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Autore: LaMusaCalliope    16/12/2014    4 recensioni
Calliope ama leggere, ma la madre la costringe ad andare alla festa scolastica natalizia. Mentre si rifugia tra le pagine del suo libro preferito, le si avvicina un ragazzo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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~~Andare alla festa di Natale organizzata dalla scuola è stata una pessima idea. Calliope avrebbe preferito di gran lunga rimanere a casa in compagnia di un bel libro, piuttosto che starsene seduta in un angolo a guardare gli altri divertirsi perché lei, a differenza dei suoi compagni, era andata a una festa senza accompagnatore, dato che nessuno si era preso la briga di invitarla e anche perché lei non conosceva nessun ragazzo disponibile con cui andare. I suoi genitori l’avevano letteralmente cacciata di casa, intimandole di non tornare se non dopo la mezzanotte. “un po’ come Cenerentola” aveva detto sua madre mentre le aggiustava i capelli. Ma seduta su quella sedia di plastica, Calliope non si sentiva per nulla come Cenerentola. Per fortuna, era riuscita a prendere di nascosto un libro; così iniziò a leggere, isolandosi dalla confusione. Si perse tra le parole del suo autore preferito, vivendo le bellissime avventure di Achille e di Ettore; e le sembrò quasi di scendere lei stessa in battaglia, armata di spada, con la sola protezione di un enorme scudo. Stava leggendo della morte di Patroclo quando accanto a lei si sedette un ragazzo. Era alto, poco più grande di lei. Aveva i capelli rossi e ricci, come un cespuglio, gli occhi azzurri. Indossava un paio di jeans strappati sul ginocchio, una t-shirt di una band e giacca a vento. Aveva gli occhi fissi sulla folla, ma stava solo guardando, senza vedere davvero; osservava impassibile ciò che accadeva. Per un attimo Calliope si chiese cosa stesse pensando, poi tornò al suo libro, lanciando ogni tanto un occhio a quello strano ragazzo. Cercò di non versare lacrime nell’attimo in cui Achille viene a sapere di Patroclo; una parte di lei non voleva mostrarsi debole davanti al ragazzo. Poi quello tirò fuori un libro dalla giacca, era un’edizione mal ridotta del terzo volume della saga di Bartimeus. Lo vide cercare il segno fino a una pagina con l’angolo piegato. Si mise comodo sulla sedia e iniziò a leggere.
Calliope cercò in tutti i modi di ritornare alla lettura, ma un po’ per la confusione, un po’ per la curiosità che le suscitava quel ragazzo, fu costretta a richiudere il libro, sbuffando. Il ragazzo sembrò accorgersi di lei solo in quel momento. Si girò dalla sua parte e la studiò per qualche istante, cosa che mise in imbarazzo Calliope, facendola arrossire. Poi il ragazzo tornò al suo libro, ma lo mise via dopo poco. “con tutta questa confusione è impossibile leggere, vero?” domando quello con una voce sciolta. Calliope ci mise un po’ per capire che la domanda era rivolta a lei, ma d’altronde chi altri leggerebbe ad una festa? “non è il posto adatto.” Quasi sussurrò. Lui le sorrise e le tese una mano “Logan” si presentò. Calliope la strinse “Calliope”. Gli occhi di lui parvero illuminarsi “Cantami, o diva, del pelide Achille” recitò e entrambi risero della citazione. “Già, l’Iliade. Mio padre insegna letteratura ed è fissato con i poemi classici. Fissazione che io ho ereditato.” Gli raccontò lei e da allora iniziarono a commentare i loro libri preferiti, scoprendo di averne molti in comune. La musica, intanto, dai ritmi scatenati era passata a qualcosa di più lento. “vuoi ballare?” le chiese quindi Logan; Calliope annuì e si misero a ballare, distanti dalla folla. Ballarono per diversi brani, continuando a parlare di loro stessi, imparando a conoscersi.
Calliope si accorse dell’ora tarda solo quando sentì qualcuno chiamarla dalla porta della palestra. Appoggiato con grazia allo stipite, c’era un ragazzo sui venti anni, i capelli castani corti e il fisico atletico. Logan guardò nella sua direzione e si accigliò. “Non mi avevi detto di un ragazzo” sorrise, ma era qualcosa di forzato. La ragazza non poté credere alle sue orecchie. “cosa? No! No lui è Jess, mio fratello. È venuto a prendermi. Accidenti che ore sono?” cercò il telefono nella borsetta che aveva in spalla. L’orologio segnava l’una passata. “O numi, è tardissimo. Scusami, devo andare. Io … mi sono divertita! Grazie mille, Logan!” e si allontanò da lui. Logan la prese appena in tempo per il polso. La fece girare verso di lui e la attirò a sé, baciandola dolcemente. Quando si staccò da lei notò che era arrossita e la trovò adorabile. Lo fissava con uno sguardo sorpreso. Si aspettava una spiegazione, allora indicò verso l’alto. “Sai, ehm … il vischio. È la tradizione” si guardarono un po’, aspettando una qualsiasi mossa dell’altro. Fu la ragazza a prendere l’iniziativa, restituendogli il bacio. Gli mise una mano dietro la testa per farlo più vicino, mentre lui la abbracciava. Lei si allontanò dal ragazzo, accarezzandogli una guancia. Poi fece cadere qualcosa per terra scappando via, nell’ombra. Quando non la vide più, raccolse l’oggetto. Era un libro. Lo aprì e in prima pagina vi trovò tutti i dati della ragazza, numero di telefono, indirizzo, classe; tutto ciò che poteva desiderare. Era un po’ come Cenerentola.






ANGOLO AUTRICE: Salve gente! Vi dico subito che è la prima romantica che scrivo seriamente, infatti mi ha dato un pò di problemi il finale. Bene, spero tanto che vi piaccia, ma vi prego di non uccidermi se ho sbagliato qualcosa! Invece mi farebbe piacere una recensione! Grazie a tutti quelli che l'hanno letta, e buone feste!
   
 
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