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Autore: Spiritromba    04/12/2014    3 recensioni
Un padre racconta la storia di Raperonzolo a sua figlia, anche se in realta' non e' cosi' che sono andate le cose...
Una versione "Dragon Trainer" di una delle favole piu' conosciute!
{Tratto dal testo:
- Ma...io... - le sue parole furono interrotte dalle sue labbra che andavano a scontrarsi con quelle della ragazza misteriosa, come se non bastasse che gli avesse buttato i fiori per terra.
- Come...come ti chiami? Rapunzel? - lei gli poso’ un dito sulle labbra.
- Astrid, mi chiamo Astrid. -
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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A Fairy Tale for You

~Tangled~

 

***

 

L’uomo accarezzo’ la testolina della piccola prima di darle la buonanotte, guardando quel piccolo mucchietto d’ossa che lo faceva, a volte, divenire cosi’ tenero e gentile come non era mai stato.

<< Papa’ >> la voce della figlia lo distolse da i suoi pensieri.

<< Papa’ mi racconti una storia? >> chiese facendogli gli occhioni dolci per farlo acconsentire. << No, tesoro. Devi andare a dormire, e’ tardi ora. >>

<< Papa’, ti prego! Ti prometto che saro’ bravissima e domani ti aiutero’ anche a fare i compiti! >> l’uomo sorrise lievemente e si sedette sulle morbide coperte rosa e verdi del lettino.

<< Bene, c’era una volta... >>

 

***

 

Ai piedi dell’altissima torre, il ragazzo si guardo’ intorno. La natura florida e prospera della conca rendeva quel luogo ancora piu’ paradisiaco e magico di quanto fosse. 

Si schiari’ la voce, ripetendosi mentalmente tutti i passaggi che avrebbe dovuto fare, guardando il foglietto che aveva in mano:

1 - Chiamare la ragazza

2 - Salire sulla torre

3 - Offrire i fiori alla ragazza

4 - Scendere promettendole che sarebbe tornato 

Ma perche’ ho partecipato a quella dannata scommessa? Penso’, avvilito. 

Doveva provarci con la ragazza misteriosa che si diceva vivesse rinchiusa nella torre, ecco cosa doveva fare per riprendersi il suo libro di appunti, che rischiava di essere dato in pasto a qualche drago o incenerito sul loro fuoco.

Con voce tremolante, chiese: << Rapunzeel, sciogli i tuoi capeeelliii! >> 

Ma dalla torre non giunse alcuna risposta. E ora sembrava tutt’altro che paradisiaca e magica, ma tetra e cupa mentre attendeva una risposta; era sicuro che dentro quella torre vivesse una splendida ragazza dai magici capelli dorati? O era solo una scemenza raccontatagli da Moccicoso perche’ facesse la solita figuraccia davanti a tutti? La peggiore delle ipotesi era che li’ dentro ci fosse chiuso qualcosa tipo Medusa o una sottospecie del mostro di Lockness pronto ad assalire i poveri malcapitati.

Beh, meglio riprovarci, invece che attendere, no? 

<< Rapunzeel, sciogli i tuoi cap... >> una stretta al petto gli mozzo’ il fiato in gola e venne bruscamente sollevato verso l’alto con uno strattone. Poi, fini’ 

col sedere schiantato su qualcosa di duro, probabilmente mattoni, e il suo copricapo da vichingo scomparso da qualche parte. Si rese conto solo in quel momento che si trovava in una stanza all’interno della torre.

Per fortuna, un raggio di luce illumino’ il cappello da vichingo, ma solo per un attimo perche’ la finestra si richiuse da sola. O almeno cosi’ pensava.

<< Chi sei tu? >> chiese una voce di ragazza tagliente e affilata come la lama di un’ascia, proveniente dalla parte in ombra della stanza.

La figura che gli aveva appena posto quella domanda, sbuco’ fuori dall’ombra, lasciandolo senza parole: era una ragazza minuta, ma decisamente carina e allo stesso tempo agguerrita. Indossava un vestitino rosa, poco adatto a lei, i piedi erano scalzi e i capelli biondi erano cinti da una fascia di cuoio, in mano una...padella?

<< Ho detto: Chi. Sei. Tu! >> gli punto’ la padella al collo, facendo brillare i suoi luminosi occhi verdi. 

<< Ehm...io... >> rantolo’, indietreggiando come se quella che gli puntasse contro la ragazza fosse una lancia affilata.

<< Hiccup... >> mormoro’.

<< Eh? Ma cerca di essere comprensibile, almeno! >>

<< HICCUP! >> questa volta la ragazza sembro’ capire, in qualche modo. 

<< Bene, e cosa ci fai qua nella mia torre? >>
<< Ah, beh, avevo fatto una scommessa con... >> la ragazza fece un’espressione imbronciata, sollevando un sopracciglio.

<< Tieni. >> le mise davanti al naso il mazzo di fiori, molto simili a grossi cavolfiori dipinti di rosa. << E questi che sarebbero? >> disse storcendo il naso. Hiccup cerco’ di mettersi in testa a forza che dopo doveva assolutamente ammazzare Gambedipesce per il suo pessimo consiglio. Migliore regalo per una bella ragazza, eh? Peccato che alle ragazze quei fiori facevano schifo. 
<< Fiori, no? >> 
<< Ah, si’? >> chiese con aria di sfida. Qualcosa di dorato gli strappo’ i fiori di mano, buttandoli nell’ombra. << Direi che hai una pessima esperienza con le donne. >> 

<< Ma...io... >> le sue parole furono interrotte dalle sue labbra che andavano a scontrarsi con quelle della ragazza misteriosa, come se non bastasse che gli avesse buttato i fiori per terra. 

<< Come...come ti chiami? Rapunzel? >> lei gli poso’ un dito sulle labbra. 
<< Astrid, mi chiamo Astrid. >>

 

{The End }

 
  
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