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Autore: A n o n y m o u s Rei    13/12/2014    2 recensioni
Cuccioli.
Scott potrebbe braccarlo, Isaac prenderlo a schiaffi e Erica ringhiargli contro fino a farlo svenire perché Stiles non può averli appena definiti cuccioli. Nessuno dei tre sa se è più sconcertante vedere Peter ridere o il fatto che Derek abbia totalmente ignorato quel commento con una semplice alzata di occhi verso il cielo e abbia continuato a parlare come se nulla fosse.
Pensieri.
Peter darebbe milioni per sapere cosa stanno facendo, pensando, quei due. Sono seduti sul divano e si fissano, senza proferire parola o sbattere gli occhi. Nessuno dei due si muove e Peter si trova quasi tentato a sbattere le loro teste insieme.
Tentato, appunto, perché sa come finirebbe ed è una bella giornata, okay? Non vuole passarla ad avere il naso pieno di ferormoni di suo nipote e di Stiles.
[50 volte Stiles e Derek; un pò di multishipping; multi!AU: Alpha!Stiles, Alpha!Derek, m-pregn!Stiles; Peter sempre in mezzo; feels like everywhere.]
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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All my loving.
 

Close your eyes and I’ll kiss you 

Tomorrow I’ll miss you

Remember I’ll always be true

And then while I’m away

I’ll write home every day

And I’ll send all my loving to you
(P. McCartney-All my love)





Fluo.
Quando poggia il pennello sporco di colore giallo sul petto di Derek non può che avvertire una scossa di piacere lungo tutta la schiena. Spera solo che quella roba non sia tossica perché ha intenzione di passare la lingua in ogni parte, superficie, angolo di quella distesa di muscoli.
 
Raffreddore.
“Stupido raffreddore” si trova a ripetere Stiles per l’ennesima volta.
“Sta zitto, idiota. Stai solo gongolando perché puoi usarmi come servo-cuscino tutto il giorno.”
Per una volta, okay forse non è proprio la prima eh, si trova a concordare con Derek.
 
Respiro.
Ci sono notti in cui Derek resta sveglio per ascoltare il respiro regolare di Stiles. Non lo guarda nemmeno, rimane in contemplazione della luna e ascolta.
 
Demoni.
Alcune notti, invece, rimangono svegli a combattere contro demoni invisibili.
Si stringono fino a farsi mancare il respiro e parlano, Stiles parla e Derek si limita ad annuire e commentare qualche volta, finché la luce del sole non compare e la sicurezza di potersi fidare della realtà torna con il sonno.
 
Amico.
Stiles, dopo mesi che stanno insieme, ha ancora la fastidiosa abitudine di chiamarlo amico mentre litigano.
Quando succede Derek sbatte forte la porta del loft e lascia l’idea, fastidiosa, irritante, dolorosa, di essere solo amico di Stiles dentro le mura del loft e corre.

Occhiali.
A quarant’anni Stiles inizia a portare gli occhiali e puntualmente dimentica dopo li ha messi e, con la stessa puntualità alle sette e quaranta del mattino, Derek gli indica il comodino.

Laurea.

Stiles vorrebbe ridere, piangere, piegarsi in due e rotolare fino ad avere male allo stomaco e le lacrime agli occhi per la comicità della situazione.
Peter, quel Peter Hale, gli sta mostrando la laurea di Derek. Derek che, a quanto dice lo zio psicopatico, è andato all’università e ha preso, con i massimi voti, la laurea!
Alla fine scoppia perché, ehi!, nessuno lo aveva preparato alle foto di Derek-sono-perennemente-incazzato-Hale con la toga, il cappello in testa e un sorriso a trentadue denti disteso sul volto.
Stiles potrebbe trovarlo bellissimo anche così.

Madre.

In un mondo parallelo, dove Kate Argent non è mai esistita e non ha avuto modo di portargli via tutto quello che aveva di più caro, Derek avrebbe presentato Stiles a sua madre. Poi l’avrebbe sfottuto per settimane per il comportamento impaurito che avrebbe avuto davanti ad un Alpha vero.

Morte.

Dopo tante perdite hanno imparato che la morte ti coglie sempre e comunque impreparato.

Canotte.

Quando Derek si presenta nel parcheggio della scuola tutti, tutti, si fermano a fissarlo. Stiles giura che lo prenderà a randellate in testa e poi non gli rivolgerà più la parola per una settimana.
Sta indossando una canotta che lascia libera troppa pelle e troppi muscoli, facendo la felicità di tutto il popolo femminile del liceo e anche un po’ di quello maschile. Okay, quella canottiera sta facendo felice tutti tranne Stiles, quindi si trova a percorrere a passo di marcia il cortile e a spalmarsi addosso a tutta quella roba che gli appartiene. E se poi lo bacia anche, con tanto di lingua, davanti a tutti è solo per rimarcare che quella è proprietà privata.

Natale.

Il primo natale che festeggiano dopo che si sono fidanzati è a casa McCall, con lo Sceriffo e Raphael che  lo riempiono di domande imbarazzanti sulla loro relazione, Melissa e Scott che cercano di ignorarli e Stiles che giura di uccidere suo padre.
Quando si addormentano abbracciati, nel letto ad una piazza e mezza di casa Stilinski, Derek pensa che alla fine, ma molto alla fine, non è stato un Natale così tragico.

Simbiosi.

Ogni tanto lo Sceriffo si spaventa, si spaventa davvero. Perché non riesce a capire come quei due riescano ad essere così in simbiosi anche quando sono in disaccordo e non si parlano per giorni!

Alpha.
Quando Derek, dopo averlo salvato da Isaac, se ne esce con la frase:”Sono l’Alpha”1 e illumina gli occhi di rosso Stiles vorrebbe solo dire qualcosa di sarcastico sulla scontentezza della battuta.

Lacrosse.

Stiles non è totalmente un’incapace a giocare a lacrosse, anzi ha dimostrato tutto il contrario solo che.. solo che quando vede Derek sugli spalti si blocca nel mezzo del campo e viene travolto da un’orda di ragazzi troppo muscolosi. Mentre tenta di rialzarsi si annota mentalmente di non guardare mai più Derek durante il gioco perché è una forte fonte di distrazione.

Nomi.

Quando Stiles mette al mondo il loro primogenito, le loro bambine, nemmeno hanno bisogno di discutere sul nome da dare loro. “Benvenute al mondo Talia e Claudia Hale” sussurra Derek mentre le prende in braccio e bacia la fronte del marito.

Libri.

La prima cosa che nota quando entra in camera di Derek, mezzo tramortito e ammaccato, è l’immensa quantità di libri che ci sono sparsi un po’ ovunque. Quando starà meglio, si ripromette, ci darà un’occhiata.

Bisonti.

Derek deve ancora capire dove Josh abbia preso la passione per i bisonti. Non per le tigri, le orche assassine o le farfalle, no, suo figlio si è appassionato totalmente alla razza dei bisonti.
Tanto da costringe entrambi i suoi genitori a rivedere, per la millesima volta, un documentario su quelle palle di pelo cornute.

Sangue.

Alcuni giorni Derek rimane a fissare le sue mani e le vede sporche del sangue di tutte le persone che ha fatto uccidere, che ha ucciso e perso. Sono passati anni eppure il senso di colpa è ancora vivo e punge sotto pelle. A volte Stiles gli si siede vicino, per ore, e non dice nulla, altre gli prende le mani tra le sue e gli mostra che sono perfettamente pulite, si stringe Derek contro mentre singhiozza ma non piange mai.

Pensieri.

Peter darebbe milioni per sapere cosa stanno facendo, pensando, quei due. Sono seduti sul divano  e si fissano, senza proferire parola o sbattere gli occhi. Nessuno dei due si muove e Peter si trova quasi tentato a sbattere le loro teste insieme.
Tentato, appunto, perché sa come finirebbe ed è una bella giornata, okay? Non vuole passarla ad avere il naso pieno di ferormoni di suo nipote e di Stiles.

Potere.

Derek, anche se umano, ha ancora un potere d’attrazione talmente tanto forte, verso Stiles, che Scott ha quasi paura di vederli finire a letto.
Poi si ricorda che Stiles è Stiles ed è talmente tanto tempo che si attirano e respingono che non sarebbe poi così sbagliato se si trascinassero tra le lenzuola.

Regali.

Stiles non sa cosa regalare a Derek e si porta dietro Cora per farsi dare una mano. Mossa che si rivela totalmente sbagliata perché finisco per comprare solo cosa inutile e nessun regalo per il suo fidanzato.

Cuccioli.

Scott potrebbe braccarlo, Isaac prenderlo a schiaffi e Erica ringhiargli contro fino a farlo svenire perché Stiles non può averli appena definiti cuccioli. Nessuno dei tre sa se è più sconcertante vedere Peter ridere o il fatto che Derek abbia totalmente ignorato quel commento con una semplice alzata di occhi verso il cielo e abbia continuato a parlare come se nulla fosse.

Riunioni.

Presentarsi alla prima riunione degli Alpha in elegante ritardo non era stato proprio un buon inizio. Ancora peggio considerando che tutti, lì dentro, sapevano il motivo del suo ritardo. Stiles si era trovato a maledire il suo status, quelle riunioni, l’olfatto troppo sensibile dei lupi e le voglie di Derek. Okay, le ultime un po’ meno.

Alberi.

In una versione un po’ sdolcinata e patetica della faccenda Stiles trova che fissare gli occhi di Derek, prima di morire, sia una bella fine.
Alberi, pensa mentre chiude gli occhi, hanno lo stesso colore degli alberi.

Confessioni.

Derek gli racconta dell’ultima volta che ha pianto. Sussurra che nemmeno si ricorda come si fa a piangere. Forse lo dice per se stesso, forse per il muro o per nessuno, fatto sta che Stiles conserva quella confessione come le altre mille che gli ha fatto quel pomeriggio.

Tatuaggi.

Stiles ama il tatuaggio di Derek, passa ora, dopo aver fatto sesso, a ripassarlo con le dita. Ha anche scoperto che è un ottimo metodo per far addormentare Derek.

Musica.

Derek ha un pessimo gusto nella musica e Peter non fa altro che farglielo notare. Allora Stiles, da buon sammaritano qual è, compra dei nuovi CD e li porta al loft.
Peter li trova orribili comunque, Stiles sbuffa, Derek ignora tutti e l’unico che sembra essere felice è il vicino di casa.
Boyd fa notare che due giorni prima nemmeno ce lo avevano un vicino di casa!

Mattoni.

Talia ha sempre sognato di abbandonare BH per trasferirsi in Canada e costruire una casa con i muri di mattoni e il soffitto in legno  e mentre Derek osserva, guarda con attenzione quello che è rimasto di casa Hale, si chiede se sua madre sia riuscita a realizzare quel piccolo desiderio. Si chiede se Stiles la stia aiutando a costruirlo o si sia dato un mattone sul piede, con la sua solita sbadataggine.
Sorride, pensando che almeno lì, dovunque si trovino, sono al sicuro e poi scompare tra le folte chiome del bosco.

Libertà.

All’inizio Derek odiava Stiles, odiava il suo odore che sapeva di libertà, spensieratezza e felicità. Lo odiava perché erano tutto le cose che lui non aveva mai potuto provare davvero.

Fuoco.

A volte lo Sceriffo racconta alla piccola Claudia di un fuoco che ha distrutto tutto quello che il Cavaliere aveva, non finisce mai la storia, però. Una sera, quando Derek e Stiles stanno lavando i piatti, Claudia gli chiede se quella storia può finire bene, almeno una volta.
In cucina, Derek ride mentre fa le smorfie a Talia e Stiles gli scocca un bacio sulle labbra.
John sente solo i rumori della felicità e , risponde alla nipotina, per una volta la storia può finire bene.
Latino.
Una sera Lydia si lamenta che il latino classico sia troppo noioso e che, il migliore, sia quello arcaico.
Derek sente Stiles lamentarsi per il fatto che già la parola latino porta la noia con se e gli ride contro il collo.

Papà.

La prima volta che Talia lo chiama papà Derek piange per più di mezz’ora e ha gli occhi talmente grandi e spalancati che Stiles non può fare altro che abbracciarlo e ribadirgli quanto lo ama.

Boccoli scuri.
Scott scappa a casa Halinski2, quando alla piccola Allison, iniziano a formarsi i boccoli. Ha i capelli dello stesso colore del primo amore della sua vita. In sere come quelle, perché non succederà una sola volta, Derek prende i bambini e va a trovare Kira, lasciando Stiles con il suo migliore amico.
Sono le nottate un po’ più dure del solito perché a Stiles tornano gli incubi e Derek odia Scott per fargli ricordare tutto quello che hanno passato. Lo culla, lo rassicura che sono tutti vivi e gli sembra di tornare a quando suo marito aveva diciannove anni e passavano intere settimane senza dormire per paura degli incubi.

Tombe.

Avevano trovato Derek in una tomba, dormiente come la Bella Addormentata nel Bosco con un che di mannaro.
Mesi dopo, mentre Stiles si stringeva contro il petto del suo ragazzo, Derek gli aveva sussurrato che sarebbe stato il primo Hale ad avere il corpo in una bara, quando sarebbe morto. Peter non valeva perché era morto e risorto, aveva aggiunto poi con macabra ironia.
Stiles gli aveva tirato uno schiaffo in pieno volto e poi lo aveva baciato forte perché tutto quello che stava dicendo era illogico e troppo triste anche solo per pensarci.

Vacanze.

Entrambi avevano da ridere sul fatto che passare due settimane con il padre di Stiles, anche se al mare, si potessero definire vacanze.

Legale.

Non avrebbero dovuto fare sesso finchè Stiles non avesse compiuto la maggiore età. Non tanto perché Derek cercava di non attentare alla virtù del suo ragazzo ma quanto per il fatto che lo Sceriffo lo aveva accusato di fargli fare un bagno di strozza lupo se si fosse avvicinato troppo alle mutande di suo figlio prima dell’età legale.
Peccato che John non aveva considerato che sarebbe potuto benissimo accadere il contrario e, per una volta fosse Stiles a prendere l’iniziativa.
Grazie tante e arrivederci alle minacce, aveva pensato Derek mentre si godeva lo spettacolo, per la prima volta, di Stiles che ansimava e lo pregava di fare di spingere più forte.
 
Castelli.

Josh e Allison avevano costruito un castello di sabbia, il più bello di tutto la spiaggia, quando l’acqua lo aveva spazzato via e Scott ci aveva visto un po’ l’allegoria di tutta la sua vita.
Aveva costruito cose bellissime e lei se l’era portata via:  prima la sua umanità, poi Allison e alla fine Isaac, lasciandolo con  un pugno di schegge a trafiggergli i palmi delle mani.
E come nell’allegoria della sua vita erano arrivati Derek e Stiles avevano sistemato tutto, aiutando i bambini a ricostruire il castello. In loro, Scott, vedeva solo le cose buone che aveva faticosamente ricostruito dopo.
Li ringraziava sempre, non a voce alta ma nella sua mente, per avergli mostrato la via per rincominciare.

Giustizia.

Non poteva esistere una vera giustizia divina o umana, nono. Altrimenti qualcuno avrebbe dichiarato illegale Derek Hale che girava in boxer alle quattro e mezza del mattino, con i capelli scompigliati e la serenità di uno che aveva appena passato le ore più appaganti e fantastiche della sua vita.
E, oh, se non esisteva una giustizia umana e divina che rendeva illegale una visione del genere Stiles non l’avrebbe di certo condivisa con nessun altro. Nossignore. 3

Incontri.

Erica, la loro quarta figlia e ultima, Stiles tendeva ad essere molto pignolo nel precisare questo fatto, gli aveva chiesto come si erano conosciuti.
Era un martedì sera ed erano seduti al tavolo di casa Martin  mentre Josh giocava con Jackson e Lydia faceva le trecce a Claudia che stava seduta sulle sue gambe.
Qualsiasi rumore si era annullato per un secondo, poi Derek, con voce profonda aveva detto:”Questa è proprietà privata” e Stiles aveva aggiunto:”Scusa, ce ne andiamo subito” grattandosi il retro della nuca in modo nervoso.
Erica era scoppiata a ridere, e dall’alto dei suoi quattro anni, si era trovata a rimbeccare che quello sì che era proprio il modo migliore per iniziare una relazione!

Matrimoni.

Contro ogni prospettiva quello di Derek e Stiles era stato il primo matrimonio celebrato. Ancora prima di quello Jackson e Lydia o di Scott e Isaac.
La notizia aveva quasi fatto venire un infarto allo Sceriffo e sbellicare per il quarto d’ora successivo Peter.
“Dio, sei un umano incredibile!” gli aveva detto dandogli una pacca sulla spalla per poi versarsi un bicchiere di scotch, Derek, nel frattempo, stava cercando di far riprendere John che sembrava essere in preda ad un delirio di “il mio bambino si sposa”, “è troppo presto”,me lo stai portando via” e “Claudia sarebbe così fiera di lui, voi”.

Fase.

Quando Stiles aveva scoperto di essere incinto aveva passato due fasi: la rinnegazione più totale e la risata isterica.
Derek aveva assistito a tutto questo con gli occhi pieni di felicità e alla fine aveva riso con lui, alla fine, abbracciandolo e scusandosi per essere stato così coglione da non aver pensato a quel piccolo particolare.
Stiles l’avrebbe voluto prendere a pugni su quel volto perfetto ma si era reso conto che era tutto quello che aveva sempre voluto e la possibilità gli si stava presentando nelle circostanze più inaspettate ma non per questo peggiori.

Inglese.

Dopo essere tornata umana Malia non parlava un perfetto inglese e Stiles si era gentilmente offerto di dargli una mano. Gentilmente andava anche letto come una minaccia di morte da parte di Peter e il suddetto che veniva sbattuto al muro, due giorni dopo la gentile richiesta, dal suo sempre poco irascibile fidanzato.
“Se tua figlia alza mezza falange su Stiles giuro che le faccio pentire di aver provato ad imparare l’inglese.”

Distrazioni.

Dopo la lacrosse Stiles avrebbe dovuto imparare che Derek era una distrazione, in qualsiasi forma gli si presentasse. Anche ammalato, con un orribile maglione fatto da sua nonna e il naso colante e bisognoso di coccole al punto di diventare la cosa più simile ad un cucciolo di lupo che avesse mai avuto la fortuna di vedere.

Orologi.

Per il pensionamento di John, Derek gli aveva regalato un orologio.
“Almeno uno di vuoi due saprà essere puntuale alle cene di mia madre” aveva scherzato dopo aver visto la faccia sconvolta di suo suocero.

Gesti.

C’erano gesti che dopo anni sapevano ancora sconvolgere tutto il branco e l’intera città, probabilmente. Come le loro mani che si intrecciavano mentre camminavano per strada, i sorrisi che Derek dedicava solo a Stiles, le fedi che portavano al dito o la loquacità di Derek. Ecco, questo più del resto, sicuramente.
 
Gelosia.

Dean ha una cotta per Stiles, tipo un’immensa cotta per il suo professore di lettere e ha sempre pensato che fosse single. Dio, un uomo così bello come fa ad essere così solo?
Un pomeriggio decide di farsi avanti, si sente stranamente positivo, come se non potesse dirgli di no per alcun motivo.
Vuole avvicinarsi con una scusa banale tipo una correzione che non gli è molto chiara o l’ultimo passo della poesia che hanno affrontato quel giorno stesso.
Peccato che, quel pomeriggio all’uscita, un ragazzo sia venuto a prendere il suo sogno proibito.
È alto, ha i capelli scuri, un sacco di muscoli e Stiles, il professor Stilinski, lo guarda come se non ci fosse cosa migliore al mondo.
E quando si baciano Dean sente una stretta ad altezza dello stomaco, è geloso perché quell’uomo senza nome può avere qualcosa  che lui non avrà mai.

Video.

C’è un video imbarazzante di quando aveva otto anni e Peter lo sta mostrando a Stiles, proprio in quel momento. Preferirebbe sotterrarsi tra le radici degli alberi che subire tutto quell’imbarazzo.

Bandiere.

Trovarsi Derek Hale avvolto in una bandiera americana dopo una giornata di duro lavoro, con altro di duro in ballo, è decisamente il miglior modo per concludere la giornata.

Telefilm.

Ci sono giornate no, in cui nessuno dei due ha davvero voglia di fare qualcosa. Sono quei momenti in cui tutto quello che hanno vissuto pesa sulle spalle e non sembra esistere modo migliore per combatterlo se non sdraiarsi sul divano, accendere la televisione su un telefilm a caso e coccolarsi fino alla fine di tutto quello.

 
 
 
 
1.Si riferisce al “I’m the Alpha” della s1/2, in inglese rende solo molto meglio;
2.Unione dei cognomi di Derek e Stiles;
3.Perdonate questo N.B. forse un po’ fuori luogo, btw, mi immagino Derek con i capelli un po’ più lunghi, tipo a zazzera-Stiles-inizio-s3. Ew, amo questa visione;
 



 
                                                                                                                                                      
 
 
 
 
Angolo autrice.
 
È un multi-plotting totale. In teoria per ogni parola doveva corrispondere una sola frase ma il mio cervello inizia ad avere una logica tutta sua e sono venute mini-drabble/flashfic.
Sono cinquanta e toccano argomenti così vari che non li saprei elencare tutti! C’è M-p!Stiles, Derek e Stiles che hanno tre figli, lo Sceriffo che è nonno, fidanzati gelosi, alunni innamorati, libri, momenti di vita, Alpha!Stiles, riferimenti alle varie stagioni, un po’ di Scallison!agnst al mare, allegorie della vita di tutti e boh AHAHAH
Putroppo non posso dilungarmi troppo con le note perché ho il pc scarico e sono senza caricabatterie *faccia terrorizzata*
Prometto che sistemerò meglio domani!
 
Rei.

  
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