BIANCA E UBERTO
V’era un tempo in Vincigliata
la giovane Bianca bella e affascinante,
dal padre nel castello segregata
geloso di lei troppo ammaliante.
Il prode Uberto guidato dal cuore,
di famiglia nemica per tradizione,
a lei donò e ricevette amore,
triste la scoperta che uccise la relazione.
Ma il di lei padre partì per il fronte
e un cavaliere forte e misterioso
ne impedì la sanguinosa morte,
vegliando su di lui prode e valoroso.
Venuto a conoscenza che l’amato
della figlia dietro si celava,
fu il matrimonio alla fine autorizzato,
per una felice vita tanto bramata.
Il destino spesso non è riconoscente
e il candido abito si macchiò
del sangue d’Uberto morente
pugnalato da chi le nozze non accettò.
Vaga ancor’oggi Bianca nel castello,
distrutta e perita dal dolore
del giorno che credeva il più bello,
che il tempo non le ha cancellato dal cuore.
LA STORIA, LA LEGGENDA
Il castello di Vincigliata si trova sulle colline attorno a Firenze ed è stato teatro dello sfortunato amore nato fra Bianca degli Usimbardi e Uberto del Mazzecca nel XIII secolo.. La ragazza, diciassettenne, era tenuta segregata dal padre che respingeva tutti i pretendenti, ma ciò non impedì ai due giovani di innamorarsi. Purtroppo il loro legame fu scoperto e, appartenendo a famiglie nemiche, furono costretti a troncare la storia.
Il padre di Bianca poco dopo partì per la guerra e ben presto si accorse che un cavaliere misterioso vegliava su di lui proteggendolo, giungendo addirittura a restare ferito salvandogli la vita. Scoprì allora che si trattava di Uberto e quindi acconsentì alle nozze come segno di gratitudine e riconoscenza. Il giorno del matrimonio, mentre il giovane stava per entrare nel castello, fu pugnalato a morte da alcuni parenti che non accettavano la cosa. Bianca corse per veder spirare l’amato fra le sue braccia. Anche lei morì poco dopo per il dolore e si dice che il suo fantasma vaghi sugli spalti del maniero con indosso l’abito nuziale macchiato del sangue di Uberto.
Il castello di Vincigliata si trova sulle colline attorno a Firenze ed è stato teatro dello sfortunato amore nato fra Bianca degli Usimbardi e Uberto del Mazzecca nel XIII secolo.. La ragazza, diciassettenne, era tenuta segregata dal padre che respingeva tutti i pretendenti, ma ciò non impedì ai due giovani di innamorarsi. Purtroppo il loro legame fu scoperto e, appartenendo a famiglie nemiche, furono costretti a troncare la storia.
Il padre di Bianca poco dopo partì per la guerra e ben presto si accorse che un cavaliere misterioso vegliava su di lui proteggendolo, giungendo addirittura a restare ferito salvandogli la vita. Scoprì allora che si trattava di Uberto e quindi acconsentì alle nozze come segno di gratitudine e riconoscenza. Il giorno del matrimonio, mentre il giovane stava per entrare nel castello, fu pugnalato a morte da alcuni parenti che non accettavano la cosa. Bianca corse per veder spirare l’amato fra le sue braccia. Anche lei morì poco dopo per il dolore e si dice che il suo fantasma vaghi sugli spalti del maniero con indosso l’abito nuziale macchiato del sangue di Uberto.