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Autore: Tomi Dark angel    06/12/2014    7 recensioni
(Newmas)
Thomas abbassa la pistola. Non premerà quel grilletto, non ucciderà Newt. Il suo Newt.
-Tommy.-
Newt lo chiama, si avvicina. Per un attimo, Thomas pensa che voglia attaccarlo, che stia per stringergli le mani al collo. Vede le sue braccia tendersi, le dita stiracchiarsi verso la gola pulsante ma non tesa di nervosismo. Perché Thomas non può avere paura di Newt. Newt è suo amico, Newt è… vita. Aria. Anima.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Newt, Thomas
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il mondo è un pianeta antico e senza tempo, vecchio di dolori e pianti, di morte e grida disperate. È un mondo che poco a poco si sgretola, va in pezzi, si accartoccia su se stesso come mano raggrinzita che stringe dita sottili d’ossa sporgenti in un pugno sempre più serrato, sempre più soffocante.
Le prime vittime di questa stretta maledetta, sono i giovani. Ragazzi troppo piccoli per morire, troppo piccoli per conoscere la morte. Ragazzi che se ne vanno, ricoprendo di sangue e cadaveri la rinascita di un mondo malato, che l’uomo non si rassegna a lasciare andare. La vita ormai, è sparita del tutto. Rimane solo il mero senso di sopravvivenza, e i bisogni animali che derivano da essa. Nessun colore, nessun calore. Niente.
Vuoto. Le persone sono vuote, senza speranza e senza spirito. Di anime pure, non ce ne sono più.
È come una tempesta, un violento congelarsi di calore e vita, di amore e umana pietà. Ogni cosa si cristallizza, ogni senso di umanità s’accascia in un sonno senza fine e senza ritorno. È su questo paesaggio desolato che cade il silenzio, ed è su questo gelo infinito d’anime devastate che si spalanca qualcosa, uno spiraglio di luce, un barlume di sincera dolcezza sul volto già esangue di un ragazzo biondo, che fissa negli occhi un suo coetaneo armato di pistola.
-Ti prego, Tommy.-
Newton. Newt. Ex capo dei Radurai, soggetto sperimentale della C.A.T.T.I.V.O… e Spaccato in fase terminale. Prossimo alla follia, prossimo ad annientare quel poco d’anima che gli rimane. Spaccato. Lui non vuole esserlo, ma lo sarà. E farà del male a… lui. Al suo Tommy. Non può permetterlo.
-Ti prego.-
Thomas abbassa la pistola, china il capo. Ha gli occhi serrati, le labbra strette, le nocche sbiancate. Trema di un dolore sordo, mai provato prima, ma che brucia come fuoco sulla pelle. Non premerà quel grilletto, non ucciderà Newt. Il suo Newt.
-Tommy.-
Newt lo chiama, si avvicina. Per un attimo, Thomas pensa che voglia attaccarlo, che stia per stringergli le mani al collo. Vede le sue braccia tendersi, le dita stiracchiarsi verso la gola pulsante ma non tesa di nervosismo. Perché Thomas non può avere paura di Newt. Newt è suo amico, Newt è… vita. Aria. Anima. Newt è l’unico tra tutti loro che nella sua sporcizia, ha saputo mantenere una parvenza di reale umanità.  Thomas gliel’ha vista negli occhi, viva pulsante di profondi respiri, lucente come raggi di sole pallido, dorato, ben diverso dal rosso disco solare che all’esterno consuma le pelli e divora le retine degli occhi. Il sole che brilla in Newt si riflette gentile nei suoi capelli, nel suo sguardo, nei suoi gesti. E non brucia. Non fa male. Semplicemente, scalda chiunque si trovi nel suo raggio d’azione, baciandolo di una serenità che in qualche modo, il mondo ha voluto racchiudere in quel piccolo ragazzo troppo puro per poter sopravvivere.
Newt avanza ancora, gli sfiora il collo con le dita… e lo abbraccia. Preme il viso sulla sua spalla, respira piano e con delicatezza. Nonostante la sporcizia che lo ricopre da capo a piedi, profuma di legna e pioggia. Ed è un buon odore, che sa di casa. Thomas lo adora da subito, lo inala come aria purissima e incontaminata, splendida come la più dolce delle benedizioni.
Sente il corpo di Newt aderire al suo, le sue mani affondare tra i capelli. Mani gentili, che non sanno più uccidere. Mani che scelgono la pace, mani che scelgono di sanare piuttosto che ferire.
-Salvali, Tommy.- mormora Newt. –Salvali, e sana il cacchio di mondo. Sii emissario di vita, e vivi quanto ti rimane nel modo schifosamente migliore che ti viene in mente. Ridi, piangi, cadi, rialzati. Ma sii vivo. Arriveranno gli incubi ma, almeno nella tua testa, a proteggerti ci sarò io. Fidati di me. Fidati delle mie ultime parole.-
-Non lo farò. Non posso farlo…-
Thomas singhiozza, la mano ancora stretta sul calcio della pistola. Piange per se stesso, per Newt, per il mondo che malato poco a poco si spegne e li massacra come innocenti agnelli condotti al macello. Semplicemente, Thomas piange.
Newt si allontana, gli afferra il capo tra le mani. Con candida dolcezza di bambino, gli bacia la fronte, la tempia, il naso. Ad ogni tocco lo risana, lo ripulisce, lo perdona. È un angelo che lo richiama alla vita, è un angelo che dolcemente lo spinge ad andare avanti, a lottare e a credere in un domani luminoso, vivo, che esiste.
Poi, giunge alle labbra, ma ancora non le sfiora.
-Non provare pietà per chi non c’è più, Tommy. Tutti noi siamo nient’altro che invisibili. Vi vediamo piangere, soffrire, implorare la nostra consolazione perché vi sentite troppo stanchi per andare avanti da soli. Pensate che i morti continuino a tacere semplicemente perché nessuno di voi si è mai soffermato ad ascoltare davvero. Tendi l’orecchio, ogni tanto, e prova a chiederti se è davvero con le sole tue forze che resti in piedi. Ascolta chi ti parla attraverso altri mezzi, guarda chi è invisibile ma ti sostiene.- Newt sorride di un sorriso vero, pulito, che per la prima volta richiama a sé quel sole dorato e gentile, caldo e caritatevole, così come Thomas vorrebbe ricordarlo. È un fiore che sboccia nel gelo della neve, è un atto di morbido candore che schiude al mondo le porte di una speranza ancora viva.
-Io sarò uno di loro, Tommy. Io ci sarò sempre. Ma, almeno per ora, devi lasciarmi andare. Lasciami andare, lascia che sia libero… salvami per l’ultima volta.-
Newt si avvicina, accosta le labbra alle sue.
-Ti prego, Tommy.-
Poi, lo bacia, ed è come se il sole caldo e dorato sfondasse le pareti, abbattesse i cieli e le malattie. I deserti sbocciano di piante e fiori rigogliosi, gli Spaccati non esistono più. Il mondo nasce e muore insieme a quelle labbra, insieme a quegli occhi così innocenti che troppo hanno visto, ma che tanto hanno saputo perdonare senza giudizio. Un’ultima preghiera, un’ultima lacrima che sigilla quel gesto così puro, così sincero e immacolato. L’ultima gemma di candore che il mondo avrà modo di vedere, l’ultimo gesto del più importante degli agnelli sacrificali.
Thomas preme il grilletto. Newt si accascia. Il tempo si ferma.
Tuttavia, Thomas non piange più. Stringe a sé il corpo di Newt, lo accarezza e lo bacia mentre poco a poco egli si spegne e appassisce, lasciandosi alle spalle radici sane di rinnovate speranze.
Il mondo starà a guardare mentre l’ultima scintilla di candore si spegne. Starà a guardare mentre Thomas bacia ancora e ancora quel sorriso congelato ma soddisfatto che come pallida rugiada benedice il mondo, richiamandolo alla vita, alla rinascita, all’alba di un sole dorato come quei capelli, caldo come quelle mani che neanche nella morte troveranno refrigerio.
Newt muore, ma si lascia alle spalle il seme di una speranza. La stessa che allontana Thomas dalla pazzia; la stessa che, insieme a mani invisibili di spirito guardiano, lo aiutano a rialzarsi e a correre ancora, fino alla fine, Velocista ora e per sempre, come anima intrepida che passo dopo passo, risana il mondo e lo conducono a credere che il domani, dopotutto, esiste per tutti.
 
Angolo dell’autrice:
Da dove è uscita questa? Va bene… forse ho scritto una marea di sploffate, ma cercate di perdonarmi. L’ora è un po’ tarda e il cervello si sta rincaspiando. Però non potevo non scriverla, accidenti! È… è la Newmas! E dove c’è Newmas, c’è casa! *Parte musichetta della Barilla* . Ok, torniamo a noi… chiedo scusa per la valanga di sploffate che ho scritto, ma spero che in qualche modo possiate apprezzare… lo sforzo? Sforzo? Chiamiamolo così, su. Be’, che dire? Spero di ricevere qualche piccolo commentino, per quanto sia insignificante questo scritto. A prestissimo, pive!
Tomi Dark Angel
  
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