Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |      
Autore: _Heartland_    08/12/2014    2 recensioni
{ | Lukabeth | Ambientato fra l'Eroe Perduto e il Figlio di Nettuno | }
| Dalla storia |
❝ Si sedette su un tronco, appoggiandovisi con tutto il peso. Non si sentiva più sé stessa, ormai. Gli unici due ragazzi che aveva amato davvero in tutta la sua vita erano spariti, entrambi. Percy, specialmente, senza alcuna notizia. Di colpo era come evaporato, e nessuno riusciva a spiegarsi cosa e come fosse successo.
[ ... ]
Luke. Gli occhi le si riempirono le lacrime, che minacciarono di traboccare oltre le ciglia e rotolare giù per le guance.
Lui, che l’aveva salvata fin da quando era piccola. Che l’aveva protetta, l’aveva guidata, l’aveva vista crescere. Lui, che ogni qualvolta lei si sentisse male la accoglieva fra le sue braccia. Lui, che ogni sera la stringeva a sé per proteggerla dagli incubi. Lui, che l’aveva protetta anche quando non doveva, anche quando era al servizio di Crono. Lui, che poi si era sacrificato per salvare lei, e anche tutti gli altri.
La ragazza abbassò lo sguardo, mentre la prima lacrima le rigava la guancia. Sentì la gola pizzicarle, per poi bruciare con più insistenza.
Bruciare come il drappo funebre di Luke.
[ ... ]
« Mi manchi, Luke. Mi manchi terribilmente. » ❞
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Luke Castellan, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Say something, I'm giving up on you.




Image and video hosting by TinyPic




Prologo.



A qualcuno.



❝ Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà. ❞
——— ❖ D. Grosmann. ❖———

 

Annabeth camminava sola nel bosco. Strascicava i piedi, tenendo lo sguardo basso, senza una meta precisa. I capelli erano legati in una coda alta e disordinata e la ragazza, come al solito, vestiva degli shorts grigi e la maglia del campo. Nel fodero, infine, teneva il pugnale.
Si sedette su un tronco, appoggiandovisi con tutto il peso.
Non si sentiva più sé stessa, ormai. Gli unici due ragazzi che aveva amato davvero in tutta la sua vita erano spariti, entrambi.
Percy, specialmente, senza alcuna notizia. Di colpo era come evaporato, e nessuno riusciva a spiegarsi cosa e come fosse successo. Lei, nel frattempo, sgobbava tutti i giorni pur di trovare qualche informazione, qualche piccolo indizio che la portasse alla pista giusta. Ma niente. O almeno, era andata così. Poi erano arrivati Leo, Piper e Jason. E avevano capito tutto. Percy era dai romani. E non era al sicuro. Il figlio di Efesto aveva bisogno ancora di vari mesi per finire l’Argo II e, di conseguenza, Annabeth avrebbe dovuto aspettare ancora un bel po’.
E poi c’era Luke.
Luke. Gli occhi le si riempirono le lacrime, che minacciarono di traboccare oltre le ciglia e rotolare giù per le guance.
Lui, che l’aveva salvata fin da quando era piccola. Che l’aveva protetta, l’aveva guidata, l’aveva vista crescere. Lui, che ogni qualvolta lei si sentisse male la accoglieva fra le sue braccia. Lui, che ogni sera la stringeva a sé per proteggerla dagli incubi. Lui, che l’aveva protetta anche quando non doveva, anche quando era al servizio di Crono. Lui, che poi si era sacrificato per salvare lei, e anche tutti gli altri.
La ragazza abbassò lo sguardo, mentre la prima lacrima le rigava la guancia. Sentì la gola pizzicarle, per poi bruciare con più insistenza.
Bruciare come il drappo funebre di Luke.
Si rialzò a fatica, facendo leva sulla sporgenza di un tronco.
Non ce la faceva più. Tutto quel peso sulle sue spalle era insopportabile. Annabeth si definiva come un arco a tutto sesto costruito male, dove la chiave di volta non era posizionata bene e dove, dunque, tutto minacciava di crollare da un secondo all’altro.
Incominciò quindi a camminare, decidendo che passeggiare ormai non le avrebbe più rischiarato le idee, avvicinandosi alla barriera del Campo. Arrivata al margine della collina, lasciò correre per un momento lo sguardo per tutto il campo. Osservò i campi di fragole, la Casa Grande, il padiglione, le stalle, l’Arena, e tutte le altre strutture in marmo lucido che caratterizzavano il campo, fino ad arrivare alla spiaggia, dove le sue iridi grigio tempesta si arrestarono all’orizzonte.
Si girò un’ultima volta, puntando gli occhi laddove il Pino di Thalia si ergeva in tutta la sua imponenza. E di colpo, sentì un tuffo al cuore. Sentì di nuovo gli occhi inumidirsi, al contatto con i ricordi. La gola bruciarle e farle male. Le sue gambe di nuovo fragili, che ormai non erano più in grado di reggere il suo peso, così come lei non era più in grado di reggere quella situazione. Le pareva di essere di nuovo sul Monte Tam, schiacciata dal cielo, ma questa volta nessun Luke sarebbe venuto a prenderla in braccio per salvarla dalle grinfie di Atlante.
Thalia le mancava.
Luke le mancava.
La sua famiglia le mancava.

« Mi manchi, Luke. Mi manchi terribilmente. »

Sussurrò fra le lacrime, prima di varcare il confine.


 

❝  Volenti o nolenti l’abbandono ci introduce, dal primo momento in cui lo subiamo, in una terra desolata che non conoscevamo, ci fa ascoltare un timbro inedito della disperazione e della fatica dell’esistere e del desiderare.❞
 
——— ❖ E. Trevi ❖———


 

{ Angolo Autrice! }
 
Salve a tutti con la mia ennesima storia!
Stavolta è una Luke/Annabeth che mi è venuta in mente per caso, mentre sentivo Say Something di Christina Aguilera, seppur mi sono ispirata ad una role.
Che ne pensate del banner?
Si tratta, ovviamente, di una what if? e dal prossimo capitolo in poi, inizierete a rivederlo.
Luke.

Bene, direi che qui ho finito, non ho granchè da dire.

Recensite! Fate felice una scrittrice!


Heart.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: _Heartland_