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Autore: the DUFF    17/12/2014    2 recensioni
Lui: capitano della squadra di pallanuoto della scuola.
Lei: capitano della squadra di pallavolo della stessa scuola.
Lui: amico del fidanzato di Mary.
Lei: amica di Mary.
Lui è NATHAN.
Lei è JANET.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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BRAVE 

8

Quando la sveglia suonò Jane aprì gli occhi contro voglia e si accorse che a fianco a lei, nel letto freddo, non c'era nessuno.
Si chiese dove fosse andato Nathan e dopo aver sbadigliato rumorosamente imitando un ippopotamo si alzò con calma e andò in bagno a farsi una doccia veloce.
Quando uscì dal bagno si vestì con un paio di leggins e una maglietta bianca e lunga sui fianchi e dato che stava meglio decise che sarebbe andata a scuola.
Arrivata in cucina però si accorse di una figura maschile che mangiava i suoi cereali preferiti.
-hei quelli sono miei- si lamentò lei rubando con una linguaccia la tazza coi cereali dalle mani di Nathan che rideva sotto i baffi.
Un coppino le arrivò da dietro e per poco non fece cadere la tazza per terra e quando si girò trovò la madre che la guardava storto -sii gentile con Nate, è rimasto tutta la notte a curarti- 
-lo so mamma- disse lei mentre Nathan rideva come un matto.
-nessun problema- tranquillizzò entrambe lui con un sorriso smagliante.
-te la senti di andare a scuola oggi Jane?-le chiese poi il ragazzo e lei annuì dicendo che stava bene e che voleva uscire di casa.
-allora ti porto io però prima passiamo da me che mi cambio- decise Nathan e dopo aver preso la loro roba e dopo aver salutato Carly se ne andarono.
Quella mattina erano stranamente silenziosi tutti e due e Jane era sovra pensiero.
Ogni minuto che passava assieme a Nate si accorgeva di quanto fossero forti i suoi sentimenti per lui e la cosa la spaventava perchè erano molto legati.
Aveva paura di poterlo perdere e di rovinare tutto e quindi preferiva non esporsi pur di non rovinare quel semplice ma bellissimo rapporto di amicizia creatosi tra loro.
-vuoi entrare?- le chiese Nathan una volta parcheggiata la macchina di fronte a una splendida villetta su due piani color pesca.
-si, volentieri- rispose lei e uscì dalla macchina seguendolo all'interno dell'abitazione.
La casa le piacque moltissimo, era proprio il suo stile, e si perse ad ammirare ogni singolo particolare di quella reggia, ma la cosa che attirò maggiormente la sua attenzione fu una fotografia di famiglia dove Nathan, più piccolo di qualche anno, sorrideva mostrando un sorriso smagliante, quel sorriso che tanto adorava.
-hai una casa bellissima- si complimentò lei ottenendo in cambio un sorriso di gratitudine.
-salgo un attimo in camera, vieni- la invitò lui e Jane lo seguì su per le scale giungendo in un ampio corridoio tinto di un giallo chiaro e molto caldo dove risaltavano tre porte bianco su ogni lato.
Nate aprì la porta in fondo al corridoio sulla destra e fece spazio a lei per entrare offrendole una piena e ampia visuale della stanza.
Aveva le pareti blu chiaro e a un lato era appoggiato un letto a due piazze bianco.
Di fronte era posizionato un comò con appoggiata una televisione mentre al lato a fianco si trovava la scrivania con un armadio a quattro ante mentre sul lato opposto una porta bianca portava al bagno personale.
Era una stanza molto accogliente e il tocco che davano alcune foto appese alla parete le davano un tocco molto familiare.
-siediti pure sul letto- la invitò lui mentre frugava nell'armadio alla ricerca dei vestiti da mettere e una volta trovati la lasciò solo qualche minuto per andare nel bagno a vestirsi.
Mentre aspettava Nate, Jane non riusciva a smettere di pensare a come sarebbe stato quel giorno di scuola.
Sarebbe stata la prima volta che a scuola li vedevano arrivare assieme e anche se erano solo amici, la faccenda metteva in agitazione la povera Jane.
Nel giro di pochi minuti Nate uscì dal bagno vestito e profumato e così uscirono di casa per andare a scuola.
Quando arrivarono nel parcheggio riservato agli studenti una piccola folla di ragazze accerchiò la macchina di Nate e quando videro uscire dallo sportello anche Jane la fulminarono con lo sguardo.
Non diede molta importanza a quelle ragazze, anzi la prese ironicamente e per giocare e sapendo di infastidirle si avvicino al ragazzo.
-cos'hai alla prima ora?- le chiese sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori e lei rispose di avere fisica.
Nel frattempo una ragazza dai capelli rossi e palesemente finti si avvicinò ai due e si attaccò al braccio di Nate come una piovra.
Jane l'aveva vista spesso girare attorno al ragazzo ed era conosciuta in tutta la scuola per la sua nomina di puttanella.
Si chiamava Sarah ed era stata con tutta la scuola ormai.
La sua fama la precedeva ed  era conosciuta inoltre anche per la sua lingua biforcuta.
-o guarda chi abbiamo, la piccola giocatrice fallita di volley- esclamò Sarah dando sfogo a tutta la sua acidità mentre sfoggiava un sorriso strafottente.
-o guarda chi abbiamo, l'accompagnatrice- rispose di getto Jane senza pensarci e si maledì quando si rese conto di averlo detto davvero e di fronte a Nate.
Ma quando lo osservò scorse un ghigno di approvazione e ciò la fece gongolare.
Aveva zittito Sarah che continuava però a stare appiccicata al ragazzo mentre cercava di attirare la sua attenzione senza ottenere risultati.
Nate non dava ascolto a quella sgualdrina troppo occupato a parlare con Jane che salutò con un bacio sulla guancia quando la campanella che segnava l'inizio delle lezioni suonò.
-ti aspetto in mensa- le urlò Nate sorridente ormai lontano da lei nel corridoio e lei si trovò a sorridere incurante delle ragazze invidiose che avrebbero voluto incenerirla.

PICCOLO SPAZIETTO!
Questa volta sono stata veloccissima, visto? ahaha 
Comunque spero molto che vi sia piaciuto questo capitolo e mi farebbe piacere leggere qualche recensione!
Baci xx
   
 
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