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Autore: izayoi007    09/11/2008    3 recensioni
Le prime parole.
I primi passi.
Il primo giorno in accademia.
Il primo giorno di addestramento con il nuovo Team.
...e un giorno qualsiasi con il tuo compagno di squadra, di stupidate e delle domande più stupide.
Il tuo migliore amico e le prime esperienze...piacevoli o no?
Provare per credere!
Paring:Sasuke/Naruto.
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HAVE YOU EVER KISSED A BOY?

 

 

 

Era una mattina perfetta.

Si era alzato, aveva fatto colazione, preparato e partecipato ai soliti allenamenti con il resto del Team 7. Con ottimi risultati, come sempre.

Il cielo era chiaro, attraversato solo sporadicamente da qualche nube bianca, assolutamente innocua, e il sole luminoso, ma non eccessivamente, scaldava piacevolmente la sua delicata pelle chiara, mentre era steso placidamente sotto una pianta, senza irritarlo.

Ciò che lo irritava era ben altra cosa: lo sguardo di Naruto ossessivamente puntato su di sé da ben venti minuti.

Indispettito, si sollevò appena a sedere, puntellandosi con i gomiti, e ricambiò lo sguardo dell’altro, badando bene di far trasparire tutto il suo disappunto con un’occhiataccia. Ovviamente l’altro non lo colse.

Decise quindi, di essere chiaro e diretto, dato che quell’idiota non era in grado di cogliere i moniti silenziosi e discreti.

– Che diavolo vuoi, Naruto? – sibilò acido. Perché non se ne tornava a casa, come avevano fatto gli altri, visto che l’allenamento era concluso?!

Il biondo non mutò il suo sguardo incuriosito, seduto a terra al suo fianco e impegnato in chissà quale assurdo pensiero su di lui. Probabilmente stava riflettendo su qualcosa di stupido o vagamente assurdo,  si disse Sasuke, com’era nella sua indole.  Incrociò le braccia al petto e inclinò la testa di lato, prima di parlare con aria innocente.

– Mi chiedevo, Sasuke…Hai mai baciato un ragazzo? –  il moro per poco non si strozzò con la sua stessa saliva, a quella domanda.

Si corresse, ciò che stava pensando Naruto era decisamente stupido e totalmente assurdo.

– No! Certo che no! Che cavolo di domande fai? Idiota! Cosa ti passa per quel cervello bacato! – ringhiò, lanciandogli una nuova occhiataccia. La sua reazione non parve assolutamente turbare l’altro, che semplicemente fece spallucce.

– No, così…semplicemente perché ci sono così tante ragazze che ti fanno il filo, ma non le hai mai nemmeno considerate e pensavo che avessi altri tipi di gusti…-  rispose, riflessivo. 

– Questo non significa nulla, brutto stupido! Semplicemente queste cose non mi interessano! Né le ragazze, né tantomeno i ragazzi. – lo informò, incrociando le braccia al petto. A quel punto, Naruto parve illuminarsi.

Chissà poi perché?  Si chiese l’altro, vagamente impaurito.

– Ma allora non hai baciato neppure una ragazza?! – ma perché non la smetteva lui di farsi domande inutili, quando si trattava del biondo? Si ritrovò a pensare, premendosi una mano sul viso, rassegnato.

– No, usuratonkachi. Qualche problema?  - domandò, con tono velatamente minaccioso. L’altro si affrettò a negare.

– No, no! Assolutamente. – il moro allora sospirò, rilassandosi appena. Poi attaccò, sentendosi colpito nell’orgoglio.

– Perché tu sì, invece?! – Naruto sobbalzò, colpito anch’egli nell’orgoglio.

– No, ma per me è diverso! -  sputò indispettito. L’altro sollevò un sopracciglio, perplesso.

– E in cosa, di grazia? – roteò distrattamente il dito e fece schioccare la lingua. L’irritazione che riaffiorava velocemente.

– Io non ho orde di ragazzine innamorate che mi corrono dietro!  - brontolò, a mo di scusa, il biondo. La sua pelle brunita si colorò di colpo, mentre proseguiva la frase – E sì, insomma…pensavo che tu ne avessi…come dire…approfittato! – concluse, spiando l’espressione dell’altro di sottecchi. Questi arrossì a sua volta e si affettò a tirargli un cazzotto in testa.

– Ti ho già detto che non mi interessano, queste cose, dobe! – il più piccolo si massaggiò la parte lesa e gli lanciò uno sguardo offeso.

– Sì! Sì! Ho capito! Non c’era bisogno di picchiarmi! – sbottò. Sasuke lo fulminò e incrociò le braccia al petto.

– Te lo sei meritato, stupido!  - si giustificò, biascicando aspro.

Rimasero in silenzio per svariati minuti e nessuno dei due fiatò più. Il moro pensò che la discussione si fosse concluse lì, ma a sorpresa, Naruto riprese.

- …e se provassimo ora…? – domandò, con tono vago e a voce così bassa che l’altro faticò a sentirlo. Sbiancò, sperando di aver inteso male le sue parole.

Provassimo…cosa? – domandò, sperando che ciò che aveva pensato non corrispondesse a quanto partorito dalla mente del biondo.

Naruto arrossì ancora di più e chinò lo sguardo, puntandolo a terra.

– A baciarci, no?! Di cosa stavamo parlando?! – sbraitò imbarazzato come mai in vita sua. Sasuke ghiacciò sul posto.

Ma che cavolo passava per quella sua testaccia idiota?!

- Assolutamente no! – negò deciso – che diavolo ti salta in mente, idiota! – Naruto strinse un pugno.

– Gli adulti dicono che sia una cosa così fantastica! Perché non provare anche noi? Magari è bello davvero!–  insistette l’altro. Sasuke avvampò di nuovo. Digrignò i denti e strinse un pugno a sua volta.

-Non ci penso nemmeno, scordatelo! – protestò veemente. Naruto si imbronciò.

Teme…- borbottò, vagamente risentito. Al diavolo! Gli faceva così schifo, lui?!

- Siamo anche due uomini! – sostenne ancora Sasuke. Il biondo si accigliò ma poi incrociò le braccia al petto, borbottando fra sé, ma badando bene a farsi sentire dall’altro. Ormai era diventata più una questione di orgoglio. Un’altra sfida fra lui e Sasuke. Non era più importante l’atto in sé, c’era solo curiosità e coraggio nella sua insistenza.

-  Stupido teme…la verità è solo che hai paura! – Sasuke si irrigidì, punto sul vivo.

Strinse i pugni e strizzò gli occhi, furioso.  Da un lato, il suo orgoglio lo spingeva ad accettare  per dimostrare che lui non era un vigliacco e che non si tirava indietro di fronte a nessuna sfida. Perché ormai era così che la vedeva, anche lui. Dall’altra, il disgusto gli intimava di non pensarci neppure.

Ovviamente, trattandosi di un Uchiha – e gli Uchiha non erano dei vigliacchi! - , scelse la prima opzione.

– Va bene, hai vinto tu! Facciamolo! Ma poi non dire che non ti avevo avvertito! – sbottò improvvisamente. Naruto sobbalzò, colto in contropiede. Non pensava che avrebbe accettato davvero. E ora? Che doveva fare? Non pensava certo che Sasuke avrebbe ceduto e lui, accecato dall’orgoglio e dalla voglia di rivalsa, si era lasciato andare. Si ritrovò a maledirsi.

Naturalmente ora non poteva tirarsi indietro. Mostrò uno sguardo sicuro e si preparò a farlo.

– Ok!Forza! – grugnì. L’altro sobbalzò, colto dagli stessi pensieri del biondo.

Sicuramente, neppure lui poteva tirarsi indietro.

Presero un profondo respiro e si avvicinarono, con aria vagamente disgustata, l’uno all’altro, le labbra buffamente protese e gli occhi sgranati. Arrivati a metà strada però, i due si bloccarono impossibilitati a proseguire.

– Così non va! – protestò Naruto e l’altro annuì  - proviamo così…- con movimenti impacciati, tentò di  afferrare l’altro per le spalle, ma questi si ritrasse istintivamente.

– Non ci pensare neppure, Naruto! – lo minacciò, ringhiando fra i denti.

Naruto si offese.

– E come vorresti fare, scusa? – Sasuke lo fissò in cagnesco e poi sputò fuori una soluzione.

– Stai fermo, mi avvicino io. – ordinò categorico. Il biondo sulle prime si trovò d’accordo, poi cambiò idea.

– Non se ne parla! Stai fermo tu! – non aveva nessuna intenzione di subire passivamente e fare la figura dell’idiota incapace.  Sasuke però rimase fermo sulla sua posizione.

– E perché mai?! – protestò, con voce lievemente stridula. Naruto incrociò le braccia al petto.

– Perché no. – grugnì intestardito. Il moro sbuffò.

– Nemmeno io ho nessuna intenzione di farmi baciare così da te! Perciò lo faremo insieme! – decretò convinto. L’altro ci rifletté qualche secondo, indeciso, poi assentì dubbioso.

Annuirono in contemporanea e si lanciarono un’occhiata. Entrambi conclusero che fosse decisamente meglio chiudere gli occhi. Almeno non avrebbero visto lo scempio che stavano per fare.

Dal canto suo, Sasuke, non riusciva davvero a credere a quello che stava per fare. Inghiottì a vuoto un paio di volte e serrò di più gli occhi, spingendosi in avanti, lentamente e con timore.

Naruto non era in una situazione migliore: tremava e sentiva il bisogno impellente di fuggire da lì, il più lontano possibile. Ma non poteva darla vinta a Sasuke e sapeva che se fosse fuggito, il compagno l’avrebbe preso in giro a vita. Questo non poteva permetterselo. Assolutamente; il futuro Hokage di Konoha non poteva tirarsi indietro in una sfida, per quanto stupida essa fosse. Si sporse in avanti e si lasciò guidare dall’istinto.

Quando il contatto avvenne, fu lieve e impacciato. Un unico sfiorarsi di labbra decisamente ridicolo, ben lungi dal potersi definire un vero bacio. Seguì uno schiocco e i due i separarono.

Riaprirono gli occhi shockati, li sgranarono e serrarono le labbra in una smorfia tutt’altro che convinta.

Infine, si voltarono contemporaneamente da un lato e sputacchiarono schifati, mandando al diavolo ogni buona norma del decoro.

 Il moro si portò una mano alla bocca e tentò di pulirsela strofinando ossessivamente, mentre il biondo seguitava a sputacchiare inorridito, entrambe le mani alla gola per trattenere un conato.

– Che schifo! Che schifo! – strillò questi, balzando in piedi e piegandosi in due. L’altro rantolò strisciando quasi sul terreno.

– Al diavolo, Naruto! Al diavolo tu e le tue idee idiote! – brontolò, intento a strofinare la bocca ancora più forte.

Ma come cavolo facevano gli adulti a giudicare quella “cosa” , infinitamente dolce e piacevole? Era un orrore!  Fu il pensiero di entrambi.

Quando si ripresero e trovarono il coraggio di guardarsi nuovamente in faccia, giurarono entrambi a loro stessi che non avrebbero ripetuto mai e poi mai un’esperienza simile.

– Questa cosa…rimarrà tra noi…non è vero? – riprese Sasuke, con tono pericolosamente minaccioso. Naruto sgranò gli occhi e lo guardò nuovamente inorridito.

– Certo! Certo! Per chi mi hai preso?! – assicurò spaventato, più dal pensiero che qualcuno lo venisse a sapere che dal compagno.

– E non si ripeterà più!  - incalzò l’altro, gelido, il tono fattosi più minaccioso. Anche questa volta, il biondo si trovò d’accordo.

– Ovvio. – assicurò. Silenzio.

– Bene. –

- Bene. –

- Andiamo a casa? Si sta facendo tardi…- notò Naruto, guardandosi intorno con aria di chi stava palesemente facendo finta di nulla e che non vedeva l’ora di andarsene e dimenticare. Il moro annuì.

– Già. Ciao. – fece per andarsene alla svelta, ma si bloccò di colpo – ah! Ognuno a casa sua. Vero?! -  si assicurò, con tono seriamente feroce, questa volta.

Il biondo, che stava facendo un passo nella sua direzione, si bloccò e arrossì.

– Sicuro, cosa credevi! È che anche casa mia è in quella direzione! – chiarì, non appena intese l’equivoco.

Eppure Sasuke sapeva che anche casa sua era da quelle parti! Cosa credeva il bastardo, che volesse seguirlo?!

L’altro annuì, poco convinto e sparì alla svelta. Allora anche Naruto si mosse, correndo verso casa.

Entrambi erano più che sicuri che avrebbero avuto gl’incubi per parecchio tempo da quel giorno in poi.

Un brivido di terrore scese giù lungo le loro schiene, a quel pensiero. E da lì a seguire, gli abitanti di Konoha furono svegliati, nel bel mezzo della notte, da due urli agghiaccianti, per molto molto tempo…

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccola shot, un po’ assurda e ironica. Così, tanto per divertirmi.

Non so se può essere realmente classificata come “shonen ai” comunque,  ho avvisato per sicurezza. Non essendo pienamente sicura, ho preferito mettere l’avviso.

In ogni caso, è ovvio che, oltre all’effetto volutamente ironico della situazione, essendo ancora due ragazzini, entrambi siano impacciati e ingenui.

Insomma, a dodici anni non si può essere esperti di amore e baci. Del primo non si sa nulla, (a malapena pochi di noi adulti sanno cosa sia relamente…), del secondo ancor meno.

Ringrazio in anticipo chi leggerà e commenterà. Un bacione, Izayoi007

 

  
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