C’è un acchiappasogni appeso alla finestra della camera da letto; Mink l’ha costruito poco dopo il suo arrivo.

Aoba ama quell’oggetto, pur senza un apparente motivo.

Ama quando, nelle belle giornate estive, con la finestra aperta, il vento ne agita le frange piumate, libere di lasciarsi sospingere come un’aquila tra le nuvole.

Nelle mattine d’estate, sorprendere Aoba con le dita fra i leggeri filamenti di cuoio color terra, o intento ad accarezzarsi distrattamente lo zigomo con le piume alle estremità era piacevolmente quotidiano: non poteva dirsi estate se Aoba non era seduto vicino alla finestra, con una tazza di caffè in mano e Ren accoccolato sulle cosce, intento a godersi il tiepido vento che spirava leggero.

Non aveva mai riservato a quell’acchiappasogni più che un pensiero, ed al suo creatore neppure un commento a riguardo, ma anche Mink intuiva come non fosse necessario.

Assieme al vento, assieme ad una dolce carezza di pace eterna, quell’oggetto recava con sé un altro piacevole pregio: il profumo di cannella; il profumo di Mink.

Quel profumo di cui Aoba non era mai riuscito ad impadronirsi del tutto, l’aroma di terre lontane che quell’uomo che aveva pian piano iniziato ad amare custodiva gelosamente con sé come un lascito del suo popolo: di quel profumo, l’acchiappasogni ne era avvolto.

Quando portava una delle sue piume alle labbra per stamparvi un bacio invisibile, o quando avvolgeva uno dei suoi fili sottili intorno alle dita, Aoba si sentiva davvero parte di quella terra, parte di Mink; come l’acchiappasogni.

Ma perché l’avesse costruito, questo lo capì solo più tardi.

Lo capì solo quando realizzò l’effimera perfezione della loro vita insieme, la perfezione di un sogno. Dopo aver ristagnato in un incubo per tutta la sua vita, Mink anelava alla leggerezza di quella concreta illusione e l’acchiappasogni, l’acchiappasogni era un buon auspicio. Un augurio.

Così, quando anche quella mattina, Mink sbircia nella loro camera da letto e lo vede alla finestra, con Ren, il caffè e l’acchiappasogni, quando tutto è come dovrebbe essere ed ogni cosa è disposta per generare la loro felicità, pensa che in fondo quell’oggetto funziona.

Perché il sogno più importante, che più di tutti si augurava di acchiappare, è lì, con il vento che gli passa le dita fra i capelli azzurri, e l’anima che attende solo il suo ingresso, il suo profumo, solo lui.