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Autore: Jenny Ramone    11/12/2014    5 recensioni
Dal testo:"Amy si guardava intorno, completamente spaesata. Dov’era finita? Non ne aveva idea, l’ultima cosa che ricordava era la sua casa di Londra, alcool e droga. Che c’entrassero qualcosa con quello che stava vivendo? Forse faceva solo parte dell’effetto, sarebbe scomparso presto. Sentiva il suo corpo leggero, come se fosse stato composto di aria e la sua mente liberata da tutte le preoccupazioni e la tristezza..."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amy si guardava intorno, completamente spaesata. Dov’era finita? Non ne aveva idea, l’ultima cosa che ricordava era la sua casa di Londra, alcool e droga. Che c’entrassero qualcosa con quello che stava vivendo? Forse faceva solo parte dell’effetto, sarebbe scomparso presto. Sentiva il suo corpo leggero, come se fosse stato composto di aria e la sua mente liberata da tutte le preoccupazioni e la tristezza. Proseguì il suo cammino in quell’ambiente bianco e luminoso finchè non si trovò davanti ad un cancello dorato. All’ingresso c’era un gruppetto di persone, tutte rivolte verso un uomo con degli occhiali rotondi e i capelli lunghi. La giovane si avvicinò timorosa e chiese informazioni ad un ragazzo con un chiodo di pelle i capelli sparati. “Scusa, cosa ci faccio qui?”. Il giovane si voltò ed Amy rimase allibita:Sid Vicious?!. ”Ma ciao! Immagino che tu sia morta, come tutti noi qui. Devi chiedere meglio a lui-indicò l’uomo con gli occhiali tondi-hey John, c’è una ragazza che si è persa, deve parlare con te”.

“Amy, sapevo che saresti arrivata. Benvenuta in Paradiso”.

“John Lennon?”. La situazione si faceva sempre più strana.

“Non ti devi stupire, devi solo abituarti un po’.  Qui nella sezione “musicisti”siamo divisi per genere musicale. Tu però dovrai andare in un gruppo più ristretto, hai mai sentito parlare del Club 27?”.

“Ehm…si e con questo? Oh no, io ho ventisette anni!”.

“Esattamente. E sei morta in circostanze non molto chiare. Mi spiace, è il tuo posto. Su su non essere triste! Questa è la cartina per raggiungere la sede del club, appena arrivi cerca Janis Joplin, sicuramente ti piacerà, è simpatica e non vedeva l’ora di avere un’amica, sai, con tutti quegli uomini. Ci vediamo Amy”.

“Ti ringrazio John, sei molto gentile. E’ stato un onore conoscerti!”.

La ragazza salutò e si incamminò per una strada in salita, quasi totalmente deserta.

Mentre camminava, le idee cominciarono a schiarirsi nella sua mente. Non si stupiva di essere morta, adesso ricordava del suo ultimo concerto, si era presentata ubriaca sul palco… però strano, sembrava essere ritornata in forma da quando aveva lasciato il mondo dei vivi…

Ad un certo punto il suo sguardo cadde su un cartello che recava la scritta ”Club 27” dipinta a colori psichedelici. Bussò alla porta dov’era appeso il cartello e attese una risposta. “Janis vai tu, dev’essere la nuova arrivata”-sentì urlare dall’interno. Pochi secondo dopo una ragazza con dei lunghi capelli mossi, occhiali da sole, una camicia stile hippy, collane e bracciali venne ad aprire la porta. “Tu devi essere Amy Whinehouse vero? Che piacere conoscerti cara! Era ora che arrivasse una donna a farmi compagnia, con quei quattro è difficile convivere! Non mi sono presentata ma credo che tu mi conosca già: Janis Joplin”.

“Certo che ti conosco, ti ammiro molto. Grazie Janis, sei davvero gentile”.

“Vieni, entra, ti presento gli altri visto che starai in nostra compagnia per sempre”.

“Jimi, puoi smetterla dieci minuti con quella chitarra che abbiamo un ospite?”.

“Uff, che palle! E va bene. Ciao, io sono Jimi Hendrix”-disse un uomo di colore porgendole la mano-“tu saresti…?”. “Amy…”-provò a dire la ragazza prima di essere interrotta da una una voce che cantava una melodia a lei conosciuta però modificata usando il suo nome.

“Come on Amy, light my fire yeah!”- “Oh, che bello, ero così stufo di avere solo Janis come unica donna. Scusa amica mia, lo sai che ti voglio bene”-Jim Morrison cinse un braccio intorno al collo di Janis. “Si lo so, adesso lasciami e vatti a sfogare con Pam che prima ti è venuta a cercare”.

 “Hai sentito Jim? Pam ti è venuta a cercare. Almeno lei ti pensa ancora…altro che quella schifosa di Anita. Mi ha portato all’autodistruzione sai? -un uomo con un caschetto di capelli biondi raggiunse Morrison“Dunque…Amy Whinehouse, giusto? Sapevo che saresti arrivata. Ti ho vista da quassù mentre ti esibivi con Mick qualche mese fa. E’ incredibile quanto successo abbiano avuto da quando me ne sono andato. E pensare che non esisterebbero nemmeno senza di me”-Brian Jones abbassò gli occhi con un’espressione malinconica.

“Il successo…Brian la gente è falsa. Il mondo è falso. Tutti sono sempre pronti ad usarti finchè sei utile, finchè porti soldi e loro possono usufruirne. Poi un giorno te ne vai oppure chi ti circonda decide che la tua esistenza non abbia più alcuna utilità e ti elimina. In un attimo. Almeno, questo è quello che è successo a me ma credo che ci accomuni tutti, chi più, chi meno”. A parlare era stato un bel ragazzo con lunghi capelli biondi che pizzicava le corde di una chitarra con le lacrime che gli rigavano il viso e una sigaretta tra le dita.

“Forza Kurt, non fare così. So che non contiamo molto ma ci siamo noi con te. Amy, tu che sei appena arrivata, sai qualcosa di sua figlia?”-chiese la Joplin.

Gli occhi del leader dei Nirvana si illuminarono:”Si raccontami di Frances Bean! La mia bambina…era l’unico motivo per cui sarebbe valsa la pena vivere”.

“E’ diventata una ragazza bellissima, ti somiglia tanto! Avete gli stessi occhi,suona la chitarra e studia all’istituto d’arte. E’ una ragazza piena di talento. Ha esposto alcune delle sue opere in una mostra recentemente. Credo che tu le sia rimasto molto impresso nel cuore anche se era piccola quando sei morto. Puoi essere davvero fiero di lei”. Cobain stava ad ascoltare ipnotizzato. “Courtney?”-chiese improvvisamente.

“Courtney non è cambiata. E’ la solita tossica schizzata, ha cercato anche di rovinare la vita di Frances ma per fortuna tua figlia ha un gran coraggio e un gran carattere, non si è mai lasciata ingannare da quella pazzoide di sua madre”.

“Adesso che abbiamo fatto conoscenza, che ne dite di berci qualcosa insieme? Brindiamo alla nuova arrivata”-si intromise Jim.

Il Re Lucertola andò a prendere diverse bottiglie di birra e le distribuì agli amici, insieme a sigarette e canne:le vecchie abitudini non cambiano mai.

I musicisti alzarono le bottiglie:”A Amy! A noi! Benvenuta nel Club 27 Amy Whinehouse”.



ANGOLO AUTRICE: Ciao a tutti! :) Era molto tempo che volevo scrivere una storia sul cosiddetto "Club 27", i musicisti Rock morti tutti a ventisette anni, in circostanza misteriose, circondati da alcool o droga.

Ringrazio anticipatamente chi vorrà lasciare una recensione ma anche chi si limita a leggere.

Jenny
  
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