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Autore: r e d_a p p l e    05/12/2014    1 recensioni
«Ed è vero, io ti odio!» Gli disse, cercando di trovare la forza di parlare senza singhiozzare «Ti odio perché ti amo, e non ti posso avere!»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, Fred Weasley Jr, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Joss passò il resto delle vacanze estive ad ignorare le lettere di Fred e a cercare di non far preoccupare né i suoi genitori né Dominique: non era cambiata dal compleanno della rossa, era sempre la stessa ragazza non troppo gioiosa né troppo aperta, ma erano comunque tutti preoccupati per lei; anche Fred lo era, ma non le interessava. Cioè, in realtà le interessava eccome, solo che non voleva ammetterlo: stava facendo un personale corso di autoconvincimento che consisteva nel far credere a se stessa che non si era innamorata di Fred Weasley jr e che non doveva stare male, ma non stava avendo molto successo. Piangeva senza volerlo ogni sera, stando ben attenta a non farsi sentire da sua madre, e al mattino si faceva sempre una lunga doccia per calmarsi e giustificare gli occhi rossi; non era quello che voleva, non si era mai vista come una persona debole e soprattutto non piangeva molto spesso, ma dalla sera del compleanno non sembrava in grado di fare altro. Va bene, probabilmente non era più la stessa, anzi non lo era di sicuro, ma non voleva che le persone si preoccupassero per lei, se l'era sempre cavata da sola fin da piccola (per quanto possibile), e voleva che almeno quel lato del suo carattere non cambiasse neanche in quella circostanza; comunque fu abbastanza brava a nascondersi, o forse era quello che sua madre voleva farle credere, perché non ci fu mai una conversazione con i suoi genitori che gravitasse sul perché la sera andasse sempre a dormire presto e scendesse a colazione sempre per ultima, e ormai che le vacanze estive erano finite, non c'erano possibilità che i suoi genitori cercassero una conversazione di quel tipo e lei ne era certamente felice.
La mattina del primo Settembre arrivò a King's Cross decisamente in anticipo così da celare fin proprio all'ultimo il suo cambiamento ai genitori: sentiva che in mezzo alla gente sarebbe stato tutto più facile, anche se tra quella gente poteva esserci anche Fred, circostanza che sicuramente avrebbe fatto colare a picco tutti i suoi buoni propositi sul non far preoccupare nessuno; al suo arrivo Dominique era già arrivata, così salirono insieme sul treno tenendo i posti ai suoi fratelli e a Rose ed Albus, così da non dover far sopportare a Joss la presenza di Fred. Dal canto suo doveva ammetterle che le dispiaceva molto lasciare Fred in disparte, ma sapeva che non avrebbe retto se avesse continuato a chiederle che cosa aveva, ed era sicura che l'avrebbe fatto; non se la sentiva di affrontarlo, di comportarsi come se non fosse successo niente o più semplicemente di passarci del tempo assieme, voleva evitarle di parlargli in più a lungo possibile, e sapeva bene che sarebbe stata l'unica cosa possibile da fare, se non altro perché frequentavano le stesse lezioni ed erano compagni di Casa, quindi si vedevano più di quanto lei desiderasse. Aveva semplicemente deciso che l'avrebbe ignorato il più possibile, fin quando non si fosse decisa a rccontargli tutto, semmai l'avesse fatto, o fin quando lui non l'avrebbe ossessionata a tal punto da farle sputare il rospo; per come la vedeva in quel momento, era molto più probabile che fosse lui a farla parlare, piuttosto che la sua volontà.
Josceline iniziò a fingere di dormire non appena il treno partì, così da non essere disturbata dal rosso: sperava vivamente che funzionasse, e avendo dalla sua parte tutto il suo scompartimento (Albus era stato meno facile da convincere, ma alla fine aveva ceduto) sentiva che sarebbe filato tutto liscio; dopo una ventina di minuti di viaggio, sentì la porta dello scompartimento aprirsi «Joss, credo che...» Iniziò a parlare Fred, prima che Dominique lo zittisse in malo modo «Lo vedi che sta dormendo?» Lo rimproverò a bassa voce: era molto strano che la mora dormisse durante il viaggio, infatti non era mai successo prima «Dice che Mr. Phelps è stato male stanotte e ha dovuto accudirlo.» Affermò seria la rossa: Josceline era pronta a scommettere che stava anche annuendo per rinforzare la sua affermazione, così come era pronta a scommettere che il resto dello scompartimento si stesse sforzando di non ridere, chi masticando una gomma chi fingendosi divertito da quello che stava leggendo «Parleremo all'arrivo allora.» Si arrese il rosso prima di lasciare lo scompartimento «Che scusa originale.» Disse sarcastica Victoire, sfogliando rumorosamente la sua copia della Gazzetta del Profeta: Dominique le lanciò uno sguardo tagliente «Lei non si stava intrattenendo con Teddy Lupin, contrariamente a qualcun altro qui dentro.» Replicò acida battendo subito dopo il cinque con Louis che, per punizione, si beccò una "gazzettata" in testa; Joss aprì leggermente gli occhi e sussurrò un "grazie" all'amica, che le sorrise facendole l'occhiolino. La mora passò tutto il resto del viaggio con gli occhi chiusi non riuscendo a non pensare al momento in cui avrebbe dovuto parlare con Fred, perché quel momento sarebbe arrivato, e quella nuova certezza nasceva dal fatto che il rosso aveva intenzione di capire cosa stava succedendo e, per quanto Hogwarts fosse grande, non potevi scappare per sempre.
Non appena il treno di fermò quattro dei sei compagni di scompartimento di Josceline, lei compresa ovviamente, corsero verso le carrozze (Rose ed Albus, essendo al primo anno, avrebbero usato le barche, poveri loro) riuscendo a salire su quella che si trovava in testa alla fila ancor prima che Fred riuscisse a scendere dal treno: la mora iniziò a pensare che quella fuga fosse divertente, ma non poteva negare di avere un po' di paura che Fred la trovasse prima di quanto lei volesse. Non appena misero piede nella Sala Grande si sedettero in formazione compatta facendo sedere tutti gli altri Grifondoro attorno a loro in modo da non lasciare posto per Fred: erano sicuri che lui non sarebbe arrivato troppo presto perché avevano lasciato a James il compito di fargli perdere un po' di tempo, compito che il giovane aveva accettato con entusiasmo; Joss si sentiva un po' in compla, anzi ad essere onesti si sentiva tremendamente in colpa: insomma, per colpa sua Fred veniva escluso e preso in giro dalla sua famiglia, ed in quel momento si rese conto di quanto fosse squallido, tanto da dire a Dom, Victoire e Louis che, da quel momento in poi, avrebbe evitato Fred senza che loro fossero costretti a tagliarlo fuori. L'unica a protestare fu la rossa che le disse che per lei era importante aiutarla, ma Joss in fondo sapeva che voleva molto bene a Fred, e non voleva che il loro rapporto si deteriorasse per una sciocchezza simile, così disse all'amica che poteva farcela anche senza mettere loro in mezzo; dopo quel veloce chiarimento, che le tolse un enorme peso dallo stomaco, iniziarono a prestare attenzione allo Smistamento. Sorrisero quando Rose venne smistata tra i Grifondoro e rimasero di stucco, tutti compresa Josceline, quando Albus venne smistato tra i Serpeverde: anche lui sembrò rimanerci male e se ne andò sconsolato al tavolo dei Serpeverde; la mora era sicura che, anche se nessun membro del "clan" Weasley-Potter apparteneva alla casata dei Serpeverde, Albus non sarebbe mai stato lasciato solo da nessun membro della sua famiglia ed il sorriso, velato di tristezza per la separazione, di tutti i suoi cugini le fece capire che sarebbe stato esattamente così. Lo Smistamento finì poco dopo e, dopo un breve discorso della professoressa McGranitt, il banchetto ebbe inizio; Josceline non aveva fame, ma non ne se ne preoccupò molto: era da un po' che era diventata inappetente, e la cosa non le dava particolarmente fastidio. I suoi amici non sembrano particolarmente preoccupati, dato che avevano evidentemente fame e non avevano di certo tempo da perdere, ma Dominique la guardò strano, come se fosse preoccupata, e probabilmente lo era «Non mangi?» Le chiese servendosi un po' di tacchino: la mora impiegò un po' a rispondere, aveva piantato gli occhi nel vuoto estraniandosi dall'intera Sala Grande «Uhm? Oh no, non ho fame.» Le rispose sorridente: la rossa alzò le spalle continuando a mangiare, mentre Joss diede un piccolo morso ad una mela prima di iniziare a giocherellarci vdendola ingiallire senza riuscire a darle neanche un altro morso; vedendo che Fred aveva finito di mangiare il suo abbondante pasto, la mora si alzò in fretta e furia e si precipitò per le scale: il rosso la inseguì, anche se non correndo per non dare nell'occhio, ma quando lei aveva già raggiunto il sesto piano, lui stava ancora correndo a rotta di collo per le scale del terzo; non appena arrivò davanti al ritratto della Signora Grassa, la ragazza si rese conto di non avere la minima idea di quale fosse la parola d'ordine, così si spostò di corsa in un corridoio buio e deserto pregando che qualcuno dei suoi amici arrivasse al più presto a coprirle le spalle. Sentiva Fred imprecare davanti al ritratto della Signora Grassa, probabilmente non sapendo a sua volta la parola d'ordine e si disse che, se qualcuno non fosse arrivato al più presto, lui avrebbe finito per trovarla, e lei non era pronta ad affrontarlo.
  
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