14/12/2014
0 recensioniThe power of love.
Elena si sedette sul sedile di pietra che era stato scolpito secoli prima, dove la pietra era ornata in modo corinzio.
Il cimitero di Mystic Falls era illuminato dalla luce del pomeriggio, anche se quel posto emanava luci ed ombre inquietanti. Il terreno era ricoperto da fogliame secco e terreno asciutto.
Il santuario di una delle famiglie fondatrici, i Salvatore, era buio, triste, freddo.
Elena lo guardava con sguardo vuoto, con gli occhi bagnati di lacrime, la gola che bruciava, la pelle ricoperta da brividi di freddo: gli effetti collaterali del pianto.
Il cuore pesante e allo stesso tempo vuoto, la testa che sarebbe esplosa da un momento all'altro: ma con che forza si continua a vivere, quando perdi l'amore della tua vita?
Con che forza ci si alza dal letto la mattina, si guarda in faccia la vita, mentre vorresti solo scomparire?
Elena non lo sapeva, in realtà non si sa mai quanto una persona è forte finché non ha altra scelta che dimostrarlo.
Si erano allontanati tutti, erano scomparsi. Damon e Bonnie erano morti. Stefan scomparso. Caroline distrutta. Enzo e Alaric arrabbiati.
Elena devastata, distrutta, irrimediabilmente spezzata in due dal dolore.
Le mancava tutto di Damon, i suoi occhi color ghiaccio che la guardavano come se fosse la miglior cosa del mondo, i suoi capelli corvini lisci che amava accarezzare, la sua bocca che le faceva venire i brividi, le sue braccia forti che la facevano sentire a casa.
Non avrebbe trovato nessuno come lui. Non avrebbe voluto trovare nessuno, perché lei non c'aveva rinunciato.
Il mortaio che teneva fra le mani conteneva la sua solita dose di intruglio che Luke le aveva preparato. Era il minimo che poteva fare per lei, dato che aveva lasciato Damon e Bonnie morire.
E lei aveva bisogno di vedere Damon.
Assunse la sua dose giornaliera di droghe, e in un attimo Damon fu lì, accanto a lei.
Gli sorrise come sempre, dandole un bacio mesto sulle labbra: le sembrò di tornare a vivere, come una boccata d'ossigeno.
— Come stai?— disse Damon, sedendosi accanto a lei.
— Come dovrei stare senza di te?— rispose Elena. Si era stancata di ripetergli ogni giorno 'meglio, va bene' perché non era così. Non poteva andar meglio.
— Damon, io non ho rinunciato a noi. Io ti amo, e non posso arrendermi.— disse lei, mentre le lacrime cominciavano a farle bruciare gli occhi, a farla morire di nuovo, per l'ennesima volta, dentro.
— Io sono qui.— disse Damon, tranquillo.
— No, tu non ci sei. Non c'è più nessuno qui a sostenermi come facevi tu. Non posso continuare a vivere questa vita, non posso continuare ad alzarmi dal letto ogni giorno e a realizzare che in qualsiasi cosa che faccio, manchi tu. Ogni cosa mi riporta a te, ogni parola che leggo ha il tuo nome. Ci sono così tante cose che mi stanno facendo impazzire. Ho bisogno di te.— buttò fuori. La voce si era fatta roca, il naso bagnato, la gola ormai scossa dai singhiozzi.
Non smetteva mai di piangere, così tanto che ormai, la sensazione di freddo che la pervadeva ogni volta che finiva di piangere, era diventata familiare.
Damon si avvicinò e la attirò fra le sue braccia, ed Elena appoggiò la testa nella sua spalla sinistra.
Chiuse gli occhi, e pregò Dio che durasse ancora, ancora, solo per un altro momento. Solo per sempre.
Angolo di _less_:
Beh, che dire, l'ho pensata 5 minuti fa e adesso la sto già pubblicando. La mia prima FF su TVD, la mia prima sui Delena, che sono la cosa che più amo al mondo.
Che posso dire oltre? Mentre scrivevo ho dovuto prendere un tovagliolo perché stavo piangendo, e ho pianto per la 6x01 in modo assurdo.
Spero vi piaccia, spero abbiate sentito il dolore di Elena come lo sentivo io mentre scrivevo.
Ditemi se vi è piaciuta.
La storia è ambientata nel momento che vedete nella foto, quando Elena assume le erbe di Luke per avere le allucinazioni e vedere Damon.
Ora che TVD è sospeso fino a Gennaio e i miei Delena sono distanti, mi ci voleva proprio una FF Delena.
Un bacione, recensite!
