Colpo basso
La prima volta che Mickey gli diede un pugno Ian aveva cinque anni.
Non ricordava esattamente il perché, il dove o il come.
Forse c’entrava il modellino di un aereo. Forse.
La seconda volta di anni ne aveva otto.
Nel cortile della scuola, il suono della campanella in sottofondo.
Aveva mal di testa, quel giorno. Forse per questo non lo colpì a sua volta.
La terza volta fu la sera dopo il secondo pugno.
Mickey lo aveva chiamato ‘femminuccia’ e aveva riso.
Ian aveva sorriso e fatto per rispondere, ma Lip era stato più veloce.
La quarta volta fu il giorno del suo quindicesimo compleanno.
Ricordava vagamente una rissa, le urla, gli insulti e le risate.
Ricordava anche di non aver sentito alcun bisogno di ricambiare il colpo.
La quinta volta fu diversa.
Sapeva esattamente il dove, il quando e il perché.
All’angolo della strada, sotto la pioggia di dicembre, perché...
...perché aveva sorriso, lo sguardo fisso sulla maglietta bagnata di Mickey.
Ian si massaggiò la mascella contusa e non smise di sorridere.
Inspirò, incredulo e arrabbiato, e colpì con forza. Volutamente, sentitamente.
Mickey schiuse le labbra sbalordito e Ian lo spinse contro il muro.
“Te lo meritavi, stronzo,” mugugnò sotto voce prima di baciarlo.
Per la prima volta.
§