What’s the use in tryin’, all you get is pain
Prologo
-A tutti gli
Avengers, nemico alle mie ore dodici, ripeto, nemico alle mie ore dodici-
-Ricevuto
Cap, mi sposto per essergli dietro-
-Capitano,
sono sul tetto e ho l’obiettivo sotto tiro-
-Qui Vedova
Nera, il fianco sinistro è sguarnito, lo sto puntando-
-Hulk non
vede l’ora di scendere in campo, sto con te Capitano-
-Thor
dov’è?-
-Fury ha
detto che dovrebbe tornare tra poco con Loki, il giudizio è avvenuto-
-Bene per il
primo, male per il secondo. Che gli è venuto in mente ad Odino di spararci qui
anche il pazzo psicopatico?-
-Ragazzi,
concentriamoci sull’obiettivo, per favore-
Attaccarono
in contemporanea, ma nessuna delle armi sembrava essere efficace. Solo Hulk
riusciva a fermarlo e solamente per qualche secondo.
Il nemico
era potente. Un uomo con la testa di un toro alto tre piani e armato di ascia
bipenne si aggirava tra
Un lampo
arcobaleno e i due dei erano in tenuta da battaglia nel bel mezzo della strada,
pietrificati alla vista di una creatura che non conoscevano.
-Per le
Norne, che strano essere è quello?-
-Vuoi dire
che non l’hai mai visto? E noi che pensavamo che ne sapeste di più di noi!-
commentò il Capitano.
-Ho
combattuto in ogni angolo dei Nove Mondi, e Loki con me. Mai incontrata una
creatura del genere- replicò il Tonante.
-Voi, forse,
ma noi le vediamo quasi tutti i giorni!- esclamò una voce femminile. Dietro di
loro stavano due ragazze e un maschio, tutti e tre armati e in sella a dei
cavalli. Sebbene vestiti come dei normali adolescenti, indossavano anche
bracciali, schinieri e pettorale metallici.
-E voi
sareste?-
-A dopo le
chiacchiere, non vorrei che il vecchio Testa di Manzo si divertisse troppo in
nostra assenza- tagliò corto una delle ragazze, che probabilmente era il capo.
Spronarono
le cavalcature, superando il piccolo gruppo, e si portarono davanti
all’uomo-toro, il quale, alla loro vista, emise un suono che era un po’ un
urlo, un po’ un muggito e un po’ un rutto fortissimo. Mulinò l’ascia bipenne,
tentando di affettarli tutti e tre in un colpo solo, ma il gruppetto si divise:
il ragazzo scartò a destra, la giovane con l’armatura rossa si gettò a sinistra,
mentre l’ultima lanciò il cavallo al galoppo tra le gambe del gigante peloso.
-Ehi,
vitellino! Non ti avevano già fatto fuori? Sai, conosco chi ti ha ucciso le
ultime due volte, Percy Jackson, giusto? È un amico e sarebbe molto dispiaciuto
se io morissi, forse verrebbe addirittura vendicarmi, così tu potresti
ammazzarlo una volta per tutte e vivresti potenzialmente per sempre! Devi solo
provare a farmi a fettine con quella bellissima ascia e… santo cielo, fai
palestra?- snocciolò il loro capo, attirando completamente l’attenzione della
creatura, la quale diede le spalle ai suoi compagni e agli Avengers, questi
ultimi che avevano seguito il monologo con un’espressione confusa in viso.
L’uomo-toro
emise un altro suono molto maleducato e calò la sua arma nell’intento di
dividere a metà la ragazza che l’aveva sfidato, ma un gruppetto di sei frecce si
conficcò nella sua nuca, seguito da una palla di fuoco esattamente tra le
scapole.
La creatura
si irrigidì e iniziò a dissolversi in polvere, venendo poi dispersa dal vento.
Uno dei
corni, però, rimase intatto e volò verso la ragazza che aveva distratto il
mostro, la quale lo afferrò e se lo rigirò tra le dita, sorridendo soddisfatta.
-Uffa,
l’abbiamo ucciso io e Karen, perché le spoglie di guerra vanno a te?- si lamentò
il ragazzo, sotto gli occhi increduli degli Avengers e quelli indifferenti di
Loki.
-Perché
senza la mia strategia non sareste riusciti a rimandarlo nel Tartaro- spiegò
l’interpellata, infilando il corno in una sacca appesa alla sella.
-Logico-
commentò la rossa, Karen, quella col bastone lungo due metri tra le mani.
-Ok, il
pericolo è scampato. Ora ci dite chi siete?- li interruppe Iron Man.
I tre gli
lanciarono un’occhiata e poi si scambiarono sguardi eloquenti. Si stavano
chiedendo se fosse il caso di rivelare la loro natura a gente che probabilmente
ne sarebbe uscita con una crisi di nervi.
Alla fine il
capo scrollò le spalle. –Fatti loro, al limite me la prendo io la strigliata da
Chirone-
Spazietto
dell’autrice:
la mia
testolina bacata ha scientemente deciso di creare un altro cross-over, come se
quelli che ho in piedi/sto scrivendo non fossero abbastanza.
Sorvolando,
questo è solo il prologo.
Come spero
abbiate capito, i tre OC che ho introdotto qui sono ispirati ai semidei e ai
maghi di Rick Riordan.
Devo dire diverse
cose:
1. nessuno dei miei OC ha, né avrà, interessi
amorosi verso un altro OC, sono tre giovani adulti di tre pantheon diversi
(greco, romano ed egizio) che sono stati affiancati alla stessa squadra per
esigenze di vita o di morte. Infatti i mostri attaccano indiscriminatamente i
semidei e i maghi, così vengono mandati dei trii in continuo spostamento per
respingerli.
2. i personaggi descritti da Rick
Riordan non compariranno mai, verranno solo nominati. Suo figlio Haley (che
nome è?) ha scritto un breve racconto riguardante un figlio di Ecate (ma non
voglio rovinarvi la sorpresa) e ho preso spunto da lì per i poteri di Selina.
Ed è anche probabile che compaia, essendo il fratello esiliato di uno dei miei
OC.
3. si spostano a cavallo. Questo perché
Arion, nel tempo, ha avuto dei figli esattamente come ha fatto Pegaso.
a) Bucephalus: baio, destriero di Selina.
Il suo nome è quello latino del famoso cavallo di Alessandro Magno, un figlio
di Zeus dell’antichità.
b) Antares: sauro rosso, destriero di
Karen. Il suo nome deriva dalla stella più luminosa della costellazione dello
Scorpione (una supergigante rossa) e significa “Anti-Ares”, dato che il suo
colore che rivaleggia con Marte, il pianeta rosso per eccellenza.
c) Regulus: grigio bianco, destriero di
Xander. Il suo nome deriva dalla stella più luminosa della costellazione del
Leone. Il nome significa Piccolo Re
ed è posto in corrispondenza del cuore dell’animale, infatti veniva chiamata
dai greci Kardia Leontos e dai romani
Cor Leonis.
4. Loki qui ha preso il posto di Odino
sul trono di Asgard, ma è stato scoperto (forse scriverò una fanfic su questo
prequel) ed è stato incarcerato – un’altra volta. Ha patteggiato una
semilibertà con la promessa infrangibile di non arrecare danno ai Nove Mondi ed
ora “serve” Asgard andando ovunque ce ne sia bisogno sotto sorveglianza di
Thor.
Ora scappo.
Se avete bisogno di chiedermi qualcosa io sono sempre qui.
Baci.
Fire