Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: A_Dark_Fenner    03/11/2008    1 recensioni
Io soffro terribilmente il solletico, anche se cerco in tutti i modi di mascherarlo. Ora, è normale soffrire il solletico, o meglio, è normale per una persona comune, ma per un supereroe, ad esempio? Pensate se spiderman ridesse come un matto nel bel mezzo di uno scontro all’ultimo sangue, mentre Octopus lo solletica con i suoi tentacoli! Davvero ridicolo. Bene, abbiamo appurato che soffrire il solletico, per un supereroe, non è ammissibile. E per… Un genio?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTA INIZIALE DELL’AUTRICE:Ok, questa è la mia prima fic su Death Note, quindi, vi prego di perdonare le imprecisioni che, conoscendomi, avrò inserito un po’ dappertutto!
E’ una MelloxNear (Ambientata alla Wammy’s, ovviamente) semplicemente perché io AMO ALLA FOLLIA ENTRAMBI!!!^_^
Just enjoy it!


ARE YOU TICKLISH?



INTRO:
Io soffro terribilmente il solletico, anche se cerco in tutti i modi di mascherarlo. Ora, è normale soffrire il solletico, o meglio, è normale per una persona comune, ma per un supereroe, ad esempio? Pensate se spiderman ridesse come un matto nel bel mezzo di uno scontro all’ultimo sangue, mentre Octopus lo solletica con i suoi tentacoli! Davvero ridicolo.
Bene, abbiamo appurato che soffrire il solletico, per un supereroe, non è ammissibile. E per… Un genio?




Near sedeva nella sala comune rannicchiato su se stesso, intento a completare un puzzle di 2000 pezzi intitolato: “ermellino delle nevi su sfondo di prato invernale”:Un puzzle completamente bianco. Stava giusto per completare la parte sinistra, quando sentì dietro di sé la porta sbattere violentemente.
Non ebbe bisogno di voltarsi per intuire l’identità del nuovo arrivato.
“Ciao Mello” disse con il suo solito tono monocorde.
“Mpf” si limitò a grugnire il biondo in risposta
Mello si sedette su una delle poltrone e cominciò a divorare voracemente la tredicesima tavoletta di cioccolata del giorno.
Near continuò impassibile la sua opera, ignorando completamente l’altro.
Mello osservò il ragazzino ed assottigliò gli occhi. Quanto gli urtava i nervi quel suo stramaledetto menefreghismo totale! Come faceva a passare intere giornate a completare intricatissimi puzzle, a districare enigmi, ad erigere stupide torri di Lego o percorsi di domino? Lui non ce l’avrebbe mai fatta, sarebbe esploso dopo neanche 10 minuti. Mello odiava i puzzle. Ogni tanto si chiedeva se Near fosse davvero umano, se provasse emozioni, se fosse capace di piangere, o ridere. Lui, Mello, provava emozioni, eccome se ne provava! Si arrabbiava, gioiva, si disperava. Come tutte le persone che conosceva, d’altro canto. Matt, per esempio, piangeva a dirotto quando la “sua piccola e dolce” Play andava in tilt, o diventava isterico se le sue sigarette sparivano misteriosamente.
Near no. Non l’aveva mai visto cambiare espressione, da quando lo conosceva, cioè fin da quando aveva memoria.
Non era normale, non era comprensibile. E Mello non sopportava il fatto di non capire qualcosa. Tutto ciò lo mandava in bestia.
Si arrovellava su questa faccenda da molto tempo, ed era arrivato alla conclusione che Near non poteva essere così…Vuoto. Doveva riuscire a dimostrare che anche Near era umano. Non sapeva nemmeno lui il motivo di questa ossessione, ma sarebbe impazzito se non ci fosse riuscito!
Near, nel frattempo, aveva terminato il suo puzzle e si stava alzando dalla sua postazione.
Stava per uscire dalla porta, quando Mello si alzò di scatto e gli si parò davanti con un sorrisetto. Aveva in mente un buon metodo per far uscire allo scoperto la sfera emotiva di quel piccolo, candido automa.
“Near tu…Soffri il solletico?” chiese Mello innocentemente.
Near sbatté le palpebre e lo fissò, leggermente stupito da quella domanda improvvisa.
Mello non aspettò una risposta, ed iniziò a solleticare i fianchi minuti del ragazzino, che cominciò a contorcersi, tentando in tutti i  modi di divincolarsi dal biondo.
“Mello, smettila!!” disse Near, dando fondo a tutto il suo proverbiale autocontrollo per non cominciare a ridere.
Mello non lo ascoltò e continuò ciò che aveva iniziato.
Near non sapeva più che fare.
Infine Mello ebbe il sopravvento e Near scoppiò a ridere forte.
Mello allora lo liberò dalle sue dita e sorrise compiaciuto.
“Allora anche tu sei un essere umano, Near…” constatò il biondo ghignando.
Il più piccolo arrossì violentemente e diede le spalle al biondo, torturandosi una povera ciocca dei capelli bianchi.
Accidenti a Mello ed ai suoi scherzi idioti!!
Non era certo il primo che gli faceva, ma era di sicuro uno dei più stupidi.
“Sei davvero infantile, Mello” disse Near senza voltarsi.
“Lo so” ribatté Mello addentando la quattordicesima barretta di cioccolato della giornata “Ma ne vale la pena, ogni tanto…”
E detto questo ricominciò a solleticare il povero Near che tentava disperatamente di cacciarlo via. Mello se la rideva e ignorava bellamente le proteste del più piccolo.
Ad un tratto, pero’, con una mossa troppo maldestra della sua gamba, cadde sulla schiena, trascinandosi Near addosso.
I due si trovarono viso contro viso, le labbra che si toccavano. Arrossirono entrambi e si staccarono velocemente.
Si diedero le spalle e si alzarono, imbarazzatissimi.
Mello masticava nervosamente la sua cioccolata, recuperata dai meandri delle tasche dei suoi pantaloni. Cazzo, aveva baciato Near!! Ma la cosa peggiore, e decisamente più strana, era non gli era dispiaciuto affatto!!Ma cosa andava a pensare… Non poteva essere che a lui piacesse…
Near era rosso rosso in viso e si fissava i piedi. Il suo primo bacio… Con Mello. Era scosso, certo, ma non schifato. E non era decisamente una cosa normale.
Si voltarono entrambi, contemporaneamente.
“Near, non pensare che io… Si, insomma hai capito, no? E’ stato u…un incidente…” disse Mello con lo sguardo altrove.
“Certo…” concordò Near con lo sguardo altrettanto lontano.

Mello sentiva una vocina insistente nella sua testa che gli gridava: _Ma chi vuoi prendere in giro?! Eddai è chiaro che ti è piaciuto!!! Bacialo come si deve, che aspetti?_ e tentava in tutti i modi di ignorarla, senza successo, maledicendo il suo cuore traditore.
Near, dal canto suo, era sopraffatto dalle troppe emozioni scaturite da quel bacio rubato, alle quali non era assolutamente abituato. Era tentatissimo di richiudersi nella sua abituale freddezza ma, chissà come mai, proprio non ci riusciva…
Ci fu un momento di silenzio, durante il quale nel biondo si fece strada un idea a dir poco geniale.
Mello si voltò lentamente, e prese Near per le spalle, portandoselo davanti.
“Forse ho trovato il modo migliore del solletico per dimostrare che non sei il freddo automa che tutti credono…”
Così dicendo poggiò ancora le labbra sulle sue, sta volta con molta più foga. Near oppose un minimo di resistenza, anche perché Mello non era per niente delicato, ma poi si lasciò andare, mandando allegramente al diavolo la logica e la razionalità.
Continuarono a baciarsi ancora per qualche minuto, quando Near si stacco da suo rivale.
“Mello…?” disse sulle labbra del biondo.
“Che c’è?” rispose lui, infastidito dalla inusuale loquacità del ragazzino, soprattutto in un momento come quello.
“E tu… Lo soffri il solletico?” chiese Near con aria indifferente.
“I…io? Naaaaa!” rispose Mello a disagio, scuotendo vigorosamente la testa.
Near esibì un ghignetto che poco si confaceva alla sua persona e che non prometteva nulla di buono.
“N…Non avrai intenzione di…”cominciò Mello indietreggiando.
“Occhio per occhio…” disse Near avvicinandosi pericolosamente.
“Glom”


Dopotutto…Soffrire il solletico non è poi così male…^_^




NOTA FINALE: Beh!?! Ke ve ne pare?? Lo so, è una mezza cazzata, ma l’altro giorno in classe mi è venuta quest’idea mentre vedevo la mia migliore amica che, mentre veniva solleticata, rideva e si contorceva come una scema, continuava ad urlare “io non soffro il solletico, io non soffro il solletico!”. Ho pensato a come avrebbero reagito quei due ed è venuta fuori questo sclero. Ho una mente contorta e criminale, me ne rendo conto…
Alla prossima.


A.D.F.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: A_Dark_Fenner