questo il modo di divertirsi di una ragazza normale? Pensare ai ragazzi e baciarli per divertimento?
Era un po' immorale.
Però se lei avesse baciato un ragazzo davanti a tutti, allora sì che Ron e Harry sarebbero rimasti a bocca aperta e finalmente avrebbero smesso di considerarla solo una secchiona...
- Ho deciso, lo farò! - Disse a se stessa, decisa. Pronunciare quella frase a voce alta le diede coraggio e si guardò intorno, determinata a trovare un ragazzo da baciare.
Chi avrebbe scelto?
Escluse a priori Harry e Ron, voleva dar loro una lezione, non rischiare di complicare la loro amicizia.
D'altra parte non voleva nemmeno ferire un compagno innocente, avrebbe dovuto trovare qualcuno che non se la sarebbe presa troppo per un bacio dato per gioco.
Si appoggiò a un muro e rimase per un po' a guardare la gente che passava, cercando di trovare qualcuno adatto.
Più il tempo passava e più lei perdeva coraggio.
- Hey, Herm, ma non dovevi studiare? Che ci fai qui? Oh, la studentessa modello non starà per caso perdendo tempo? -
La voce di Ron alle sue spalle la fece trasalire e l'espressione un po' irrisoria che scorse negli occhi dell'amico e di Harry le fece tornare di colpo la determinazione a baciare il primo che capitava.
Un vociare nel cortile attrasse la sua attenzione e allo stesso tempo le fece trovare la sua preda: un gruppetto di Serpeverde si stava divertendo a tormentare un ragazzino del primo anno.
Harry estrasse la bacchetta, pronto a intervenire, ma Hermione lo bloccò, incamminandosi verso gli altri studenti.
- Fermo, Harry, ci penso io. -
La ragazza raggiunse i Serpeverde, decisa. Di certo non si sarebbe mai sognata di baciare Tyger o Goyle, ma Draco Malfoy era la preda perfetta: sufficientemente carino da non farle avere gli incubi per mesi e se avesse sofferto per quel bacio, se lo sarebbe completamente meritato.
- Smettetela subito! - Intimò ai tre, fermandosi a pochi centimetri da Draco. - Altrimenti... -
- Altrimenti cosa? - Rispose il biondino con aria strafottente. - Mi trasformerai in rospo? -
- Rospo lo sei già, Draco, vediamo se diventi un principe. - Ribatté Hermione, afferrandolo per la giacca e premendo le labbra contro quelle del ragazzo.
La ragazza sorrise fra sé immaginando l'espressione esterrefatta di Harry e Ron e quella schifata che avrebbe fatto Draco di lì a poco, ma il ragazzo la colse di sorpresa: non solo non la respinse, ma rispose al bacio, stringendola con passione.
Hermione perse ogni cognizione del tempo mentre le sue labbra si muovevano contro quelle di Draco, roventi come braci.
Era come se quel bacio le arrivasse direttamente al cervello, rendendole le gambe di gelatina e provocandole una sensazione strana in fondo allo stomaco, quasi una fame insaziabile che la spingeva ad aggrapparsi al ragazzo come se la sua stessa vita dipendesse da quella vicinanza.
Poi all'improvviso quel bacio finì e il mondo ritornò al suo posto: Harry e Ron la fissavano a bocca aperta, le loro espressioni identiche a quelle con cui Tyger e Goyle guardavano Draco e negli occhi del ragazzo biondo non c'era più la solita aria di strafottenza, ma un eco dello stesso terrore che Hermione sentiva nascere in sé.
Cosa avevano fatto?
La ragazza fece un passo indietro e corse via, in lacrime.
Doveva essere solo un gioco, niente di più di uno scherzo, ma allora cos'era quella passione che era scattata quando le loro labbra si erano toccate?
Non era accettabile, Draco Malfoy era una persona disgustosa, un Serpeverde vigliacco al punto di prendersela con i ragazzini del primo anno, come poteva provare qualcosa nei suoi confronti?
Eppure anche in quel momento, pur vergognandosi dei suoi pensieri, non poteva fare a meno di desiderare di toccarlo di nuovo, di baciarlo ancora e di lasciare che i loro corpi si fondessero.
Corse alla cieca, desiderando solo di allontanarsi il più possibile, ma poco dopo una scopa atterrò di fronte a lei sbarrandole la strada e Draco la bloccò, afferrandola per i polsi.
- Cosa mi hai fatto? Che incantesimo hai usato? - Le chiese rabbiosamente, ma Hermione scosse la testa con gli occhi pieni di lacrime.
- Niente, lo giuro. Doveva essere solo uno scherzo... -
Draco la baciò di nuovo, rabbiosamente e di nuovo Hermione si sentì infiammare e si ritrovò ad ansimare tra le sue braccia.
Draco staccò le labbra da quelle della ragazza, tremando anche lui.
- Ti sembra uno scherzo questo? -
Hermione scoppiò a piangere.
- Se fosse un incantesimo sarebbe più facile, credimi. Non lo vorrei nemmeno io... -
Draco soffocò le sue parole con un altro bacio.
- Non dovevi giocare col fuoco, Granger, ora hai scatenato un incendio... -
Si lasciarono travolgere dalla passione per un po', poi fu Draco a staccarsi con un sospiro.
- E' assurdo... Con una figlia di babbani poi... - Sussurrò fra sé, anche lui spaventato dalla portata di quello che provava.
- Cosa facciamo ora? - Chiese Hermione, terrorizzata.
Cosa avrebbero detto i suoi amici? Come poteva essere in balia della passione proprio lei che tendeva a essere sempre razionale?
Draco sorrise appena, rassegnato.
- Puoi soffocare quello che provi? -
La ragazza scosse la testa, piena di vergogna.
- Nemmeno io. - Disse Draco. - Temo che dovremo accettarlo e vedere cosa succede. -
Hermione chinò la testa: non vedeva molte altre soluzioni.
Quel fuoco forse si sarebbe spento col tempo oppure sarebbe divampato sempre più forte, ma per il momento nessuno dei due poteva farci niente, non sarebbero riusciti a spegnerlo.
Con un sospiro la ragazza si lasciò aiutare da Draco a salire sulla scopa insieme a lui e in silenzio tornarono ad Hogwarts.

   
 
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