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Autore: Camomillati    03/12/2014    3 recensioni
"Mi piacerebbe poter parlare di ciò che penso, sento, vedo... purtroppo posso solo scriverlo"
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non mi piace il caffè, a dir la verità non mi è mai piaciuto.
Il caffè per me si trova nella classifica delle “cose bugiarde”.
“Posso invitarti a prendere un caffè?”
Ma non vuol dire mai solamente quello; spesso comporta una chiacchierata, forse qualche risata di troppo e quindi imbarazzo. E allora perchè non diciamo semplicemente “Ho voglia di stare con te per qualche ora, e tu?” ?
Perchè siamo folli. Ecco la verità, siamo tutti completamenti folli. Incatenati come piccoli schiavi a dei convenevoli, a delle certezze che ci fanno sentire più vivi e che, invece, ci rendono ogni giorno più vicini alle morte. Tutto quello che diciamo e facciamo ogni giorno, non è altro che una serie di algoritmi precisi e prestabiliti dettati da una forza superiore comune al giorno d'oggi come “vita”.
Amo osservare il mondo in modo così distaccato e puntiglioso, certe volte mi sento come una grande aquila che giudica tutto e tutti in silenzio, senza aver bisogno poi di riferire, ma semplicemente per il piacere di farlo. Ogni tanto però vengo ricatapultata nella realtà, le grandi ali si trasformano in semplici braccia e la mia mente libera torna schiava della società.
E' così deprimente essere un umano.
Il buddismo dice che è il nostro comportamento a determinare che cosa saremo nelle prossime vite.
E più sei una persona cattiva, più è possibile che ti reincarnerai in qualche animale considerato poco utile o poco invitante, come un verme.
Eppure a me piacerebbe tanto essere un verme. Nessuna stupida preoccupazione, nessun obiettivo, se non quello di vivere. Il verme non potrà mai conoscere la sofferenza, in quanto mai conoscerà la felicità. E dire “mi sento come un verme”  è una delle mie “cose bugiarde”  preferite.

   
 
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