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Autore: drowninginfables    28/11/2014    2 recensioni
Risvegliarsi in un luogo sconosciuto, non poter vedere nè muoversi. Così inizia questa storia e allo stesso modo finirà.
Genere: Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inizialmente non riuscì a distinguere nulla, solo il bianco uniforme della luce che colpiva i suoi occhi castani. Le pupille si restrinsero fino a diventare piccole quasi come capocchie di spillo. Il silenzio attorno a lui non era interrotto da altro che dal suo respiro affannoso. Il suo corpo pareva non avere peso, fluttuare nell'aria. I muscoli non rispondevano ai suoi comandi ma i sensi erano acuti, in attesa di un qualsiasi segno. Gradualmente quel candore accecante si scurì diventando in un primo momento simile al colore della nebbia, poi quasi nero. L'uomo s'accorse di essere nudo: la pelle era gelata e le membra gli dolevano se si sforzava di muoversi. 
D'un tratto un flusso d'aria fredda attraversò il luogo in cui si trovava, portando con sè una voce che sembrava provenire dall'oltretomba. Era una lingua sconosciuta ma che suonava alle sue orecchie come una cantilena e rendeva la sua mente annebbiata. Le palpebre stavano per cedere quando quella si fermò e i suoi piedi sfiorarono il pavimento. Era una superficie dura e liscia di una freschezza uniforme che avvolgeva la pelle che vi era a contatto come un velo. Appena tutto il suo peso si appoggiò a quel terreno sconosciuto, una strana scossa rimbombò sotto di lui e quel luogo sprofondò verso il basso. 
La discesa durò per un tempo indefinibile, pochi minuti o forse anni. Infine terminò. L'uomo si guardò intorno senza riconoscere nulla di familiare. Era buio, così tanto che era impossibile vedere le proprie mani davanti al viso. Compì qualche passo alla cieca e la sua pelle venne a contatto con una gelida parete. Le luci si accesero con uno scatto e lui vide una sagoma spaventosa di fronte a sè. Tentò di allontanarsi velocemente, ma inciampò e cadde a terra. Quando alzò gli occhi vide che quell'essere aveva imitato i suoi movimenti alla perfezione e si trovava in una posizione identica alla sua. Si guardarono negli occhi per qualche secondo e lui si sentì scrutare l'anima pagina per pagina. Quello sguardo di fuoco, il corpo gonfio, le veni violacee che spiccavano pulsanti a fior di pelle, tutto lo rendeva mostruoso. Poi una consapevolezza si fece strada nella sua mente. Si alzò e avanzò sino a essere di fronte alla figura.
"Che sia uno specchio.. Ma perchè il riflesso è così distorto?"
La sua mano si fece sempre più vicina alla parete con la lentezza tipica di chi ha paura di ricevere una risposta troppo dura alle proprie domande. Solo quando era ormai troppo tardi per tornare indietro, si accorse che qualcosa non andava. L'arto di quell'essere si muoveva a una velocità sovrumana ed era ormai a pochi centimetri da lui. Nonostante tentasse di fuggire, qualcosa lo teneva bloccato in quel punto. Non ebbe il tempo di realizzare ciò che stava accadendo: vide solo dei lunghi artigli di fronte ai suoi occhi e poi tutto divenne rosso. Un forte dolore iniziò a espandersi dalla fronte sino alla nuca; le sue dita corsero alla testa e trovarono solo due fori e una quantita inimmaginabile di fluido caldo. Cadde a terra senza più forze e, d'un tratto, ricordò cosa la cantilena significava.
"Il dolore della morte fino alla fine dei tempi, il dolore della morte fino alla fine dei tempi"

Aprì gli occhi e una luce bianca lo accecò. Il suo corpo fluttuava e una strana cantilena riempiva le sue orecchie...
 
  
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