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Autore: Hazvel    16/12/2014    2 recensioni
Rivisitazione delle ultime pagine di "Colpa delle stelle"
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Quando finì il mio discorso, cercai di cacciare indietro le lacrime. Ero distrutta dalla consapevolezza di ciò che sarebbe accaduto in seguito. Distrutta da una morte che non avrei potuto accettare. Quando Isaac e io riaccompagnammo Gus in ospedale, il dottore ci disse che avrebbe vissuto al massimo una settimana, e improvvisamente pensai a cosa potessi fare con lui. Volevo che tutto fosse perfetto. Gus aveva bisogno di riposare, così tornai a casa. Il giorno dopo tornai in ospedale , stava peggio del giorno prima. Aveva gli occhi stanchi, dolori alle gambe, anche se quando mi vedeva riusciva a conservare il suo dolce sorriso. Quanto lo amavo, era diventato indispensabile nella mia vita e il solo pensiero di non poter stare con lui mi distruggeva l’anima, oltre che il cuore. “Ehi” disse con un filo di voce, e si limitò a sorridermi di nuovo, ultimamente comunicava con me solo con gli occhi. Restai sdraiata accanto a lui :”Vorrei poter fare di più per te, Gus” lui rispose:” Tu sei il mio di più, Hazel Grace, non potrei desiderare di meglio”. Mi strinsi più forte a lui. I giorni passavano e l’unica cosa che potevo fare per Gus era restare sdraiata al suo fianco. La sera stessa controllai la mia posta elettronica e tra le mail c’era quella dell’assistente di Peter Van Houten, cliccai tra gli allegati, c’era un file contenente la lettera di Gus. Appena finì di leggerla, sperai di essere in tempo per recarmi in ospedale da Gus, gli avevano dato poche ore. Dovevo guardarlo negli occhi ancora una volta. Arrivai in ospedale e giunsi nella stanza di Gus, mi avvicinai a lui e iniziai a parlare:” Gus, tesoro, nessuno mi aveva mai scritto qualcosa di così importante, vorrei che mi leggessi tu quelle parole, vorrei poter sentire ancora una volta la tua voce, ma so che è impossibile perché tutto questo fa schifo. Vorrei poterti amare ancora e dimostrartelo ogni giorno,ma anche questo mi è impossibile. Sono un’ incapace nel cambiare le cose, quando ho finito di leggere la tua lettera, il mio unico desiderio era che Dio potesse almeno concedermi di arrivare in tempo per dirti che ero riuscita ad assaporare ogni tua parola d’amore per dirti che ti amo più di prima, per dirti che mi mancherai in ogni minuto della giornata e per dirti che non è vero che sei uno scrittore di merda e per dirti che innamorarmi di te è stata la scelta migliore che potessi fare nella mia vita. Quindi, sì, mi piacciono le mie scelte Gus, perché io sono follemente pazza di te Augustus Waters, okay?” Con le lacrime che mi scendevano sulle guance guardai Gus, sperando mi avesse sentita. Gli diedi un bacio, il nostro ultimo bacio. Ma mentre mi alzavo per andarmene, sentì una lieve stretta al braccio, mi voltai e lui era lì che mi fissava con gli occhi di chi ti ama veramente e con un filo di voce mi disse “Okay, Hazel Grace”. E sorridendomi, per un ultima volta, chiuse gli occhi. Dopo la morte di Augustus Waters, mi ero convinta che l’idea che le belle cose succedono alle belle persone, era tutta una cazzata. Dopo la sua morte era come se avessi due vite: passavo gran parte del tempo ad andare al gruppo di supporto e giocare ai videogame con Isaac. Ma dopo, quando tornavo a casa, mi chiudevo in camera e crollavo. Dopo la morte di Augustus Waters avevo riscoperto quanto in realtà fossi sola, ero sola in un piccolo universo di moltitudini di persone. Vivere tra la gente ormai voleva dire vivere tra le lacrime trattenute, ho perso la voglia di combattere. Voglio solo tornare da te, Gus. Gus, sei riuscito a farmi battere il cuore, a farmi provare l’amore, non te ne dovevi andare. Tra noi sei stato tu la granata, le tue schegge non mi hanno evitato, sono passate dritte e mi hanno trafitto il cuore. Finché io sarò in vita, tu non sarai dimenticato e nemmeno dopo la tua morte. Ora sono qui nella mia camera e mi chiedo se tu sei veramente al sicuro, se dopo la morte ci sia veramente qualcosa, deve esserci. Mi rifiuto di credere che il nostro amore, così giovane e potente, così passionale possa essere finito così velocemente.
   
 
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