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Autore: Dakota Blood    02/12/2014    0 recensioni
[Altri attori/telefilm]
Una ragazza diversa da tutte quelle che si incontrano ogni giorno. Improvvisamente la sua vita cambia, si ritrova catapultata in un mix di sensazioni talmente travolgenti da non lasciarle un attimo di respiro. Un uomo, il suo unico, grande desiderio. Un sogno fin troppo grande. Destino, fortuna, amore, fato benevolo. Insomma, a volte per far sì che un sogno si avveri, basta solo volerlo con tutto il cuore.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sto volando, sto danzando assieme all'aria che mi bacia le guance, sto volteggiando fra  le pareti di questa stanza che improvvisamente mi sembrano incredibilmente belle e colorate. Mi sento un tutt'uno con l'albergo, con la sua anima viva e antica. Mi sento viva e pazzamente bella. Vedo Oswald che sorride come sempre, lo vedo mentre mi prende per mano stringendomi il polso destro e facendomi quasi male. I suoi guanti morbidi mi riscaldano la pelle, che è incredibilmente gelida nonostante l'aria condizionata. Roma è solo un ricordo lontanissimo, così come il mio capo, le colleghe e tutta la mia famiglia. Ciò che conta, adesso, è il presente.
E il presente ha un nome nobile e meraviglioso: Robin.
Robin che mi da le spalle, sorseggia un drink analcolico alla frutta e da una sbirciatina ad un giornale di gossip e altre sciocchezze.
Guardo Oswald, che a sua volta mi guarda e mi strizza l'occhio. Crede in me, nonostante non mi conosca affatto. Se c'è una cosa che ho imparato in questi due giorni è che spesso gli sconosciuti ci comprendono meglio di chiunque altro, addirittura più di noi stessi. Frugo inconsciamente nelle tasche del mio cappotto ( infilato al volo) e stringo più forte che posso il magico rubino, rivolgendo un piccolo pensiero all'anziano signore. 
-Ti prego, fa' che funzioni- 
Avanzo lentamente, con passo da giaguaro. 
Oswald tossicchia gentilmente e Robin si volta verso di noi, sorridendo in modo raggiante.
Lo guardo, mi guarda, e in attimo perdo la cognizione del tempo. Non ricordo il mio nome, non ricordo il nome dell'albergo, non so che cos'ho mangiato tre giorni fa, non ricordo più Roma, niente di niente. Mi porge la mano destra, pallida e affusolata, e gliela stringo senza fare troppa pressione. Mi sorride continuamente. Ok, se non gli piacesse il mio modo di fare, non continuerebbe a sorridere come un ragazzino, no? Quindi posso stare tranquilla. Sospiro e mi lascio andare, sentendo le gambe leggere e tremanti.
-Nice to meet you...-
Sta aspettando che gli dica il mio nome. Sta aspettando. Oddio, non me lo ricordo! Ah si!
-Ehm, My name is Ophelia. Nice to meet you, i'm proud to can interview an amazing actor like you! I love your movies, your character on Gotham. Can we talk about it?-
Sto impazzendo, tremando. Non so nemmeno che cosa gli ho detto, ma credo di avergli detto qualcosa del tipo... Vorrei parlare con te della serie tv, adoro il tuo personaggio, ma che cavolo dico! Sto sbagliando tutto! Qualcuno chiami un'ambulanza!
-Ok. I'm ready!-
è pronto. io pure. beh allora spogliamoci, no?  
Non glielo dirò mai, mai mai.
Mi fa accomodare accanto a lui, versandomi un po' di spumante. Mi fa' bere, ma è pazzo??
- Parlare un poco ti italiano, io. Better, no?-
Sto per ridergli in faccia, ne sono più che certa. Mi imbarazza da morire. Non riesco a fissarlo per più di due secondi, non riesco a reggere il suo sguardo! I suoi occhi verdi mi fissano quasi ipnotizzati. Ha un viso meraviglioso, e chi se ne frega se tutte quelle oche delle mie colleghe mi prendono in giro perché amo un uomo con un naso assurdo! Tanto lo so che vorrebbero essere al mio posto, tzè. La sua pelle diafana mi fa impazzire. Ora che ci penso, è molto più magro di quanto non lo sia in tv, e anche molto più basso! Ma è talmente bello che potrebbe essere pure un tappo in sughero, chi se ne frega! 
Mi guarda e incrocia le mani, in attesa della mia risposta
-Ok. Let's talk in italian!-
Ridacchia divertito.
Mi mordo le labbra e mi ricordo di non aver messo il rossetto. Porcalamiseriaccia!
-Scusare me, io venuto troppo presto, forse sbagliato! Ma mio agente è stupido-
-Oh, don't worry baby, !-
Ma che cazzarola dico!! Baby?? Tesoro. 
Punto primo: posso parlargli in italiano e invece continuo ad insistere con l'inglese, complicandomi la vita.
Punto secondo: non posso prendermi tutta questa confidenza, diamine!
Lui ride. Quest'uomo ride sempre!
-Ok, ok, it's good. Beautiful-
Un attimo. Fermate il mondo, l'albergo, Oswald e tutta la hall. Con 'beautiful' intendeva che è tutto ok, oppure il 'beautiful' era per me? 
Non posso chiederglielo. Non oso proprio!
Prendo il taccuino, giro il primo foglio e giocherello con la penna a sfera.
-Ehm first question. What do you think about Italy? Ti piace Italia?-
Accavalla le gambe, sorride e si gratta il mento. Non reggo. Mi giro per un secondo verso Oswald che fa' finta di niente, rispondendo al telefono. Meglio, molto meglio. Odio arrossire davanti agli estranei. 
Rivolgo tutta la mia attenzione su Robin, che nel frattempo cerca di scacciare via una mosca fastidiosissima. Quanto è buffo! 
-Ehm, i love Italy, yeah-
Gesticola continuamente, mettendo in risalto tutta la sua bellezza e spontaneità. Wow, quest'uomo è mille volte meglio di Brad Pitt ( nel caso ci fossero ancora dei dubbi al riguardo)
-Italia, molte donne belle, wonderful-
Sorrido imbarazzata.
-Like you-
Mi fa l'occhiolino e poi ridacchia. 
Oddio che amore! Mi sto sciogliendo ma devo ricordarmi che sono qua esclusivamente come giornalista, non come corteggiatrice ( un po' tutte e due le cose dai)
Prendo appunti e intanto passo alla successiva domanda. Gli chiedo che cosa ne pensa del suo personaggio, gli chiedo se è stato difficile interpretare il Pinguino e se gli è piaciuto il look che ha dovuto adottare nella serie tv. Mi risponde senza troppi giri di parole, il look rispecchia il suo modo di fare, anche se ammette di aver cambiato spesso colore di capelli negli ultimi anni. E come potrei dimenticare le foto in cui era biondo?? Orrore assoluto! Molto meglio con i capelli nervo corvino!
Intano i minuti passano, le ore passano e fuori è già buio e io sono ancora qua, con il mio Robin, a chiacchierare come amici e non più come intervistatrice e attore. 
Forse abbiamo bevuto un po' troppo, forse abbiamo caldo, forse siamo stanchi. Forse lui ha viaggiato molto in questi giorni e quindi vorrebbe scrollarsi di dosso il peso delle giornate faticose, forse io sto impazzendo o sono soltanto incredibilmente felice per il successo che sto avendo in questi ultimi mesi. Forse sono follemente innamorata di quest'uomo e del materiale che mi ha preziosamente donato, forse è solo destino, ma tra tutti questi forse, e tra Oswald che è magicamente sparito come una lepre fra i cespugli, mi ritrovo nella mia suite, mi ritrovo con le mani sudaticce a girare un pomolo d'oro che per incanto ruota e si blocca, chiudendoci dentro e lasciando fuori il resto del mondo.
Lui ride, io rido. Io mi mordo le labbra, lui sorride e mi guarda con gli occhi lucidi di passione.
Mi sto incasinando, lo so fin troppo bene. Eppure non voglio tornare indietro, non voglio svegliarmi da questo sogno incredibilmente stupendo, non voglio che Oswald mi riporti giù nella hall, non voglio tornare a Roma... quel che voglio è proprio di fronte a me.
Un attimo e le sue mani mi circondano il corpo, le sue braccia leggere ma possenti mi stringono forte, un bacio casto e poi mi ritrovo improvvisamente sul letto. Si toglie frettolosamente la giacca nera, lasciando intravedere il gilet viola e la camicia bianca. Non oso muovermi, eppure vorrei aiutarlo. Lo guardo paralizzata, poi mi sfilo il cappotto stando bene attenta a non lasciar cadere per terra il rubino e lo fisso imbambolata. Si avvicina, inizia a baciarmi dolcemente il collo, inizio a non capire più niente e all'improvviso vedo la camera girare sottosopra. Capogiro da sbornia, capogiro da annientamento mentale e da estasi assicurata. Scende lentamente sul mio seno, poi mi guarda, cerca i miei occhi, come se volesse assicurarsi della mia volontà, non oserebbe mai andare oltre senza il mio consenso. Gli sorrido, permettendogli di infilare le mani in luoghi proibiti. Mi toglie la maglietta, la lancia in un angolo indefinito della camera e poi mi slaccia il reggiseno senza togliermi gli occhi di dosso. Sto morendo. Sto avvampando e non è certo colpa della menopausa! Ho solo ventiquattro anni! Mi accarezza tutta come se fossi di sua proprietà, e un po' lo sono per davvero. Lo stringo a me, come per proteggermi da quella passione che ormai sta prendendo il sopravvento, lo stringo forte e gli mordo l'orecchio sinistro, facendolo gemere. Le sue mani sul mio corpo, le mie gambe intrecciate alle sue, il suo respiro sul mio collo, i nostri cuori che battono assieme, scandendo il tempo come degli orologi impazziti ma in perfetta sincronia. 
-I love you, baby-
Lo dice tra un gemito e l'altro, tra un grido di piacere e fra le mani che si intrecciano come piccoli ramoscelli. Grido inarcando la schiena come una piccola gatta, e mentre raggiungo il culmine del piacere, glielo dico, prendendogli il viso fra le mani e assumendo una posizione assurda. Mi fanno male le gambe, sento le ginocchia tremare e i piedi quasi insensibili, lui ha delle goccioline di sudore ai lati della testa e sulle spalle, ed è bellissimo, mentre la luna filtra debolmente dalla finestra e gli bacia il viso pallido, rendendolo sempre più simile ad una statua greca.
-I love you too, darling-
Lo amo, cazzo. Lo amo da morire. Finalmente il mio desiderio si è avverato. 
Tin.
Un rumore, leggero ma inconfondibile, ci strappa da quel momento di serenità e dolce erotismo.
Il rubino è caduto dalla tasca del cappotto, andando a finire sotto al letto.
Mi vien da ridere e scuoto la testa, mentre lui si alza, dandomi un leggero bacio sulle spalle.
Si dirige verso la finestra, forse per fumare una sigaretta, forse perché vorrebbe regalarmi una stella, non lo so proprio, ma una cosa la so di sicuro: se veramente vuoi qualcosa, devi alzarti dal letto, prendere uno stupido aereo e andare a prendertela. 
Penso alla faccia che farebbe mia mamma se sapesse che ho trascorso le ore più belle di tutta la mia vita, penso al signore del rubino, spero che stia bene e che il karma abbia agito come di consueto. Spero che la felicità l'abbia baciato con la stessa dolcezza con cui Robin ha posato le sue labbra d'angelo sulle mie, spero che l'amore non risieda in un'unica notte fatata ma in una vita intera. Insomma, spero sempre per il meglio. 
Sento le lacrime farsi spazio in me, le sento mentre cercano di risalire dal profondo della mia anima, ma cerco di ricacciarle indietro, in ogni modo. 
Afferro le lenzuola di seta e mi avvicino lentamente a Robin. 
Ha lo sguardo perso tra le nuvole chiare, limpide come i suoi occhi. Lo guardo, gli stampo un leggero bacio sul collo e guardo nella sua stessa direzione.
-What about this night?-
-Tu, mia stella-
E mi bacia con passione. E capisco, e so per certo, che ci amiamo da morire.
Una stella cadente, poi un'altra. Eppure non è nemmeno la notte di San Lorenzo, e non ho nemmeno più desideri da esaudire.  Guardo il cielo, mi perdo in quel blu che assomiglia ad un mare in tempesta, ma non provo alcuna paura. Non temo il domani, non temo il futuro e nemmeno il destino. Non ho paura delle giornate che verranno, non ho paura del gossip e né dei mass media. Sento di voler passare tutta la vita con lui, e non lo dico da brilla ma da innamorata pazza.
Mi stringe con delicatezza, e mi lascio cullare, come una bambina.
Cos'è che diceva una volta il caro Oswald? 'La tua più grande passione si trasforma nella tua debolezza più grande'
E aveva ragione. 
Inerme, senza forze, mi lascio andare al suo abbraccio, con amore.



THE END ♥


   
 
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