Sogno o son desto?

Correva, e poi moriva.
Si svegliava e quando si svegliava si rendeva conto di non star morendo sul serio.
Si sedeva sul letto scoprendo la coperta, con tanto si lamentela da parte di lei.
Lady Ram.. no Signora Sybil Vimes.
Sorrise, un sorriso carico di strano rammarico: sposato, il Capitano Sam Vimes SPOSATO.
Oh ancora! Il COMANDANTE Sam Vimes.
Talvolta la sua nuova vita gli sfuggiva come un sogno, Correva e poi moriva.
Sudava e aveva paura, qualcosa di stupendamente nuovo nel suo modo di pensare, si era inserito nel suo cervello: certo si sentiva vivo quando qualcuno cercava di ucciderlo, eppure piccoli flash si balenavano nella sua mente.
Si sentiva vivo quando qualcuno cercava di ucciderlo perché c’era qualcuno a casa che si aspettava il suo ritorno.
Il suo ritorno, davvero assurdo.
“Sam” sussurrò gentilmente “Sybil” anche se era notte si videro ugualmente.
Era davvero strano e meraviglioso come rimanendo da soli e al buio Vimes riuscisse a condividere con lei paure e sentimenti celati, seppur senza proferire altro che il suo nome.
Sybil adorava questo, non poteva certo dire che non le spezzasse il cuore sapere il suo Comandante afflitto dalle preoccupazioni ma era felice che finalmente lui si affidasse a lei, quasi come se fosse una guardia.
Lo invitò con la mano ad adagiarsi sul suo abbondante seno, lui come un tredicenne che vede una donna per la prima volta arrossì, producendo un piccolo suono poco comprensibile, ma approssimativamente composto da queste lettere “ehmek”.
Si sistemò con il viso rivolto verso lo sguardo di lei, e le scioccò un bacio casto sulle labbra.
Finché qualcosa non si mosse nei suoi punti “caldi” fino a infuocare la stanza almeno per 4 ore.