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Autore: Remedios la Bella    04/12/2014    4 recensioni
Non si erano coperti, accontentandosi forse del calore del materasso e dei loro corpi abbracciati. Eppure, lo spiffero d’aria che proveniva dalla finestra socchiusa rendeva la stanza fresca, e a Naruto era venuta la pelle d’oca dal freddo.
Ma spostarsi e scomodare Hinata, comodamente poggiata sopra di lui, gli sembrava un vero peccato. E un po’ di freddo non gli avrebbe fatto male.
(NaruHina)
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie, Contesto generale/vago
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NdA: Mi sto fissando con loro, non va bene.
...Pazienza.
Spero vi piaccia!
Remedios

Ps: Isaka-chan, dedico a te la storia perchè se ho la tua approvazione so che la storia è bella. Grazie ♥


 
Calore
(NaruHina)

 

L’unica cosa che dispiaceva a Naruto in quel momento era che le coperte, di solito intrise del profumo floreale di Hinata, odorassero di sudore. Le sentiva sui piedi, appiccicate alla pelle delle gambe che teneva divaricate per lasciar spazio a quella della ragazza.
Non si erano coperti, accontentandosi forse del calore del materasso e dei loro corpi abbracciati. Eppure, lo spiffero d’aria che proveniva dalla finestra socchiusa rendeva la stanza fresca, e a Naruto era venuta la pelle d’oca dal freddo.
Ma spostarsi e scomodare Hinata, comodamente poggiata sopra di lui, gli sembrava un vero peccato. E un po’ di freddo non gli avrebbe fatto male.
Hinata teneva gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta, e il suo respiro si scontrava con la pelle sul petto del ragazzo. Naruto la fissava da tanto ormai, il fiato ancora corto e le mani che non si erano stancate di sentire quel corpo, anche se poche ore prima avevano assorbito ogni possibile impressione della pelle diafana e liscia come una pesca di Hinata.
Se una delle mani scorreva lungo la schiena in un andirivieni ininterrotto, l’altra era semplicemente poggiata sulla mano della donna, posata dolcemente sul petto di Naruto.
Hinata dormiva, ma Naruto non riusciva a staccarle gli occhi di dosso e addormentarsi insieme a lei.
Era bella persino nel sonno. Più bella di quando, poco prima, l’aveva guardato ad occhi spalancati e lucidi, il viso tinto di ogni sfumatura di rosso possibile e le labbra intrappolate tra i denti per non urlare. Più bella di quando aveva guidato lei l’azione, il bacino ondeggiante sinuosamente su di lui e le mani quasi conficcate sul suo corpo, che avevano lasciato graffi che Naruto poteva ancora sentire nella sua mente come dolci solletichi.
Più bella di tutte le volte in cui l’aveva baciata, racchiusa tra le sue braccia in una bolla di intimità, lasciando che fossero quei baci a esprimere quello che sentiva.
Era sempre una scoperta interessante interagire con Hinata durante quei momenti in cui al mondo potevano esserci solo loro due, senza che il resto potesse avere importanza. Tenerla tra le braccia, farla impazzire di piacere, annegare nel suo intenso profumo quando immergeva il naso in quella massa fluente di capelli, affondare in lei e diventare un tutt’uno con il corpo e con l’anima, sentire il suo nome ripetuto più volte durante l’amplesso, ogni cosa che facevano l’amore tutto questo assumeva una nuova, incredibile sfumatura.
Era curiosa e audace, nella misura giusta del suo carattere. Manteneva il carattere timido e gentile anche sotto le coperte e non si lasciava mai andare troppo per paura di disturbare, e arrossiva ancora come un pomodoro quando Naruto le diceva di essere fantastica o si limitava a guardava intensamente. Ma quando voleva osare lo faceva senza chiedere il permesso e sorprendendolo piacevolmente, e una volta che aveva preso il ritmo il ragazzo rimaneva affascinato dal suo modo di condurre i giochi.
Lui cercava di darle piacere come lei cercava di farlo sentire a suo agio, e man mano che le cose si facevano più interessanti, Hinata escogitava nuovi modi per sedurlo e farlo rimanere a bocca aperta.
D’un tratto sorrise, ricordando che sul fattore seduzione Hinata era riuscita a fare progressi.
Non si sarebbe trovato in quelle condizioni, se Hinata non avesse indossato il kimono dalle stampe floreali che a lui piaceva tanto e non gli avesse chiesto di aiutarla a metterlo.
Lui non aveva avuto il cuore di rifiutare una richiesta del genere e aveva dato il suo contributo molto volentieri. Che poi alla fine, l’avesse aiutata a togliersi il kimono piuttosto che a metterlo, a nessuno dei due era particolarmente dispiaciuto.
E ora lì, nuda e avvinghiata a lui, Hinata aveva le sembianze di una dea, più bella della luna nella notte più fresca e più bella del sole nel giorno più caldo.
La avvolse tra le sue braccia senza muoversi troppo, le labbra posate sulla fronte ricoperta dalla frangetta. Le lasciò baci leggeri come una piuma, piano e con la cautela necessaria a non svegliarla.
Lei strizzò gli occhi ed emise un lungo sospiro, mugolando amabilmente e premendo ancora di più il suo corpo contro quello di Naruto, i floridi seni premuti su di lui e le gambe attorcigliate alle gemelle.
Nulla sembrava essere in grado di rovinare quel momento, ma una folata di vento riuscì ad aprire la finestra, aprendola più del necessario. Lo spiffero divenne un soffio freddo che fece rabbrividire entrambi. Hinata arricciò il naso e, aperti gli occhi, starnutì.
Lo starnuto fu come un campanello d’allarme, e Naruto non si preoccupò più di quanto fosse comoda lei.
Hinata non fece nemmeno in tempo a dire che aveva freddo perché lui la coprì, avvolgendola nelle lenzuola con grande cura. Non gli importava rimanere scoperto al freddo, ma non poteva lasciare Hinata infreddolirsi.
-Così starai meglio.- disse, in un sussurro roco.
Hinata pur se ancora assonnata lo osservò, steso accanto a lei senza la coperta addosso. Arrossì di fronte a quella meravigliosa visione, e aprì un lembo del lenzuolo per farlo passare, invitandolo con lo sguardo ad unirsi a lei. Lui non poté rifiutare.
Finirono abbracciati sotto la coperta, godendo del calore reciproco dei loro corpi, nasi a contatto e labbra aperte in un sorriso.
A loro piacevano quei momenti di puro silenzio, fatti solo di sorrisi e carezze lievi sul viso. Se non c’erano le parole bastavano gli occhi.
-Fa freddo qui, ma non voglio alzarmi.-
-Nemmeno io.-
-Ma non voglio che tu prenda freddo.-
-Qui sto al caldo, e meglio di quanto pensi.-
Glielo disse allargando il sorriso, sporgendosi verso di lui e baciandolo, lo schiocco del loro bacio un dolce suono  che si diffuse nell’aria.
Ne seguirono altri, accompagnati da risate e da altri schiocchi, finché non si ritrovarono uno sopra l’altra.
Naruto si staccò un attimo per poterla guardare, puntellandosi sulle braccia e facendosi spazio tra le sue gambe. Fu un piacere per lui posare gli occhi su ogni particolare del corpo di Hinata, e scoprì ancora una volta  di essersi innamorato della donna più bella di tutto il mondo.
Era pronto a fare l’amore con lei altre infinite volte, e mai si sarebbe stancato di tutto ciò.
-Ho freddo.- disse, chinandosi  e lasciandole una scia di baci lungo il collo. Lei era calda, ansimante, invitante.
-Ti scaldo io.- fece lei, ridacchiando. E lui rise insieme a lei, aumentando le carezze.
E si scaldarono ancora, fregandosene del vento freddo sulla loro pelle nuda e dando unicamente importanza a loro due, al loro nido sotto le coperte.
E al fatto che insieme erano più belli del sole e della luna durante le giornate di bel tempo.
   
 
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