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Autore: Exodd    13/12/2014    2 recensioni
Sora, Kairi e tutti i personaggi sono cresciuti, affrontando molte più avventure di quelle raccontate nel videogioco, e sembra che finalmente i mondi siano ritornati in uno stato di pace.
Più di un nemico cercherà di rompere questo equilibrio, ma non è detto che tutti i nemici stiano dalla medesima parte..
Questa è la storia di tre ragazzini, Matt, Roti e Peg, che, come potrete immaginare, scoprono di avere ciascuno un potere particolare, non necessariamente legato al keyblade. Aiutati dai precedenti custodi, dovranno affrontare molti pericoli, da cui non sempre usciranno illesi, per sconfiggere le loro paure e contemporaneamente risolvere molti misteri..
Molti volti noti faranno di nuovo la loro apparizione.. Ven, Aqua, Terra, Topolino, Pippo, Paperino, Yen Sid, e pure vari personaggi Disney..
E Riku?
"Ora siamo nelle tue mani. Fa il tuo dovere, Master Riku" Disse Yen Sid, mentre una stella cadente attraversava il cielo.
"Farò del mio meglio"
Rispose Riku, osservando una stella sorgere dal mare e ascendere fino a perdersi nell'oscurità.
“Sei sicuro che non ci sia un modo?”
Fu una voce dietro di sé a rispondergli
"É inutile. Il Ciclo non può essere fermato."
Genere: Avventura, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Più contesti
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Prologo

 

Era una bella giornata. Era la prima di quell'inverno.

La neve era già sparita da tempo e aveva lasciato il posto alle piogge torrenziali delle ultime settimane, che avevano riempito le strade di pozzanghere. Ci erano voluti poi vari altri giorni per far calmare il forte vento freddo che faceva volare via gli ombrelli di chi ancora temeva di bagnarsi da un momento all’altro.

Ma stavolta Le nuvole che vi erano in cielo si erano diradate abbastanza da non riuscire ad impedire ai raggi del sole di riscaldare l’aria mattutina, rendendo la temperatura perfetta per uscire.

E Matt, Peg e Roti non erano i tipi da lasciarsi sfuggire una simile occasione.

"Roti, aspettami!"

"Peg, sei la solita lumaca!"

"Guarda! c'é Matt!"

"dove?!"

SDEEENG

Il ragazzino di nome Roti andò a sbattere la testa contro un palo, e cadde a terra, stordito.

"E tu sei il solito distratto" Disse Matt, sogghignando.

Lamentandosi, Roti si alzò da terra, cercando di riprendersi, e si passò una mano sui vestiti, per togliere le macchie bianche di polvere che si erano formate su di essi.

"Dobbiamo andare, o faremo troppo tardi. Tu stai bene, Roti?"

"Si, ormai ci sono abituato"

"Ci credo: ormai non c'é lampione in città che non porti lo stampo della tua faccia!"

"Forse, ma non c'é neppure nessuno in città che sappia correre più veloce di me!" E ripartì subito a razzo.

"Ehy, aspettaci" Dissero in coro Peg e Matt, incominciando a correre dietro a Roti per la via deserta della città.

"Tanto non mi prendete!", Disse Roti, voltandosi verso di loro e contemporaneamente svoltando a destra.

Appena si girò, però, rimase abbagliato dalla luce del sole, e perse momentaneamente la vista andando a travolgere una persona girata di spalle nella sua corsa, trascinandola per terra con lui.

Roti si rialzò immediatamente, e cercò di capire cosa fosse successo, benché i suoi occhi fossero ancora fuori uso. La prima cosa che sentì fu una leggera fitta di dolore al ginocchio, come se fosse andato a sbattere contro qualcosa di duro.

"Stai bene?" Chiese la persona ancora a terra

Roti la guardò. Da quel poco di visibilità che aveva recuperato, riuscì a capire che colui che aveva travolto era una ragazza. Poteva avere più o meno una decina di anni in più di lui.

Stranamente non riuscì ad intravedere niente che potesse essere così solido da poter essere l’oggetto contro cui aveva urtato.

Imbarazzato, disse "Mi scusi.. È che il sole mi ha abbagliato.. E stavo correndo.. Quindi non l’ho vista proprio.. E.."

"Mangia la nostra polvere, Roti!" Dissero Peg e Matt, superandolo.

"Aspettate solo che vi prenda e poi vedrete!" Disse Roti, ripartendo a tutta velocità, scordandosi completamente della ragazza.

Quella restò un attimo ferma, a terra, con un’espressione pensierosa, e allo stesso tempo sorpresa. Quindi, con uno strano sorriso, si levò dal suolo ed incominciò a camminare verso dove erano spariti prima i tre ragazzini.

 


"Ehy, il mare é splendido oggi, viene quasi voglia di farsi un bagno!"

"Matt! siamo ancora in Inverno! L'acqua sarà congelata!" disse Peg

"E allora?" Rispose Matt, togliendosi la maglietta "Roti, tu sei con me, no?"

"Certo!" Disse Roti, già con il petto scoperto

"A chi si tuffa prima!" disse Matt, ed entrambi corsero verso il mare.

Arrivati alla fine della spiaggia, Matt piantò i piedi nella sabbia e si bloccò di colpo, lasciando che Roti si tuffasse. "Aaaah, ma é gelida!!" Disse Roti, riemergendo dall'acqua.

"Certo che lo é, babbeo, altrimenti, perché mi sarei fermato?"

"ahahah" "Brrr.. S-se v-v-vi p-pren-ndo..."

I tre giocarono per tutto il pomeriggio, rincorrendosi e spruzzandosi l’acqua addosso. Quando scese la sera, si distesero esausti sulla sabbia, a guardare il cielo, che si era illuminato di stelle.

"Secondo voi, cosa sono le stelle?" chiese Roti, sdraiato sulla sabbia

"Io ho provato a chiederlo a mio padre" Disse Peg "Ma lui mi ha detto che non se lo ricordava e poi mi ha sbattuto la porta in faccia.. Forse perché era in bagno e .."

"Una volta" La interruppe Matt "Un ragazzo mi ha raccontato che le stelle sono dei mondi diversi dal nostro, di cui noi vediamo solo la luce"

"Chi te l'ha raccontato?" Gli chiese Peg

“Ve l'ho detto: é stato un ragazzo, un po' più grande di me, che mi ha detto di essere stato in quei mondi, e di aver visto tante cose incredibili, ma anche cose orribili"

Matt fece l'occhiolino a Roti, e quello capì al volo

"Cose orribili? Q-quali cose orribili?" Chiese Peg, incominciando a preoccuparsi

"La sua storia cominciò in un'isola come questa, ma lontano da qui. Lui passava le giornate giocando con i suoi due amici, ed avevano tutti e tre più o meno la nostra età. Una volta, decisero di costruire una zattera per andare ad esplorare i vari mondi, e così iniziarono a prepararsi per il loro viaggio. Ma non si accorsero che contemporaneamente, qualcun altro stava tramando alle loro spalle..”

TUM

“C-cosa é stato?” Disse Peg, guardandosi intorno con apprensione, tremando dalla paura

“Erano le tenebre!!” Disse ad alta voce Matt, per far sì che l’attenzione di Peg fosse di nuovo su di lui, e che non si accorgesse che Roti era inciampato su una roccia sporgente dalla sabbia, sbattendo la faccia a terra.

“Piano piano, le tenebre riuscirono a prendere il possesso di tutta l’isola, fino a riuscire a controllare persino le ombre delle persone. Infine, nel buio della notte, all’ora prefissata, le ombre presero vita, fino a trasformarsi in orripilanti creature nere sanguinarie.. Queste si avvicinarono piano piano agli ignari ragazzi, che dormivano tranquilli nei loro letti.. Li osservarono per qualche secondo.. E d’improvviso.. Li colpirono alle spalle!!!"

"BU!" Urlò Roti, afferrando Peg per le spalle

"Aaaaaaaaaaaaah!"

Roti e Matt scoppiarono a ridere, mentre Peg cercava di riprendersi dallo spavento

"Roti!" disse Peg, cercando di prenderlo a pugni “Mi hai fatto prendere un colpo! Cattivo!”

"Ahahah, Tanto non hai speranze di prendermi!" Disse Roti, iniziando a correre per evitare i colpi.

"Roti! Attento!" Urlò Matt

PUM

Roti andò a sbattere contro un albero, e mentre cadeva a terra, un frutto lo colpì sulla testa.

"Ohio! Prima mi ha accecato la luce, ora anche il buio si ci mette!" Esclamò arrabbiato.

"Ah-ah! Ben ti stà!" Disse Peg tra le risate

"Ora é meglio andare" disse Matt, anche lui divertito "oppure perderemo il traghetto"

Alzatosi da terra, Roti raggiunse gli altri, che si erano già incamminati verso il piccolo molo dell’isola. Solo una persona restò sulla spiaggia, guardando con aria incuriosita i tre amici andarsene: era la ragazza di prima.

"Sempre il solito, va a raccontare a tutti i bambini la nostra storia"

Lentamente, si avvicinò all'albero contro il quale Roti si era schiantato qualche momento prima, quindi si abbassò, piegandosi sulle ginocchia.

"Chissà come reagirebbero quei ragazzini se sapessero che l'isola di cui stavano parlando é proprio questa" disse, raccogliendo il frutto caduto, che aveva la forma di una stella.

   
 
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