04/12/2014
3 recensioniCome un fantoccio;
Niente è come sembra.
La prima volta che t’ho vista eri lì, ferma in quel vecchio magazzino assieme alle tue amiche. Non indossavi niente di speciale, niente che attirasse l’attenzione, niente che potesse distinguerti dalla massa. Eppure, nell’esatto momento in cui i miei occhi hanno incontrato i tuoi, ho avvertito come qualcosa dentro: una scintilla, una sorta d’emozione che non avevo mai provato. Per la prima volta nella mia vita ho desiderato fare qualcosa.
Ho desiderato di venirti incontro.
Ma non l’ho fatto.
Tu eri circondata dalle tue amiche e a me non andava di disturbarvi; in un certo senso ero come impossibilitato al movimento. Mi sentivo frenato, capisci? E poi chissà, magari parlavate di uomini; come avrei potuto intromettermi proprio nei vostri discorsi? Ci avrei fatto una pessima figura. E così, un po’ per timore d’esser beccato a guardarti e un po’ per altri motivi, alla fine ho distolto lo sguardo.
E non t’ho più rivista.
Per anni t’ho cercata, per anni t’ho aspettata, ma da me non sei mai ritornata.
Che fine ha fatto? Me lo son chiesto e richiesto un milione di volte, ma l’unica conclusione a cui son giunto è che forse, nonostante quello sguardo strano che ci siam scambiati, tu non avevi bisogno di me. Non avevi alcun interesse nei miei confronti. E come avresti potuto..? Tu sei così bella che io non potrei mai uguagliarti, non potrei mai starti vicino! Io e te non potremo mai essere come quelle coppiette inseparabili che si vedono dappertutto. Siamo così diversi…
A distanza di anni però t’ho ritrovata. E ancora una volta guardi lontano, occhi vitrei e sguardo spento. Chissà che ti passa per la testa. Di sicuro starai pensando a qualcun altro, qualcuno che sa di buono e che veste di marca; qualcuno che ha i soldi sempre in tasca e che impiega poco per piegarti al suo volere. Qualcuno che ha una bella dialettica e che tra sorrisi e risatine ti fa spogliare in un baleno. A volte basta davvero così poco per svestirti… Come fai? Com’è possibile? Perché fai questo con gli altri e non con me?
Non sei una puttana, questo mai, e del resto quelle donnacce non le trovi in un posto come questo, ma soprattutto non hanno lo sguardo che hai tu. Non hanno la pelle liscia che hai tu. Non hanno i capelli come ce li hai tu. E non assumono le pose che assumi tu.
Mia cara amata, tu sei splendida. Se potessi, te lo direi in tutte le lingue del mondo. Ma c’è che tu stai lì, abissalmente distante da me, e non ti volgi mai in mia direzione. Oh, come vorrei che tu mi guardassi! Una volta sola basterebbe! O al peggio solo cinque secondi, o forse no, no!, tre, o magari uno solo se non si può far di più! Quanto vorrei che tu mi vedessi… E invece no, te ne stai semplicemente lì in posa dietro questo separé che fissi oltre la vetrina mentre varie commesse ti spogliano e rivestono senza che io ti veda. Senza che tu, mi veda. Senza che i nostri sguardi possano mai incontrarsi.
Che cosa brutta l’Amore tra due manichini…
Ho desiderato di venirti incontro.
Ma non l’ho fatto.
Tu eri circondata dalle tue amiche e a me non andava di disturbarvi; in un certo senso ero come impossibilitato al movimento. Mi sentivo frenato, capisci? E poi chissà, magari parlavate di uomini; come avrei potuto intromettermi proprio nei vostri discorsi? Ci avrei fatto una pessima figura. E così, un po’ per timore d’esser beccato a guardarti e un po’ per altri motivi, alla fine ho distolto lo sguardo.
E non t’ho più rivista.
Per anni t’ho cercata, per anni t’ho aspettata, ma da me non sei mai ritornata.
Che fine ha fatto? Me lo son chiesto e richiesto un milione di volte, ma l’unica conclusione a cui son giunto è che forse, nonostante quello sguardo strano che ci siam scambiati, tu non avevi bisogno di me. Non avevi alcun interesse nei miei confronti. E come avresti potuto..? Tu sei così bella che io non potrei mai uguagliarti, non potrei mai starti vicino! Io e te non potremo mai essere come quelle coppiette inseparabili che si vedono dappertutto. Siamo così diversi…
A distanza di anni però t’ho ritrovata. E ancora una volta guardi lontano, occhi vitrei e sguardo spento. Chissà che ti passa per la testa. Di sicuro starai pensando a qualcun altro, qualcuno che sa di buono e che veste di marca; qualcuno che ha i soldi sempre in tasca e che impiega poco per piegarti al suo volere. Qualcuno che ha una bella dialettica e che tra sorrisi e risatine ti fa spogliare in un baleno. A volte basta davvero così poco per svestirti… Come fai? Com’è possibile? Perché fai questo con gli altri e non con me?
Non sei una puttana, questo mai, e del resto quelle donnacce non le trovi in un posto come questo, ma soprattutto non hanno lo sguardo che hai tu. Non hanno la pelle liscia che hai tu. Non hanno i capelli come ce li hai tu. E non assumono le pose che assumi tu.
Mia cara amata, tu sei splendida. Se potessi, te lo direi in tutte le lingue del mondo. Ma c’è che tu stai lì, abissalmente distante da me, e non ti volgi mai in mia direzione. Oh, come vorrei che tu mi guardassi! Una volta sola basterebbe! O al peggio solo cinque secondi, o forse no, no!, tre, o magari uno solo se non si può far di più! Quanto vorrei che tu mi vedessi… E invece no, te ne stai semplicemente lì in posa dietro questo separé che fissi oltre la vetrina mentre varie commesse ti spogliano e rivestono senza che io ti veda. Senza che tu, mi veda. Senza che i nostri sguardi possano mai incontrarsi.
Che cosa brutta l’Amore tra due manichini…