Ned correva. Come al solito, cercava di sfuggire da Billy che lo voleva picchiare.
-Bigby, è inutile che mi sfuggi. Tanto ti prendo- gli urlava contro il ragazzo, mentre velocemente scendeva le scale dell'ala nord. Una scena quasi giornaliera questa, tanto che nessuno immaginava che quella volta avrebbe avuto delle conseguenze vere e proprie.
Nemmeno Moze, che sarebbe stata "vittima" inconsapevole di tutto ciò. Infatti la ragazza stava chiudendo l'armadietto, dopo aver preso i libri per la lezione di matematica, quando vide i due venirle contro. E fu inevitabile.
I libri volarono prima di cadere rovinosamente a terra, Ned era vicino agli armadietti, seduto a terra con la testa dolorante, mentre Billy si trovava sopra Moze, visto che gli era finito addosso. La ragazza lo spinse via, infuriata.
-Ma si può sapere cosa cavolo vi è venuto in mente? Sapete benissimo che è vietato correre nei corridoio- urlò la ragazza, guardando una volta uno e una volta l'altro.
-Scusami Moze, ma è colpa di Billy- tentò di giustificarsi Ned, mentre si rialzava massaggiandosi la testa.
-Colpa mia? Mia? In realtà è tua. Se non ti mettevi a correre, non succedeva- gli rispose a tono quello, arrabbiato.
-Ah si? Sarei dovuto rimanere fermo lì dove mi trovavo, così mi picchiavi?- continuò Ned, ironico.
Ormai si prospettava un litigio, ma Moze lo impedì.
-Non mi interessa sapere di chi è la colpa- borbottò, girandosi verso di loro dopo aver raccolto i libri ormai rovinati-Potevate farvi male e fare del male anche a me. Per non parlare del fatto che avete infranto una delle regole della scuola-
-Proprio così signorina Mosely- pronunciò una voce dietro di loro. I tre, spaventati a morte, si girarono. Era il vicepreside Crubbs, che li osservava da sotto i suoi classici occhiali da sole, con le braccia incrociate.
-E per questo motivo vi dico che siete tutti e tre in punizione-
-Cosa? Pure io? Sono innocente- sbottò la ragazza. Ci mancava solo quello.

-Non mi interessa chi è il colpevole e chi no. Mi interessa il fatto che ho trovato tutti e tre sulla "scena del crimine"- spiegò l'uomo una volta che tutti e quattro erano nel suo ufficio, virgolettando con le mani le ultime tre parole-Per questo motivo lei e il signorino Loomer questo pomeriggio resterete a scuola a scontare la punizione. Per Bigby ho in mente un altro castigo-
Moze era a bocca aperta. Anche Loomer lo era. Ma per un motivo diverso. Lei era adirata per un'ingiusta punizione, lui era felice poiché avrebbe passato l'intero pomeriggio con la sua amata.

Erano ormai le tre pomeridiane. Moze aveva avvisato la madre di ciò che era successo e ora si trovava nella "stanza delle punizioni", sola, insieme a Loomer. Che non smetteva di fissarla. E ciò non faceva che aumentare il suo nervosismo.
-Ehi Moze...- Loomer provò ad azzardare una conversazione con lei.
-Cosa c'è? Non hai già fatto abbastanza per oggi?- le disse lei, quasi urlando, guardandolo con occhi di fuoco.
-Mi...dispiace- pronunciò, quasi balbettando, lui-Non volevo...metterti...in mezzo- Era chiaramente in imbarazzo.
-Peccato che le tue scuse non cancelleranno tutto questo-
-Si, lo so-
Dopo questa "conversazione" i due non si parlarono per molto tempo. Billy continuò a osservarla e per un pò inziò a giocare con il cellulare. Moze, nel frattempo, aveva tirato fuori un libro che stava leggendo. Dopo un'ora e mezza lo aveva finito e, dunque, si annoiava poiché non aveva nient'altro da fare. Erano le cinque quasi e solo alle sei sarebbero potuti andare via. Ma Moze non avrebbe potuto sopportare un'altra ora di noia totale. Perciò decise, nonostante la sua rabbia, di parlare con Billy.
-Allora...come va con Suzie?- gli chiese, non avendo trovato un argomento migliore.
-Noi...ci siamo lasciati...da una settimana circa.- le rispose lui, stupito ma felice che del fatto che gli avesse rivolto la parola-E a te? Come va con Seth?- pronunciò, con un tono che facilmente lasciava intuire la gelosia del ragazzo.
-Anche noi...ci siamo lasciati...da qualche giorno. Era così noioso...sempre a pensare al basket...sempre con quella stupida palla- le rispose lei, inzialmente in imbarazzo ma poi più sciolta.
-Capisco. Comunque l'ho sempre detto che è un idiota senza cervello, lui.- Billy era esultante per la splendida notizia-Comunque anche Susie non era granché. Nemmeno l'amavo. Io provo dei sentimenti per un'altra persona. Che conosco da anni. Che mi ha conquistata fin da quando ero solo un bambino. Una ragazza speciale. Bellissima, intelligente, sportiva, ambiziosa, forte, geniale, molto matura per la sua età, paziente, responsabile- gli occhi gli si erano come illuminati e, mentre continuava a elencare le sue qualità, si avvicinò sempre di più alla ragazza.
Moze era rimasta a bocca aperta. Non le sembrava vero che un ragazzo come lui potesse essere tanto gentile nella sua sincerità. I suoi sentimenti le parvero reali. Billy sembrava davvero innamorato.
E lei? Quali erano i suoi sentimenti? Sinceramente era confusa. Fino a poco tempo fa era stata sicura di amare Seth ma era da un pò che non provava più queste cose. E non era neanche tanto sicura che fossero mai esistiti quei sentimenti nei confronti del biondino. Era da qualche giorno che si chiedeva se, in realtà, non avesse fatto altro che ingrandire una semplice cotta, credendola amore.

Per una mezz'ora buona Billy e Moze avevano continuato a parlare dei più svariati argomenti, imparando a conoscersi meglio. E non si erano neanche accorti del tempo che passava. Ormai erano entrambi sciolti e a loro agio. Si erano addirittura scordati di essere in punzione. A entrambi, poi, il cuore batteva forte. Moze non riuscì a spiegarsi il perché. Forse aveva sempre provato dei sentimenti per Billy ma non se ne era mai accorta visto che il ragazzo era uno dei peggiori nemici del suo migliore amico Ned. Voleva scoprirlo. Per questo era intenzionata a passare più tempo con il ragazzo, a dargli una possibilità. Ma non sapeva ancora se dirglielo o meno.

In quel momento Crubbs entrò e i due smisero di parlare, girandosi verso di lui.
-Bene ragazzi, visto che vi siete comportati bene, vi permetto di uscire trenta minuti prima.- pronunciò, solenne. I due non credettero alle loro orecchie. Veloci come il vento si preparano e uscirono. Ma prima di separarsi, Moze decise di chiamarlo.
-Billy-
-Si?- chiese lui, girandosi verso di lei.
-Grazie..mi sono divertita...mi hai fatto conoscere un bellissimo lato di te- gli rispose, arrossendo, lei. Aveva abbassato gli occhi al suolo.
Billy rimase molto stupito da quelle parole e le si avvicinò. Una volta che le era vicinissimo le sollevò il viso con le mani.
-Grazie a te- pronunciò dolcemente, prima di posare le labbra su quelle morbide della ragazza. Moze non rimase né stupita né arrabbiata, ma ricambiò il bacio con passione, chiudendo gli occhi e godendosi quel bellissimo contatto. Dopo un minuto buono si staccarono.
-Io vado, Mosely- pronunciò, all'apice della felicità, il ragazzo. E se ne andò.
-Ciao- pronunciò a bassa voce una costernata Moze, felice come non mai. Si, gli avrebbe dato quella possibilità. Eccome che gliela avrebbe data. E glielo avrebbe comunicato il giorno dopo.

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ANGOLO AUTRICE
Ciao, sono una nuova utente. E questa è la mia prima storia. Sono un'amante di Ned-Scuola Di Sopravvivenza e il mio personaggio preferito è Moze( a cui ho dedicato nick e avatar. So che è Mosely e non Mozely ma mi sono accorta tardi di aver sbagliato tanto che ho già inviato la richiesta di modifica). Mi piacciono molto le coppie Ned/Moze e Billy/Moze( a cui ho dedicato questa prima one-shot) Ho in mente di scrivere altre storie su questo bellissimo telefilm( ho già in mente una long). Scusate se la struttura del testo è molto semplice ma per iniziare preferisco così. In futuro userò periodi più complessi. Commentate pure questa storia e, se ci sono errori, fatemeli tranquillamente notare. Accetto tutti i pareri, buoni e negativi che siano. Ma abbiate un pò di pietà almeno con questa storia, visto che è la prima.
                                                                                                                                                                                                                                  Un bacio