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Autore: laurapalmer_    13/12/2014    8 recensioni
Quando Ashton torna da Dublino, nulla è più come prima, anche se l'aveva sperato.
Olivia non è più quella con le collant strappate.
Leah ha buttato finalmente le sue Dr Martens verdi (anche se non di sua spontanea volontà).
Michael è fidanzato da tanto di quel tempo che nemmeno si ricorda la vita da single.
Calum continua a scrivere canzoni, ma non tocca il basso da un paio di anni.
Lily ha trovato il coraggio di essere se stessa (finalmente).
Luke non ha mai smesso di giocherellare con il piercing al labbro, nemmeno ad Adelaide.
Bec non ha la vita che avrebbe voluto, ma è comunque in piedi.
Freya ha fatto una scoperta sconcertante, da quando ha smesso di tingersi i capelli.
--
Sequel di Young blood
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Things have gotten closer to the sun'
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dieci

giusto?








Don't waste your time on me.
No.
Michael è seduto sulla sabbia fina della spiaggia di Sydney. Il sole sta tramontando, davanti ai suoi occhi, e inevitabilmente gli viene in mente quel momento in cui Lily gli aveva accarezzato la testa con riguardo e gli aveva sussurrato che i suoi capelli arancioni le ricordavano il sole che, caldo, si tuffa nelle acque calme dell'oceano.
E' strano come, quando si è tristi, tutte le canzoni acquistano improvvisamente un significato tanto profondo che sembra essere quello reale.
You're already the voice inside my head.
Le cuffie che tiene nelle orecchie dovrebbero essere di Ashton. O forse di Jodie. In ogni caso, la prossima volta che lo invitano a cena, gliele riporta.
Lily rubava sempre gli auricolari a Bec, che poi s'incazzava, perché "Il mio stipendo da poveraccia non basta nemmeno per le sigarette, figurati per le cuffie nuove!".
E' inutile, comunque, perché ogni singola cosa sembra riportargli alla mente un momento, sia esso stupido o inutile o anche frutto della sua invenzione, con Lily McGillan.
Gli piaceva, svegliarsi e averla lì, gli piaceva credere di aver lottato per lei e gli piaceva pensare che con lei avrebbe passato il resto dei suoi giorni.
Per Michael è frustrante, 'ché era dai tempi dell'ultimo anno al Norwest Christian College che non andava in spiaggia da solo.
Lily era una costante, nella vita da idiota che aveva condotto prima di baciarla, in un assolato pomeriggio di metà gennaio, nascosti nella tenda che Luke aveva montato per lui e Bec, e lo è stata anche dopo, quando aveva scelto di iscriversi alla facoltà di lettere, quando aveva smesso di suonare e quando i suoi genitori si erano separati, facendolo soffrire come un bimbo di cinque anni.
"Non ci credi?"
"A che cosa?"
"All'Equazione di Dirac"
E, no, Michael non ci credeva, un po' perché di fisica non ci ha mai capito proprio un cazzo e un po' perché essere pessimista (e farla arrabbiare, di conseguenza) lo divertiva un mondo.
Adesso, però, forse, con i Blink 182 in ripetizione da un quarto d'ora buono, e le lacrime che pungono insolenti per rigargli le guance fresche di dopobarba, anche quella serie inutile di simboli e letteri che ha acconsentito a tatuare sul braccio ha senso.
Lily ha lo stesso identico tatuaggio, nella medesima porzione di avambraccio, e Michael ricorda ancora con dolcezza quanto l'amata, quando se n'era uscita con quella proposta strampalata.
"Ma a te non piacciono i tatuaggi!"
"E allora? A me piaci tu"
Avevano fatto l'amore tutta la notte, nel silenzio, per non svegliare Bec e Lee, che nella stanza accanto dormivano calmi.
Adesso non sembra che rimanere soltanto qualche segno scuro sulle pelli lattee, 'ché la convinzione di essere eterni un po' è andata a farsi fottere.
I miss you.


Calum si siede alla scrivania nera della camera angusta di Luke Hemmings.
Sono le 10 pm e qualcosa e Ashton e Jodie sono arrivati da poco, in tuta e con i capelli umidicci di doccia.
Non è esattamente il genere di sabato sera che si erano prospettati, ma Bec non ha intenzione di uscire (tanto per cambiare), Olivia è chiusa in casa a studiare per l'esame di dopodomani e di portare Lily e Michael nello stesso luogo non hanno proprio intenzione.
Luke sbuffa un po', facendo zapping, 'ché non c'è nulla di decente in tv e lui si sta davvero per incazzare.
- Hemmings, adesso ti do una testata - sbotta Jodie, incrociando le gambe - Metti su MTV e finiamola qui.
Il biondo la guarda come se fosse appena arrivata da chissà quale pianeta: - No, dico, ma sei impazzita, per caso?
- Perché?
- Perché - prende fiato lui - In casa mia non entra musica di merda, ok?
Ashton ridacchia, sinceramente divertito dal siparietto.
- MTV non dà musica di merda! Non sempre!
- Ah, ecco, perché le Little Mix sono certamente degne di nota.
Jodie sbuffa, mentre Calum fa spallucce: - Passano le Neon Jungle, però.
- E allora? - Luke non ci crede, che Calum ascolti una girl band. Non dopo tutti i rave ai quali l'ha trascinato, non dopo tutte le magliette degli Iron Maiden che gli ha visto portare con orgoglio.
- E allora sono fighe.
Jodie fulmina prontamente Ashton con lo sguardo, per evitare che possa pronunciarsi sulle cantanti in questione.
- Rimanendo in tema - si salva quest'ultimo, alzando le mani - In questi anni non avete scritto nessuna canzone?
Luke scuote la testa, ma: - Ho scritto un sacco di canzoni sulle braccia della gente. Uno ha voluto l'intero testo di Niggas in Paris sulla schiena.
- Elegante.
- Molto.
- Io ho scritto qualcosa - esclama Calum, stringendosi nelle spalle - Ma non è nulla di che.
- Non è nulla - lo scimmiotta Luke, prendendosi una gomitata da Jodie - Tipo The Only Reason, che poi fa piangere ancora tutti a distanza di anni.
Calum si acciglia, a sentire nominare la canzone che aveva scritto per Olivia in una sola notte, ma ancora una volta Ashton arriva in suo soccorso, come ai vecchi tempi.
- Possiamo leggere lo stesso?
Il moro annuisce, tirando fuori il portafoglio nero dalla tasca dei jeans.
Jodie sorride apertamente, che non vede l'ora di sentire cosa ha buttato giù Hood in questi anni, Ashton le ha sempre detto che è un autentico genio e lei lo vuole vedere all'opera.
Luke prende tra le mani un foglietto giallastro piegato in quattro parti e tutto stropicciato, mentre giocherella distrattamente con il piercing al labbro, 'ché il vizio non gli è ancora passato.
- "E' difficile vedere il nemico quando stai guardando te stesso"?
Calum annuisce.
- E' autobiografica?
- Non sei simpatico.
Ashton alza la voce, per parlare sopra a Luke, che ha ripreso a fare lo stronzo per mascherare l'ansia che ha di tornare nei 5 Seconds of Summer: - Me la fai sentire?
Calum acconsente, prendendo la vecchia chitarra classica di Luke.
Mentre la accorda, Jodie legge silenziosamente il testo, aggrottando la fronte di tanto in tanto (Luke è andato in cucina, con una scusa).
- Suona un po' forzata sul "Maybe your reflection shows...", non credi?
- Potrebbe essere.
Attraverso i muri di cartongesso, intanto, Luke Hemmings sente tutto, ogni singola parola e ogni singolo accordo.
Inutile dire che fa male.


Lily indossa un crop top nero, un paio di jeans a vita alta super skinny e si è truccata di tutto punto, ritoccandosi anche le sopracciglia e applicando con grande meticolosità il mascara.
Bec stenta a credere ai suoi stessi occhi, quando la vede arrivare in cucina, bella come il sole, con una luce strana ad accenderle lo sguardo, magnetico per natura.
- Dove vai?
- Mi presti le scarpe che ti ha preso Olivia da Primark?
- Sì - annuisce - Dove vai?
- In giro.
- Lils...
- E' tutto... è tutto ok, Bec, tranquilla. So cosa faccio.
Lee ridacchia, fissando il televisore, acceso sul suo cartone animato preferito.
Bec fa spallucce, osservando la sua coinquilina che esce dalla porta d'ingresso, richiudendosela dietro.
Una volta in strada, Lily prende un respiro e, sì, non stava scherzando, sa davvero che cosa sta facendo: si volta a destra, dirigendosi al Byblos Cafè, dove sa di trovarla.
Appena entra è costretta a togliersi il giacchino di pelle, guardandosi in giro.
La vede, poi, in fondo alla sala, seduta al tavolo insieme a quelle che Lily presume siano le sue compagne di corso. Ha un vestito bianco che le scivola morbido sul fisico asciutto, leggermente scollato.
E' bellissima, ma pur sempre insignificante e Lily non sa proprio per quale motivo Calum abbia tentato di dimenticare Olivia con una ragazza del genere.
Si avvicina a passo deciso al tavolo, sicura sui tacchi importanti di Bec, dandosi un'aria da donna vissuta che non le appartiene.
Se fosse per lei, a quest'ora, sarebbe a casa, seduta sul divano con Lee sulle gambe, ma pensa che dopotutto sta facendo quello che sta facendo per Olivia (e anche un po' per Calum), quindi poggia entrambe le mani sulla superficie liscia del tavolino e: - Tami?
Quest'ultima alza lo sguardo, sorridendo allegra quando riconosce Lily nonostante il buio: - Ehi! Cosa ci fai qui? Ci sono anche gli altri?
Lily scuote la testa.
- No? Calum mi aveva detto che sarebbe stato con... con voi, sì! - annuisce, cercando conferma nei volti delle sue amiche, che la appoggiano a furia di sorrisetti.
- No, sono sola - insiste Lily, un po' a disagio - Potremmo parlare?
- Di cosa?
- Di... una cosa. Per favore, è importante.
Tami acconsente, alzandosi e seguendo Lily in bagno.
- Cosa vuoi dirmi? - sorride - Mi stai mettendo ansia?
Che poi è vero, perché Lily glielo legge negli occhi scuri, quando sia realmente agitata: Tami ha un equilibrio stabile, che però non vuole che venga mai intaccato.
Le dà fastidio, la spaventa, non avere tutto perfettamente sotto controllo.
- Io... - e Lily lo sta facendo per Olivia, comunque, solo per lei - Calum non è sincero.
Tami dapprima si acciglia, poi torna a sorridere dolcemente, come sempre: - Cosa stai dicendo Lily?
- Ti ha... ti ha tradita.
- Con chi?
- Con me, l'altra sera - Tami sgrana subito gli occhi, facendo un passo indietro - E' stata colpa mia, lo ammetto. Io l'ho baciato, ma lui...
- Lui ha ricambiato?
Lily sta zitta, bocca completamente serrata, non nega, non conferma, semplicemente guarda Tami negli occhi e spera di non ricevere nessun ceffone in piena faccia (anche se da una così lo dubita fortemente).
L'unica reazione che non si aspetta, comunque, è quella di Tami.
Scoppia a piangere e Lily si sente ancora peggio.















NdA: Sempre più in ritardo e sempre più cattiva, a quanto pare ahahah
But here I am, e guardate un po' cosa è successo! Lily è passata per la puttanella della situazione, che s'è fatta il migliore amico del suo ex fresco fresco, nonchè ex della sua migliore amica..... PENSATE UN PO' ahahah
Ok, la smetto, e vado a scrivere Edinburgh, tanto per cambiare ahah Anzi, se vi venisse voglia di passare dalla mia nuova ff, a me farebbe senz'altro molto piacere :)
Ci sentiamo presto stelline!

Eleonora






  
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