Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: mayneistheway    09/12/2014    2 recensioni
Dalla storia "Non smette di nevicare da giorni ormai. Ti è sempre piaciuta la neve, ogni volta in questo periodo tornavi bambino. Mi trascinavi fuori a fare passeggiate durante il pomeriggio mentre i fiocchi cadevano lenti e avevi sempre quel sorriso sulle labbra che avrebbe fatto innamorare chiunque." Ziam.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non smette di nevicare da giorni ormai. Ti è sempre piaciuta la neve, ogni volta in questo periodo tornavi bambino. Mi trascinavi fuori a fare passeggiate durante il pomeriggio mentre i fiocchi cadevano lenti e avevi sempre quel sorriso sulle labbra che avrebbe fatto innamorare chiunque.
 
Eri così timido all’inizio, davvero; mi hai fatto penare l’inferno le prime volte che tentavo di avvicinarmi a te. Eri così bello la prima volta che ti ho visto. Ti trovavi al bar Martin’s e osservavi con attenzione un foglio di un blocco, la matita tra le labbra e una concentrazione tale che se fosse esplosa una macchina in strada non te ne saresti nemmeno accorto e in effetti non ti sei reso conto che ti ho fissato per una mezz’ora buona.
Il cameriere ti ha portato un’altra tazza di caffè, ha commentato il tuo disegno e hai sorriso. Penso di non aver mai visto niente di più bello.
Non so cosa mi abbia colpito quel giorno ma la seconda cosa che ho pensato, dopo il “wow” iniziale, è stata “devo scoprire il suo nome”.
Ho parlato col ragazzo che lavorava li, che ho scoperto chiamarsi Louis. Mi è sembrato un tipo molto… estroverso devo dire ma col tempo ci si abitua anche alle battute più squallide e al suo continuo commentare. Vabbè, sta di fatto che è grazie a lui che ho scoperto il tuo nome, Zayn.
Ha fatto una strana risatina quando gliel’ho chiesto e mi ha detto che se lo aspettava dato che ti stavo consumando (io ti giuro che non ho ancora capito come possiate essere migliori amici).
Si Louis mi ha aiutato molto, mi ha detto che persona sei: riservato e che non ama parlare o socializzare, disegni molto e ti piacciono i fumetti. Insomma in poche parole un nerd, aggiungendo la tua fissa per i supereroi e la Marvel. Ti piace stare da solo e non ami la confusione.
Penso di non aver mai ascoltato una persona con così tanto interesse come in quel momento e ho ascoltato bene anche quando mi ha detto che se le mie intenzioni fossero state quelle di una botta e via mi avrebbe cacciato dal locale, aggiungerei anche non con le buone maniere e con un linguaggio un po' più colorito.
 
Ho iniziato a frequentare quel posto non dico quotidianamente ma più volte a settimana,
sempre gli stessi orari e ogni giorno la voglia di conoscerti aumentava. Se ci penso mi viene ancora da ridere. Provavo a parlarti e tu mi guardavi spaesato e stranito finendo per liquidarmi in fretta e io ogni volta tornavo a sedermi al bancone trovando Louis che rideva.
Mi ha detto che se avessi continuato così avrebbe allestito uno show perché era abbastanza divertente vedermi in difficoltà e tornare al mio posto con il broncio.
Ogni volta che ci provavo era la stessa storia e non giungevo mai ad una conclusione, mai.
 
Le cose sono iniziate a migliorare quando sono passato in un giorno e ad un orario completamente diverso trovandoti non più seduto al tavolo ma dietro al bancone mentre Louis puliva i tavoli. Mi è sembrato strano, da come ti ha descritto Louis non pensavo potessi fare un lavoro del genere.
Mi hai chiesto, abbastanza nervoso, cosa volessi ordinare e poco dopo è arrivato anche Louis avendo finito.
Ha detto che usciva a fumare e tu hai annuito aggiungendo di lasciarti una sigaretta.
È stata la prima volta che abbiamo fatto una conversazione degna di essere chiamata così.
 
“Fai mai vedere quello che disegni a qualcuno?”
Alzi le spalle senza sollevare lo sguardo “solo a Louis qualche volta…”
“Io sono una frana nel disegno”
“Nessuno è una frana, basta non soffermarsi troppo a pensare alla perfezione, tutto sono capaci”
“Non l’ho mai vista sotto questo punto di vista in effetti, comunque mi chiamo Liam.”
Allungo la mano nella vana speranza di una stretta e quando alzi lo sguardo e la afferri non mi sembra quasi vero.
“Zayn, ma penso che tu lo sappia già.”
Ridacchio all’ultima frase “si può essere, ma so solo questo”
“Louis è un gran chiacchierone, potrebbe averti detto altro”
“Mi ha minacciato, vale?”
Sorridi involontariamente forse, uno di quei sorrisi appena accennati che ti fanno sciogliere di dolcezza.
"Si, immaginavo"
"E perché?"
"Di solito non racconto la mia vita a persone che non conosco, non sono il tipo"
Annuisco "si sapevo anche questo, scusa."
Scuoti la testa "nessun problema"
"Wow quanta vita oggi, come va Liam?" E due occhi azzurri fanno capolino nella stanza avvinghiando un braccio intorno alle tue spalle e un pizzico di invidia si impossessa di me.
"Tutto bene, tu?" Gli rispondo.
"Bene! Avete fatto amicizia vedo!"
Non alzi lo sguardo dai bicchieri che stai lavando e asciugando.
"Mi ha detto che gli hai parlato di me"
"Lo ha capito da solo veramente" intervengo puntualizzando, sia mai che mi sclera addosso. Quel ragazzo è imprevedibile.
"Beh è una cosa positiva, no Zay?"
Lo guardi con la coda dell'occhio in modo non proprio affettuoso. Che nascondi?
Ma non ho il tempo di fare altre domande, il mio arrivo inaspettato al bar purtroppo è stato dettato da forze maggiori e per le stesse mi ritrovo a scappare col caffè in mano.
 
Le settimane seguenti mi sono presentato al bar forse una o due volte, ricordo che Louis mi chiamava dicendomi che ogni volta che si apriva la porta Zayn scattava. Ha aggiunto che dovevo avere pazienza con te, era una questione delicata.
La mia priorità era sapere cosa ti fosse successo perché tu ti chiudessi così tanto in te stesso. Volevo saperlo per davvero in modo da non commettere quell'errore se mai per noi ci fosse stato un futuro.
Questa convinzione è stata spazzata via dalla troppa sicurezza e fiducia che avevo nella normalità.
Abbiamo iniziato a parlare di più al bar nonostante fossi ancora timido ed insicuro. Louis ci osservava con uno sguardo quasi fiero. Penso di essergli molto grato, senza di lui non ci sarebbe stato un noi molto probabilmente.
Ti sei aperto con me, mi hai fatto vedere qualche tuo disegno e mi hai detto della situazione difficile in cui ti trovi.
Mi hai confidato pure il motivo per cui non ti fidi più di nessuno e per cui sei tanto legato a Louis e penso che non lo ringrazierò mai abbastanza per averti salvato da quel pazzo che credevi ti amasse.
Ti avevo detto che io ero diverso, che di me potevi fidarti e tu hai risposto con un semplice abbraccio completamente improvviso. Lo sapevi già, anche Louis. E invece ti ho deluso.
 
Ero ubriaco, mia sorella si era appena laureata. Tu non eri potuto venire perché lavoravi e comunque odiavi queste cose.
Non ho mai voluto baciare quella ragazza e ballarci insieme, almeno questo è quello che mi hanno detto dato che non ricordo niente.
Volevi farmi una sorpresa, Louis ti aveva lasciato la sera libera ed eri venuto. Eri venuto perché ci tenevi. Volevi fare gli auguri a mia sorella di persona, riuscire ad abbattere le tue insicurezze per me, per noi.
E invece ti sei trovato me avvinghiato ad una ragazza di cui non ricordo nemmeno il viso.
Louis ha detto che, tornato al bar, hai rotto qualche bicchiere e poi hai solo pianto.
Avevo promesso a me stesso che sarei stato diverso e invece ho fallito.
Non me lo perdonerò mai.
Le ho anche prese da quel ragazzo quando, il giorno dopo non trovando un tuo messaggio, ti ho chiamato e non avendo ottenuto risposta ne a quella ne alle altre chiamate, ho provato con Louis. Mi ha detto che mi avrebbe raggiunto subito a casa e così fece. Come ricordo mi ha lasciato un occhio nero, un labbro gonfio e il mio cuore spezzato.
Potrebbe sembrare insensato dato che dovresti essere tu ad essere col cuore a pezzi ma qualcosa si è frantumato in quel momento, nel suo racconto di cosa tu hai visto quella sera e di come eri conciato quando sei tornato da lui.
 
Mancano pochi giorni a Natale. La neve scende soffice e lenta e non penso che tu sia andando con lo skateboard alla pista come eri solito fare il venerdì pomeriggio. Avrei passato le giornate a vederti su quel coso nonostante le cadute che ogni tanto facevi, mi piaceva. Avevi un’aria così felice e spensierata.
 
Non pensavo avrei davvero trovato il coraggio di venire veramente qui. Credo che sia grazie alla neve, credevo di non trovarti qui e invece sbagliavo.
In piedi davanti le rampe, le mani in tasca e il cappellino di lana sulla testa.
Penso che il mio cuore potrebbe vincere la maratona di New York data la velocità a cui a preso a battere.
All’improvviso perdo tutto il coraggio che avevo prima, le gambe iniziano a tremare e l’insicurezza inizia e prendere possesso del corpo, rimango lì in piedi a fissarti troppo indeciso per muovere un passo sia avanti sia indietro. Continuo a ripetermi che ormai sono qui quindi tanto vale andare fino in fondo ma, allo stesso tempo, penso che tu non mi abbia visto e che potrei andarmene e lasciarti andare. Per un momento prendo seriamente in considerazione questo aspetto ma non posso farlo, non voglio farlo per un semplice motivo: io ti amo.
Ok magari queste cose dovrei anche dirtele ma prima ancora dovrei muovermi e venire verso di te, credo morirò congelato se continuo così.
Prendo un respiro profondo e le gambe non tremano più, la rosa stretta nella mano e la mente dirottata verso un unico pensiero e finalmente faccio il passo, in avanti.
Non so se stai ignorando il rumore dei passi dietro di te o se non li senti, sta di fatto che non ti muovi; l’insicurezza non è del tutto sparita, anzi.
E arrivo di fianco a te.
Nessuno dei due dice niente, non c’è nemmeno tensione nell’aria e collego solo ora che tu sei qui senza quella tavola davanti la pista.
 
“Non pensavo saresti mai tornato”
La tua voce non è mai stata più debole e mi costringo a girare lo sguardo sul tuo viso.
Hai gli occhi leggermente rossi, tristi.
“Io… non posso lasciarti andare, non voglio lasciarti andare”
Un sorriso malinconico si fa largo sul tuo viso. “Sono venuto qui ogni venerdì, anche da quando la neve ha reso impossibile usare le rampe. Speravo di trovarti, speravo che… mi avresti spiegato che quello non eri tu, che era tutto un maledetto errore ma non l’hai fatto. Per due mesi, Liam tu non l’hai fatto.”
Una stretta al petto, lo stomaco si chiude e chiudo gli occhi per evitare di crollare in un pianto imbarazzante.
“Perché oggi Liam?”
Ho paura a parlare. La tua voce è così vuota e la mia tremerebbe ma non posso stare zitto.
“Non lo so perché oggi. Ho pensato di essere stato la tua ennesima delusione, Louis mi ha detto come ti avevo ridotto. Avevo giurato di non commettere quello sbaglio e invece ti ho fatto del male. Credevo fosse meglio per te se io fossi sparito ma… la neve. Non smette di nevicare da giorni e il tuo pensiero si è fatto troppo forte. So che non ti merito, anche Louis me lo ha detto e so che è tremendamente da egoisti ma io non posso sopportare solamente il pensiero di te nelle braccia di qualcun altro, ti amo maledizione! Io non posso lasciarti andare Zayn, non voglio farlo. Ho fatto come mi hai detto, ho lasciato libera la mente e ho provato a disegnare ma è uscito un qualcosa di orribile e non potevo non dirtelo. Ho provato il caffè senza zucchero perché mi hai detto che è più buono ma non capisco come tu possa dire una cosa del genere. Ho perfino chiesto ad un ragazzino di farmi provare lo skateboard e per poco non mi rompevo una gamba! Non ero io quella sera, ero ubriaco e non ricordo nemmeno che faccia avesse quella ragazza, non ricordo niente e mi dispiace così tanto per tutto. E ho fatto questo oggi. Hai sempre detto di amare le rose nere e così ne ho fatta una. Veramente ne ho fatte due, una è vera e una è finta. Questa è vera… non penso sia stata una grande idea ma… tieni”
Allungo la mano verso di te con la rosa e tu la afferri, sembri rilassato.
“Il caffè senza zucchero è buono perché senti il suo vero sapore. Il disegno se vuoi possiamo riprovare così come lo skateboard.”
“Non ci penso nemmeno, non ci salgo più su quel coso”
Alzi le spalle “vorrà dire che guarderai me e basta allora”
Rimango interdetto. Non mi ero reso conto dell’uso del plurale della prima frase.
“E la rosa va bene così, è bellissima”
“Zay…”
Scuoti la testa. “Non dovrei dirlo probabilmente ma non mi importa di niente, so chi sei e so che quel ragazzo non eri tu. La tua punizione l’hai avuta, te la sei auto inflitta standomi lontano, io non ce l’ho con te.”
“Sei troppo buono Zayn”
Sorridi debolmente “me lo dicono in molti…”
Quei sorrisi leggeri e accennati ma sinceri mi sono mancati come l’aria.
Ti giri a guardarmi per la prima volta, le mie guance rigate dalle lacrime.
“Ti amo anche io”
Ti avvicini lentamente e mi baci. La voglia di stringerti è troppa e non provo nemmeno a trattenermi tranne che per la forza, non vorrei romperti qualche osso.
In un sussurro mi informi che stai congelando e quando ti sento chiedere andiamo a casa? vorrei poter scoppiare a piangere. Annuisco solamente per poi prenderlo per mano.
 
Vedo Zayn digitare qualcosa frettolosamente al telefono per poi metterlo via e dopo nemmeno 5 minuti vibra il mio, è Louis.
 
Grazie Payne.


______________________________________

Hello boys,

(si ormai la mia entrata è questa) ebbene si, sono tornata con una ziam. Incredibile, vero? Ed è ancor più incredibile che siano tutti vivi in un qualcosa scritto da me ma c'è sempre una prima volta.
E' una os un po' speciale per me sinceramente, è dedicata ad una persona che per me è diventata importantissima in tempo record. Vitt se stai leggendo, sappi che ti voglio bene, tanto bene.
Il titolo della os viene dalla canzone di Ashes Remain che vi consiglio caldamente di ascoltare.
Perchè gli Ziam? Beh, ne avevo voglia. E questa voglia è stata alimentata dalle selfie fatte da Niall dove gli ziam erano sempre vicini e abbracciati quindi si, una ziam.
Per quanto riguarda sto finendo una one shot su supernatural, la pubblicherò sicuramente per Natale e questa volta vedrò di rispettare il limit.
Chiedo scusa per eventuali orrori ma per quanto io rilegga capra sono e capra rimango quindi chiedo scusa. 
Beh che dire, grazie a chi ha letto.
Alla prossima.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: mayneistheway