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Autore: lapoetastra    08/12/2014    1 recensioni
Mi chiamo Adam.
Odio partecipare al Fight Club.
Non trovo niente di bello nel vedere uomini che si picchiano a morte.
E io mi chiamo Tyler.
E adoro il Fight Club.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Mi chiamo Adam.
Non so perchè partecipo al Fight Club.
Non trovo niente di bello nel vedere uomini che si picchiano a morte, si fanno saltare i denti, si pestano gli occhi.
Vedere il sangue che schizza a causa dei pugni e dei calci mi fa rabbrividire e venire la nausea.
Distolgo lo sguardo, sempre.
Non riesco ad abituarmi, mai.
Come potrei?
Provo orrore, disgusto e pietà per quegli uomini che rischiano ogni giorno la propria vita in questo spazio angusto.
Vorrei fermarli, ma non posso.
Vorrei dir loro di smetterla, ma non ce la faccio.
Tyler non me lo permette.

Mi chiamo Tyler.
Adoro partecipare al Fight Club.
Vedere tutti quegli uomini, quella massa di carne pulsante che si calpesta a vicenda come gelatina mi dà un piacere indescrivibile.
Vedere loro sul punto di morte fa sentire me incredibilmente vivo.
Mi sale l'adrenalina, e impazzisco.
E' una sensazione spettacolare.
Pervade ogni fibra del mio essere.
Osservare la sofferenza sui volti dei combattenti sconfitti è una visione per i miei occhi.
Vorrei tanto combattere anche io, ma non posso.
Adam non me lo permette.

I membri del Fight Club erano sempre molti, ogni sera.
Alcuni vi partecipavano attivamente, altri erano solo dei passivi spettatori, che incitivano con urla e grida stridule i combattenti.
Tutti quanti amavano la tensione della lotta.
Era per tale motivo, in fondo, che erano lì, giorno dopo giorno.
Ma, tra questi, vi era un individuo un po' particolare.
Non si riusciva a capire se amasse o no gli scontri.
C'erano volte, infatti, in cui la vista del sangue e dei corpi martoriati sembrava farlo stare profondamente male, mentre altre in cui ne era chiaramente elettrizzato, affascinato, eccitato.
Nessuno lo sapeva, ma quell'individuo strano non era sempre la stessa persona.
In senso fisico sì, ma non a livello mentale.
Perchè quando era orripilato dalla violenza pensava a se stesso come Adam, mentre quando la amava e la desiderava diventava improvvisamente Tyler.
E nessuno dei due poteva agire senza che l'altra parte di sè acconsentisse.
   
 
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