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Autore: Black Iris    12/12/2014    0 recensioni
Talon è sempre stato solo. Anche lui ha dei qualcuno, ma non sono con lui quando deve decidere se lasciare tutto e vivere a Piltover, un sogno che ha sin da qunado è piccolo.
song-fic boulevard of broken dreams, green day
hope you enjoy
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Talon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I walk a lonely road
The only one that I have ever known
Don't know where it goes
But its home to me and I walk alone.



la strada era stretta, qualcosa tipo mezzo metro. Il mantello continuava a dargli fastidio, ma non voleva toglierselo, lo faceva sentire al sicuro.
Alti arbusti oscuravano la luce del sole, come per ingoiarlo. Alzò la testa e vide ciò che gli cresceva sopra la testa: una fitta rete di rami e foglie che davano una piacevole ombra. L’unico rumore quello del fruscio del vento, era praticamente solo, come sempre, quando mai aveva avuto qualcuno? Appunto, mai. Ma questa solitudine gli mostrava il mondo per come era veramente, senza mentirgli, senza imbrogliarlo, sapeva di essere solo e non capiva cosa cercassero gli altri in un amico, un conoscente.
“Non c’è niente in un altro che non si possa trovare in se stessi”.
 Era una filosofia triste, ma l’unica che conosceva.
“La strada della solitudine è unica” pensò con rammarico, ma se ne pentì subito. Gli piaceva quello stare da solo, quel non parlare mai con nessuno, a me no che non fosse strettamente necessario.
“Eppure non sono solo”. L’idea che anche lui conoscesse qualcuno di cui fidarsi lo fece rallentare e strinse i pugni. I Ducoteau erano i suoi qualcuno, qualcuno di cui si fidava una specie di pseudo famiglia che egli stentava a immaginare. Il generale era stato sempre un tutore, un maestro, non un padre e le due figlie beh.. con la rossa andava abbastanza d’accordo, ma con l’altra serpe non ce la faceva proprio. Era come essere un fratello che non sopporta le due sorelline, ma non voleva vederla così: vivere soli, crescere soli, anche le persone che aveva conosciuto non gli erano mai state veramente vicine.
“Chissà dove andrò a finire?!”
 

I walk this empty street
On the Boulevard of Broken Dreams
When the city sleeps
And I'm the only one and I walk alone
 

C’era un sogno che aveva da piccolo, questo se lo ricordò camminando, si trattava però di un sogno infranto. Voleva che qualcuno lo accompagnasse a vedere Piltover, la città in cui tutto era terribilmente avanzato e mitico, ma non aveva mai avuto il coraggio di andarci, era un città amica dei nemici e i nemici non possono essere amici, una restrizione davvero inutile, perché comunque da piccolo non aveva abbastanza soldi per Piltover, il massimo a cui potesse aspirare era Zaun, se ci riusciva.
Adesso, però, stava accadendo: Piltover, bastava seguire la stretta strada per andare nel lato sud della città. Una missione, non era certo una vacanza, ma era comunque la prima volta che andava a Piltover. L’unica cosa a fermarlo era quella stretta stradina che doveva percorrere per n on essere individuato.
-Piltover-, gli aveva detto il generale Ducoteau, -devi solo prendere delle informazioni su alcune invenzioni e poi torna a casa-.
Ma si sarebbe intrattenuto un po’ di più. Voleva vedere quella cosa che aveva sempre sognato di vedere, solo una piccola sbirciatina, senza doversi nascondere.
Il sole calò definitivamente anche se non se ne accorse, adesso la città dormiva.
 

I walk alone
I walk alone

I walk alone
I walk a
 

My shadow's the only one that walks beside me
My shallow heart's the only thing that's beating
Sometimes I wish someone out there will find me
Till then I walk alone

 
L’unica cosa ad averlo sempre accompagnato era la sua ombra che ora si rifletteva sulle mura di un vicolo nelle periferie, ancora una strada stretta.
“E se restassi qui per sempre?” un lampo di idee e di immagini varie gli attraversarono la mente. Sarebbe bastato che qualcuno lo accogliesse e sarebbe rimasto lì, finalmente.
“Non posso” quel pensiero lo trafisse con tale tenacia da mozzargli il fiato.
“La missione” non avrebbe mai abbandonato i suoi qualcuno, neanche per Piltover.
Sarebbe andato avanti a camminare da solo, finché non sarebbe venuto il momento di mollare tutto, se ce l’avrebbe fatta a mollare tutto..
 

Ah-ah, Ah-ah, Ah-ah, Aaah-ah,
Ah-ah, Ah-ah, Ah-ah

I'm walkin down the line
That divides me somewhere in my mind
On the border line
Of the edge and where I walk alone

 
Ed ecco che nella sua mente si schiariva un’immagine man mano più lontana, la voleva, così come sapeva che era difficile averla: una vita a piltover.
Si accorse che più percorreva quelle stradine più l’immagine scompariva lentamente, lo stavano separando, la mente era la mente, ma lui sapeva cosa era davvero impossibile: il suo sogno lo era e quella era la strada che lo stava rendendo tanto irrealizzabile, non quella che stava percorrendo, ma quella che aveva scelto.

 
Read between the lines
What's fucked up and everything's alright
Check my vital signs
And know I'm still alive and I walk alone



 
Sentì una forte fitta al petto, come se qualcosa si fosse rotto. Mise d’istinto la mano sul cuore e strinse come per non farlo scappare.
“Non scappa, stupido” pensò con ilarità. Ce l’aveva fatta, aveva infranto anche quel sogno! Ce la faceva sempre, ogni volta che si illudeva di poter avere qualcosa distruggeva quel pensiero.
Sentì dell’umido sulla guancia e si bloccò a metà strada. Cadde in ginocchio, per un attimo aveva perso la sensibilità dei piedi, non reggevano più il suo peso.
“Come posso anche solo pensare cose del genere?” si chiese.
“I miei qualcuno non me lo perdonerebbero mai”.
Si morse il labbro, c’era qualcosa in quella lacrima che gli cadde che se ne andava via con quella. Si asciugò con la manica della maglia e s rialzò appoggiandosi al muro. Penava sarebbe finita, ma un'altra lacrima dal sapore salato gli cadde, sempre dallo stesso occhio. Si mise una mano davanti al volto per nascondere ciò che adesso egli ben sapeva. Quelle lacrime, lo sapeva bene cosa significasse. Era solo, senza i suoi qualcuno a dover rompere un altro sogno, un altro desiderio.





 
  
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