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Autore: stellina767    05/11/2008    5 recensioni
Chi dice che le Serpi non si innamorano? questa è la storia di Pansy Parkinson..quando si trova a fare i conti con qualcosa di più grande di lei...che la farà soffrire ma che le farà capire che il lieto fine non esiste solo nelle favole!
Genere: Generale, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Mi guardo allo specchio e mi sistemo i capelli, soddisfatta. Forse è meglio che per prima cosa mi presenti: mi chiamo Pansy Parkinson, ho 16 anni, frequento Hogwarts nella casa di Serpeverde(sesto anno) e mi sto preparando per stasera. Ci sarebbero tante cose da dire su di me, ma verranno fuori da sole. Dallo specchio vedo Daphne che mette a posto la spazzola; Daphne è la mia migliore amica da una vita e non riesco proprio a immaginare la mia vita senza di lei. E’ veramente fantastica: sempre pronta a darmi consigli, ad ascoltarmi, a consolarmi quando piango…e devo dire che ci vuole pazienza perché, almeno ultimamente, piango abbastanza spesso. Andiamo in camera mia; abbiamo ancora un’ora prima della festa e siamo già pronte.

Ci siamo appena sedute sul letto quando bussano alla porta: dal sorriso di Daphne capisco che deve essere Blaise.

Blaise e Daphne stanno insieme da poco più di un anno, e ancora si amano come se fosse il primo giorno. Ho vissuto la loro storia, come spettatrice, fin dall’inizio: ogni litigata, ogni sorriso…e mi sono resa conto che si amano veramente tanto, non che ci volesse un genio a capirlo. Devo dire che se un giorno si lasceranno, dovrò rivedere tutte le mie certezze.

Blaise poi è veramente fantastico, lo adoro: sa esprimere pareri anche negativi senza mai offendere, non giudica mai e, quando sbaglio, se vede che sa quello che faccio, sta comunque dalla mia parte.

All’improvviso mi risveglio dai miei pensieri, mi sono ricordata che devo assolutamente chiedere una cosa a Blaise e con un semplice sguardo lo dico a Daphne.

Lei sospira, stanca di ripetere la stessa scena prima di ogni festa (clandestina), poi chiede:

“ amore, ma per caso sai se alla festa viene anche Draco?”

Blaise mi guarda con un sorriso ironico “cero che viene…e comunque, Pansy, puoi anche chiedermelo direttamente tu!”

Arrossisco. Blaise se ne accorge, ci saluta e esce.

Siamo arrivati al punto critico della situazione, al motivo per cui spesso la mattina vado a scuola con gli occhi arrossati: Draco Malfoy, un nome che dice tutto. Non credo ci sia bisogno di aggiungere che lo amo da morire.

Quante volte l’ho detto, lo so, sembro ridicola…ma questo è amore, quello vero, quello che fa andare il cuore a mille, quello che fa sognare, piangere e soffrire tantissimo.

Il problema è che questa non è una favola: non c’è nessun “e vissero felici e contenti”… lui non è il principe azzurro…anzi, lo è, ma evidentemente non il mio… lui merita qualcuno perfetto quanto lui.

Siamo amici, questo sì, non dico che non mi voglia bene; è solo che non ha potuto fare a meno di rendersi conto di questo mio interesse (molto palese, devo aggiungere!) ed evidentemente non ricambia e cerca di non darmi modo di fraintendere. E questo mi fa impazzire ancora di più: quanti ragazzi sarebbero stati così uomini da non approfittarsene? E’ il classico tipo da storielle di una sera: sarei stata un nome in più su una lista lunghissima, e non mi sarei neanche lamentata, ma lui dice che dopo starei ancora peggio.

Mi finisco di truccare mentre continuo a pensarci: ho provato a dimenticarlo, sul serio, mi sono anche fidanzata, ma non è durata più di un mese. Steven era dolce, mi faceva stare bene, mi rendeva serena ma non era quello che volevo. Quello che lui mi dava con un bacio, lo sento anche solo con uno sguardo di Draco.

Stare insieme non può essere semplice affetto, io voglio l’amore; preferisco stare male che fingere, non è da me.

Io, Daphne e Millicent ci avviamo verso la stanza della necessità, chiacchierando.

Quando sto con loro riesco quasi a non pensare ad Andrea, mi rilasso, mi diverto, è una sensazione bellissima, come se esistessimo solo noi e la nostra amicizia.

Ma, ovviamente, doveva durare poco.

“Stasera voglio uscirci…quarto round” Millicent. Non riesco neanche a piangere, ma effettivamente è probabile che abbia ragione. Anche lei ama Draco, e sono già usciti tre volte. Per amor di pace abbiamo deciso di non litigare e di prendere le cose come verranno. Ognuna fa quello che può, senza colpi bassi però…è un po’ una guerra…e devo dire che lei per adesso ha vinto tutte le battaglie.

Siamo arrivate, entriamo, io mi accendo una sigaretta e mi guardo in giro; Millicent sta facendo lo stesso, e nessuna di noi si accorge di star guardando nella direzione sbagliata.

“cercate qualcuno?”

Quella voce. La sua voce. Inconfondibile, la riconoscerei fra mille.

Mi giro lentamente, mi manca la voce.

“ciao” riesco appena a dirlo, sto tremando; è assurdo l’effetto che mi fa questo ragazzo. Lui ci saluta con i classici bacetti sulle guance e sento il mio cuore perdere un battito. Sta dicendo qualcosa, forse dovrei rispondere, ma non lo sto ascoltando: sono troppo concentrata a guardare le sue labbra perfette…Oddio sto sbavando. Per fortuna interviene Blaise; lo giuro, questo ragazzo è un angelo, mi salva sempre.

Draco si sta guardando intorno, sembra pensieroso. Poi guarda Millicent, le mette una mano su un fianco e la guida verso la pista da ballo.

Ok. Giuro che non importa. Stanno solo ballando, non è che si sono giurati amore eterno. All’improvviso ho voglia di entrare, di sapere…

Poi li vedo, ballare stretti e baciarsi. Come da copione. Avete presente quando ti conficcano un pugnale nel cuore? Fa malissimo, certo…ma alla quarta pugnalata molto meno, ci si rende conto che il peggio è passato, che il cuore ha già versato tutto il sangue che conteneva.

Io non so nascondere il dolore, lo ammetto. Basteranno pochi esempi per farvelo capire: la prima volta che Millicent e Draco sono usciti ho pianto talmente tanto da non avere più lacrime, davanti a loro…la seconda volta sono svenuta. La terza è andata già meglio. E ora, la quarta, credo che riuscirò a trattenere le lacrime il tempo necessario per girarmi e correre fuori. Poi non riuscirò più a fermarmi. Lacrime e sigarette. Bella festa, non c’è che dire…voglio tornare nel dormitorio.

Mi giro per correre fuori ma sento qualcuno che mi ferma; Blaise e Daphne mi stanno abbracciando. Allora crollo, li abbraccio e comincio a piangere disperata. Ma è questo l’amore? Che schifo!

Ci sediamo per terra, io e Blaise ci accendiamo una sigaretta. Fumiamo in silenzio, mentre le lacrime continuano a scendere. Non voglio rovinare la serata anche a loro, non è giusto. Sorrido, fingo, recito ma non ci cascano. Però capiscono che mi va di stare da sola ed entrano dentro, tenendosi per mano. Li guardo e un sorriso malinconico mi sfiora le labbra: il loro è amore, non il mio. L’amore è quando tutti i pezzi del puzzle vanno da soli al loro posto, quando due cuori battono insieme; la mia al massimo può essere chiamata ossessione. E so benissimo che una ragazza ossessionata può non essere responsabile delle sue azioni; in pratica, rischio di farmi molto male. Oddio tanto peggio di così…

 

Sono passate appena due ore, mi sono calmata e ho iniziato a godermi la festa… Draco e Millicent non si sono più visti, chi sa dove sono. Non voglio pensarci, ma tanto tra poco dovrò vederli per forza: in genere è la parte più bella di queste feste ma oggi sarà una tortura. Quando la festa finisce restiamo sempre un po’, noi serpe verde…se solo potessi andarmene…

Eccoci, mi siedo sul divanetto bianco, è morbidissimo. Gli altri mi stanno guardando, effettivamente la mia passione per Draco non è esattamente quello che si può definire un mistero. Si vede che ho pianto, mi fanno male gli occhi, ma cerco di non darlo a vedere. Tanto è inutile negare, lo sanno meglio di me.

Entrano Millicent e Draco e si siedono. Non vicini, anzi. Come a voler far capire, al di là di ogni irragionevole dubbio, che un’uscita con Draco è questo. Un’esperienza unica, attimi indimenticabili, ma niente di più, almeno finché tra le tante non troverà quella capace di rubargli il cuore. Guardo Millicent e vedo che sembra felice: sapeva che sarebbe finita così, proprio come le altre volte, ma in fondo non c’è niente da lamentarsi.

Draco si toglie la giacca e si sbottona la camicia, poi si fa un po’ d’aria con la mano “che caldo madò tengo una sete... “.

Stronzo, l’ha detto apposta. Lo sa che adesso mi alzerò, prenderò lo champagne, glielo verserò e glielo porterò. E’ assurdo, ogni cosa che dice la faccio, che sia farlo passare avanti al distributore che …qualsiasi altra cosa. Forse non dovrei, così lui almeno si chiederebbe perché e mi penserebbe un po’. Magari si avvicinerebbe per chiarire. Però no, non posso…sembrerebbe che sto rosicando perché loro sono usciti…è vero, sto rosicando, ma sarebbe come dirglielo proprio.

Mi alzo e gli porto il bicchiere di champagne.

Lui sorride “Grazie” e mi fa una carezza.

Arrossisco, sorrido e riesco appena a balbettare un “prego” mentre torno a sedermi…che sia amore o ossessione, forse vale la pena di soffrire così tanto per una sua parola.

 

 

8.05.

Mi sono appena finita di vestire , Daphne e Millicent mi stanno aspettando giù in dormitorio.

A volte penso a quanto, agli occhi degli altri, possa sembrare strano vedere me e Millicent così amiche dopo la “discussione” che avemmo in sala grande. Mi ha raccontato ogni dettaglio di ieri sera, ad ogni parola ho sentito uno spillo conficcarsi nel cuore, ma alla fine per un’amica è un dolore sopportabile.

Ci sediamo a colazione al nostro tavolo, ai soliti posti. Saluto Blaise e Draco con il cuore che ricomincia a battere per i fatti suoi. Poi un particolare che non avevo notato mi colpisce: sta fumando. Rimango sconvolta: anche io fumo, a dire la verità, mi aiuta a scaricare i nervi, ma lui..non può, gli fa male! Nota il mio sguardo e sorride, sembra che abbia letto tutti i miei pensieri.

All’improvviso sento qualcuno chiamarlo, lui si gira e anche io ,curiosa, cerco di capire chi sia.

Lui la saluta con un gesto della mano, metto meglio a fuoco l’immagine di quella ragazza: è bellissima, con i boccoli biondi che le incorniciano il viso perfetto, e quei grandissimi occhi celesti. La conosco di nome, si chiama Giorgia ed è una corvonero che frequenta il quinto anno; Millicent interrompe i miei pensieri

“scommetto che da qua a due giorni ci esce”

Annuisco, è probabile.

Blaise sorride e mi passa un braccio intorno alle spalle : “due giorni? Direi proprio di no…secondo me prima dell’ora di pranzo.”

Si, effettivamente è ancora più probabile.

Tutti insieme andiamo a lezione di trasfigurazione;

una volta sedute, noto che Daphne mi guarda come se si aspettasse di vedermi morire da un momento all’altro; sta per dirmi qualcosa quando entra la professoressa Mcgranitt che ci incenerisce con lo sguardo…molto simpatica come sempre!.

Allora prende un mio foglio di pergamena e scrive qualcosa: butto un occhio alla professoressa ma è tutta presa dalla sua spiegazione, e mi chino per leggere:

“stai bene?”

“perché?”

“tra ieri sera e stamattina…”

“ormai ci sono abituata. Ma per quanto credi che andranno avanti lui e Millicent?”

“non lo so, finché lui non si scoccerà. Lei non gli dirà mai di no.”

“giustamente! Chi lo farebbe?”

La vedo sorridere; lei è l’unica ragazza a cui Draco non interessa neanche un po’, se non come amico.

“Ne abbiamo già parlato : se ti piace così tanto buttati, non credo che si sposti”

“lui può avere chiunque, perché dovrebbe uscire con me?”

La professoressa inizia a fissarci insistentemente e decidiamo che è il caso di smettere: io mi appoggio con la testa sul banco, e non è difficile immaginare chi sia l’oggetto dei miei pensieri. Lo vedo sorridermi come fa sempre e mi sento svenire; probabilmente mi sono addormentata e sto sognando, perché ci vedo baciarci. In genere a questo punto (o un po’ più avanti) suona la sveglia…oggi invece è la campanella a riportarmi alla realtà.

I miei compagni di classe si stanno alzando; oddio, devo essermi veramente addormentata perché siamo già all’ultima ora, erbologia. Stiamo andando in palestra ma decido che non ne ho voglia, tanto la prof non ha mai fatto l’appello , dall’inizio dell’anno. Salgo le scale a due alla volta e mi ritrovo al secondo piano, ; vado verso i bagni dei maschi per fumare: è uno dei posti più appartati della scuola. Saluto degli amici ma li vedo strani, come se stessero cercando di nascondermi qualcosa. E’ strano, non si sono mai comportati così, deve esserci per forza qualcosa sotto.

“ma cosa..” inizio a dire, poi li vedo e mi blocco. Draco e Giorgia. Mi giro e scendo le scale, raggiungo i miei compagni a Erbologia, stando attenta a non farmi vedere dalla professoressa . Mi siedo sui gradini, piango un po’. Blaise aveva ragione, ha sempre ragione. Daphne si avvicina e mi guarda: capisce tutto e mi sento sollevata, non ce la farei a raccontare. La campanella suona di nuovo, coprendo i miei singhiozzi.

 

***********************************************************************

 

Pomeriggio libero, che bellezza! Siamo tutti in sala comune, ma pensandoci bene deve esserci qualcosa che non va, Silente non aveva mai annullato le lezioni.

Seduti attorno al fuoco ci siamo io, Daphne, Blaise, Millicent, Draco e tanti altri, ma ovviamente non ho occhi che per lui. Com’è bello guardarlo, sognare, illudersi che anche solo per un momento sarà mio…

A volte penso che se anche per qualche miracolo uscissimo assieme, sverrei sul colpo e non riuscirei a fare niente. Considerando che adesso, solo a guardarlo, mi sono incantata, non è poi così improbabile. Lui, sorridendo divertito, fingendosi ignaro a tutti quegli sguardi carichi di desiderio, sta raccontando ai ragazzi e a chiunque sia interessato i dettagli sconci su quello che lui e Giorgia hanno fatto nel bagn. Sorridono tutti interessati, tranne Blaise che ogni tanto butta occhiate preoccupate nella mia direzione, e Daphne che non fa niente per trattenere un’ espressione disgustata.

“ Draco ma che schifo! Povera ragazza, magari lei adesso pensa che potrebbe esserci qualcosa tra voi..”

“Se lo pensa è una stupida” risponde lui con un’alzata di spalle “io non le ho mai fatto intendere niente del genere, lo sai come sono fatto. Non mi piace illudere le ragazze.”

“Ma sai quanto può essere traumatico per una ragazza che ti ama essere trattata come una puttana?”

“Daphne, ascoltami. Io non sono uno stronzo, parlo chiaro dall’inizio. Giorgia l’ho conosciuta ieri, dopo la festa, tu credi davvero che possa amarmi?”

Daphne effettivamente esita, incerta.

“se invece” continua lui “il tuo voleva essere un discorso più generico, mi dispiace far stare male qualcuno che prova davvero qualcosa per me, te lo giuro. Non ci godo a vedere le ragazze piangere, soprattutto se si parla di amiche a cui voglio bene davvero.”

Abbasso gli occhi, imbarazzata, perché lui mi ha guardato un attimo di troppo. Per fortuna il momento di tensione passa presto

“io mi vado a fumare una sigaretta” dico , alzandomi.

E’ chiaro che voglio stare un po’ da sola, perché né io né nessun altro ci siamo mai fatti problemi a fumare in sala comune.

“ti faccio compagnia” Oddio. Draco.

“Grazie…” riesco appena a dire

 

“come stai?” mi chiede a bruciapelo poco dopo, appena accendiamo le sigarette

“bene” mento

“bugiarda!”

“ma che vuoi che ti dica?”

“la verità, e non usare questo tono con me.”

“scusami…”

Ancora…è stato lui ad alzare la voce per primo, perché non riesco a rispondergli come si deve?

“sto aspettando” mette il cavalletto e si gira un po’ di più verso di me.

Mi sento male, non ce la faccio neanche a guardarlo negli occhi.

“Draco…”dico, fissandogli le scarpe; lui mi costringe ad alzare la testa e a guardarlo. Sento le lacrime che iniziano a scendere.

“ti prego” è tutto quello che riesco a mettere insieme “non chiedermelo, non ce la faccio, lo sai già…non farmelo dire, per favore.”

Mi lascia, mi accarezza il viso e io comincio a vedere le stelle

“non devi stare male, non te lo meriti.”

Poi cambia argomento. E io arrossisco, pensando a quello che avrei potuto dirgli “no sai scusa è solo che ti amo”…non avrebbe riso, non me l’avrebbe fatta una cattiveria del genere, sarebbe stato dolce e comprensivo come sempre…almeno come è sempre stato con le persone a cui vuole bene, e io mi sarei sfogata. Tutti lo vedono come uno stronzo, un bastardo…non dico che non lo sia con tutti gli altri, però…come si fa a non amarlo? Ora che ci penso, è strano…oggi non abbiamo incontrato il trio dei miracoli, erano assenti…stanno sicuramente tramando qualcosa

 

“Ma dai che hai da lamentarti?E’ stato gentile”

“lo so è solo che…non ce la faccio più”

“Pansy…tu lo ami?”

“non lo so, ma farei ogni cosa per lui.”

“e tu credi che lui non ci starebbe?”

“è troppo un signore per approfittarsene”

“è un uomo, la carne è carne. Sai che sono contraria a certe cose ma non dire stupidaggini: ci starebbe sicuramente.”

“tu dici?”

“Non farti venire strane idee!”

“no,certo…non lo farei mai, ho sedici anni in fondo..”

“esattamente, quindi dimentichiamoci questa conversazione!”

 

Andiamo a fare un giro, noi due e Millicent; si respira una strana aria, c’è agitazione sui volti dei professori… e la risposta ci attende in sala comune.

E’ Draco a spiegarci tutto, e per una volta presto più attenzione a quello che dice che a quanto è bello.

“Il ministero ha approvato un nuovo decreto…non ci crederete mai, è assurdo…”

 

  
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