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Autore: rora02L    14/12/2014    3 recensioni
*Seguito de "Saresti davvero pronta a morire per me ?", si prega di aver letto o di leggere prima questa FF*
Fine della Grande Guerra ninja ... riusciranno Hinata e Naruto a ritrovarsi e a scoprire il vero significato dell'amore ? Riusciranno a superare il dolore, le perdite e la paura della morte ?
Spero di avervi incuriosito. Ringrazio di cuore colore che hanno seguito e amato la FF precedente, mi auguro che anche questa sia all'altezza ... e mi scuso per il ritardo.
Saluti a tutti !
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Listen to your heart ... !

Guardo Neji ferito. Tremo e piango. Non può andarsene. Il mio nii-san non può abbandonarmi così.
Lo ha fatto per proteggere me e Naruto. Ascolto le sue ultime parole, rivolte a me ed a Naruto.
“Hinata-sama è … disposta a morire per te, Naruto – sussurra lui con le ultime forze che gli rimangono in corpo – perciò mettiti in testa … che la tua vita … non è più … solamente tua .... ora comprende anche la mia …”
Non so cosa dire, le parole mi si gelano in bocca. Vorrei poter urlare, vorrei poterlo salvare in qualsiasi modo. Vorrei ci fosse un modo per permettere al mio carissimo Neji di vivere ancora. Ma dai suoi occhi, capisco che non c’è modo per tirarlo fuori dalla morsa della fredda morte. Si sta spegnendo tra le braccia di Naruto. E tutto per proteggerci. O forse solo per proteggere me. Perché sa che io sarei morta per Naruto. Ma non sa che sarei morta anche per lui.
Mi limito a piangere e mi sento così patetica ed inerme. Sono davvero così inutile … per colpa mia Neji se ne sta andando.
Non appena i suoi occhi si spengono del tutto, le lacrime sul mio viso aumentano ancora di più. Per colpa mia, Neji è morto. Il mio nii-san è morto per colpa mia. Piango, in silenzio. Perché urlare non servirebbe a nulla. E continuo a dare la colpa alla mia debolezza. Se fossi stata più forte, sarei riuscita a proteggere sia Naruto che Neji da sola. Ed invece … per colpa mia lui non c’è più. Piango ancora, senza ritegno.
Sento le parole di Obito contro Naruto. Stringo i denti. Non lascerò mai che Neji sia morto per nulla, mai. Non  appena Naruto alza la mano verso Obito, lo schiaffeggio. Non forte quanto avrei voluto, mi mancano le forze. Sul mio viso le lacrime sono scomparse, ma dentro di me sto ancora piangendo. Ma non posso fare altro che rispettare la volontà del mio nii-san: lui voleva vederci continuare nella nostra lotta, senza mai arrenderci. E non lascerò che Naruto si arrenda. Lo guardo dritto negli occhi, con determinazione, trattenendo a stento le lacrime. Ma questo non è il momento. Devo fare in modo che Naruto ricominci a credere in se stesso, a credere nella forza dei nostri legami. A credere di nuovo nella forza dei suoi compagni.
“Riesci a capire il significato di quello che Neji nii-san ha detto poco fa ? – gli domando, quelle parole rimarranno per sempre nel mio cuore, mai dimenticherò- … che la tua vita non è più solo tua … - la mia mano si ammorbidisce, ormai sto accarezzando la guancia del mio amato Naruto. “Le tue parole e la tua convinzione, che non lascerai che i tuoi amici muoiano … non sono una bugia !” Io credo fermamente in questo. Credo nel legame che ci unisce. E anche Neji ci credeva, si è sacrificato per questo ! Vedo il viso sorpreso di Naruto, ma continuo nel mio discorso. Voglio che capisca davvero.
“È grazie a quelle parole che lui è riuscito ad arrivare così lontano … .” Sono quelli gli ideali che lo hanno spinto a proteggerci, l’amore che provava per me ed il legame che aveva con te, il suo compagno Naruto. Neji ha dato ascolto al suo cuore e ha fatto ciò che riteneva fosse giusto. 
“Non sei solo tu … tutti hanno accettato nel loro cuore quelle parole e quei sentimenti … ed è così che le vite di tutti noi sono connesse !” Siamo una unica famiglia, ognuno è disposto a proteggere l’altro a qualunque costo. Un unico cuore palpitante e tu, Naruto, ci hai ricordato chi siamo.
“… Ecco perché siamo compagni.” Siamo questo. Compagni di vita e di morte, di guerra e di pace, di amore e di odio. E condividiamo un unico credo che ci muove come una cosa sola ed una sola anima speranzosa e combattiva.
“Se tutti lascassero perdere quelle parole e quei pensieri … allora anche ciò che ha fatto Neji nii-san sarebbe stato inutile !” Questo non lo posso permettere. Il mio nii-san è morto per amore dei suoi compagni. Ed io gli sarò eternamente grata, non dimenticherò mai quello che ha fatto per me. E questo è il minimo che posso fare per lui, per onorare il suo coraggio e la sua volontà.
“Questo sarebbe il vero modo di uccidere i tuoi amici ! – non lascerò che questo legame si spezzi- E così non sarebbero più compagni … questo è ciò che penso.” Combatterò al fianco di Naruto anche per te, nii-san.
“Quindi … alziamoci insieme, Naruto-kun.” Gli sorrido rassicurante, anche se il mio sorriso è flebile. Il mio cuore sta ancora soffrendo per l’enorme perdita che ho appena avuto. E quella ferita non si rimarginerà mai. “Sempre andando avanti e mai indietro sulle parole di qualcuno. Questo è anche il mio credo ninja.”Perché, Naruto, tu non hai cambiato solo Neji. Hai cambiato anche me, entrando nel mio cuore. Il tuo credo ninja è diventato anche quello mio e di Neji. È diventato il credo di tutti noi. Ed io credo ancora in noi, Naruto.
I nemici riprendono ad attaccare.Naruto sembra essersi ripreso dalla morte di Neji, mi prende la mano che ho appoggiato sulla sua guancia, con gentilezza e dolcezza. Si rialza, ci rialziamo assieme. Mi tiene per mano, sono al suo fianco. E non lo lascerò più. La stringe più forte e dice: “Hinata … grazie ! È grazie a te che sei rimasta al mio fianco.”
L’avevo promesso a me stessa. Ma il ringraziamento più grande va a Neji. Proteggerò con tutta me stessa ciò che in cui lui credeva, ciò che lo ha spinto all’estremo sacrificio: l’amore per i suoi compagni. Non permetterò che Obito o chiunque altro calpesti questo sentimento puro e giusto. Seguirò il mio cuore, dovessi morire per questo. Ma lo farò al fianco di Naruto, il ragazzo che amo. E lo farò per lui, il mio cuore sa che è la cosa giusta da fare. Questo è il mio posto. Non ti deluderò, nii-san. Ora devo essere forte. Per Naruto ed i miei compagni.
La mano di Naruto-kun è grande … forte … e … mi fa sentire al sicuro.
Lo amo. Non smetterò mai di farlo. Sarò sempre, sempre pronta a tutto per lui. Lo devo anche a Neji. Il mio cuore non si perdonerebbe mai un altro errore da parte mia. Non posso perdere anche Naruto.
Il chakra rosso della volpe mi pervade, è come un calore immenso che scorre nel mio corpo. Mi fa sentire più forte stare al fianco di Naruto. “Andiamo Hinata !!” esclama lui, determinato e pronto alla battaglia. Non è ancora finita. Mi sta chiedendo di seguirlo. Ed io non aspetto altro, sono qui per questo. Ti seguirei fino all’Inferno, amore mio. Perché questo è il mio credo. Questo è ciò che il mio cuore desidera.
“S-sì !” rispondo, stringendogli la mano. Non ti deluderò, nii-san … ti vendicherò ad ogni costo e proteggerò i miei compagni. Proteggerò ciò in cui credevi, Neji. Perdonami, se puoi. Da ora in poi, non permetterò a nessun’altro di morire. Grazie di tutto, mio caro nii-san. Grazie. Perdona la mia debolezza … perdonami. Prometto di diventare più forte, per proteggere le persone che amo. Ti voglio bene, nii-san. Non ti dimenticherò mai, vivrai sempre nel mio cuore. Neji … porterò avanti il tuo credo.
Nella mia mente si dipinge l’ultima immagine di mio cugino: sorrideva, anche se debolmente. Era felice, perché era morto per proteggere i suo compagni. Ed ora è libero, come il vento.Nel suo sorriso era celato un sentimento più profondo, un amore verso i suoi compagni. Non lacerò che quell’amore si spenga. Terrò sempre a mente quel sorriso, così pieno di significati inespressi. Così sereno. Non avevo mai visto il volto di Neji così sereno. Trattengo ancora una volta le mie lacrime, ma alcune escono lo stesso. Devo combattere, ora.

*

“Che bella giornata oggi, vero, Hinata ?” mi chiede Naruto, sorridendo. Siamo seduti vicini su una panchina del parco di Konoha ed è un soleggiato pomeriggio primaverile. Sorrido anche io e rispondo: “B-bellissima, Naruto-kun …”
Sento gli occhi di Neji e di mia sorella puntati su di noi, si nascondono tra i cespugli. Sorrido, li ho visti solo grazie al Byakugan. Ed infatti Naruto non se ne è nemmeno accorto.Lui mi prende per mano, arrossendo appena. Poi si gira e di scatto mi lascia un bacio a stampo sulla guancia. Arrossisco e mi avvicino ancora un po’ a lui, stargli vicino mi fa sentire al caldo e protetta.
Lo sento sospirare sereno e mi dice: “Scusa se ti ho fatto aspettare … adesso è tutto sistemato. Possiamo stare insieme. Sempre se … a te va ancora bene.” Sorrido intenerita e ribatto: “C-certo che mi va bene … ti ho aspettato per tutto questo tempo. Non sai quanto sono felice, Naruto-kun !”Tutto è finalmente apposto. La mia vita non potrebbe essere più perfetta … sembra quasi un sogno.E se … ? Qualcosa dentro di me mi dice che quel Naruto accanto a me non è reale. Eppure si comporta come farebbe Naruto … infatti mi ha invitata a cena da Ichiraku a mangiare ramen.Tipico di lui.
Sorride in modo stupendo, è il solito esagitato e mi fa arrossire come sempre. Non capisco cosa ci sia che non va, è tutto perfetto. Forse troppo perfetto. Sembra quasi … che non sia vero.Il pensiero mi fa gelare il sangue nelle vene e mi avvicino per stringere il braccio destro di Naruto. Sento il cuore battere disperato ed i pensieri confondersi. Non voglio che tutto questo svanisca.
I miei occhi si riempiono di lacrime e avvicino il viso al suo petto fino a toccarlo. Ho bisogno di sentire che è lui, il mio unico amore. Sento il calore del suo corpo, il sangue scorrere nelle sue vene ed il suo profumo inconfondibile mi rilassa immediatamente. Prende un respiro profondo. “Hinata, che cos’hai ?! Stai piangendo ! Ho … ho forse fatto qualcosa di sbagliato ?” mi chiede lui agitato, cercando di capire la mia strana reazione. Sorrido, affondando il viso ancora di più nel suo petto, e rispondo in un sussurro, scuotendo la testa: “ No … n-non hai fatto n-nulla che non va, Naruto-kun …È solo che … mi sembra tutto fin troppo bello perché sia vero.”Lo sento sorridere, anche se non lo vedo. Mi accarezza delicatamente i capelli con una mano, dicendomi per tranquillizzarmi: “Anche per me è così, Hinata … è così bello poter finalmente stare con te.”Alzo il viso, tenendo i lembi della sua maglietta nera con entrambe le mani, ed incontro i suoi splendidi occhi azzurri. Naruto mi sta sorridendo dolcemente, mentre allunga l’altra mano verso il mio viso per scacciare le lacrime che sono irrimediabilmente scese sul mio volto. Arrossisco nuovamente. Lui ridacchia, contento della mia reazione.
Mi tiro su. Naruto mi mette un braccio sulle spalle e mi attira dolcemente a sé, facendomi appoggiare alla sua spalla. Sorrido, arrossendo. Anche lui è un po’ imbarazzato, lo so perché balbetta emozionato, indicando il sole davanti a noi: “H-Hinata, guarda ! … Il tramonto …”
Cosa c’è di più romantico del tramonto ? “ Davvero bellissimo, Naruto-kun …”rispondo io, ammirando quello spettacolo che rendeva il cielo di un caldo rosso. Caldo come l’emozione che provo accanto al mio Naruto. Caldo come la sua mano sulla mia spalla. Rosso come l’amore che provo per lui. Rosso come il sangue che entrambi abbiamo versato l’uno per l’altro. E che saremmo ancora disposti a versare.Allungo il viso verso la guancia di Naruto, in uno slancio di coraggio, e gli lascio un dolce e delicato bacio. Lui sobbalza sorpreso, ma poi mi sorride felice come un bambino.
Se questo è un sogno, che nessuno mi svegli.

*

Spalanco gli occhi ed inizio a cercare l’aria con tutta me stessa, sentendo i polmoni svuotarsi pian piano. Sono rinchiusa in un enorme bozzolo, com’è possibile ?
Il panico inizia ad assalirmi, mentre cerco in ogni modo di liberarmi. Ed i ricordi della battaglia si affollano nella mia mente, tornando a tormentarmi. La morte di Neji, il mio caro nii-san, che in quello strano sogno così reale era vivo e vegeto, al suo fianco. Naruto che combatteva all’ultimo sangue contro Tobi e Madara, poi contro la decacoda. Starà bene ?
Non posso aver perso anche lui, no. Non toglietemi il mio Naruto-kun. La paura mi fa piangere a dirotto, mentre cerco ancora di liberarmi. Poi sento un rumore di metallo e vedo la punta di un kunai affilato perforare il guscio. Riprendo a respirare, sollevata. Sono salva.
La lama apre il bozzolo e Kakashi-sensei mi saluta dall’altra parte. Esco di corsa, chiedendogli tutto di un fiato: “N-Naruto-kun s-sta bene ?”
Lo guardo speranzosa, ma anche terribilmente preoccupata. Lo vedo grattarsi i capelli, nervoso: “Diciamo che è ancora vivo …”
Naruto è ancora vivo. È vivo. Il mio Naruto ha vinto. Ed è vivo, almeno lui non mi abbandonerà. Sarei morta di dolore se anche lui fosse morto. Intorno a me ci sono tutti i ninja della alleanza, spossati e confusi. Sento il vociare e l’agitazione di tutti, mentre cerco disperatamente Naruto. Poi vedo da lontano Sakura-chan, accanto a due barelle bianche portate da un paio di ninja per ciascuna. Ed il mio cuore inizia a battere all’impazzata.
Corro a perdifiato verso Sakura-chan, sicuramente lei sa che cosa è successo a Naruto. Ma una parte di me ha già capito che i due feriti sulle barelle sono Sasuke e Naruto.
Non importa. Io devo assolutamente vederlo. Devo vedere i suoi splendidi occhi azzurri, il suo viso stupendo ed i suoi capelli color del grano. Sakura mi vede già da lontano e mi blocca il passaggio: “Meglio che non vedi, Hinata. Potresti reagire male … Naruto non è messo bene.”
Ma il mio sguardo è carico di determinazione ed affermo con decisione: “Voglio vederlo, Sakura-chan. Adesso.” O il mio cuore non avrà pace. Devo vederlo, stringergli la mano e dirgli quanto sono felice che lui sia vivo. La rosa mi guarda spiazzata, lasciandomi passare.
Le barelle sono entrambe grondanti di sangue. Naruto e Sasuke hanno i vestiti strappati, l’aria distrutta e gli occhi socchiusi, spenti e stanchi. Spalanco la bocca, per poi coprirla con una mano. I miei occhi si riempiono di lacrime, mentre il mio sguardo scende verso il braccio destro di Naruto: non c’è. Non ha più un braccio.
Appena mi vede, un sorriso spento appare sul suo volto, molto stanco. La sua bocca si apre e sussurra il mio nome: “Hinata …”
Il mio cuore sobbalza, mi avvicino lentamente a lui. Sakura intanto sta radunando tutti i ninja medici ancora operativi, per aiutare i due eroi di Konoha.
Mi avvicino a Naruto, tremando. Non posso perderlo, il terrore di non averlo più accanto mi sta paralizzando. Ma lui è ancora qui e vuole me al suo fianco. Non lo deluderò.
Lasciano le barelle a terra delicatamente, mentre cercano di cicatrizzare le ferite per bloccare il flusso di sangue. Stringo dolcemente la mano sinistra di Naruto, quella ancora attaccata al suo corpo. Mi avvicino di più alle sue labbra per capire cosa ha da dirmi, mentre caccio le lacrime indietro. Sono un ninja, non posso permettermi di piangere come una donna qualsiasi. Nemmeno per l’uomo che amo con tutta l’anima. Non l’ho potuto fare nemmeno per il mio nii-san.
“S-stai … bene, Hinata ?” bisbiglia lui al mio orecchio, con le ultime forze che ha in corpo. Gli accarezzo i capelli per calmarlo ed annuisco, cercando di non piangere per non farlo preoccupare. Mi chiedo come faccia a pensare a me, quando ha appena perso un braccio…
I medici dicono che devono portarli nelle tende appena allestite per loro, per operarli. Annuisco, senza lasciare la mano di Naruto. Le ultime parole che sento dalle sue labbra sono: “Grazie … Hinata …”

  
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